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Politica

Piano pullman al voto in Aula, operatori pronti alla protesta: “Dal 17 maggio servizi fermi”

(Fonte: www.romatoday.it)

(di G.N.)Giovedì il ritrovo sotto il palazzo Senatorio per un sit in di protesta, e da quel giorno lo stop totale del servizio in tutta la città. Gli operatori turistici tornano ad alzare la voce contro il piano pullman dell'assessore Meleo, pronto a passare dai voti dell'Assemblea capitolina proprio giovedì 17 maggio. Una stretta alla circolazione dei torpedoni, per ragioni di traffico e di decoro del centro storico, che ha acceso una lunga mobilitazione ormai in corso da mesi. Licenziato dalla giunta Raggi a inizio dicembre 2017, i diretti interessati stanno chiedendo di cambiare in corsa e mitigare il provvedimento, pena la perdita di posti di lavoro e i disservizi ai turisti in visita nella Capitale. Tra i punti contestati, lo ricordiamo, l'impennata delle tariffe per entrare in città (fino al 1130 per cento in più per pacchetti di 300 ingressi) e la chiusura del Centro storico con istituzione di una nuova Ztl C interdetta ai bus, dove si trova la maggior concentrazione di hotel e b&b. "Siamo pronti alla serrata dei servizi a partire dal 17 maggio" fanno sapere i sindacati, Anc Trasporto bus, Anstra, Emet, Uniti per l'Italia, organizzatori del presidio di protesta in piazza Madonna di Loreto già autorizzato dalla Questura di Roma. Una comunicazione arrivata alla sindaca Virginia Raggi, all'assessore ai Trasporti Linda Meleo, al presidente della Commissione Trasporti Enrico Stefàno. Ma anche ai presidi delle scuole romane, perché insieme ai servizi di trasporto turistico le ripercussioni interesseranno anche le gite scolastiche. Insomma, gli operatori promettono di dare battaglia: l'obiettivo è ottenere un segnale di apertura, anche minimo, dal Campidoglio. 

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Cronaca

Allerta meteo: previste precipitazioni da domani e per le successive 12 – 18 ore

«Il Centro Funzionale Regionale ha emesso oggi un bollettino di criticità idrogeologica e idraulica che riporta una valutazione di criticità codice giallo per rischio idrogeologico per temporali a seguito di precipitazioni previste da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale su tutte le zone di allerta del Lazio: dal primo mattino di domani, martedì 15 maggio e per le successive 12-18 ore su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Aniene, Roma, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri. La Sala Operativa Permanente ha diffuso l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555». Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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Cronaca

San Pietro, blitz delle Femen: protesta durante l’Angelus per il libero allattamento

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Eugenio Russo) Eccole. Le Femen a San Pietro. Con il consueto stile, il movimento femminista ucraino ha tentato di mettere in scena, nel cuore della piazza gremita durante l’Angelus domenicale celebrato da Papa Francesco, una manifestazione in difesa del libero allattamento. A torso nudo tra fedeli e turisti, intenzionalmente nel giorno della festa della mamma, intorno alle 12:30 di ieri, un’attivista ha simulato l’atto “sacro”, avvicinando al seno il bambino di circa un anno che aveva in braccio. La gendarmeria vaticana ha segnalato prontamente il tutto a carabinieri e polizia, mentre il compagno della ragazza riusciva a scattare un paio di foto-simbolo della protesta. Sul corpo la scritta “Alma Mater” (madre nutrice in latino, ndr). Bloccato questo primo tentativo, le forze dell’ordine hanno fermato sul nascere il secondo, identificando una seconda ragazza ucraina in procinto di spogliarsi ed “entrare in scena”.
Le motivazioni e il precedente
Dal sito del movimento, Femen.org, si legge che si richiede al Papa di riconoscere il diritto a tutte le madri del mondo di allattare pubblicamente in ogni luogo e in ogni momento. Secondo le attiviste Femen, questo diritto dovrebbe essere sancito in una apposita Bolla Papale, chiamata appunto "Alma Mater". Con questo atto, si legge, il Vaticano può parzialmente lavare via la vergogna di secoli di persecuzione femminile. Dallo stesso sito anche la notizia che alcuni giornalisti presenti sul luogo sarebbero stati fermati e che il materiale in loro possesso sarebbe stato sequestrato. Attivitsta Femen allatta neonato a San Pietro durante l'Angelus. L’ultimo atto Femen in Italia risale al 4 marzo scorso, giorno delle elezioni, quando Silvio Berlusconi venne contestato a Milano all’interno del suo seggio elettorale da una ragazza a torso nudo che gridava ciò che aveva scritto sul suo corpo: “Berlusconi sei scaduto”.

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Cronaca

Ostia, testimone contro Spada non si presenta per tre volte in aula

(Fonte: www.repubblica.it)

Per la terza volta ha deciso di non comparire davanti ai giudici della nona sezione penale nel processo a carico di Roberto Spada e di un suo guardaspalle per l'aggressione ai danni del giornalista Rai, Daniele Piervincenzi e all'operatore Edoardo Anselmi, avvenuta a Ostia lo scorso 7 novembre. Per questo il pm Giovanni Musarò ha chiesto l'accompagnamento coattivo del teste Rita De Silvestro per la prossima udienza del 13 giugno. La testimone, che ora vive con un'amica in una piccola casa popolare, dovrebbe riferire di uno svantaggioso 'scambio' di abitazione con Spada per poter saldare i debiti maturati dal figlio. E il sospetto della Procura è che lei abbia rinunciato a comparire perchè pochi giorni fa è andata a fuoco proprio la roulotte di suo figlio.
Una circostanza su cui sta indagando la polizia anche se il timore degli inquirenti è che questo episodio sia legato al clima di intimidazione che si respira sul litorale romano. Nell'udienza di oggi sono stati ascoltati anche dei testimoni della difesa e in particolare alcuni frequentatori della palestra 'Femus Boxe' gestita da Spada, al cui esterno è avvenuta l'aggressione. "I due giornalisti sono stati due ore in palestra e Piervincenzi è entrato autonomamente. Roberto non voleva fare l'intervista – ha raccontato un testimone – ma il giornalista insisteva, disturbando i nostri allenamenti

 

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Cronaca

Roma, cartelloni shock: “Aborto prima causa di femminicidio”. Il Pd: “Rimuoveteli”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Lorenzo D'Albergo)“L’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo #stopaborto”. Così si legge su un manifesto in via Salaria. La foto è in bianco e nero e il cartellone incornicia due mani che cingono la pancia di una donna incinta. A ideare il messaggio è stata Citizen Go, associazione spagnola prolife, in vista della marcia per la vita di sabato. "È in atto il tentativo di censurare e silenziare chi afferma la verità sull'aborto, che sopprime la vita di un bambino e ferisce gravemente quella della donna. Rivendichiamo il diritto di opinione ed espressione tutelato dalla costituzione". Poco più di un mese fa un altro manifesto contro l'interruzione volontaria di gravidanza era stato affisso in via Gregorio VII e poi rimosso dopo le polemiche. La campagna shock di Citizen Go dovrebbe continuare nei prossimi giorni sui social e in strada. Per ora c'è la prima inserzione. Nulla da eccepire dal punto di vista amministrativo, nessuna affissione abusiva. Ma l'immagine non è sfuggita agli automobilisti romani. Tantomeno ai politici. Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma, chiede alla sindaca Virginia Raggi di rimuovere "l'ennesimo manifesto contro l'autodeterminazione delle donne, come fatto con il murales del bacio tra salvini e di maio e i murales politici successivi. È intollerabile tale misitificazione da parte di chi dice di difendere la vita". La stessa richiesta arriva dalla responsabile delle Politiche di genere della Cgil nazionale, Loredana Taddei. Attaccano anche la senatrice e la consigliera regionale Pd Monica Cirinnà e Marta Leonori: "A pochi giorni dal quarantennale della legge 194, è apparso di nuovo nella nostra città un manifesto antiabortista, con un messaggio violento che attacca direttamente le donne. È preoccupante che questi manifesti appaiano in città con sempre maggior frequenza". All'appello, almeno per ora, manca ancora una presa di posizione del Campidoglio M5S.

