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Cronaca

Ostia: minacciava i passanti con un coltello, fermata 48enne

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri di Ostia hanno bloccato una donna che, armata di coltello, stava minacciando i passanti nei pressi del pontile panoramico di Ostia. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ostia, a seguito di una segnalazione, è immediatamente intervenuta sul lungomare Paolo Toscanelli dove ha individuato la donna che, in evidente stato di agitazione e brandendo un coltello, minacciava chiunque le passasse vicino. I militari sono riusciti ad intrecciare con lei un’efficace trattativa, mettendo in condizioni di sicurezza i passanti. Dopo alcuni minuti, i Carabinieri, approfittando di un momento di distrazione della donna, l’hanno immobilizzata e disarmata. La donna, una romana di 48 anni, è stata affidata al personale sanitario dell’ospedale G.B. Grassi, nel frattempo giunto sul luogo, che l’ha trasportata e ricoverata presso il Reparto Psichiatrico, da cui, è emerso, si era allontanata qualche giorno fa.

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Cultura

Dal digitale alla carta. Così si stampano le foto

(Fonte: www.iltempo.it)

(di Damiana Verucci) – La prima macchina per fototessera è romana e nasce dentro la Galleria Alberto Sordi. Cinquantacinque anni dopo Dedem, l'azienda che produce ad Ariccia e gestisce le cabine per fotototessera di tutta Italia, mette in piedi un'idea destinata a lasciare il segno. Si chiama ImpressMe, non è che un'app che consente di stampare le foto digitali che tutti noi abbiamo a migliaia nei nostri cellulari e tablet da qualsiasi cabina per fototessera.

Sarà presentata oggi all'Ara Pacis nel corso di una giornata di studi dedicata al «selfie prima del selfie» con protagonista un convegno «La fototessera. L'automatismo fotografico prima del selfie», che ha l'obiettivo di raccontare la storia della cabina per fototessera ma anche l'istinto di autoritrarsi che già un secolo prima del selfie-boom aveva trovato, in quella scatola magica separata dal mondo esterno soltanto da una tendina, uno stimolo all'evasione e alla sperimentazione. «Oggi – spiega Riccardo Rizzi, Presidente del Gruppo Dedem – si fanno centinaia di fotografie in più rispetto alle canoniche 30 dei vecchi rullini, anche se la maggior parte, se non tutte, rimangono sul cellulare o sul tablet. Per questo abbiamo pensato che fosse un’esigenza e un piacere avere la possibilità di svilupparle in formato cartaceo, in modo semplicissimo. Da qui è nata ImpressMe». Un software che in poche parole strizza l’occhio al passato e in un mondo sempre più digitale offre un tributo alla carta.

Ma come funziona nello specifico questa app? Basta avere la connessione internet e trovare la cabina per fototessera più vicina. Solo nella Capitale ce ne sono circa 400 ancora perfettamente funzionanti. Si sceglie la foto che si vuole stampare (se ne possono stampare fino a tre) dalla libreria fotografica del proprio dispositivo mobile o dei social. Si seleziona il formato di stampa, si paga (cash in cabina o con carta di credito) e la foto è in stampa. Era il 1962 quando Dan David, fondatore dell'azienda Dedem, installò la prima cabina a Roma, proprio nella Galleria Alberto Sordi. Non solo si trattava della prima macchinetta per fototessera, ma proprio della prima macchina automatica e nelle prime settimane si formarono davanti file di decine e decine di metri di persone letteralmente ipnotizzate dalla novità. Con oltre 10 milioni di foto scattate l'anno, Dedem è dal '62 che fotografa le facce degli italiani, immortalando anche i mutamenti e le evoluzioni sociali.

Inizialmente le foto erano per divertimento, se le scattavano amici e fidanzati, negli anni '80 le "macchinette" iniziarono a scattare anche le fototessere per documenti e poi, di innovazione tecnologica in innovazione tecnologica, nel 2013 Dedem ha vinto la gara del Ministero dei Trasporti per centralizzare la stampa delle patenti (e oggi ne stampa 30mila al giorno).

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Cronaca

Roma, disastro buche, la Corte dei Conti indaga su 5 anni di gare e appalti

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Lorenzo D'Albergo) – Il disastro delle buche di Roma è riassunto nelle due pagine con cui ieri la procura della Corte dei Conti ha ordinato alla guardia di Finanza di fare luce nei meandri del Simu. La nuova inchiesta dei pm di viale Mazzini punta infatti al cuore del dipartimento capitolino dei lavori pubblici, la stazione appaltante che da sola gestisce una buona metà del budget comunale e, soprattutto, la manutenzione dell’asfalto della grande viabilità. Ce ne sarà anche per i municipi, visto che l’inchiesta riguarda l’intera rete stradale capitolina, 8.800 chilometri di crateri e voragini killer.

