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Cronaca

Ostia, petizione pro-Angeli: “Le sue denunce non siano vanificate”

(Fonte: www.repubblica.it)

"Abbiamo rialzato la testa anche grazie alle denunce di Federica Angeli, non vorremmo che adesso il processo sulle intimidazioni subite finisse in un nulla di fatto". E' questa la ragione che ha spinto un nutrito gruppo di cittadini, già oltre 500 a inviare una lettera appello al procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone.
I cittadini chiedono che la procura rimedi al rilievo del giudice che nel processo ad Armando Spada, imputato di minacce non ha pronunciato la sentenza. Il giudice ha rinviato gli atti all'accusa chiedendo che proceda per tentata violenza privata. Se il processo dovesse ricominciare da zero, come prevede il codice, con questa imputazione, senza alcuna aggravante per mafia, la prescrizione è dietro l'angolo.
I fatti si riferiscono infatti al 23 maggio 2013, quando durante un servizio sullo strapotere delle gang sui lidi di Ostia, Federica Angeli fu bloccata dentro la stanza di uno stabilimento da Armando Spada e minacciata di morte.
Ecco il testo dell'appello rilanciato sui social.
All'attenzione del Procuratore della Repubblica di Roma, dottor Giuseppe Pignatone Rimini, 18 maggio 2018
Buongiorno, Le scrivo in rappresentanza di numerose persone che da tempo seguono le vicende professionali e personali della giornalista Federica Angeli e che sperano – e credono – in una giustizia puntuale e severa. È di pochi giorni fa la notizia che il processo contro Armando Spada, relativo al sequestro e alle minacce di morte da questi proferite alla giornalista di La Repubblica, è stato rinviato per cause di maggior gravità, ovvero "tentata violenza privata". Come moltissime altre persone, quando sono venuta a conoscenza della situazione di Federica sono rimasta molto colpita. La prima cosa che mi sono detta è stata: "Come può una donna, da sola, fronteggiare in modo così coraggioso persone così pericolose? Com'è possibile che c'è voluta una donna per scuotere dal torpore e dall'indifferenza le persone preposte alla nostra salvaguardia?" Federica, con il suo coraggio e la sua ostinazione nel perseguire la verità con le indagini sulla malavita organizzata, non si è fermata nemmeno davanti alle minacce, vivendo in prima persona l'angoscia e il terrore per sé e per la sua famiglia. Grazie alla sua testardaggine e al suo impegno tenace, si è finalmente giunti ad un punto di svolta epocale per il municipio di Ostia: l'accusa nei confronti del clan Spada e successivamente dei Casamonica per le attività illecite di cui si sono resi protagonisti. La mia perplessità e il mio timore – che sono anche quelli di tutte le persone di cui sono portavoce – è che con il rinvio dell'udienza a data da destinarsi si possa incorrere nel rischio della prescrizione ed è per questo motivo che abbiamo sentito il bisogno di chiedere alla Procura di non infrangere il sogno di migliaia di cittadini che credono nella lotta di Federica Angeli, che è quella di tutti noi: la lotta di una donna e una madre come tante altre che crede nella giustizia al punto di aver rinunciato alla propria libertà. Proprio in nome della libertà che Federica merita, siamo a chiederle di aiutarla e aiutarci ad avere fiducia nella giustizia e a credere che la condanna sia possibile.
Chiediamo di poter avere l'orgoglio di camminare a testa alta perché la legge è davvero dalla parte dei cittadini. Federica ci ha insegnato che il NOI è forte e insieme si vince. Chiediamo che anche lei faccia parte di questo NOI e ci aiuti a supportare Federica Angeli nel suo difficile percorso contro l'illegalità. Grazie a nome di tutti quelli che sottoscrivono questa lettera. Comitato di cittadini italiani a sostegno di Federica Angeli

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Cronaca

Ostia: minacciava i passanti con un coltello, fermata 48enne

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri di Ostia hanno bloccato una donna che, armata di coltello, stava minacciando i passanti nei pressi del pontile panoramico di Ostia. Una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ostia, a seguito di una segnalazione, è immediatamente intervenuta sul lungomare Paolo Toscanelli dove ha individuato la donna che, in evidente stato di agitazione e brandendo un coltello, minacciava chiunque le passasse vicino. I militari sono riusciti ad intrecciare con lei un’efficace trattativa, mettendo in condizioni di sicurezza i passanti. Dopo alcuni minuti, i Carabinieri, approfittando di un momento di distrazione della donna, l’hanno immobilizzata e disarmata. La donna, una romana di 48 anni, è stata affidata al personale sanitario dell’ospedale G.B. Grassi, nel frattempo giunto sul luogo, che l’ha trasportata e ricoverata presso il Reparto Psichiatrico, da cui, è emerso, si era allontanata qualche giorno fa.