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Politica

Campidoglio, consegnata Villa Farinacci al IV Municipio

Il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha consegnato Villa Farinacci, immobile di proprietà comunale, al Municipio IV. Lo stabile, fino ad oggi inutilizzato, torna così al servizio del territorio dopo 8 anni di abbandono. Sarà dedicato ad attività culturali e socio-educative, diventando un centro di riferimento polivalente per il quartiere Ponte Mammolo e in particolare per la zona Casal de’ Pazzi. Nonostante i lavori di restauro dell’immobile fossero terminati nel 2010, la villa era chiusa al pubblico e versava in condizioni di inutilizzo e incuria. Grazie alla sinergia tra Municipio IV e gli assessorati di Roma Capitale alla Crescita culturale e al Patrimonio e Politiche Abitative si è riusciti a sbloccare lo stallo, arrivando alla consegna dell’immobile all’istituzione territoriale. All’interno si prevedono mostre, spettacoli, laboratori didattici, animazione per scuole, convegni e celebrazioni di ricorrenze, tra cui anche matrimoni di rito civile. L’inaugurazione è prevista durante l’estate. Villa Farinacci, vincolata dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1996 tra gli edifici di particolare valore storico, artistico ed architettonico, si trova all'interno del Parco Petroselli, in Viale Rousseau 90. Costruita come villa rurale tra il 1941 ed il 1942, su progetto e direzione dei lavori dell’architetto Lorenzo Chiaraviglio, rappresenta uno degli ultimi esempi di architettura razionalista realizzati tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha effettuato oggi un sopralluogo nella villa, sottolineando la serietà e la costanza del lavoro portato avanti dall'Amministrazione per restituire ai territori nuovi spazi di crescita, per i servizi e la cultura. Poter vedere Villa Farinacci finalmente recuperata dall’incuria e presto aperta al pubblico è, a giudizio della sindaca, una grande vittoria che andrà a beneficio dei cittadini del quartiere e non solo. Il vice sindaco con delega alla Crescita culturale di Roma Capitale, Luca Bergamo, conferma che l’attivazione di spazi abbandonati per restituirli ai cittadini sia uno degli impegni presi a cuore dall’Amministrazione. Ricordando l’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948 – secondo la quale ‘Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici’ – il Vice Sindaco sottolinea come la restituzione di questo spazio voglia dire rendere concreto tale principio in questo specifico territorio. L’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Rosalba Castiglione, sottolinea l’impegno sinergico grazie al quale si è riusciti a sbloccare uno stallo che ha impedito di utilizzare la villa per ben otto anni. Secondo l’assessora gli immobili di proprietà capitolina rappresentano i primi fondamentali ambienti dove coltivare crescita, cultura e benessere per i territori e pertanto deve essere portata avanti una gestione seria e attenta del patrimonio immobiliare capitolino. La Presidente del Municipio IV Roberta Della Casa giudica l’assegnazione dell’immobile un successo importante e, sottolineando come la cittadinanza rivendichi questo spazio da numerosi anni, esprime orgoglio per aver superato il blocco amministrativo che ne impediva la fruizione grazie alla collaborazione fra Municipio e Amministrazione capitolina. La Presidente annuncia inoltre si sta lavorando per inaugurare la villa già da questa estate.

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Cronaca

Roma, raccolta firme e interrogazione contro la chiusura del cinema Maestoso

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Franco Montini)In passato il quadrante sud-est di Roma era una delle zone a più alta densità cinematografica della capitale. Ma, uno dopo l’alto, i numerosi cinema esistenti hanno chiuso i battenti, trasformati in palestre, ristoranti, sedi bancarie o semplicemente e tristemente abbandonati. L’elenco delle sale defunte fra Appia, Tuscolana e Casilina è particolarmente lungo e comprende nomi che hanno fatto la storia del cinema a Roma: New York, Paris, Diamante, Appio, Diana, Florida, Cinestar, Impero, Golden. Quest’ultimo, diventato un teatro, è almeno rimasto un luogo di aggregazione e cultura. Ma in una zona già quanto mai impoverita si potrebbe presto aggiungere una nuova dolorosa defezione: quella del Maestoso, popolare multisala a quattro schermi, ubicata nei pressi dell’Alberone. L’attuale esercente, la società Circuito Cinema, specializzata in una programmazione di qualità, ha infatti annunciato di voler abbandonare la gestione del Maestoso a partire dal prossimo 3 giugno. Se così fosse, in un ampio bacino di Roma, per una popolazione che supera numericamente il totale degli abitanti di molte città capoluogo di provincia, resterebbe disponibile una sola struttura: il cinema Trianon. Per scongiurare, l’ennesima chiusura di un cinema storico, che andrebbe ad aggiungersi, a Fiamma, Embassy, Metropolitan solo per restare alle scomparse più recenti, sono scesi in campo politici, rappresentanti sindacali e singoli cittadini. Come già avvenuto in altre circostanze, è stato subito avviata una raccolta firme fra gli abitanti del quartiere. E intanto Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per conoscere quali azioni si intende mettere in campo per scongiurare la chiusura del Maestoso. Tutto ciò anche in riferimento alla nuova legge cinema, voluta dal ministro Franceschini, entrata in vigore il 1 gennaio 2017, che offre aiuti e sostegni per la salvaguardia e la valorizzazione delle sale cinematografiche di interesse storico ed artistico. Non c’è dubbio che un cinema come il Maestoso, che da oltre mezzo secolo rappresenta un punto di riferimento nell’esercizio cinematografico romano, rientri in questa categoria, tanto più che, da un punto di vista commerciale, la sala in questione gode di buona salute. Analoghe interrogazioni sono state presentate anche da altri rappresentanti del PD: Giulia Tempesta, consigliera in Campidoglio, e Francesca Biondo, consigliera nel VII Municipio. Ad aiutare la sopravvivenza del Maestoso potrebbe essere utile anche il piano annunciato dall’amministrazione capitolina e in particolare dalla presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale Eleonora Guadagno, che ha illustrato un progetto relativo all’istituzione di una rete dei cinema di Roma Capitale, messa a punto per rispondere alla crisi del settore. La speranza è che dalle parole si passi ai fatti, anche se, finora, l’amministrazione Raggi in questo settore non è riuscita a realizzare nulla di concreto, come dimostra il fatto che le sale di proprietà comunale, Aquila, Airone, Rialto, Apollo, chiuse erano e chiuse continuano ad essere.

