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Politica

Ex consigliera M5s, voglio scranno Raggi

(Fonte: www.ansa.it)

"Continuerò a parlarvi dal posto che quando era all'opposizione era occupato dall'attuale sindaca, con una sola variante rispetto a prima: uno non varrà più uno, perché questo è stato solo un grande inganno". Lo ha detto in Assemblea Capitolina la consigliera capitolina Cristina Grancio, espulsa la scorsa settimana dal gruppo M5S, annunciando di voler prendere lo scranno che fu di Virginia Raggi. "La definizione dei posti dell'Aula è materia di capigruppo, per cui dalla capigruppo di domani lei sarà ritualmente convocata come facente parte del gruppo misto e si procederà alla definizione", ha precisato il presidente d'Aula Marcello De Vito. "Per me lo scranno della sindaca è come maglia n.10 di Totti, non si può dare a nessuno", rincara il capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara.

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Cronaca

Roma, processo agli Spada. Angeli: “Hanno provato a privarmi della libertà. Ma non ho paura”

(Fonte: www.repubblica.it)

"Hanno provato in tutti i modi a privarmi della mia libertà e sono riusciti a privarmi di quella fisica perché ho la scorta ma sicuramente io alle loro regole non ci sto e oggi posso dirvi che mi sento libera, è una bellissima sensazione. Non ho paura". Sono le parole della giornalista Federica Angeli, sentita oggi come testimone nel processo a carico di esponenti del clan Spada.
Nel corso dell'udienza la cronista di Repubblica ha ricordato  che vive sotto scorta da 1736 giorni. "In questi anni – ha raccontato – ho ricevuto minacce dirette e indirette, insulti sui social, avvertimenti. Anche mio figlio quando aveva 8 anni venne preso di mira da Carmine Spada che gli fece il segno della croce. Ricordo quando vennero sotto casa mia
a brindare due imputati di questo processo che erano stati scarcerati. Vivo blindata, non posso neppure affacciarmi sul balcone di casa, da cui vidi le fasi del conflitto a fuoco".
Angeli ha ricostruito quanto avvenuto il 17 luglio del 2013, giorno nel quale assistette ad un tentato duplice omicidio. "Carmine Spada intimò alle persone che si erano affacciate alla finestra di rientrare dentro -ha ricordato davanti ai giudici- Disse: 'Che cazzo state guardando, lo spettacolo è finito. Tutti dentro!'. In quel momento ho sentito le tapparelle abbassarsi. Io sono rimasta lì, anche se mio marito mi diceva di rientrare. Non eseguo gli ordini di uno Spada". E ancora: "poche ore dopo aver denunciato a quanto assistito, fui chiamata dal Prefetto di Roma che mi disse che mi sarebbe stata assegnata una scorta perchè in 40 anni non era mai successo che qualcuno a Ostia denunciasse gli Spada. E io un mese e mezzo prima avevo denunciato Armando Spada durante la mia inchiesta giornalistica sugli stabilimenti"brindare due imputati di questo processo che erano stati scarcerati".
CALABRESI: "NON VA LASCIATA SOLA
"Federica  non può essere lasciata sola. Quando raccontava dei fatti di Ostia sembrava quasi che enfatizzasse i fenomeni: oggi è invece chiaro, anche da quanto sta emergendo dalle inchieste, che in quella parte di Roma c'è un grumo di criminalità e comportamenti omertosi che possono essere definiti mafiosi. Ad Ostia c'è un clima e una realtà che non possono essere sottovalutati". Lo afferma il direttore de La Repubblica, Mario Calabresi, a margine dell'udienza. "I cittadini e i giornalisti devono essere compatti e sostenere chi con coraggio ha saputo raccontare prima degli altri cosa succedeva e continua a succedere sul litorale romano", ha concluso Calabresi.
RAGGI: "MESSAGGIO DURO CONTRO MALAVITA" 
Anche Virginia Raggi è arrivata in tribunale,  "Sono qui – ha detto la sindaca di Roma – perche' le istituzioni non devono mai lasciare soli i cittadini soprattutto quando si tratta di lottare contro la mafia. Sono qui come sindaca della citta' per lanciare un messaggio forte e duro contro la malavita. Gli Spada sappiano che Roma non ha paura. Oggi siamo qui vicino a Federica – ha aggiunto la sindaca – che ha il coraggio di testimoniare e siamo vicini a tutti quei cittadini che sono in prima linea come Giuliana Di Pillo (presidente del Municipio di Ostia), Paolo Ferrara (capogruppo M5S nel X municipio), i carabinieri, le forze dell'ordine e i tanti cittadini onesti, gli imprenditori onesti di Ostia e del territorio". E al fianco di Federica si è schierata anche la Regione Lazio. "Angeli in questi anni con rigore e professionalità ha continuato ad illuminare con le sue inchieste giornalistiche un territorio devastato dalle mafie come Ostia. E' doveroso da parte delle Istituzioni e dei cittadini che credono nella libertà – si legge ancora – accompagnare Federica Angeli questa mattina nell'aula del tribunale quando si troverà a raccontare quell'episodio davanti agli esponenti del clan Spada. Un clan che grazie alle forze di polizia e Direzione distrettuale antimafia il 6 giugno prossimo verrà processato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Un clan che come scrivono i magistrati 'ha provocato un profondo degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati gravissimi e lesivi di beni primari'. Il crescendo di minacce e intimidazioni a giornalisti come Federica Angeli non può non suscitare allarme sull'esercizio della libertà di cronaca e sul diritto dei cittadini di essere informati. La mafia ricerca il consenso, per questo per lei è importante influenzare l'opinione pubblica". Nell'aula Vittorio Occorsio c'è anche una delegazione di rappresentanti degli organismi di stampa in tribunale per riproporre la "scorta mediatica" alla giornalista e a tutti i colleghi minacciati per via del loro lavoro. A ricordarlo, in una nota, è la Federazione nazionale della stampa. L'iniziativa, promossa da Fnsi, Usigrai, Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e associazione Articolo21, con la partecipazione di Associazione Stampa Romana, Ordine dei giornalisti del Lazio, rete NoBavaglio, Libera e Libera Informazione, arriva all'indomani di un'altra udienza, nell'ambito di un diverso procedimento sempre relativo alle infiltrazioni della criminalità organizzata sul litorale romano, durante la quale uno degli imputati ha ribadito di aver "consigliato" alla cronista, apostrofata come "giornalaia", di "pensare alla famiglia", invece di fare interviste. Fnsi e Cnog sono parte civile nel procedimento

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Cronaca

Pineta Castel Fusano: baracche nascoste nella vegetazione, sequestrata area di 1500 metri quadrati

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Mauro Cifelli) Un insediamento abusivo nel cuore della Pineta di Castel Fusano. E' quanto hanno scoperto questa mattina i militari del Nucleo Operativo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Roma impegnati nella riserva protetta del litorale romano in azioni di contrasto alle forme di illegalità e di degrado. Una mini baraccopoli, dislocata in un'area di circa 1500 metri quadri, che si trovava nascosta nella fitta vegetazione adiacente a via del Martin Pescatore, nel territorio del X Municipio Mare. Scoperta dalle Fiamme Gialle del II Gruppo, in una delle baracche è stato trovato un cittadino romeno senza fissa dimora di 43 anni. 
Insediamento abusivo a Castel Fusano
Individuato l'insediamento abusivo, questi era formato da quattro dimore di fortuna, allestite con materiali di risulta quali teli di plastica, cartoni, porte, lenzuola, lastre di plastica ondulata e via dicendo. All'interno delle baracche letti, cucine da campo, sedie, tavoli, pentolame e bombole di gas. Tutto intorno un'area usata come discarica all'interno della quale sono stati rinvenuti materassi, plastica, metallo ed altri rifiuti.
Sequestrata area nella Pineta di Castel Fusano
Terminati gli accertamenti l'area è stata posta sotto sequestro e delimitata con del nastro bicolore. Un'azione preventiva, volta a ripristinare la legalità nella Pineta di Castel Fusano, devastata la scorsa estate da una serie di incendi che hanno mandato in fumo ettari di macchia mediterranea protetta.
 

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Politica

Sturni(M5S): “Approvate le linee guida per gli strumenti di partecipazione e consultazione popolare”

«Dopo l’introduzione nello Statuto di Roma Capitale dei nuovi strumenti di democrazia diretta e partecipata, entrati in vigore il 20 marzo 2018, in Assemblea Capitolina sono state approvate le linee guida per gli strumenti di partecipazione e consultazione popolare. Roma Capitale si impegna a disciplinare questi strumenti procedendo a un riordino della materia. Tra le novità introdotte, in materia di consultazione pubblica, vi è la possibilità di indire, all’esito di ogni quadrimestre, una sessione di consultazioni online della durata di sette giorni. Ogni consultazione sarà preceduta da idoneo processo partecipativo e da un’adeguata attività di informazione e comunicazione per garantire il più ampio coinvolgimento della cittadinanza, sulla base delle linee guida tematiche individuate dall’amministrazione.  La mozione indirizza anche la disciplina del referendum per il quale introduce, attraverso la promozione di strumenti idonei per consentire l’esercizio del diritto di voto in modalità telematica o informatica, la possibilità di adottare la tecnologia blockchain e l’adozione di un “libretto informativo” per la campagna referendaria, sulla base dell’esperienza consolidata in Svizzera». Lo dichiara in una nota stampa, Angelo Sturni, presidente della Commissione Roma Capitale e Riforme Istituzionali. «A questo si aggiunge la digitalizzazione degli strumenti di partecipazione e di iniziativa popolare: oltre le petizioni popolari, verrà avviata la digitalizzazione, in tutto o in parte, delle interrogazioni, delle proposte di delibera di iniziativa popolare, referendum di iniziativa popolare, in attuazione del diritto alla partecipazione democratica elettronica, ai sensi dell’articolo 9 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 – spiega il consigliere capitolino del M5s – Per il crowdfunding civico invece si pensa alla realizzazione di una piattaforma online, possibilmente nell'ambito di una società in-house di Roma Capitale, che garantisca la raccolta di capitali per i progetti presentati da Roma Capitale e dai Municipi, valutando funzionali connessioni con gli altri strumenti di partecipazione quali il Bilancio Partecipativo. Infine per tutelare la trasparenza delle attività degli stakeholders, in relazione a tutte le consultazioni pubbliche promosse dall’amministrazione capitolina, viene chiesta l’adozione di un apposito registro unico dei portatori di interesse. In vista del ‘Global Forum on Modern Direct Democracy 2018’, che si terrà quest’anno a Roma, l’Aula Giulio Cesare ha votato anche un atto di indirizzo per promuovere la realizzazione di una ‘Magna Charta’ sulla democrazia diretta e partecipata per le città del mondo. Mediante il coinvolgimento di tutte le istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali, si vuole avviare una discussione globale che porti alla condivisione di buone pratiche a livello mondiale».

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Politica

Campidoglio, Riserva Naturale del litorale romano: siglato il Protocollo d’Intesa

Potenziare la sorveglianza e il supporto all’interno della Riserva naturale statale del litorale romano. Con questo obiettivo è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra ministero dell’Ambiente, Roma Capitale, Arma dei Carabinieri e Comune di Fiumicino. Un accordo di collaborazione interistituzionale, di durata triennale, a tutela della biodiversità e del capitale naturale dell’area protetta, circa 15.900 ettari che costituiscono un grande patrimonio archeologico, storico, ambientale e culturale. «Il nostro patrimonio naturale – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – può contare sulla rete di parchi e aree protette più grande d’Europa, con oltre 800 zone protette. L’apporto dell’Arma dei carabinieri è fondamentale per tutelarlo, grazie anche alle funzioni che le sono state attribuite dal decreto legislativo del 2016. Oltre alla tutela è importante puntare sulla valorizzazione dei parchi per condividere con le comunità una visione dell'ambiente innovativa e allo stesso tempo positivamente ancorata alle radici territoriali. La difesa della natura, dunque, non deve essere più vista come vincolo all'attività economica, ma come motore di sviluppo sostenibile. Mi sembra che stiamo andando nella giusta direzione». «Oggi abbiamo firmato un Protocollo che punta a potenziare la sorveglianza e i controlli all’interno della Riserva Naturale del Litorale Romano. Adottare strategie di collaborazione per superfici così estese e complesse è fondamentale per assicurarne la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione. La Riserva comprende anche la pineta di Castel Fusano che rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversità e bellezza che noi vogliamo difendere e rilanciare. Con questo importante accordo, di durata triennale, vogliamo giocare d’anticipo e mettere in campo azioni preventive nella lotta agli incendi boschivi. Uniamo le forze per fronteggiare eventuali emergenze e per creare un sistema di prevenzione», dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi. «Siamo convinti che dall’odierno accordo possano nascere sinergie utili ad assicurare un’adeguata tutela del patrimonio rappresentato dalla Riserva Naturale del Litorale Romano a vantaggio di tutti i cittadini, con l’obiettivo ulteriore di diffondere una crescente cultura della legalità ambientale. L’Arma dei Carabinieri si impegna in questa importante operazione di salvaguardia mettendo in campo l’alta specializzazione dei reparti del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, che già operano nell’area per il rispetto dei vincoli paesaggistici e per il contrasto degli incendi boschivi e di tutti gli illeciti in danno dell’ambiente, dall’abbandono dei rifiuti allo sgombero degli insediamenti abusivi, dal bracconaggio alla tutela delle specie animali e vegetali protette» sostiene il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri. «Questo protocollo è un atto molto importante. Dimostra il senso di collaborazione tra le istituzioni, non solo tra noi e il Comune di Roma, ma anche col Ministero che sta prestando una forte attenzione a uno dei luoghi più importanti in termini ambientali e delle risorse economiche. Il protocollo con il Comando Generale dei Carabinieri è decisivo per la gestione stessa del territorio. Un territorio esposto. Lo scorso anno siamo intervenuti centinaia e centinaia di volte, soprattutto attorno all'aeroporto, ma anche nella zona della riserva naturale. Avere un lavoro di controllo dei Carabinieri Forestali con la loro professionalità è decisivo per la prevenzione e per garantire che la riserva si mantenga e si sviluppi», afferma il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. In particolare, il lavoro condiviso e la sinergia fra le istituzioni consentirà di sviluppare una corretta programmazione, pianificazione e prevenzione nella lotta agli incendi boschivi, incentivare le attività di sorveglianza su tutta la Riserva, promuovere attività di educazione ambientale e le buone pratiche gestionali, definire programmi integrati per il recupero ambientale delle aree boschive danneggiate dal fuoco. Il protocollo nasce dall’esigenza di dare impulso a una sempre più completa attuazione del decreto legislativo del 2016 sulla “razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato”, che attribuisce all’Arma dei Carabinieri compiti di tutela ambientale e forestale tra cui la “sorveglianza sui territori delle aree naturali statali riconosciute di importanza nazionale e internazionale”.

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Cronaca

Piazza Bologna, presunto pusher finisce in manette

Era come un “fantasma” che si aggirava tra avventori e studenti universitari distribuendo dosi di cocaina, hashish e marijuana, in zona piazza Bologna. I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Bologna sono arrivati a lui grazie ad una attività d’indagine classica, con pedinamenti e servizi di osservazione in abiti civili, mescolati tra la folla.
In manette è finito un 29enne libico, con precedenti, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Roma con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze dell’attento e minuzioso monitoraggio dei Carabinieri che ha consentito di accertare, mediante numerosi riconoscimenti fotografici e attraverso l’analisi dei tabulati telefonici della sua utenza, che l’arrestato è stato responsabile di circa 50 episodi di cessioni di sostanza stupefacente ad acquirenti, tutti identificati e segnalati, quali assuntori, all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. Si tratta perlopiù di studenti universitari, domiciliati nelle vie limitrofe, e degli habituè dell’happy hour, tipico dei locali della zona. I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Bologna sono riusciti a ricostruire anche come avveniva lo spaccio “lampo”: con lo scambio rapido, della droga ed i soldi, tra la folla di persone in piazza oppure all’esterno dei locali pieni, favoriti anche da un passaparola. Il pusher della movida di piazza Bologna è stato portato in carcere a Regina Coeli.

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Politica

Roma, una strada per Abebe Bikila: ok dell’aula

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Una strada per Abebe Bikila. L'Assemblea capitolina ha approvato, con 25 voti favorevoli e 6 astenuti, la mozione presentata dal gruppo dei consiglieri Pd per intitolare una strada della Capitale all'atleta etiope che il 10 settembre 1960 alle Olimpiadi di Roma vinse la maratona correndo a piedi nudi, conquistando il primato nel mondo e divenendo il simbolo delle Olimpiadi di Roma.
Nella mozione del gruppo dem si legge che «tenuto conto che Roma Capitale ricorda e celebra personaggi che hanno dato lustro alla città attraverso l'intitolazionedi strade, piazze e altri luoghi toponomastici di particolare rilievo» e che «nel 2009, in previsione del cinquantesimo anniversario della storica vittoria del campione etipoe a Roma, la commissione toponomastica aveva espresso parere favorevole all'intitolazione ad Abebe Bikila di una strada e da allora presente nei toponomi di riserva», l'Assemblea capitolina impegna la sindaca e la giunta «ad intitolare una strada, piazza o altro luogo toponomastico di rilievo ad Abebe Bikila, atleta che è stato esempio di valore morale e sportivo e la cui impresa sportiva a Roma è rimasta nell'immaginario di tutto il mondo». La scorsa settimana il nome del celebre atleta, morto nel 1973, era rimbalzato sul web e sulla stampa per una gaffe sul sito del Comune che lo aveva annoverato tra i partecipanti all'Appia Run, errore poi subito corretto.

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Politica

Mobilità, entro 2020 700 colonnine ricarica elettrice a Roma: ok da Assemblea

(Fonte: www.omniroma.it)

Arriveranno entro il 2020 a Roma almeno 700 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, per favorire la mobilità sostenibile sia nel centro che nelle periferie della Capitale.
E’ quanto prevede il Piano della mobilità elettrica di Roma Capitale e il nuovo regolamento che disciplina l’installazione e la gestione degli impianti di ricarica, approvato in Assemblea Capitolina con 28 voti favorevoli, 1 astenuto e nessun contrario. Con il via libera dell’Aula Giulio Cesare si va a delineare un quadro di regole che puntano allo sviluppo di un mercato aperto a tutti gli operatori disposti a investire sul territorio, alla tutela del servizio e degli operatori e alla realizzazione di un’App che consenta a tutti i cittadini di poter far richiesta di colonnine elettriche sul territorio. Il regolamento definisce la distribuzione capillare delle 700 colonnine elettriche che copriranno tutte le sei zone del Piano generale del traffico urbano e la cornice in cui collocare le colonnine per uno sviluppo orientato dell’offerta, ma non pone limiti alle richieste complessive di installazioni pur tracciando un percorso normativo, legato alla fattibilità tecnica. Ogni operatore potrà fare richiesta per un massimo di trenta lotti, ognuno dei quali è composto da quaranta colonnine di pubblico accesso per un totale di 1.200 colonnine per azienda. Inoltre per garantire la distribuzione capillare su tutto il territorio di Roma, dal centro alle periferie, le società saranno tenute a distribuire nelle sei zone Piano generale del traffico urbano e in maniera uniforme il 60% degli impianti di ricarica, mentre saranno libere di poter collocare il restante 40%. Nel regolamento, inoltre, si specifica che il 20% dei nuovi impianti sarà ad alta potenza.

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Cronaca

Nathalie Caldonazzo, incidente stradale a Roma: la showgirl è ferita

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Paura per Nathalie Caldonazzo, vittima di un incidente stradale a Roma in zona Prati. È accaduto in piazza Monte Grappa. Dalle prime informazioni sembra che nell'incidente siano rimasti coinvolti uno scooter e un'auto. Nathalie Caldonazzo è stata trasportata in ospedale in codice giallo. Sul posto per i rilievi la polizia locale. Nathalie Caldonazzo ha esordito come modella a Roma e Milano, e curato le pubbliche relazioni per alcune discoteche nella capitale e in Costa Smeralda. Dopo alcune partecipazioni televisive come ballerina nei corpi di ballo di alcuni show della Rai, fra cui Stasera Lino e Fantastico 10, è diventata famosa nella prima metà degli anni novanta per la sua relazione con Massimo Troisi. Nel 1997 la Caldonazzo è entrata a far parte della compagnia del Bagaglino e in seguito ha alternato ruoli cinematografici, televisivi e teatrali. 

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Politica

Campidoglio e Municipio I, ripulita l’area antistante l’ostello Caritas in via Marsala

Questa mattina l’area di via Marsala antistante l’ostello ‘Don Luigi Di Liegro’, gestito dalla Caritas, è stata ripulita e sanificata grazie a un intervento congiunto dell’Ama, dei Pics, della Polizia Locale – Primo Gruppo (Reparto Nae) con il supporto della Sala Operativa Sociale (SOS) di Roma Capitale. Alle operazioni hanno partecipato anche agenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Sul posto erano presenti 5 persone senza dimora, di cui 2 hanno accettato la proposta formulata dalla SOS e sono state prese in carico presso il circuito di accoglienza capitolino. L’intervento rientra in un complessivo processo di monitoraggio del territorio, che include azioni programmate e periodiche finalizzate a contrastare degrado, abusivismo e criminalità, garantendo la presa in carico delle persone in condizioni di fragilità. «Innanzitutto esprimo la mia vicinanza a tutte le persone coinvolte nell’incendio dell’altro giorno. La nostra interlocuzione con la Caritas e con le altre realtà che operano sul territorio è costante, con appuntamenti fissi. In questo modo possiamo pianificare il lavoro, sulla base delle esigenze del territorio, evitando di affidarci a interventi legati alla mera emergenza. Fondamentale, in questo senso, si sta rivelando il raccordo puntuale tra i diversi livelli istituzionali», spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre. «Stiamo lavorando per assicurare sicurezza e supporto sociale in tutte le aree del Municipio, garantendo una particolare attenzione a quelle in cui si concentrano maggiori criticità. Nessuno strada può essere abbandonata e per questo è in corso un’azione di analisi permanente del territorio, che permette di intervenire in base alle necessità e mettendo in campo, con approccio interistituzionale, tutti i soggetti coinvolti. Un impegno congiunto consente infatti maggior efficacia», osserva l’assessore alle Politiche sociali, Promozione della Salute e Politiche per lo Sport del Municipio I Emiliano Monteverde.  Questa mattina l’area di via Marsala antistante l’ostello ‘Don Luigi Di Liegro’, gestito dalla Caritas, è stata ripulita e sanificata grazie a un intervento congiunto dell’Ama, dei Pics, della Polizia Locale – Primo Gruppo (Reparto Nae) con il supporto della Sala Operativa Sociale (SOS) di Roma Capitale. Alle operazioni hanno partecipato anche agenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Sul posto erano presenti 5 persone senza dimora, di cui 2 hanno accettato la proposta formulata dalla SOS e sono state prese in carico presso il circuito di accoglienza capitolino. L’intervento rientra in un complessivo processo di monitoraggio del territorio, che include azioni programmate e periodiche finalizzate a contrastare degrado, abusivismo e criminalità, garantendo la presa in carico delle persone in condizioni di fragilità.
«Innanzitutto esprimo la mia vicinanza a tutte le persone coinvolte nell’incendio dell’altro giorno. La nostra interlocuzione con la Caritas e con le altre realtà che operano sul territorio è costante, con appuntamenti fissi. In questo modo possiamo pianificare il lavoro, sulla base delle esigenze del territorio, evitando di affidarci a interventi legati alla mera emergenza. Fondamentale, in questo senso, si sta rivelando il raccordo puntuale tra i diversi livelli istituzionali», spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
«Stiamo lavorando per assicurare sicurezza e supporto sociale in tutte le aree del Municipio, garantendo una particolare attenzione a quelle in cui si concentrano maggiori criticità. Nessuno strada può essere abbandonata e per questo è in corso un’azione di analisi permanente del territorio, che permette di intervenire in base alle necessità e mettendo in campo, con approccio interistituzionale, tutti i soggetti coinvolti. Un impegno congiunto consente infatti maggior efficacia», osserva l’assessore alle Politiche sociali, Promozione della Salute e Politiche per lo Sport del Municipio I Emiliano Monteverde.