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Cronaca

Roma, crolla soffitto asilo nido al Quadraro: nessun ferito

(Fonte: www.repubblica.it)
(di Valentina Lupia) Asilo nido chiuso al Quadraro per il crollo di una porzione di controsoffitto nella notte, all'interno degli spazi delle cucine. Si tratta de Il Melograno, in via del Quadraro. Nessun ferito, quindi, ma tanta preoccupazione per i genitori: le aree dedicate alla preparazione dei pasti, infatti, sono adiacenti a quelle per i piccoli. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno interdetto la cucina e chiuso a scopo precauzionale l'intera struttura: a crollare sono stati dei pannelli "Rei", che probabilmente non erano stati montati adeguatamente rispetto a quel tipo di soffitto. I bambini, che oggi sono rimasti a casa, verranno probabilmente ridistribuiti in altri nidi. “La presidente del settimo municipio Monica Lozzi e l’assessore alla Scuola De Santis rispondano immediatamente di quanto accaduto – dice la consigliera dem Francesca Biondo – spiegando a famiglie e cittadini in quanto tempo la scuola verrà messa in sicurezza e riaperta e, soprattutto, cosa intendono fare per programmare, come abbiamo chiesto più volte, una verifica dello stato di tutti gli edifici scolastici in cui i nostri bambini vivono e crescono”.

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Cronaca

Roma – Civitavecchia, cadavere sui binari

Un uomo morto sui binari della FL5 Roma – Civitavecchia – Pisa, questa la macabra scoperta effettuata da un macchinista di un treno in transito. Il ritrovamento è avvenuto oggi, intorno alle 13, nel tratto di ferrovia compreso fra la Maccarese – Fregene e la Ladispoli – Cerveteri. Immediato l'intervento degli agenti della Polizia Ferroviaria, in azione per ricostruire la dinamica e l'identità dell'uomo. Secondo quanto riferito, l'uomo, privo di documenti e con due cani, sarebbe stato investito da un treno. La tratta Roma – Civitavecchia ha subito dei ritardi fino a 15 a causa dell'intervento dell'Autorità Giudiziaria. 

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Politica

Rastrellamento del Quadraro, consegnate sette onorificenze dalla Sindaca di Roma

In occasione del 74° anniversario del Rastrellamento del Quadraro la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha consegnato sette onorificenze di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana ai sei rastrellati ancora viventi e ai figli di uno di loro recentemente deceduto. La cerimonia si è svolta in Campidoglio, in Aula Giulio Cesare. «Sono onorata di accogliervi nella casa dei cittadini romani, in un anniversario che ha reso Roma ancora più famosa per il suo coraggio. Il quartiere del Quadraro è stato uno dei centri nevralgici della Resistenza romana. Sopravvivere, nelle mani di chi mostrava il massimo disprezzo per la vita umana, è stato un atto di coraggio. Essere venuti qui, oggi, a ricordarci un momento importante della storia cittadina e nazionale, è un dono prezioso. Un patrimonio che siamo onorati di ricevere, che ci testimonia il valore di ogni singola vita umana», dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi. Le onorificenze sono state conferite dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con decreto del primo febbraio 2018 e consegnate dalla prima cittadina. La cerimonia, realizzata in collaborazione con l’ANRP – Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall'Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari – ha visto la partecipazione anche del presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, della presidente del VII Municipio Monica Lozzi, del presidente del V Municipio Giovanni Boccuzzi, del consigliere della Regione Lazio Paolo Ciani, del presidente nazionale dell’Anrp Enzo Orlanducci, e del ricercatore storico Pierluigi Amen. «Mi piace ricordare, con una punta di orgoglio, che il 17 aprile dell’anno passato l’Assemblea Capitolina ha dedicato, come mai avvenuto prima, una seduta per ricordare la drammatica deportazione. Aver presieduto una seduta come quella ha avuto un significato particolare per Roma perché il Rastrellamento del Quadraro è una vicenda storica che per troppo tempo è stata trascurata. In Aula Giulio Cesare siamo riusciti a restituire a quella tragica pagina della storia della nostra città e del nostro Paese la degna Memoria», afferma il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito. Sulla triste pagina del Rastrellamento del Quadraro, l’ANRP è impegnata da anni in una approfondita ricerca storica sulla base di documenti e testimonianze inedite. L’11 aprile 2017 l’Assemblea capitolina ha approvato all’unanimità una mozione, di cui è stata prima firmataria la presidente della Commissione capitolina Cultura Eleonora Guadagno, per il sostegno di Roma Capitale nella richiesta al Presidente della Repubblica di conferimento delle onorificenze.