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Si getta nell’Aniene, ragazzo si tuffa ma non riesce a risalire: salvati con una catena umana

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Mauro Cifelli)Una catena umana. Così due giovani sono stati salvati dalla polizia dopo essere finiti nell'Aniene. I fatti hanno preso corpo intorno alle 15:00 di oggi 14 maggio quando una 16enne si è gettata volontariamente nel fiume che attraversa Tivoli dal Ponte della Pace, passaggio pedonale che collega il lungoaniene Impastato alla stazione ferroviaria di via Sant'Agnese. Con l'adolescente in balia delle acque, un secondo giovane non ci ha pensato un attimo ed, una volta vista la ragazza in pericolo, si è gettato nello specchio d'acqua per salvare la giovane studentessa nata nel 2002. 
Catena umana nel fiume Aniene
Riuscito a raggiungere l'aspirante suicida il giovane si è trovato a sua volta in difficoltà, rimanendo in balia delle acque dell'Aniene. Una scena che non è passata inosservata ad alcuni testimoni che hanno richiesto aiuto alle forze dell'ordine. Immediatamente sono intervenuti sul posto gli agenti del commissariato di polizia di Tivoli che, arrivati sugli argini dell'Aniene, hanno fatto una catena umana riuscendo a riportare a riva i due ragazzi. 
Ragazza si getta nel fiume dal Ponte della Pace
Salvati i due, il ragazzo non ha riportato conseguenze ed è stato medicato sul posto dai medici del 118. La 16enne è stata inveca trasportata d'urgenza dall'ambulanza in codice rosso al vicino ospedale San Giovanni Evangelista.

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Roma, fumo dal bus: paura all’Infernetto sulla linea 070 per un principio di incendio

 (Fonte: www.ilmessaggero.it)
(di Mirko Polisano)Prima un odore di bruciato e poi il fumo che proveniva dalla parte anteriore del mezzo. Paura sulla linea 070, dove questo pomeriggio si è registrato un principio di incendio. A spegnerlo sul nascere è stato il conducente del mezzo. L’autista dell’Atac, infatti, accortosi di quello che stava succedendo ha imbracciato l’estintore in dotazione sul mezzo e ha stroncato il fuoco. È successo poco prima delle ore 17 in via di Castelporziano all'Infernetto, all'altezza con via Nicolini, a poche centinaia di metri dal punto in cui, meno di una settimana faun incendio ha devastato il bus della linea 06 scolastico. Stavolta, però, il conducente è stato più rapido del propagarsi delle fiamme. 
Sono quattro negli ultimi sei giorni i mezzi rimasti in panne sul litorale. Dopo il rogo che ha distrutto lo 06, un mezzo della stessa linea è rimasto fermo a causa di un'avaria al motore, venerdì 11 maggio, sulla Cristoforo Colombo, mentre un altro mezzo della flotta Atac, lo 062 – una delle linee "mare" che collega le stazioni di Ostia con le spiagge – la mattina di sabato 12 maggio ha subito un guasto sul lungomare Amerigo Vespucci.

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Cronaca

Roma, inferno sul bus: troppe buche, esplodono i vetri. Paura a bordo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Paura a Roma venerdì sera attorno alle 21,30 a bordo di un bus Atac della linea 301 in zona piazza Mazzini. Non bastavano i sempre più frequenti episodi di mezzi che vanno a fuoco. Oggi una sequenza di buche mostruosa  ha fatto improvvisamente esplodere un finestrino dell'autobus. A denunciare l'episodio è stato il portavoce del premier Gentiloni attraverso un tweet con una foto eloquente. «Torni a casa, autobus pieno, sequenza di buche, esplode il vetro su una signora, per fortuna solo paura», ha scritto Filippo Sensi sul suo profilo @nomfup.

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Fortunatamente il finestrino esploso all'improvviso non ha provocato feriti a bordo, ma soltanto tantissima paura e rabbia tra i passeggeri.

In un secondo tweet @nomfup scrive: «Nello scendere dal bus una ragazza comincia a urlare di essere stata molestata da un passeggero, alterco tra i due, intervento del conducente, il tipo si dilegua»