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Cronaca

Roma, addio ad Alberto Mieli, uno degli ultimi testimoni della Shoah

(Fonte: www.repubblica.it)

E' morto a 92 anni Alberto Mieli, uno degli ultimi testimoni romani della Shoah.  Era stato catturato dai fascisti e dalla Gestapo il 4 febbrario 1944, deportato a Auschwitz-Birkenau non ancora vent'enne, dopo essere passato per il campo di Fossoli. A dare notizia della sua scomparsa è la Comunità ebraica di Roma. Nel ghetto per tutti era  "Zi Pucchio", e aveva raccontato la sua storia in un libro "Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa" scritto per l'editore Marsilio assieme alla nipote Ester. Nel 2015 era stato insignito dell'Università di Foggia della laurea honoris causa in Filologia, letteratura e storia, e l'anno dopo, il 17 gennaio, era in prima fila in Sinagoga per la visita di papa Francesco. "Tra gli ultimi sopravvissuti degli orrori dei campi di sterminio è stato un testimone pieno di umanità e dignità con grande forza di riscatto. La Comunità partecipa intensamente al dolore per la perdita unendosi al lutto della famiglia che ha fedelmente sostenuto la trasmissione della storia", dice il Rabbino capo Riccardo Di Segni. E la presidente della Comunita' ebraica romana, Ruth Dureghello, aggiunge che viene pianto un grande uomo, "pur soffrendo terribilmente, è stato capace di essere guida e riferimento per i più giovani dedicando la sua vita a tramandare la memoria a testimoniare gli orrori della Shoah senza perdere l'ironia e il sorriso. Ci stringiamo intorno alla sua famiglia in questo momento di grande dolore".

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Politica

Roma, la sfida nei municipi al voto: test sul consenso di Raggi

(Fonte: La Repubblica, di Mauro Favale) – Lontano dal Campidoglio, dove le giunte 5 stelle fanno fatica un po' ovunque (poche riunioni degli esecutivi, pochissime delibere, problemi irrisolti che si accumulano), ci sono due territori nei quali l'M5S romano si gioca la faccia, con Virginia Raggi che avrà l'occasione di toccare con mano il livello del suo consenso a due anni dal suo trionfo elettorale.

Garbatella e Montesacro, che nel 2016 avevano contribuito a regalare ai 5 Stelle la vittoria elettorale strappando la maggioranza delle due assemblee, in entrambi casi, al centrosinistra tornano al voto dopo il tracollo dei minisindaci pentastellati. Liti interne, sgambetti, strappi che hanno portato alla caduta prima Paolo Pace, presidente dell'VIII (poi passato a Fratelli d'Italia), e poi Roberta Capoccioni che guidava il municipio-roccaforte dell'ala " lombardiana" ( nel senso di Roberta Lombardi) del M5S.

Ora, per questa sorta di elezione di "mid- term" sono chiamati al voto 120 mila elettori in VIII Municipio e 171 mila in III. Nonostante l'incognita astensione, sarà un test non proprio secondario per la sindaca di Roma che alle municipali di novembre, a Ostia, è riuscita a piazzare la sua delegata per il litorale (Giuliana Di Pillo) sulla poltrona di minisindaco del X. Ma in sei mesi la situazione in città si è progressivamente deteriorata e adesso la sfida del 10 giugno (con eventuale ballottaggio il 24) rappresenta un banco di prova che in Campidoglio guardano con una certa preoccupazione. Anche perché all'M5S tocca ricostruire dalle macerie di una doppia sfiducia che ha fatto cadere le giunte. In III si ripresenterà nuovamente la Capoccioni, forte della " benedizione" della Raggi ( e della Lombardi che qui tornerà a fare campagna elettorale). In VIII, invece, grazie a una votazione interna (19 voti contro 15), il candidato presidente sarà Enrico Lupardini, già consigliere municipale con Pace.

Dall'altra parte (specie in VIII e nonostante il quadro nazionale), il centrosinistra affronta la sfida con ottimismo, dopo la spinta arrivata con le primarie di fine aprile che hanno incoronato due candidati non renziani, Amedeo Ciaccheri, in VIII e l'ex assessore di Ignazio Marino, Giovanni Caudo, in III. Lo schema con il quale si presentano riprende quello che ha consentito la vittoria di Nicola Zingaretti alla Regione lo scorso 4 marzo, un'alleanza larga che tiene dentro esperienze civiche insieme ai partiti di centrosinistra che tornano alleati.

