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Cronaca

Roma, fa prostituire ragazza 24enne e usa l’auto come camerino

(Fonte: Il Messaggero) – Faceva prostituire  una 24enne usando l'auto come camerino.  Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Settebagni, da tempo impegnati in servizi di contrasto al fenomeno della prostituzione, hanno arrestato un 40enne italiano per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

L'uomo era stato visto durante numerose attività di osservazione mentre accompagnava una ragazza romena di 24 anni, lungo la via Salaria, dove si prostituiva. Oltre ad accompagnarla, la faceva anche cambiare nella sua auto in cambio di denaro. Nell'auto dell'uomo è stato inoltre rinvenuto un telefono cellulare che era stato rubato il giorno prima, motivo per il quale i carabinieri lo hanno anche fermato per ricettazione ed è stato condotto presso la casa circondariale di «Regina Coeli».

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Cronaca

Incidente a Fiumicino: attraversa la strada e viene investita, morta una donna

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Lorenzo Nicolini) E' morta sul colpo una donna di 72 anni oggi a Fiumicino. E' successo intorno alle 12 su via della Scafa, la strada laterale che porta ad Ostia. Sul posto la Polizia Locale del comune del litorale laziale ed una ambulanza del 118 ma per l'anziana i soccorsi sono stati vani. La donna è morta sul colpo. Secondo una prima ricostruzione la 72enne era in bicicletta, non è chiaro se in sella o a piedi, e stava attraversando la strada quando è stata investita da un'auto guidata da un uomo che si è fermato per allertare i soccorsi. I vigili di Fiumicino, sul posto con tre pattuglie per i rilievi scientifici, accerteranno l'esatta dinamica dell'accaduto. Traffico intenso dalla Roma-Fiumicino fino ad Ostia. Via della Scafa è stata temporaneamente interrotta tra via Trincea delle Frasche e via Quarantotti.
 

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Cronaca

Roma, bombe d’acqua e alberi caduti: traffico in tilt da Gra a Nomentana

(Fonte: Il Messaggero) – Incolonnamenti sulla Roma-Fiumicino dal Raccordo a via Newton verso l'Eur. Le consolari sono trafficate verso la Capitale. Forti rallentamenti sulla Cassia da La Storta a Tomba di Nerone, sulla Nomentana da Tor Lupara a Colleverde, con ripercussioni sulla Nomentana bis da Colleverde a Marco Simone a causa di allagamenti dovuti al maltempo.

Traffico rallentato sulla via Nomentana per la presenza di alberi sulla carreggiata nel tratto compreso tra via Palombarese e via Dante da Maiano in direzione di Roma. Lo comunica Astral Infomobilità. Rallentamenti anche sull'Appia da via dei Laghi a Capannelle. Sull'Aurelia lunghe code da via Spezi a via Alibrandi in direzione del Vaticano. Infine si sta in fila sulla Pontina da Tor Dè Cenci a viale Europa verso l'Eur. 

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Cronaca

Incidente via Appia Pignatelli: scontro tra una moto ed un’auto, morto 28enne

(Fonte: RomaToday, di Mauro Cifelli) – Aveva compiuto 28 anni da poco il centauro morto in seguito ad un incidente stradale avvenuto ieri sera sulla via Appia Pignatelli. Troppo gravi le ferite riportate in seguito allo scontro fra la Suzuki in sella alla quale viaggiava ed un'auto. La tragedia si è consumata intorno alle 21:00 del 29 maggio all'altezza del civico 111. Per il 28enne nato a Catania non c'è stato nulla da fare, il personale del 118 intervenuto sul posto nonostante un tentativo di rianimazione non ha potuto far altro che constatarne il decesso di D.S., queste le iniziali della vittima.

Incidente mortale via Appia Pignatelli

Tutta da accertare la dinamica dell'incidente stradale. A scontrarsi una Suzuki Gsxr 750 ed una Opel Zafira, condotta da un uomo italiano di 61 ann. Sul posto per svolgere i rilievi scientifici gli agenti dell'VIII Gruppo Tintoretto della Polizia Locale di Roma Capitale. Originario di Paternò, i carabinieri hanno comunicato la tragedia ai familiari della vittima. La salma del 28enne è stata trasportata dalla polizia mortuaria al Policlinico Tor Vergata. Sotto choc condudente e passeggeri presenti sulla Opel Zafira, medicati sul posto dal personale del 118. 