Il primo obiettivo dei magistrati contabili è ricostruire con puntualità l’assetto degli affidamenti e delle gare degli ultimi cinque anni. Compresi, quindi, gli ultimi due a marchio M5S. La procura si attende un "quadro analitico" e ben dettagliato che riesca a mettere in fila — impresa titanica — appalti esterni e lavori in proprio, gli stanziamenti iscritti a bilancio e i fondi effettivamente spesi.

Il primo passo servirà a ricostruire la storia dei bandi per la manutenzione stradale e per dare una lettura più efficace del dato sui risarcimenti versati da Assicurazioni di Roma agli automobilisti e agli scooteristi romani negli ultimi 12 mesi. Le buche, gli avvallamenti e le radici che si intrufolano sotto l’asfalto sono costate 3.980 richieste di risarcimento nel 2015, 3.920 l’anno seguente e 3.975 nel primo anno a intera conduzione grillina, il 2017. Oggi, in media, la mutua del Campidoglio tratta quasi 90 casi al giorno. Conversione in euro: nel 2016 AdiR ha liquidato per conto di palazzo Senatorio rimborsi per circa sette milioni di euro. L’obiettivo della Corte dei Conti in questo caso è determinare la quota di risarcimenti pagati ma non coperti dalla polizza.

Terzo step. Le fiamme gialle dovranno passare al setaccio ogni singolo bando per individuare ritardi ed eventuali omissioni nella stipula dei contratti tra il Campidoglio e le aziende. Controllando, dunque, che l’iter amministrativo sia stato seguito per filo e per segno dai dirigenti e dai funzionari del Simu, senza anomalie e opacità nell’aggiudicazione dei lavori.

Il capitolo conclusivo è invece tutto dedicato ai possibili sprechi. In particolare, nel mirino della procura contabile e dei finanzieri finiranno i gettoni extra pagati ai manager capitolini per partecipare alle sedute di gara a fronte di ritardi conclamati e riunioni saltate per raffreddori last minute. Due i casi che hanno fatto saltare sulla sedia i pm: il caso della gara per la sorveglianza stradale, il bando a cui ha partecipato anche Anas ma che dopo un anno non è stato ancora assegnato, e il recente quadruplo niet firmato Anac alle gare per la manutenzione delle caditoie e della segnaletica, peraltro finanziate con i vecchi fondi del Giubileo della Misericordia.
La caccia ai danni causati da anni di incuria è partita, mentre a breve arriverà il rinvio a giudizio per i 16 dipendenti del Comune che, tra il 2012 e il 2014, hanno intascato tangenti per 450mila euro per “aggiustare” gare per 14 milioni.

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Cronaca

Incidente sulla via Ardeatina: scontro tra un Iveco Daily ed una Smart, un ferito

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ma.Cif)Traffico rallentato sulla via Ardeatina a causa di un incidente stradale. Lo scontro è avvenuto intorno alle 14:30 all'altezza del chilometro 14 della Strada Provinciale 3, nella zona di Falcognana. Ad impattare per cause ancora in via di accertamento un furgone Iveco Daily ed una Smart. Ad avere la peggio il conducente della City Car, affidato alle cure dell'ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale Sant'Anna di Pomezia. 
Incidente sull'Ardeatina 
In particolare il sinistro, avvenuto per cause ancora in via di accertamento, è avvenuto all'altezza dell'incrocio con via Davide Carazzi, in direzione fuori Roma. Sul posto per svolgere i rilievi scientifici e regolare la viabilità gli agenti del IX Gruppo Eur della Polizia Locale di Roma Capitale. 

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Politica

Diffamazione: Raggi al processo di Milano: “Fui travolta da notizia flirt con Frongia”

(Fonte: www.repubblica.it)

È un'udienza che tocca aspetti molto intimi della sua vita privata quella che vede Virginia Raggi parte offesa nel processo milanese in cui ha querelato la giornalista del settimanale Chi Giulia Cerasoli e il suo direttore Alfonso Signorini per averle attribuito una relazione con Daniele Frongia, attuale assessore allo Sport del Comune di Roma da lei guidato. Durante la sua testimonianza, Raggi ha ammesso che quello era un momento molto complicato nella sua relazione col marito Andrea Severini: "In quel periodo, io e lui vivevamo un periodo molto duro. Non essendo in grado di ricostruire nell'immediatezza la relazione, ci siamo allontanati, per non farci ancora più male, ma era una separazione finalizzata a ricostruire, non a chiudere". "La forza di questa notizia falsa diffusa durante la campagna elettorale è stata una marea, mi ha travolta. Una notizia che era un'invenzione pura, non sono mai stata né fidanzata, né amante, né ho mai avuto una relazione intima o affettiva con lui, cosa che l'articolo dà per scontato. Quello che più mi ha lasciata basita e fatto stare male è essere accusata di avere favorito un mio amante. Da quel momento in poi, dopo che la notizia è stata ripresa da tutti i siti e dai giornali, mi è stato assegnato lo stigma di donna infedele e mi attribuivano dei flirt con tutti gli uomini del movimento. Ricorda di essere stata definita addirittura 'Messalina' in un articolo su un quotidiano". Il 12 maggio del 2016, nella sua rubrica su Chi, la giornalista parlamentare scriveva: "Pare che la candidata a sindaco di Roma Virginia Raggi si stia separando dal marito e che frequenti assiduamente il collega ed ex consigliere M5S in Campidoglio Daniele Frongia. Niente di strano, se non fosse che Frongia avrebbe come obiettivo quello di diventare vicesindaco in caso di vittoria della fidanzata Raggi".

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Politica

Roma, erba alta, assessora Montanari: “Per sfoltire stiamo pensando anche alle mucche”

(Fonte: www.repubblica.it)
Dopo l'esperimento delle pecore taglia erba nei parchi, la Capitale è pronta ad utilizzare anche le mucche. Lo ha annunciato l'assessora all'ambiente Pinuccia Montanari in un'intervista a Inblu Radio, il network delle radio della Cei. "L'idea di utilizzare le pecore per tagliare l'erba" ha ricordato la Montanari "la stiamo già sperimentando nel parco della Caffarella. Un'attività che funziona molto bene e dove le pecore falciano un'area vasta. Per questo vogliamo estendere l'esperimento in altre zone di verde molto estese considerando che Roma è uno dei territori più vasti d'Europa con 44 milioni di metri quadrati di verde da gestire. E con la carenza di risorse e personale abbiamo cercato di trovare tutte le possibili soluzioni". "Il comune di Roma", ha spiegato Montanari, "ha già le pecore di proprietà, possiede infatti due aziende agricole a Tenuta del Cavaliere e a Castel di Guido. In queste aziende abbiamo anche alcune mucche che potrebbero essere utilizzate quando l'erba è particolarmente alta. Ovviamente saranno utilizzate sempre in aree chiuse. Siamo anche felici di siglare dei protocolli d'intesa con soggetti che possono mettere a disposizione questo tipo di soluzioni". "Ho riscontrato diverse valutazioni positive" ha concluso Montanari. "Dal Wwf alla Coldiretti che ha addirittura riconosciuto che può essere un'alternativa moderna alla transumanza che per secoli ha caratterizzato i nostri territori. È chiaro che gli animali autorizzati devono essere indenni da determinate patologie e sottoposti a profilassi particolari. Mi meraviglio di chi si meraviglia perchè su questo ci sono delle leggi del parlamento". "Siamo alla farsa" dice Luciano Nobili, deputato pd.

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Politica

Zingaretti: osservatorio contro le discriminazioni delle persone Lgbt

«Ora un osservatorio contro le discriminazioni delle persone Lgbt. Sarà il modello più avanzato in Italia. Dopo il più grande piano contro il bullismo e la casa di accoglienza per i giovani gay cacciati di casa, la Regione Lazio ancora in prima linea contro l’omofobia».Lo scrive su twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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Cronaca

Tivoli: raid punitivo, in manette quattro persone

I Carabinieri della Compagnia di Tivoli sotto l’egida della locale Procura della Repubblica, hanno arrestato 4 soggetti in flagranza di reato ed un altro veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto, poiché responsabili di  danneggiamento aggravato, lesioni aggravate, incendio, porto abusivo armi. I cittadini arrestati (quattro di etnia rom ed uno di nazionalità italiana) sono stati arrestati poiché, in concorso tra loro e nel cuore della notte, per vendicarsi di uno “sgarro” precedentemente subito, hanno condotto un vero e proprio raid punitivo  presso la via di Bagni Vecchi n. 1 del comune di Tivoli, ove dimorava un’altra famiglia sempre di etnia rom. La spedizione punitiva ha fatto sì che si danneggiassero, mediante mazze e bastoni, due roulotte, una Wolksvagen Golf e si  appiccasse il fuoco con la benzina ad un container che veniva completamente distrutto dalle fiamme. Il raid punitivo, inoltre, non si fermava ai violenti danneggiamenti  alle auto ma investiva anche l’incolumità fisica di una delle persone che abitava in quella via.  Quest’ultima infatti a seguito del pestaggio subito, riportava la rottura del setto nasale. Gli aggressori  S. M. M. del 64, F.S. F. del 75,  S. M. D., del 88,  S. M. M., B. S.  del 94, come già accennato, nel cuore della notte e  nella tribale convinzione di vendicare un precedente sgarro subito, facevano violentemente irruzione presso la dimora della famiglia rom a loro avversa e, prima, danneggiavano roulotte, camper ed autovetture lì parcheggiate e, successivamente, la furia vendicativa passava al doloso incendio di un container con il serio rischio di causare una vera e propria tragedia se non ci fosse stato il tempestivo intervento dei vigili del fuoco. La genesi dei fatti. Dapprima veniva allertata una pattuglia dei Carabinieri ed una della Polizia di Stato per una violenta lite tra due famiglie Rom. Sembrava tutto finito, quando improvvisamente alle ore 02.00 interviene un’altra e più preoccupante segnalazione alla centrale operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Tivoli, ove si segnalava un incendio, sempre presso la stessa via. La pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme che dopo la lite era rimasta vigile a monitorare la zona, interveniva nuovamente e prontamente in via dei Bagni Vecchi e poteva notare che un container era avvolto dalle fiamme, alcune auto erano state completamente danneggiate ed un uomo si trovava addirittura su una barella del 118. Anche davanti ai carabinieri uno degli aggressori ancora con una mazza tra le mani – gli altri erano lì con lui-  tentava di aggredire la vittima distesa sulla lettiga. Scattava subito l’arresto e la richiesta di rinforzo di altri carabinieri che una volta raggiunta la zona degli scontri arrestano tutti gli altri aggressori tranne uno, resosi irreperibile, che sarà fermato la mattina successiva e sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Per tutti il magistrato di turno della Procura di Tivoli disponeva la traduzione presso il carcere di Roma Rebibbia a sua disposizione per la celebrazione del rito di convalida. Sul posto venivano rinvenute e sequestrate le mazze da baseball, i bastoni e la latta ancora ricolma di benzina, utilizzati per il raid violento.  

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Cronaca

Piazza della Repubblica, fermata presunta banda di rapinatori

Erano passate da poco le 3 del mattino, quando una coppia di turisti, a piazza della Repubblica, è stata accerchiata da una banda di rapinatori, che sotto la minaccia di un coltello, si è impossessata di uno smartphone e di una collana d’oro. In manette, arrestati dai Carabinieri del Comando Piazza Venezia, con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma, con l’accusa di rapina in concorso, sono finiti tre cittadini algerini di 19, 18 e 29 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine. I tre nordafricani si sono avvicinati alle spalle dei due turisti e dopo averli minacciati con un coltello a serramanico, hanno prima strappato la collana d’oro che indossava l’uomo e poi hanno rubato il cellulare di ultima generazione tra le mani la donna. La scena è stata notata dai Carabinieri, in transito in quel momento, che sono immediatamente intervenuti, bloccando i tre malviventi, nonostante la strenua resistenza del 18enne. Ammanettati, i tre arrestati sono stati accompagnati in caserma dove saranno trattenuti in attesa del rito direttissimo. I militari hanno recuperato la refurtiva, già riconsegnata alle vittime.

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Politica

Roma Capitale aderisce alla ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà’

Roma Capitale ha aderito alla ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà’, che ricorre ogni anno il 17 ottobre. E’ quanto prevede una Memoria approvata dalla Giunta capitolina, che consente così alla città di accedere a un’importante iniziativa di carattere internazionale introdotta dall’ONU con apposita risoluzione il 22 dicembre 1992.
Il provvedimento assegna, inoltre, all’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale il mandato di implementare, all’interno del Piano Sociale Cittadino, strumenti di accompagnamento e rafforzamento volti al contrasto del fenomeno dell’impoverimento e dell’isolamento sociale. Il tema della povertà è stato analizzato oggi in Campidoglio, nel corso del 7° Meeting del Comitato Internazionale per il 17 ottobre, costituito da persone di tutte le estrazioni sociali, tra cui persone in condizione di povertà, impegnate nella lotta contro la miseria e provenienti da vari continenti. Nel corso dei lavori è stato scelto il tema su cui sarà focalizzata la Giornata nel 2018: i diritti umani. Proprio quest’anno si celebra, infatti, il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che rappresenta il primo documento a sancire universalmente (cioè in ogni epoca storica e in ogni parte del mondo) i diritti che spettano all'essere umano. Durante l’ultima sessione l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre ha condiviso ragionamenti e riflessioni con Donald Lee, Presidente del Comitato per il 17 ottobre, con Claudio Calvaruso, Presidente di Atd Quarto Mondo Italia e con Isabelle Pyapert Perrin, delegata generale del Movimento Internazionale Atd Quarto Mondo. L’Assessora ha inoltre illustrato le attività in corso per prevenire e contrastare la povertà. In occasione del 17 ottobre Roma Capitale organizzerà eventi, manifestazioni, iniziative di sensibilizzazione, evidenziando l’importanza dell’accoglienza, del volontariato e del contributo di tutta la comunità a partire dalle persone che vivono in condizioni di disagio, nessuno escluso.