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Cronaca

Roma, «faccio saltare in aria anche i bambini»: stalker condominiale minacciava intero palazzo

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Rosalba Emiliozzi)Per cinque anni è stato il terrore del palazzo. Con post su Fb annunciava che avrebbe fatto «saltare in aria tutto», che divelte le pareti i «bambini sarebbero diventati cenere». Per paura due famiglie sono scappate, lasciando l’appartamento in proprietà per andare in affitto pur di sentirsi al sicuro. E sul palazzo, anche ora che lo stalker condominiale non c’è più, campeggia un cartello: «Vendesi». È la casa sopra a quella dell’ingegnere di 59 anni sotto processo per aver perseguitato gli altri nove condomini del palazzo di Grottaferrata, tutti costituiti parte civile con l’avvocato Marco Fagiolo. La prima udienza si è svolta venerdì al Tribunale di Velletri davanti a giudice Giulia Cavallone. È stato ascoltato il luogotenente dei carabinieri Nicola Ferrante, comandante della stazione di  Grottaferrata. Ha raccontato la successione di minacce subìte dai condomini, racchiuse in una denuncia collettiva e nel provvedimento restrittivo nei confronti dell’ingegnere, attualmente agli arresti domiciliari a casa della sorella a Rocca di Papa. «Ora che non c’è, non è successo più nulla nel palazzo» ha detto il comandante in aula. Intanto l’immobile si è spopolato. «Uno dei miei clienti – dice il legale Fagiolo – è un avvocato, è stato riempito di minacce, gli è stata bruciata la moto, poi il portone di casa, si è dovuto trasferire a Roma con la famiglia, ora sta pagando l’affitto nella Capitale e il mutuo a Grottaferrata, su un appartamento che nessuno vuole sia per i fatti accaduti, sia perché l’imputato negli anni si è opposto a qualsiasi miglioria o manutenzione». E l’edificio – basta guardarlo – ne ha risentito. Lo stalker condominale, secondo l’accusa sostenuta dal pm Francesca Fraddosio, sarebbe l’autore di una serie di angherie: la verniciature con scritte oscene sull’ascensore, messaggi su Facebook e post-it appesi nell’androne dove diceva: «Con due bombole di gas faccio saltare tutto per aria, così non potrete mai pignorare la mia casa», minacce che avrebbe ripetuto anche davanti ai carabinieri, intervenuti più volte nel palazzo. Il pignoramento era stato autorizzato dal giudice per spese condominali pregresse non pagate. Poi le minacce ai bambini che giocavano in cortile: «Quando il palazzo esploderà, i bambini non vedranno più la luce e diventeranno cenere», avrebbe scritto sul suo profilo, poi chiuso da Fb. Episodi gravissimi culminati con il rogo del portone della casa dell’avvocato nel luglio del 2017: i carabinieri sul posto hanno raccolto testimonianze e preso le denunce. Ne è seguita la perquisizione dell’abitazione, al pian terreno, dell’ingegnere, «sembrava un’officina» racconta chi c’è stato. Una moto parcheggiata in soggiorno, tanti attrezzi e disordine. Un quadro di indizi che ha portato all’emissione dell’ordinanza di arresti domiciliari per l’ingegnere, tutt’ora in vigore, per il reato 612 bis.
L’ingegnere, nel coso dell’interrogatorio durante le indagini preliminari, qualcosa avrebbe ammesso, molto altro no e dice: «Quel profilo Facebook non è mio». 

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Cronaca

Incendio a Tuscolano, evacuato liceo Darwin

Si è verificato un incendio oggi pomeriggio al liceo Darwin, situato in via Tuscolana, all'altezza del civico 388. L'episodio è avvenuto intorno alle 13:30, momento in cui le fiamme sono divampate dal bagno situato nel terzo piano dell'edificio. Allo scattare del sistema antincendio, il personale docente e gli addetti ai servizi hanno proceduto con l'evacuazione degli studenti dalla scuola. Secondo quanto riferito dai vigili del Fuoco, immediatamente intervenuti sul posto, due addetti ai servizi sono stati leggermente intossicati dall'incendio. I due sono stati condotti all'ospedale San Giovanni dal 188. 