Il centrodestra, invece, ha pescato due candidati rischiando anche l'unità interna, con i Fratelli d'Italia che hanno dovuto lasciare campo libero alla Lega e a Fi. In III il nome individuato è quello di Francesco Maria Bova, già vicequestore, ex dirigente del commissariato di Fidene-Serpentara. In VIII, il frontman è Simone Foglio, vicecoordinatore romano di Fi. Il probabile ballottaggio del 24 giugno potrebbe ricompore, specie in III, l'alleanza giallo-verde tra M5S e Lega.

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Cronaca

Regeni, i video della metropolitana alla procura di Roma: pm italiani al Cairo per trovare gli assassini di Giulio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
«L'aspetto importante é che le immagini recuperate sono state consegnate» alla «Procura di Roma e ai nostri organi investigativi» e «adesso dovranno essere analizzate»: lo detto al Tg1 l'ambasciatore d'Italia al Cairo, Giampaolo Cantini, a margine di una visita del pm Sergio Colaiocco nella capitale egiziana nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Regeni. Le immagini cui si fa riferimento sono i video delle telecamere della metropolitana del Cairo.
Il magistrato romano é arrivato ieri al Cairo per chiudere l'attività tecnica di recupero delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della metropolitana cairota nelle ultime ore prima che si perdessero le tracce di Giulio Regeni. «Adesso si tratterà di analizzare queste immagini e vedere se ci sono dei dati importanti e rilevanti ai fini delle indagini», ha detto Cantini, sempre nelle dichiarazioni al Tg1.
«Sono immagini che potrebbero permettere di individuare», oltre a Regeni, «anche altre persone che potrebbero essere importanti ai fini delle indagini», ha affermato l'ambasciatore. «L'attività di questi giorni, svolta dalla Procura di Roma e dagli organi investigativi, é stata molto importante, molto significativa», ha sottolineato l'ambasciatore Cantini.
«Si é trattato del recupero delle immagini di tutte le stazioni della metropolitana del Cairo in una fascia oraria che é rilevante ai fini delle indagini», ha detto il diplomatico riferendosi a «quella in cui é scomparso Giulio o per lo meno si é persa traccia» del ricercatore friulano. Il riferimento, implicito, é dunque alle tre ore fra le 19 e le 21 del 25 gennaio 2016. «Si tratta di un'attività che é stata svolta congiuntamente dalla Procura del Cairo, dalla Procura di Roma e dalla società che ha predisposto un software dedicato», ha ricordato l'ambasciatore. «L'aspetto da sottolineare é soprattutto» la «collaborazione da parte della Procura del Cairo, degli organi investigativi egiziani, che indubbiamente segna una svolta: negli ultimi mesi abbiano assistito a un'intensificazione di questa collaborazione», ha detto ancora Cantini.

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Cronaca

Roma, investì e uccise quattordicenne sulla Trionfale: 72enne rischia processo per omicidio stradale

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Rischia il processo il pensionato di 72 anni che la sera dello scorso 19 gennaio ha investito e ucciso un 14enne che stava attraversando sulle strisce pedonali in via Trionfale, zona Ottavia, a Roma. La Procura, che ha chiuso le indagini, lo accusa di omicidio stradale. La vittima era un ragazzino romano di origine polacca, Matteo Borucinski, e nell'impatto venne trascinato per 20 metri sull'asfalto. Sul posto intervennero per i rilievi gli agenti della polizia locale dei Gruppi Montemario e Cassia. Secondo quanto accertato dai vigili urbani, l'anziano stava «percorrendo via Trionfale al doppio della velocità consentita» e investì la vittima sulle strisce pedonali. Il 14enne venne trasferito in gravissime condizioni all'ospedale Gemelli dove morì poco dopo.