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Sport

Sold out per l’AlbaRace

Mercoledì 30 maggio si svolgerà a Roma la 9^ edizione dell’AlbaRace, la corsa non competitiva di 6 chilometri che parte alle 5.30 dallo Stadio dei Marmi e arriva all’interno dello Stadio Olimpico. La gara, a numero chiuso, ha fatto registrare il sold out, con i 2000 pettorali prenotati già una settimana prima della gara, a testimonianza del successo dell'unica gara all'alba che si svolge nella Capitale. Ideata dagli organizzatori della Maratona di Roma, l'AlbaRace è, infatti, tra le corse più attese dai runner romani perché regala l’emozionante arrivo sulla pista dell’Olimpico, dove il giorno dopo in occasione del Golden Gala Pietro Mennea correranno le stelle internazionali dell’atletica leggera che, potranno essere ammirate dai partecipanti in quanto ogni iscritto avrà in omaggio due biglietti per il meeting. La partenza avverrà dall’esterno dello Stadio dei Marmi, poi si transiterà sul Lungotevere Maresciallo Cadorna, si entra nel Parco del Foro Italico girando intorno allo Stadio Olimpico, si prosegue per via dello Stadio dei Marmi dove si entra per il giro di pista, si esce proseguendo per le vie del Parco del Foro Italico e da via dei Gladiatori si entra nell'Olimpico dal boccaporto Maratona per concludere la gara sulla pista di atletica leggera.

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Cronaca

Il flop del Giro d’Italia a Roma, la catena degli errori: “Noi tecnici ignorati”

(Fonte: La Repubblica, di Lorenzo D'Albergo) – Una rincorsa disperata, un'impresa impossibile. Il Campidoglio a trazione grillina sapeva di dover affrontare il test della tappa conclusiva del Giro d'Italia da un anno, ma si è fatto comunque trovare impreparato. Così una giornata di festa si è tramutata in un gigantesco flop, peraltro in diretta mondiale. Gli spettatori di 194 paesi si sono prima immedesimati nei ciclisti,costretti a sgonfiare le ruote per sopravvivere a buche, avvallamenti e sampietrini e a chiedere di neutralizzare sette giri sui dieci della gara. Poi, durante la premiazione, sono rimasti imbambolati: "Ma che hanno combinato a Roma?" . Una comunicazione interna, di cui Repubblica è in possesso, aiuta a ricostruire la catena di responsabilità dietro alla voragine mediatica in cui domenica è sprofondato il Comune grillino.

La nota porta la data del 25 maggio, venerdì, e per oggetto ha le "attività manutentive del percorso" del Giro. A firmarla e a spedirla in Campidoglio, al I municipio e ai vigili urbani è Fabio Pacciani, il direttore del Simu. Mancano meno di 48 ore alla gara e il dipartimento dei Lavori pubblici è di fatto costretto a intervenire in piena autonomia. A chiederlo è l'assessora Margherita Gatta. I primi tre sopralluoghi sul tracciato, l'ultimo è datato 14 maggio, sono stati condotti soltanto da Rcs, azienda organizzatrice dell'evento, e dagli agenti della municipale sotto la supervisione dell'assessorato allo Sport. Quello ai Lavori pubblici non è stato coinvolto. Peraltro alla conferenza dei servizi siede l'ex direttore del Simu, Roberto Botta, e non il suo successore.