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Cultura

“Klamata Kardia – Il pianto del cuore” al Teatro Palladium

Uno spettacolo che mette in campo una riflessione su qualcosa di primitivo ma che ci appartiene tuttora: il tema della perdita, dell'abbandono, della mancanza, degli affetti scomparsi e poi ritrovati in altra forma, distrutti in frammenti e poi ricuciti nei ricordi, della violenza, della solitudine, della paura. Questo è Klamata kardìa – Il pianto del cuore,  di Maria Elena Curzi e Alessandra De Luca, liberamente ispirato alla Fedra di Seneca. Lo spettacolo, in programma il 20 aprile al Teatro Palladium nella sezione “Laboratori in scena”, è risultato dell’impegno che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium sta mettendo in campo in progetti sperimentali presentati da giovani autori ed interpreti. 
“Si tratta di qualcosa che appartiene all’uomo primitivo, alla tragedia classica, al canto delle prefiche che ha un sapore antico e primigenio, ma anche a noi – affermano le curatrici. “Il ritmico risuonare del battito dei nostri cuori dentro e fuori di noi fa da continua base di sostegno, e dà il tempo alla vita: la materia prima con cui il teatro si confronta. 
Note di regia
Eména mu dispiàcesse, kéccia-mu, ma satti icusa i sperazziuna (A me dispiacque, piccola mia, quando ho sentito le campane a morto). Così inizia una delle nenie che intonavano in griko le prefiche salentine non troppi anni fa, ripresa poi dal documentario Stendalì – Suonano ancora di Cecilia Mangini, con testi di Pierpaolo Pasolini. Partendo da questa nenia e dal racconto mitologico della morte di Ippolito, Klamata kardìa – Il pianto del cuore ci mette davanti a un dolore da accettare. Senza sconti, senza cedere al consolatorio. Ce 'nna clàssome na clàssome /na mi' pposéssome macata (dobbiamo piangere e piangere/ senza mai riposo), continuano a dirci le prefiche, nella consapevolezza che solo l’essere attraversati fino in fondo da questo dolore ne può permettere il superamento.
Ippolito lotta contro un mostro, così come fece suo padre Teseo. Ma questa volta il mostro vince. Il suo corpo viene fatto a brandelli, impossibili da ricucire insieme. Forse però qualcosa resta intatto in chi rimane, il ricordo d’un gesto d’una sillaba.

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Cronaca

Riapre ad Amatrice biblioteca comunale

(Fonte: www.ansa.it)
È tutto pronto ad Amatrice per la riapertura della biblioteca comunale, chiusa dal 24 agosto 2016 a causa del sisma che ha colpito il borgo reatino. La biblioteca, che sorgeva nel corso principale, sarà ospitata da un container di fronte alla sede provvisoria del Comune. Oltre 150 libri sono stati donati da grandi autori italiani e internazionali alla testata locale RietiLife.it, la prima ad arrivare ad Amatrice dopo il terremoto, che ha ideato l'iniziativa 'Un libro per Amatrice' nel settembre 2016. Tra coloro che hanno inviato volumi ci sono Luis Sepúlveda, Dacia Maraini, Beppe Severgnini, Renzo Arbore e la Juventus.

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Politica

Zingaretti: da questo mese 1000 corse Cotral con autista- controllore

«Da questo mese 1.000 corse Cotral al giorno con l'autista-controllore che verifica il titolo di viaggio quando si sale (e si sale solo dalla porta davanti!). Una rivoluzione, impensabile qualche tempo fa. Non è vero che le cose non cambiano mai. Le cose cambiano, e in meglio. Facciamo sapere a tutti questa novità: miglioriamo insieme, basta evasione!». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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Cultura

“Pastora baila”

Quattro date ad Aprile in Italia, di cui le prime due al Teatro Olimpico di Roma giovedì 19 e venerdì 20, per lo spettacolo PASTORA BAILA della bailaora di prestigio mondiale Pastora Galvàn, una delle più rappresentative icone del baile flamenco del panorama mondiale attuale. In ogni sua celebre posa, unica come la sua inconfondibile personalità, Pastora è l’eccellente rappresentante di una stirpe di grandi bailaores, dai genitori Josè Galvan e Eugenia de los Reyes al fratello Israel, genio dell’avanguardia più credibile del flamenco, il cui difficile minimalismo ha efficacemente sintetizzato nella formula rappresentata in questo spettacolo dal potenziale di Pastora.

Tradizione e avanguardia convivono dunque in modo del tutto naturale nella performance flamenquera, e in particolare in quest’ultimo lavoro, in cui l’incommensurabile energia senza filtri di Galvàn –accompagnata da Cristian Guerrero (Cante), Ramon Amador (Guitarra) e Bobote (Palmas) – ci trasmette l’essenza di una profondità danzante che da epoche passate ci proietta verso la visione contemporanea delle sue sempre nuove avventure artistiche.