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Cronaca

Roma, lascia figli in auto per portare moglie incinta in ospedale

(Fonte: www.repubblica.it)

Ha lasciato i figli di uno e due anni in auto per andare dalla moglie che sta partorendo il terzo figlio. Ma il pianto dei bimbi, lasciati chiusi nella vettura in un parcheggio del Policlinico Gemelli, ha attirato l'attenzione di un passante che ha chiesto aiuto. Così la vigilanza dell'ospedale e i medici sono accorsi per forzare l'auto e liberarli ma il padre è arrivato e ha aperto la macchina. I bambini, che stanno bene, sono stati portati per accertamenti sulle loro condizioni di salute al pronto soccorso pediatrico dove si trovano in osservazione.  Il padre, un russo, ha riferito che era andato al Pronto soccorso di Ostetricia e Ginecologia con la moglie che sta partorendo il terzo figlio. È intervenuto anche un agente di polizia presente all'interno dell'ospedale.
 

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Cronaca

Il flop del Giro d’Italia a Roma, la catena degli errori: “Noi tecnici ignorati”

(Fonte: La Repubblica, di Lorenzo D'Albergo) – Una rincorsa disperata, un'impresa impossibile. Il Campidoglio a trazione grillina sapeva di dover affrontare il test della tappa conclusiva del Giro d'Italia da un anno, ma si è fatto comunque trovare impreparato. Così una giornata di festa si è tramutata in un gigantesco flop, peraltro in diretta mondiale. Gli spettatori di 194 paesi si sono prima immedesimati nei ciclisti,costretti a sgonfiare le ruote per sopravvivere a buche, avvallamenti e sampietrini e a chiedere di neutralizzare sette giri sui dieci della gara. Poi, durante la premiazione, sono rimasti imbambolati: "Ma che hanno combinato a Roma?" . Una comunicazione interna, di cui Repubblica è in possesso, aiuta a ricostruire la catena di responsabilità dietro alla voragine mediatica in cui domenica è sprofondato il Comune grillino.

La nota porta la data del 25 maggio, venerdì, e per oggetto ha le "attività manutentive del percorso" del Giro. A firmarla e a spedirla in Campidoglio, al I municipio e ai vigili urbani è Fabio Pacciani, il direttore del Simu. Mancano meno di 48 ore alla gara e il dipartimento dei Lavori pubblici è di fatto costretto a intervenire in piena autonomia. A chiederlo è l'assessora Margherita Gatta. I primi tre sopralluoghi sul tracciato, l'ultimo è datato 14 maggio, sono stati condotti soltanto da Rcs, azienda organizzatrice dell'evento, e dagli agenti della municipale sotto la supervisione dell'assessorato allo Sport. Quello ai Lavori pubblici non è stato coinvolto. Peraltro alla conferenza dei servizi siede l'ex direttore del Simu, Roberto Botta, e non il suo successore.

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Diciottenne sgozzata dalla madre, amica diffonde un suo file audio: «Vivo come nell’Inferno di Dante»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

 (di Rosalba Emiliozzi)«Mamma non mi dice la verità su molte cose, mi rende la vita impossibile, vivo come nell’Inferno di Dante». È il messaggio audio inviato da Yasmine, la 18enne uccisa dalla madre, a un’amica del liceo scientifico Vailati, scuola d’élite di Genzano dove la ragazza marocchina frequentava la 4F. Una studentessa esemplare, con tutti voti alti in pagella, molto stimata dai professori e dai compagni di classe.
Eppure Yasmine, come ha detto alle amiche, era in un inferno dantesco, schiacciata tra la voglia di essere occidentale e le radici marocchine, la cultura musulmana e il Corano che lei leggeva da sola in casa: curiosa e studiosa com’era anche la sua religione andava approfondita. Yasmine Seffahi, nata a Biella da genitori marocchini, non ha mai conosciuto il padre, che l’ha lasciata in fasce per andare prima in Spagna, poi in Marocco. Per lei l’Italia era il suo paese e con la mamma Saliha Marsli, 43 anni, aveva raggiunto il Lazio, per vivere prima a Genzano, fino al 2015, poi a Cecchina, popolosa frazione di Albano Laziale. La 18enne era integrata. «Bella, allegra, sorridente – dicono ora gli amici – ma da venti giorni era diventata cupa e pensierosa, ce l’aveva con la mamma che la limitava e voleva che stesse di più a casa». Mentre lei era come un fiore appena sbocciato, sabato era stata all’inaugurazione di un bar a Cecchina e si era fatta dipingere il viso, poi aveva scattato molti selfie con le amiche, a loro confidava i primi amori e le ansie che da venti giorni la torturavano. Da un lato la voglia di essere se stessa, dall’altra la paura di dover lasciare l’Italia e gli amici per andare in Francia, dalla sorella più grande, o addirittura in Marocco. Madre e figlia non navigavano nell’oro, la madre faceva la colf e la badante, lavorava molto per pagare le bollette e l’affitto del piccolo attico di 30 metri quadri in via Francia 33, mai un ritardo, la pigione saldata sempre in contanti (non aveva conto corrente), ma i soldi non bastavano mai e, forse, in condizioni di forte stress psicologico, la donna all’ennesimo litigio con la figlia, proprio per il suo modo di essere, domenica alle 20,30 è stata colta da raptus, ha impugnato un coltello da cucina e ha tagliato a gola alla figlia, poi ha dato fuoco alla casa e, con una scala e il coltello sanguinante in mano, è salita sul tetto e si è gettata dal lucernaio del quarto piano, precipitando nel giardino di un’abitazione al pian terreno. È morta sul colpo. La figlia è stata ritrovato, in una pozza di sangue, all’entrata dell’appartamento dopo che i vigili del fuoco avevano sfondato la porta chiusa dall’interno. Ieri i carabiniere di Castel Gandolfo e della stazione di Cecchina hanno informato la sorella più grande di Yasmine, che vive in Francia, dell’omicidio suicidio e che a breve raggiungerà Roma. 