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Cultura

Dal digitale alla carta. Così si stampano le foto

(Fonte: www.iltempo.it)

(di Damiana Verucci) – La prima macchina per fototessera è romana e nasce dentro la Galleria Alberto Sordi. Cinquantacinque anni dopo Dedem, l'azienda che produce ad Ariccia e gestisce le cabine per fotototessera di tutta Italia, mette in piedi un'idea destinata a lasciare il segno. Si chiama ImpressMe, non è che un'app che consente di stampare le foto digitali che tutti noi abbiamo a migliaia nei nostri cellulari e tablet da qualsiasi cabina per fototessera.

Sarà presentata oggi all'Ara Pacis nel corso di una giornata di studi dedicata al «selfie prima del selfie» con protagonista un convegno «La fototessera. L'automatismo fotografico prima del selfie», che ha l'obiettivo di raccontare la storia della cabina per fototessera ma anche l'istinto di autoritrarsi che già un secolo prima del selfie-boom aveva trovato, in quella scatola magica separata dal mondo esterno soltanto da una tendina, uno stimolo all'evasione e alla sperimentazione. «Oggi – spiega Riccardo Rizzi, Presidente del Gruppo Dedem – si fanno centinaia di fotografie in più rispetto alle canoniche 30 dei vecchi rullini, anche se la maggior parte, se non tutte, rimangono sul cellulare o sul tablet. Per questo abbiamo pensato che fosse un’esigenza e un piacere avere la possibilità di svilupparle in formato cartaceo, in modo semplicissimo. Da qui è nata ImpressMe». Un software che in poche parole strizza l’occhio al passato e in un mondo sempre più digitale offre un tributo alla carta.

Ma come funziona nello specifico questa app? Basta avere la connessione internet e trovare la cabina per fototessera più vicina. Solo nella Capitale ce ne sono circa 400 ancora perfettamente funzionanti. Si sceglie la foto che si vuole stampare (se ne possono stampare fino a tre) dalla libreria fotografica del proprio dispositivo mobile o dei social. Si seleziona il formato di stampa, si paga (cash in cabina o con carta di credito) e la foto è in stampa. Era il 1962 quando Dan David, fondatore dell'azienda Dedem, installò la prima cabina a Roma, proprio nella Galleria Alberto Sordi. Non solo si trattava della prima macchinetta per fototessera, ma proprio della prima macchina automatica e nelle prime settimane si formarono davanti file di decine e decine di metri di persone letteralmente ipnotizzate dalla novità. Con oltre 10 milioni di foto scattate l'anno, Dedem è dal '62 che fotografa le facce degli italiani, immortalando anche i mutamenti e le evoluzioni sociali.

Inizialmente le foto erano per divertimento, se le scattavano amici e fidanzati, negli anni '80 le "macchinette" iniziarono a scattare anche le fototessere per documenti e poi, di innovazione tecnologica in innovazione tecnologica, nel 2013 Dedem ha vinto la gara del Ministero dei Trasporti per centralizzare la stampa delle patenti (e oggi ne stampa 30mila al giorno).

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Cronaca

Atac: nessun principio di incendio sul 906

 Non si è verificato alcun principio di incendio ieri notte su una vettura in servizio sulla linea 906, lungo la via Boccea, come riportato da un'agenzia di stampa. Si è verificato un guasto al tubo di scappamento all'altezza del motore, che ha generato una fuoriuscita di fumo, inducendo l'autista all'uso dell'estintore. Non c'è stata alcuna generazione di fiamma.
 