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Cronaca

Maxi gara Ama per Roma in sicurezza

(Fonte: www.ansa.it)
Ama ha messo in piedi una maxi gara da circa 188 milioni di euro per mettere in sicurezza la città di Roma e individuare "soggetti che possano sopperire alla carenza" impiantistica aziendale. Lo ha annunciato il direttore operativo dell'Ama Massimo Bagatti nel corso della commissione ambiente.
Obiettivo è "consentire di allocare questi materiali a seconda delle nostre necessità. Nella fase transitoria dovremo trovare soluzioni che la legge ci consente anche fuori dalla Regione Lazio: nel caso dei rifiuti indifferenziati, attraverso accordi interregionali, nel caso di scarti e rifiuti speciali con trattativa nelle more della gara", ha spiegato. Dopo un'analoga gara andata deserta, il direttore operativo ha affermato: "Confidiamo che questa sia più appetibile" in quanto riguarda "tutto ciò che non possiamo trattare noi". Alla domanda se nella gara rientreranno anche i quantitativi di rifiuti ora trattati nei Tmb del Colari ha risposto: "Sì, tutto".

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Cronaca

Campo rom via di Salone: sassi e bottiglie contro auto in transito

(Fonte: RomaToday, di Mauro Cifelli) – Un episodio che si ripete, che nel corso degli anni ha destato preoccupazione e costretto in alcuni casi gli automobilisti a farsi medicare in ospedale. Ancora lancio di sassi contro le auto in transito dalla baraccopoli istituzionale di via di Salone. A farne le spese una donna di 43 anni, colpita da un masso che le ha danneggiato il parabrezza, che solo per una fortunata casualità non si è infranto. I fatti intorno alle 15:00 di lunedì 28 maggio, sulla strada che dà il nome alla favela della periferia est della Capitale.

Diverse le segnalazioni fatte dagli automobilisti in transito alle forze dell'ordine. Una prima chiamata ha riferito di un lancio di bottiglie ad opera di due ragazzi che si trovavano nell'area della baraccopoli del VI Municipio delle Torri. Sfiorata una prima vettura, poco dopo (intorno alle 15:10) altre telefonate, ad indicare sempre due giovani, dediti in questo caso al lancio di sassi. 

A farne le spese, come detto, una donna di 43 anni che si è vista arrivare un sasso contro il parabrezza della sua Fiat Panda mentre tornava nella sua abitazione nella vicina Case Rosse. Con il vetro davanti seriamente danneggiato, la donna, spaventata ma illesa, si è presentata alla stazione dei carabinieri di Settacamini sporgendo denuncia contro ignoti. Sul caso indagano i militari dell'Arma della Compagnia di Tivoli

Un fenomeno non nuovo quello del lancio di sassi contro le auto in transito davanti la baraccoli di via di Salone. Nel marzo del 2016 furono tre i casi, che portarono al ferimento di due automobilisti, una 25enne ed un uomo di 63 anni. Stesso copione anche in un'altra baraccopoli, quella di via Luigi Candoni. In questo caso al centro dei lanciatori soprattutto i bus Atac del vicino deposito, un allarme che ha portato gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale ad effettuare un blitz con 400 'caschi bianchi' che passarono al setaccio il campo di Muratella. 

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Cronaca

Atac ordina 320 autobus (in tre tranche) a prova di buche e incendi

(Fonte: Corriere della Sera, di Andrea Arzilli) – Motore diesel, anche se Virginia Raggi ha già bandito il gasolio dal centro città. E poi a due porte e, soprattutto, a prova di buche e di incendi: le coordinate del bando pubblicato da Atac per la «fornitura di 320 autobus classe I urbani da 12 metri con motori diesel euro 6» sono precise. L’accordo è triennale, unico lotto articolato in tre tranche (125, 125 più 70) per un totale di 97,6 milioni di euro (Iva inclusa). E, a parte l’enigma del motore («Stop ai veicoli diesel in centro storico dal 2024», aveva annunciato la sindaca su Facebook), la gara prevede paletti fissati sia dal piano industriale Atac (domani sul tavolo dei giudici un altro dossier da mille pagine sul concordato: probabile lo slittamento di 30 giorni del verdetto), sia dall’agenda delle emergenze cittadine, buche e incendi soprattutto.

Le due porte, per esempio, corrispondono al modello Londra, ovvero la misura indicata da Atac per risolvere il problema dell’evasione. Mentre, si legge nel capitolato speciale, le vetture dovranno avere un ciclo di vita di «12 anni» e resistere alle sollecitazioni del «fondo irregolare con pavimentazioni deteriorate» della città, concetto ribadito nel paragrafo sulle sospensioni: da calibrare su «condizioni di utilizzo estremamente impegnativo», tutto sottolineato in grassetto, per lo «stato del manto stradale di Roma». Gli ultimi tre ordinativi di bus partiti dal Campidoglio, del resto, tengono conto del problema delle buche, come se non ci fossero spiragli per avere strade levigate nel prossimo decennio.