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Cronaca

Ricercato per truffa si nascondeva in un ostello a Termini

(Fonte: www.romatoday.it)
Ricercato per truffa si nascondeva in un albergo a Termini. Sono stati gli agenti della polizia di Stato del commissariato Castro Pretorio a scovare ed arrestare,  grazie al sistema informatizzato “alloggiati”, un 31enne di origini senegalesi. L’uomo, rintracciato in un ostello di via Marsala intorno alle 2:30 del 29 maggio, aveva a carico un mandato d’arresto europeo da parte della Germania per truffa. Rintracciato dagli agenti è stato associato presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sempre la polizia, alle 19:00 circa di ieri, in viale Marconi, ha arrestato un 28enne romana, per furto aggravato. Nello specifico è stata bloccata dopo aver rubato dei profumi. L'arresto da parte degli agenti del commissariato San Paolo. 
 

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Foro Italico, controlli della Polizia nel campo nomadi

Continuano i controlli straordinari della Polizia di Stato del commissariato Villa Glori, diretto dal dr. Ermanno Baldelli, all’interno del campo nomadi di viale del Foro Italico. La verifica capillare, grazie anche all’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile, ha permesso agli agenti di controllare 100 persone, di cui 75 cittadini stranieri e 47 con precedenti di polizia. Tre cittadini stranieri sono stati accompagnati negli uffici di Polizia per accertamenti e 2 di questi sottoposti a rilievi segnaletici. Una persona è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione e violazione della legge sugli stupefacenti. Nel corso della perquisizione effettuata all’interno della sua roulotte, infatti, gli agenti hanno rinvenuto e successivamente sequestrato un “portatessere” e un “porta placca” in uso alle Forze dell’Ordine, con numero seriale su cui sono in corso accertamenti, che potrebbero essere stati utilizzati per commettere reati. In particolare sul porta tessere era applicata una piccola “Aquila Turrita”. Un’altra persona, trovata in possesso di droga, è stata segnalata alla Prefettura. Rinvenute diverse dosi di hashish e marijuana – mentre a carico d’ignoti, i poliziotti hanno sequestrato un martello, una mazza di ferro, una mazza da baseball ed un “piede di porco”, tutti arnesi idonei per commettere furti.

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Cronaca

Roma, paura sulla metro A, banda di rom donne picchia e rapina passeggero: la vittima le rincorre e le fa arrestare

Circondato, strattonato e malmenato da 4 giovani donne di etnia rom sul vagone di un treno della metro A tra le stazioni Termini e Repubblica.  La vittima, rapinata del portafogli, non si è però data per vinta: non le ha mai perse di vista, ha chiamato la polizia, e rimanendo in contatto telefonico con loro, è riuscito, una volta raggiunta la stazione Termini a farne arrestare una dagli agenti della polizia del commissariato Spinaceto, in servizio di vigilanza alla stazione.

La donna, H.D. 21 enne, in Italia senza fissa dimora è stata ammanettata per rapina aggravata in concorso con altre donne, allo stato attuale rimaste ignote ma per le quali sono in corso accertamenti per l’identificazione.