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Cronaca

Ostia: dopo 10 anni di rimpalli piazza Anco Marzio diventa pedonale

(Fonte: www.romatoday.it)

Dopo 10 anni piazza Anco Marzio completa il suo iter e così Ostia abbraccia la sua "nuova" isola pedonale. La trasformazione dell’area, iniziata nel 2008, infatti non era ancora stata completata. Una fase di stallo che ha danneggiato gli esercenti in questioni pratiche come lo scarico delle merci o la richiesta di occupazione di suolo pubblico fino al così detto 'tavolino selvaggio'. 
Oggi è arrivata finalmente la Determina Dirigenziale con protocollo OG/17102/2018 del 17/05/2018 che attribuisce a piazza Anco Marzio il titolo di "Area Pedonale". 
A darne notizia il Movimento 5 Stelle che lanciano una frecciata alle opposizioni: "In soli 2 mesi abbiamo ottenuto risultati che le precedenti amministrazioni di Centro Destra e Centro Sinistra per 10 anni non hanno saputo risolvere, o peggio, probabilmente non hanno voluto risolvere".
Le attività serrate delle Commissioni Attività Produttive e Turismo e Urbanistica e Lavori Pubblici, supportati dall'Assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Claudio Bollini e dall'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive Damiano Pichi, hanno portato al raggiungimento di questo importante obiettivo per la comunità del X municipio e per le realtà commerciali operanti. 
Le polemiche tra opposizioni e M5S
Un documento approvato il 6 marzo 2018 in Consiglio Municipale trova a distanza di 2 mesi la conclusione dell’iter amministrativo risolvendo di fatto l'annosa problematica tra la definizione di isola pedonale e zona a traffico limitato della Piazza in stile liberty più importante del X municipio. Il Movimento 5 Stelle "ha nelle sue priorità il rilancio del turismo e della cultura e porterà avanti presso le sedi competenti  tutte le azioni amministrative necessarie affinché si possa mettere la parola fine alla vecchia politica personalistica utilizzata dai ‘politici capaci’ che ci hanno preceduto"m concludono i pentastellati con una nota.
 

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Cronaca

Roma, addio al ragazzo ucciso dal suocero a Tivoli: musica di Vasco Rossi e palloncini

Chiesa gremita per l'addio ad Alberto Delfini, il papà di 25 anni ucciso sabato scorso dal suocero, Domenico Nardoni, per un prestito di 60 euro che la vittima aveva fatto la cognato e che aveva creato dissaporti e liti tra le due famiglie. Per dire addio ad Alberto, aiuto cuoco e cameriere, innamorato del suo bambino di 2 mesi, tanti palloncini bianchi e azzurri fatti librare in cielo, e la musica di Vasco Rossi – Gli Angeli – all’uscita della bara. Il silenzio è stato rotto dalle urla strazianti dei parenti. Il funerale si è svolto nella chiesa di San Biagio a Tivoli. Presente anche la compagna di 22 anni, mentre il suocero è detenuto nel carcere di Rebibbia con l'accusa omicidio volontario, porto abusivo di arma e ricettazione perché ha sparato al genere con un fucile risultato rubato. Il ragazzo è stato ucciso per strada, in un podere di Castel Madama dove Delfini era andato a chiedere chiarimenti al suocero che stava cenando con amici e parenti.  

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Politica

Martedì 22 maggio secondo appuntamento di “#RomaAscoltaRoma: verso il Regolamento 0-6”

Prosegue #RomaAscoltaRoma: verso il Regolamento 0-6’, il percorso partecipato aperto alla cittadinanza per la riforma dei servizi educativi e scolastici di Roma Capitale. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale in sinergia con la Commissione Capitolina Scuola. Martedì 22 maggio il secondo incontro presso il Municipio VII in piazza di Cinecittà 11, a partire dalle ore 17, a raccolta Consiglieri, Assessori, Direttori Socio-Educativi, Poses, Funzionari educativi, educatori, insegnanti e cittadini dei Municipi IV, V, VI e VII individuati in base alla vicinanza territoriale secondo i quadranti della città. Nelle prossime settimane sono previsti gli incontri relativi ai restanti Municipi. Ampio spazio sarà dedicato agli interventi dei cittadini e al confronto, in un’ottica di condivisione dei percorsi e delle esperienze. Sarà possibile lasciare propri commenti, impressioni, idee anche in forma scritta utilizzando i fogli predisposti e che saranno a disposizione per garantire la partecipazione di tutti. L’obiettivo è adeguare il Regolamento di Roma Capitale ai cambiamenti normativi nazionali, costruendo e consolidando un rapporto di reciproca fiducia con tutte le persone e le realtà che, quotidianamente, vivono i servizi educativi e scolastici.