Ma stavolta, dopo il caso del «flambus» Mercedes in via del Tritone, l’attenzione particolare è sui roghi, ormai una triste ricorrenza nella Capitale: nel capitolato c’è un intero paragrafo dedicato alla «protezione attiva contro gli incendi» che il concorrente dovrà soddisfare prevedendo sui bus «un impianto di segnalazione e spegnimento dei principi di incendio nel comparto motore». Quel dispositivo, insomma, che al momento non è in dotazione sui 397 bus Mercedes della flotta.

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Politica

Roma, la sfida nei municipi al voto: test sul consenso di Raggi

(Fonte: La Repubblica, di Mauro Favale) – Lontano dal Campidoglio, dove le giunte 5 stelle fanno fatica un po' ovunque (poche riunioni degli esecutivi, pochissime delibere, problemi irrisolti che si accumulano), ci sono due territori nei quali l'M5S romano si gioca la faccia, con Virginia Raggi che avrà l'occasione di toccare con mano il livello del suo consenso a due anni dal suo trionfo elettorale.

Garbatella e Montesacro, che nel 2016 avevano contribuito a regalare ai 5 Stelle la vittoria elettorale strappando la maggioranza delle due assemblee, in entrambi casi, al centrosinistra tornano al voto dopo il tracollo dei minisindaci pentastellati. Liti interne, sgambetti, strappi che hanno portato alla caduta prima Paolo Pace, presidente dell'VIII (poi passato a Fratelli d'Italia), e poi Roberta Capoccioni che guidava il municipio-roccaforte dell'ala " lombardiana" ( nel senso di Roberta Lombardi) del M5S.

Ora, per questa sorta di elezione di "mid- term" sono chiamati al voto 120 mila elettori in VIII Municipio e 171 mila in III. Nonostante l'incognita astensione, sarà un test non proprio secondario per la sindaca di Roma che alle municipali di novembre, a Ostia, è riuscita a piazzare la sua delegata per il litorale (Giuliana Di Pillo) sulla poltrona di minisindaco del X. Ma in sei mesi la situazione in città si è progressivamente deteriorata e adesso la sfida del 10 giugno (con eventuale ballottaggio il 24) rappresenta un banco di prova che in Campidoglio guardano con una certa preoccupazione. Anche perché all'M5S tocca ricostruire dalle macerie di una doppia sfiducia che ha fatto cadere le giunte. In III si ripresenterà nuovamente la Capoccioni, forte della " benedizione" della Raggi ( e della Lombardi che qui tornerà a fare campagna elettorale). In VIII, invece, grazie a una votazione interna (19 voti contro 15), il candidato presidente sarà Enrico Lupardini, già consigliere municipale con Pace.

Dall'altra parte (specie in VIII e nonostante il quadro nazionale), il centrosinistra affronta la sfida con ottimismo, dopo la spinta arrivata con le primarie di fine aprile che hanno incoronato due candidati non renziani, Amedeo Ciaccheri, in VIII e l'ex assessore di Ignazio Marino, Giovanni Caudo, in III. Lo schema con il quale si presentano riprende quello che ha consentito la vittoria di Nicola Zingaretti alla Regione lo scorso 4 marzo, un'alleanza larga che tiene dentro esperienze civiche insieme ai partiti di centrosinistra che tornano alleati.

Il centrodestra, invece, ha pescato due candidati rischiando anche l'unità interna, con i Fratelli d'Italia che hanno dovuto lasciare campo libero alla Lega e a Fi. In III il nome individuato è quello di Francesco Maria Bova, già vicequestore, ex dirigente del commissariato di Fidene-Serpentara. In VIII, il frontman è Simone Foglio, vicecoordinatore romano di Fi. Il probabile ballottaggio del 24 giugno potrebbe ricompore, specie in III, l'alleanza giallo-verde tra M5S e Lega.