Lo spettacolo Pastora Baila è inserito nel Festival Internazionale della Danza 2018 del Teatro Olimpico di Roma, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana.

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PASTORA GALVÀN porta nel sangue la tradizione familiare del flamenco, che ha contribuito a onorare a livello internazionale già prima degli studi presso il Conservatorio di Danza Spagnola, fino ad approdare alla fama mondiale con il suo stile innovativo eppure antico. A soli 15 anni si esibisce negli Stati Uniti con la compagnia del Teatro Flamenco di San Francisco, tenendo l’anno successivo un corso presso l’Università di Stanford ed esibendosi in Francia con la compagnia di Israel Galvàn. Da allora non ha più smesso di insegnare ed esibirsi nel mondo sia con diverse compagnie di rilievo che come bailaora solista, ottenendo diversi riconoscimenti tra cui il Premio Matilde Coral del concorso nazionale di Cordova.

Pastora Galvàn ha portato il suo baile nei più prestigiosi teatri e tablaos spagnoli e in numerose città d’Europa, Giappone, Stati Uniti, Medio Oriente e Cuba. E’ stata inoltre ospite dei maggiori festival di flamenco e danza internazionali: da Granada a Albuquerque, da Malaga a Miami ai Paesi Bassi, passando per un’eccezionale presenza alla Biennale di Flamenco di Siviglia, che ha voluto Pastora partecipe di tutte le edizioni sin dal 1998.

Tra i momenti più significativi della vita artistica di Pastora, quelli delle fruttuose collaborazioni con il fratello Israel Galvàn, che ha creato per lei alcune delle sue più spettacolari coreografie, di cui ben 5 solo nello spettacolo “La Francesa”, che l’ha vista debuttare nel 2006 come protagonista assoluta del baile.

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Cronaca

Roma Metropolitane, scatta un nuovo sciopero: “Il Comune salvi 160 posti di lavoro”

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ylenia Sina)Scatta un nuovo sciopero per i lavoratori di Roma Metropolitane. Domani la mobilitazione indetta da Filt-Cgil, la Fit-Cisl Reti e la Uil Trasporti sarà per l'intera giornata, con tanto di manifestazione in Campidoglio a partire dalle 9.30 del mattino. I dipendenti della società controllata dal Comune, nata ad hoc per la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture trasportistiche della capitale, denunciano "una situazione di drammatica incertezza". Gli stipendi sono a rischio: "Come appreso dall'amministratore unico, Pasquale Cialdini, sappiamo che non sono disponibili le risorse per il salario di aprile". Non solo. "A marzo non ci sono stati riconosciuti i contributi e non sono stati erogati nemmeno i buoni pasto". Per i sindacati mancano "atti chiari ed esaustivi volti al superamento delle problematiche della società". La crisi si era aperta alla fine di marzo quando dal Campidoglio è arrivata al consiglio d'amministrazione della municipalizzata una proposta definita da vertici "irricevibile". Sul tavolo non c'è solo il rinnovo del contratto. Il nodo principale sarebbero i bilanci pregressi. E non basta la variazione al bilancio 2018-2020 approvata la scorsa settimana, con cui la giunta Raggi ha affidato ulteriori 8,8 milioni di euro a Roma Metropolitane, per un totale di circa 19 milioni di euro per l'esercizio di quest'anno. La società non chiude i bilanci dal 2015. Tra Roma Metropolitane e Roma Capitale non si è ancora arrivati ad un accordo sui crediti dei cosiddetti 'quadri economici' per i servizi svolti nel 2015, 2016 e nel 2017 per un totale di circa 14 milioni di euro. Soldi che, secondo quanto si apprende, Roma Metropolitane starebbe cercando di recuperare attraverso un decreto ingiuntivo verso il Campidoglio. A pesare è anche la delibera con cui il Campidoglio aveva anticipato gli 11,9 milioni pignorati a Roma Metropolitane da un'impresa appaltatrice e che ora, a meno di una delibera ad hoc, la partecipata dovrebbe restituire al socio unico. Chiudere tre anni di bilanci in rosso, per l'azienda significherebbe avviarsi verso la liquidazione. Venerdì 20 aprile è in programma l'assemblea dei soci. "Non c’è alternativa alla messa in liquidazione o fallimento della società, qualora il socio unico Roma Capitale non presenti gli atti necessari ad evitarlo" continua la nota dei sindacati. "Sono serio rischio non solo i 160 posti di lavoro, ma anche la prosecuzione delle opere in corso tra cui la Linea C ed i futuri progetti, compresi quelli inseriti nel Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile, ndr) e gli ammodernamenti delle linee A e B della metropolitana".