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Cronaca

Shopping nei negozi del centro commerciale senza passare per le casse, ladro in manette

(Fonte: www.romatoday.it)
Shopping al Parco Leonardo senza passare per le casse. Sono stati i carabinieri ad arrestare un 56enne romano, già noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma per precedenti reati contro il patrimonio, sorpreso a rubare capi di abbigliamento in vari esercizi commerciali del centro commerciale di via Donato Bramante a Fiumicino. L’uomo, che evidentemente non ha ancora perso il “vizietto”, è stato arrestato e la refurtiva interamente restituita ai legittimi proprietari.
Controlli dei carabinieri ad Ostia
L'arresto del 56enne è arrivato nell'ambito dell'intesa attività di controllo del territorio predisposta dai Carabinieri del Gruppo di Ostia nel territorio di Ostia e Fiumicino. Nel corso delle quotidiane attività, i militari dell'Arma hanno fatto scattare le manette ai polsi di uno studente romano di 20 anni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 
Giovane spacciatore di hashish 
All’esito di una mirata e prolungata attività di monitoraggio dettata da un anomalo e frequente andirivieni di persone, i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione del giovane e, a seguito della perquisizione operata con l’aiuto dei cani antidroga del Nucleo
Cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno rinvenuto numerose dosi di hashish e tutto il materiale utile per il confezionamento delle dosi. La droga è stata sequestrata mentre il pusher è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronaca

Frascati: da “uomo dei sogni” ad estorsore, in manette 39enne

I Carabinieri della Stazione di Rocca di Papa e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno posto fine alle angherie e alle estorsioni messe in atto da un 39enne di Ferentino ai danni di una donna di 43 anni residente nella cittadina dei Castelli Romani. L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, era riuscito ad “agganciare” la 43enne in cerca dell’anima gemella su un noto portale online di incontri: la sua affabilità e le sue premure hanno indotto la vittima a stringere con lui un’amicizia virtuale che si è spinta oltre il semplice invio di messaggi senza sapere che stava cadendo nella sua trappola. Dopo pochi giorni, infatti, l’”uomo dei sogni” si è trasformato in orco, pronto a divulgare le foto e i messaggi che aveva ricevuto dalla donna qualora lei non gli avesse corrisposto del denaro. La vittima, inizialmente, ha effettuato ricariche su una carta prepagata riconducibile all’aguzzino per un totale di 1.000 euro, ma le sue richieste si sono fatte ben presto sempre più continue e pressanti, convincendola, 5 giorni fa, a raccontare tutto ai Carabinieri della Stazione Rocca di Papa. L’immediata attività d’indagine dei militari ha consentito di identificare l’estorsore che è stato attirato, a sua volta, nella trappola architettata proprio dai Carabinieri in accordo con la vittima e con l’Autorità Giudiziaria. Dopo aver fissato un appuntamento in piazza Roma, a Frascati, per la consegna di altro denaro che aveva richiesto alla donna, i Carabinieri lo hanno bloccato e ammanettato. L’uomo, accusato di estorsione aggravata, è stato rinchiuso nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 

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Cronaca

Via Damiano Chiesa, lavori di riparazione del tratto stradale

In relazione al cedimento del manto stradale in via Damiano Chiesa (per la precisione Via Montiglio) verificatosi lunedì 14 maggio per la rottura di un tratto fognario, si precisa che sono in corso i lavori di riparazione del tratto danneggiato. Acea Ato è intervenuta subito sul posto lunedì non appena ricevuta la segnalazione. I tecnici hanno messo in sicurezza l’area e hanno proceduto alle necessarie verifiche tramite videoispezione. Il tratto di condotta fognaria da riparare è situato a una profondità di circa 5 metri dal piano stradale, cosa che ha reso le operazioni di riparazione particolarmente complesse. Le operazioni di ripristino sono svolte in stretto contatto con il Dipartimento SIMU (Lavori Pubblici), il Municipio e la Protezione Civile. Sono al vaglio soluzioni che in tempi brevi potranno ripristinare l’agibilità alla mobilità del quadrante per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza.