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Politica

Raggi “scippa” a Nogarin anche il capo di Gabinetto

(Fonte: www.omniroma.it)

Dopo l’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, “alla corte” della sindaca Virginia Raggi arriva un altro pezzo pregiato dello staff del sindaco di Livorno. Si tratta di Massimiliano Lami, attuale capo di gabinetto del sindaco Filippo Nogarin, chiamato nella capitale proprio da Lemmetti. Per il suo incarico, si legge nella delibera di “assunzione” firmata dalla Raggi, guadagnerà quasi 90mila euro annui lordi, pari alla fascia massima della retribuzione di posizione prevista dai contratti ex articolo 90. Cinquantaquattro anni, Lami, che già era stato capo di Gabinetto a Livorno per l’allora sindaco Pd di Livorno Alessandro Cosimi, era stato poi confermato nel ruolo da Filippo Nogarin dopo le elezioni del 2014 che portarono il M5S alla guida della città toscana.
Lami, si evince dalla delibera di incarico, sarà una sorta di plenipotenziario dell’assessore al Bilancio. Come spiega lo stesso Lemmetti nella nota con la quale ha chiesto alla sindaca l’incarico per Lami, “si tratta di una funzione collaborativa estremamente delicata e peculiare, stante l’ampiezza e complessità delle materie oggetto di delega, resa necessaria per avere idoneo supporto in tutti i correlati aspetti afferenti alle attività pubbliche e di relazione politica, economica, giuridica ed amministrativa”. Attività “connotate da estrema delicatezza e fondamentali, anche per veicolare nella maniera migliore possibile tutte le iniziative poste in essere dall’assessorato”.

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Commissione Europea approva programma di aiuti per zone terremotate

 «Da Bruxelles un’ottima notizia per le aree laziali colpite dal terremoto. La Commissione Europea ha approvato il programma di aiuti da 43,9 milioni di euro previsto dal Governo italiano per sostenere gli investimenti nelle aree colpite dai terremoti del 2016 e del 2017, ossia 140 Comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo», ha dichiarato Gian Paolo Manzella, assessore regionale alle Attività Produttive. Le piccole, medie e grandi imprese operanti sul territorio colpito dal sisma potranno quindi beneficiare di un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali (macchinari, impianti e tecnologie) effettuati fino al 31 dicembre 2019. Il credito sarà del 25% del valore dei beni acquistati per quanto riguarda le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole. I limiti di investimento ammissibili sono pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie, 15 milioni di euro per le grandi. «È un risultato molto positivo e niente affatto scontato, frutto della collaborazione tra il Governo nazionale e le quattro Regioni interessate. Il via libera della Commissione – ha concluso Manzella – al piano di aiuti italiano sarà una spinta per gli investimenti nelle aree del sisma e un ulteriore contributo all’azione di rilancio dell’economia locale».

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III Municipio, Capoccioni incaricata dalla Raggi per progetti di sviluppo

E’ stato conferito a Roberta Capoccioni l’incarico di collaborare a titolo gratuito nell’ambito delle funzioni svolte dalla sindaca di Roma Virginia Raggi come presidente del Municipio III, dopo lo scioglimento del Consiglio municipale. E’ quanto stabilisce, ai sensi dell’articolo 5 comma 3 del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, un’ordinanza sottoscritta dalla sindaca Raggi. Nello specifico, Capoccioni sarà impegnata nell’individuazione di azioni correlate a progettualità proponibili per lo sviluppo di modelli di politiche inclusive e alla partecipazione dei cittadini alla vita sociale ed istituzionale del Municipio e riferirà esclusivamente e periodicamente alla Sindaca.

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Cronaca

Roma, rimosso il maxi cartellone Pro-Vita in via Gregorio VII

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia)È stato rimosso questa mattina, dopo polemiche e campagne sui social, di politici e comitati di quartiere, il maxi cartellone Pro Vita in via Gregorio VII, all’altezza del civico 58. L’associazione aveva spiegato che il manifesto era stato affisso per la campagna di ProVita a 40 anni dalla legge 194: “L’immagine di un bambino nel grembo materno, per scuotere milioni di coscienze. Da oggi fino al 15 aprile, il maxi cartellone ProVita di 7 metri per 11 ricorda che l’interruzione volontaria della gravidanza sopprime un essere vivente. Non un grumo di cellule”.
Non tutti, però, avevano gradito questa campagna di sensibilizzazione, tanto che in molti avevano hanno segnalato l’enorme immagine all’ufficio affissioni del Comune. Da quanto si era appreso due giorni fa, il Dipartimento Sviluppo Economico del Campidoglio, aveva avviato indagini sul maxi-manifesto, allertando anche la polizia locale sul caso. Dal Comune poi hanno precisato che all'associazione era “già stata interdetta in passato l'affissione di simili manifesti, perché in contrasto con le prescrizioni previste al comma 2 dell'art. 12 bis del Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali”. E ora che il cartellone è stato rimosso “non possiamo non sottolineare come l'ampio ed unitario fronte che ha visto coinvolti associazioni, movimenti, forze politiche ed esponenti delle istituzioni capitoline e regionali, abbia permesso un'importante vittoria contro chi vuole mettere in discussione il diritto di scelta delle donne”, spiegano dal comitato Aurelio in Comune. 

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Cronaca

Tenta il furto all’outlet ma viene fermato da un vigilante

Aveva cercato di fare un colpo grosso il cittadino romeno che, ieri pomeriggio, è stato arrestato all'ingresso di un outlet. Il 27enne aveva addosso alcuni abiti rubati quando è stato fermato da una guardia giurata che aveva seguito l'uomo, essendosi insospettita per le sue mosse. L'agente, che aveva contattato il NUE nel frattempo, ha bloccato il presunto ladro nel parcheggio. A quel punto alcune pattuglie dei commissariati Spinaceto ed Esposizione sono giunte sul posto ed hanno arrestato l'uomo per tentato furto aggravato. 

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Cronaca

Latina, minacciata di morte dal marito, si barrica in camera con i figli: denunciato

(Fonte: www.repubblica.it)
(di Clemente Pistilli)Aggredita e minacciata di morte, mentre il marito devastava l'appartamento è stata costretta a chiudersi in camera da letto, insieme ai figli di 3 e 8 anni, e a chiedere aiuto. Vittima dell'ennesimo caso di violenza sulle donne, dell'ennesimo dramma sfiorato, verificatosi ieri sera a Latina, una 44enne. Ad evitare il peggio hanno provveduto gli agenti della squadra volante della questura. Un uomo di 46 anni, M.A. le sue iniziali, complici anche i fumi dell'alcol, ha dato in escandescenze nella sua casa di via Capograssa, nella periferia del capoluogo pontino, e ha aggredito la moglie, di due anni più giovane. Il 46enne, alla presenza anche dei suoi due bambini, ha iniziato a distruggere i mobili, a insultare e a minacciare di morte la donna che, terrorizzata, si è appunto chiusa insieme ai figli in camera da letto. Il marito non si è placato neppure alla vista della polizia e gli agenti, in via precauzionale, ne hanno disposto l'allontanamento urgente dalla casa familiare, denunciandolo poi con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

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Cronaca

Roma, Termini, omicidio di clochard: tre arresti

(Fonte: www.repubblica.it)
Nella notte del 26 marzo, in via Marsala, un 45enne senza fissa dimora polacco, Dariusz J., venne picchiato da tre uomini: trasportato d'urgenza al policlinico Umberto I, morì dopo tre giorni di agonia. Al termine di un'intensa attività investigativa gli agenti della Polfer e del commmissariato Viminale hanno arrestato i tre responsabili, due cechi e un polacco, tutti senza fissa dimora gravitanti nell'area dello scalo ferroviario e dell'Esquilino, che dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale. L'uomo venne aggredito a calci e pugni e poi cadde in terra dopo essere stato spintonato, sbattendo con violenza la nuca a terra. All'Umberto I gli furono riscontrate una contusione cranica, l'escoriazione della regione sopraccigliare sinistra, frattura delle ossa nasali, ferite lacero contuse al labbro superiore ed una distrazione dei muscoli lunghi del collo. Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della stazione Termini, gli agenti del commissiariato Viminale scoprivano che ad aggredire Dariusz erano stati tre uomini che, per futili motivi, lo colpivano ripetutamente al volto, fino alla spinta che lo faceva cadere a terra e battere la nuca. Fondamentali anche le testimonianze di persone presenti che hanno indirizzato gli investigatori verso un gruppo di uomini, tutti abituali frequentatori della pensilina della stazione Termini dal lato di via Marsala. Lo scorso 1 aprile due dei tre giovani venivano visti dalla Polfer in via Marghera e arrestati. Poco dopo veniva arrestato anche il terzo uomo. Tutti e tre sono risultati senza fissa dimora, sprovvisti di documenti e pregiudicati. I tre sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto ed associati presso la casa circondariale di Regina Coeli per il reato di omicidio preterintenzionale. Il provvedimento adottato è stato convalidato la mattina del 6 aprile dall'autorità giudiziaria.

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Cronaca

Cassia, domani chiusura a causa di riprese televisive

«Nella giornata di domani 6 aprile 2018, sulla strada regionale Cassia dal km 102+000 al km 105+000, è prevista la sospensione del traffico veicolare per un massimo di 15 minuti, intervallati da riapertura per 20 minuti e comunque non oltre le ore 17, per il tempo strettamente necessario a delle riprese televisive». Questo è quanto comunicato da Astral Infomobilità con un tweet sul suo profilo. 

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Cronaca

Roma, una piazza pubblica tra le scuole Regina Elena e Buonarroti: il I Municipio presenta “L’isola che non c’è”

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Cambiare il volto di una parte di Roma, creando uno spazio pubblico per gli studenti di alcuni istituti comprensivi del Centro con l'obiettivo di creare una grande "agorà" aperta al pubblico, rigogliosa di piante, con sedute e una nuova pavimentazione. E' stato presentato questa mattina il progetto promosso dal I Municipio e redatto dagli studenti del master in Progettazione architettonica dell'università Sapienza, "L'isola che non c'è".
Il lavoro, nella forma dello studio di fattibilità, propone la pedonalizzazione del tratto di via Puglie compreso tra via Sicilia e via Sardegna, sul quale insistono, una di fronte all’altra, le sedi delle due scuole Regina Elena e Buonarroti, mediante la creazione di una piazza pubblica che si estende anche all’interno del cortile del primo istituto citato. La progettazione, funzionale alle esigenze rappresentate dalla comunità scolastica – che sarà poi estesa anche ai due licei della zona (lo scientifico Righi e il classico Tasso) – è stata preceduta da un'accurata analisi dell’area sotto il profilo urbanistico, edilizio e della sicurezza.
La realizzazione della Piazza pedonale, che non preclude l’accesso ai mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza, ha l’obiettivo principale di creare uno spazio sicuro per gli studenti degli istituti che gravitano su quest’area, sia per l’esodo quotidiano che nei casi di emergenza, in quanto gli attuali marciapiedi appaiono non adeguati allo scopo. E’ prevista l’uniformità della pavimentazione tra il cortile interno e la piazza esterna attraverso l’uso di lastre in basalto e travertino, in armonia con il contesto architettonico preesistente, con eliminazione delle barriere architettoniche agli ingressi delle scuole attraverso l’installazione di larghe passerelle in pietra che sfruttano la naturale pendenza della strada. Sono inoltre previsti spazi verdi all’interno del cortile della scuola alternati con sedute in pietra e spazi liberi adattabili sia alla funzione di gioco scolastico che di pubblico intrattenimento. «Si tratta di un intervento di pedonalizzazione che il Municipio aveva già proposto nel 2014,  accogliendo le richieste di maggiore sicurezza delle scuole interessate, dopo le verifiche della polizia locale sulla mancanza di significative ripercussioni rispetto alla circolazione e alla sosta», ha commentato Sabrina Alfonsi, presidente del primo Municipio. Da allora il progetto si era fermato in quanto il Tar per ragioni formali legate alla competenza, aveva accolto il ricorso di alcuni residenti che lamentavano effetti negativi sulla sosta e sulla quiete pubblica a seguito dell’adozione del provvedimento di pedonalizzazione. Oggi il progetto è stato riproposto in una forma più compiuta. Il passo successivo, spetterà al Campidoglio che dovrà approvare il provvedimento tramite una delibera. 

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Cronaca

Monteverde, due casi di tubercolosi a scuola: “Sottovalutati. Asl riferisca su profilassi”

(Fonte: www.romatoday.it)

Un primo turno di screening ha interessato gli alunni delle tre sezioni dell'insegnante colpita dal virus, un secondo altre quattro classi della scuola. Nel primo caso è risultato positivo al test il 23 per cento degli studenti, nel secondo il 16. Sono i numeri forniti dalla Asl Roma Tre, in una nota diffusa ai medici di base del territorio, sul caso di tubercolosi polmonare che ha colpito un’insegnante e un alunno della scuola media Morandi di via D'Avarna, a Monteverde. A contrarre la tbc è stata la docente, ricoverata a inizio febbraio all'istituto di malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Anche un alunno è risultato infetto, ma sarebbe già uscito dall'ospedale dove è stato sottoposto a tutti i necessari controlli. Intanto è iniziata la profilassi per chi è risultato positivo. Ma dal mondo politico c'è chi invita a non sottovalutare i numeri dello screening. "Abbiamo il sospetto che siano state avviate le dovute precauzioni con discreto ritardo, anche a livello di comunicazione tra ASL e scuola – dichiarano in una nota Fabrizio Santori, già consigliere regionale di FdI e Giovanni Picone, capogruppo di Fratelli d'Italia al Municipio XII – nei prossimi giorni depositeremo un’interrogazione e convocheremo in audizione in Commissione Trasparenza il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Roma 3, al fine di chiarire tutte queste circostanze". Soprattutto "se sia stato adeguatamente valutato se gli insegnanti in servizio presso la scuola Morandi, non svolgessero l’incarico anche presso altri istituti scolastici e analogamente, e comprendere se lo screening degli alunni in due turni separati e distinti si possa considerare una procedura sufficientemente efficace".