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Cronaca

Da narcos a guida turistica al Colosseo, arrestato trafficante romano: era sfuggito alla Dea

(Fonte: www.romatoday.it)

Tradito dal richiamo della sua città di origine e dall'uso dei social network. Alessandro Satta, 30enne romano, ricercato dal settembre 2016, è stato arrestato dagli uomini del GICO (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma. Satta, ricercato anche dall’ufficio Interpol di Washington, è stato arrestato nell'ambito della quotidiana attività di monitoraggio svolta finalizzata a verificare la presenza nella Capitale di elementi di consorterie criminali dedite al narcotraffico. 

Tradito dai social network

Nell'occasione, sfruttando la conoscenza degli ambienti e delle dinamiche delinquenziali e, soprattutto, analizzando i social media, i militari del G.I.C.O.,  in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, hanno scoperto che il narcotrafficante lavorava saltuariamente come guida turistica nell’area dei “Fori Imperiali” e, dopo qualche giorno di osservazione, lo hanno arrestato mentre dava indicazioni ad alcuni turisti americani.

Ricercato da settembre 2016

Satta era ricercato dal 7 settembre 2016. Residente a Phoenix (USA), è accusato dalla Corte distrettuale della Pennsylvania di essere uno dei vertici di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio negli Stati Uniti di considerevoli quantitativi di marijuana provenienti dal Messico, trasportati attraverso la California e distribuiti nell’area di Filadelfia. In particolare alla base dell'arresto un mandato di cattura della D.E.A. statunitense dalle cui indagini era emerso il suo diretto coinvolgimento nella distribuzione di 450 chili di marijuana, per un valore di oltre 2,8 milioni di dollari.

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Cultura

È morto Fabrizio Frizzi, addio all’eterno ragazzo della tv italiana

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Silvia Fumarola) – Fabrizio Frizzi è morto nella notte all'ospedale Sant'Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale. A dare l'annuncio una nota firmata dalla moglie Carlotta, dal fratello Fabio e dai familiari: "Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato". "Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano": così la Rai commenta la notizia.

Ha combattuto fino all’ultimo come un leone. Perché Fabrizio Frizzi, l’aria da ragazzo beneducato, gentile con tutti, mai sopra le righe, quando era il momento di tirare fuori il carattere lo tirava fuori. E la battaglia contro la malattia, la battaglia per la vita, era troppo importante: per la figlia Stella (“una missione per cui vivere”) e la moglie Carlotta. Invece se n’è andato a 60 anni. Li aveva compiuti il 5 febbraio e anche in quell’occasione aveva sottolineato che la lotta contro il male non era finita.

Quel  malore che lo aveva colpito  a ottobre negli studi del quiz "L’eredità" era suonato come un campanello d’allarme: il ricovero, una serie di esami, le terapie, poi il ritorno su Rai1, al timone di nuovo dell’Eredità. "Sto combattendo, non è ancora finita. Ogni tanto, com'è normale, qualche momento di sconforto può esserci”, spiegava “ma l'affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita è meravigliosa".

L’amico Carlo Conti al suo fianco (“Fabrizio è il mio fratellone”), tutto il pubblico a tifare per lui, il conduttore che ha fatto la gavetta vera, dalla tv dei ragazzi ai successi del sabato sera, ha sempre scelto l’understatement. Il ragazzo che dopo le nozze con Rita Dalla Chiesa ha sposato Carlotta Mantovan  ed è diventato papà di Stella («Con lei sono tornato bambino» raccontava “con i bambini vedi il mondo in un altro modo”), fuggiva i flash dei fotografi.

Il rispetto per il pubblico, il garbo ("Sono della scuola che se entri in casa d'altri lo devi fare in punta di piedi"), lo hanno contraddistinto fin dal debutto. Dalla tv dei ragazzi – l'esordio con Il barattolo nel 1980, poi Tandem e Pane e marmellata – a Scommettiamo che a Europa Europa, al preserale Luna park alla maratona benefica Telethon, fino a Miss Italia (che ha condotto per quindici anni) e I soliti ignoti, senza dimenticare le fiction di successo e l'esperienza all'Arena di Verona nella Vedova Allegra con Cecilia Gasdia e Luca Canonici, guest star Andrea Bocelli. Per non parlare di quando si era messo in gioco come concorrente di Tale e quale showconvinto da Conti, conquistando il pubblico dei più giovani e i social. Trasformazioni incredibili, da Piero Pelù, leader dei Litfiba, più vero dell'originale, a Enrico Ruggeri a Sordi e Cutugno.

Corrado come modello, con la consacrazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009 è stata pubblicata la storia I Bassotti e gli insoliti ignoti, dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti – Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, ovvero Frizzi versione topoliniana. Doppiatore dei film d'animazione Toy Story e di Cars, esperienza che ha amato "perché mi ha avvicinato ai bambini".

Quando l'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'ha nominato commendatore, nel 2015, non si è fatto pubblicità. "Non l'ho detto a nessuno perché sono una persona schiva e non sento il bisogno di dare visibilità a queste cose. Conoscevo Napolitano perché sotto la sua presidenza ho condotto nove volte la cerimonia ufficiale per l'inizio dell'anno scolastico. Fuori dal protocollo istituzionale è sempre stato cordiale e affettuoso, ma sia chiaro, proprio non mi aspettavo d'essere nominato commendatore". 

Anche nei mesi della battaglia contro la malattia, si era messo a disposizione: «Le priorità, dopo la paura e il ricovero, sono la famiglia e la salute. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca".

In prima fila se si tratta di solidarietà, ha condotto per anni La partita del cuore. Raccontò pubblicamente di aver donato il midollo, invitando gli italiani a seguire il suo esempio: "All'epoca il mio midollo risultò compatibile con quello di una bimba le cui condizioni erano preoccupanti. Ricordo di essere uscito dall'ospedale e di aver subito condotto la Partita del cuore di quell'anno. Sei anni dopo, la più bella sorpresa della mia vita. Ero ancora al timone della Partita del cuore, stava finendo la diretta e già scorrevano i titoli di coda, quando una ragazzina mi corse incontro per abbracciarmi.

Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo e che era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina".

Ha ragione Carlo Conti, Fabrizio Frizzi è il fratello che milioni di italiani avrebbero desiderato di avere.

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Politica

Raggi sul progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”

"L’articolo 27 della nostra Costituzione prevede la funzione rieducativa della pena. Da oggi sedici detenuti del carcere di Rebibbia, insieme al Servizio Giardini di Roma Capitale, puliranno aree verdi e parchi della nostra città. Questa mattina è partito da Colle Oppio il progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”.
Crediamo che l’inserimento lavorativo dei detenuti attraverso progetti di pubblica utilità svolga un ruolo importante per la loro rieducazione e reintegrazione sociale, contribuendo così a dare speranza per la costruzione di una nuova vita fuori dal carcere.  Verrà rilasciato loro un attestato che certificherà il percorso di formazione e potrà servire anche successivamente per il loro reintegro nel mondo lavorativo. È un progetto a cui teniamo tanto: ci abbiamo lavorato con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il Tribunale di Sorveglianza di Roma, la Direzione dell'Istituto di Rebibbia Nuovo Complesso e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale Gabriella Stramaccioni. 
Ringrazio gli assessori che si sono occupati di portare avanti quest’importante iniziativa Daniele Frongia Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma, Laura Baldassarre, Pinuccia Montanari e Luca Bergamo. Un ringraziamento speciale va alla Mensa Giovanni Paolo II Centro Caritas per aver messo a disposizione dei detenuti i propri locali per la fruizione dei bagni.
Una comunità solidale si costruisce con il contributo di tutti, nessuno escluso". Così quanto dichiarato dalla Sindaca di Roma sul suo profilo Facebook. 

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Cronaca

Roma, turista Usa in fin di vita per un infarto al Colosseo: custode eroe lo salva con il defibrillatore

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Laura Larcan)Salvataggio eroico ieri al Colosseo per una tragedia appena sfiorata. Un turista di 50 anni, in visita con la moglie e le due figlie, si è accasciato a terra colto da un infarto ed è stato salvato da un addetto all'assistenza del monumento che ha saputo manovrare il defibrillatore. Sono stati momenti di grande tensione all'Anfiteatro Flavio, ieri, in una domenica pomeriggio assolata di intensi flussi turistici (anche per l'entrata in vigore dell'ora legale che amplia l'orario d'apertura del monumento). Il turista americano stava camminando lungo il primo piano del monumento quando si è sentito male all'improvviso. Tutto è successo poco dopo le 18:30. Un capogiro, il sudore freddo, l'uomo è crollato a terra svenuto. La moglie ha gridato, cercando di attirare l'attenzione del personale in servizio al primo livello del Colosseo: «Urlava disperata “è morto, è morto, aiutatemi”», raccontano dagli uffici del Parco archeologico del Colosseo. Pochi secondi per far scattare l'allarme interno tra i custodi e far intervenire il personale addestrato ad utilizzare uno dei quattro defibrillatori in dotazione al monumento per il primo soccorso. Sul posto c'era Giovanni Castaldo, 52 anni, da 5 in servizio al Colosseo come addetto all'accoglienza, assistenza e vigilanza del monumento: «Ero in ufficio quando mi hanno chiamato e sono subito corso al primo piano – racconta – lì ho trovato l'uomo svenuto a terra. La situazione era quella di una persona che non aveva più battito cardiaco e non respirava più. Ho provveduto a collegare il defibrillatore e a dare seguito alle manovre». Non è stata un'operazione semplice. «Al terzo tentativo dopo la defibrillazione, l'uomo ha dato finalmente segni di vita, e lì, devo ammettere, anche io ho ricominciato a respirare. Non sono un medico, conosco la manovra dopo tanto addestramento. In quel momento hanno contato l'impegno e la lucidità». Il tutto si è svolto in 7, 8 minuti. «L'uomo ha ripreso conoscenza, ha provato anche ad alzarsi, ma l'abbiamo tenuto steso in una posizione comoda. Gli ho tenuto la mano fino all'arrivo dell'ambulanza». Per Giovanni era la prima volta che usava i defibrillatori. La moglie e le figlie l'hanno ringraziato per tutto il tempo. «Gli operatori dell'ambulanza hanno detto che se non fossimo intervenuti subito con il defibrillatore, l'uomo non ce l'avrebbe fatta», commenta la direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo. «Il Colosseo è il primo sito archeologico in Italia a disporre della strumentazione di cardio-protezione». Cronache alla mano, era il 16 giugno del 2016, quando la Soprintendenza di Roma presentò i quattro apparecchi di defibrillatori salva-vita consegnati al Colosseo donati dalla Fondazione Giorgio Castelli Onlus. «Questo è il luogo più visitato di Roma – spiega la Russo – Si arriva fino a 30 mila persone al giorno nei periodi di alta stagione e può accadere di tutto. la sicurezza interna è molto importante».

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Cronaca

Inseguimento sulla via Portuense

Nel corso di normali operazioni di servizio, una pattuglia dei Carabinieri ha individuato una macchina che sfrecciava a tutta velocità sulla via Portuense. Gli agenti hanno inseguito l'autovettura e fermato l'uomo alla guida. Quest'ultimo, un 28enne di Roma, è risultato in evidente stato di ebrezza. Data la sua condizione,  il ragazzo ha cercato di rifiutare l'alcool test aggredendo i militari. L'uomo è finito quindi in manette con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali oltre alla guida in stato di ebrezza. Al momento si trova agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida. 

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Cronaca

Incidente su via Anagnina, morto un 81enne

Incidente stradale mortale su via Anagnina. Il sinistro è avvenuto oggi pomeriggio, nel tratto di strada che va verso via Seminara. Un uomo, di 81 anni, è stato investito da un'autovettura, una Lancia Y, condotta da una donna di 67 anni. L'uomo, in seguito all'impatto, è stato balzato via per diversi metri. Numerose e troppo gravi le ferite riportate, tali da causare il decesso dell'uomo. Nonostante il soccorso effettuato dalla donna e dai medici del Policlinico di Tor Vergata, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La Polizia Locale si è recata sul posto per ricostruire la dinamica dell'incidente.

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Cronaca

Rimborso debito bancario, la precisazione di Atac

Con riferimento alle informazioni diffuse circa la menzione nel decreto del Tribunale di Roma a rimborsi del debito bancario, a fronte di non corrette notizie di stampa, si precisa che gli stessi sono avvenuti nei mesi anteriori alla presentazione del ricorso, tramite meccanismi di rimborso automatico previsti in contratti stipulati negli anni precedenti e, da ultimo, nel contratto di estensione sottoscritto a maggio 2017, anteriormente all’ingresso dell’attuale Consiglio di Amministrazione.
Non si è trattato quindi di rimborso disposto il giorno prima del concordato.

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Sport

Al via le attività nel Centro di Preparazione Paralimpica

L’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Daniele Frongia, il presidente della Commissione Sport Angelo Diario e il disability manager di Roma Capitale Andrea Venuto hanno incontrato, presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico, il segretario generale del Cip Juri Stara per un confronto sulle attività del Centro di Preparazione Paralimpica di Roma sito in zona Tre Fontane.
L’impianto è un centro tecnico non gestito da Roma Capitale ma direttamente dal Cip, che ne detiene attualmente la concessione. Sarà lo stesso Comitato a stipulare accordi con le varie federazioni sportive, per la regolamentazione delle attività. Le varie associazioni sportive potranno, quindi, rivolgersi direttamente alle federazioni di pertinenza per definire l’utilizzo dell’impianto per i propri tesserati.
Nel frattempo si inizia ad animare il Centro. Ecco alcuni degli appuntamenti organizzati direttamente dal Cip e previsti nelle prossime settimane: il 26 marzo prenderà il via un raduno, della durata di sette giorni, di atletica paralimpica, in collaborazione con la Federazione di atletica paralimpica tedesca; a fine marzo è previsto un torneo di tennis; a metà aprile, in accordo con la Fidal, si trasferirà in questa sede la Scuola di Atletica degli Eucalipti, sportivi normodotati che potranno allenarsi all’interno del Tre Fontane.
Il presidente della Commissione Sport Angelo Diario, per i primi di aprile, in concomitanza con l’avvio delle attività, convocherà una seduta della Commissione, alla quale parteciperanno anche l’assessore Frongia e il disability manager Venuto.

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Cronaca

Trasporti, dalla C fino a Prati alla rinascita della D: i romani vogliono le metro

(Fonte: www.romatoday.it)

La metro C fino a Prati con un'innovativa metodologia di scavo. Il prolungamento della stessa linea verde fino alla Farnesina. La rinascita della linea D. E poi la predisposizione della stazione Venezia come nodo di scambio C/D. Lo sblocco del prolungamento della linea B tra Rebibbia e Casal Monastero. E la trasformazione della Roma-Lido in metro E. Trionfano senza alcun dubbio le nuove metropolitane nella sezione delle proposte dei cittadini del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, formalmente chiuso il 28 febbraio scorso. Oggi la commissione capitolina Mobilità ha iniziato l'analisi del Pums partendo dai cosiddetti punti fissi, ovvero quelle proposte dall'amministrazione (per lo più nuove linee tranviarie come quella su via Cavour, quella su viale Palmiro Togliatti e il tram della Musica oltre ad alcune ciclabili). La chiusura della fase partecipativa, però, così come annunciato oggi dal neo presidente dell'agenzia Roma servizi per la Mobilità, Stefano Brinchi, impone all'amministrazione, a stretto giro, proprio l'analisi delle idee arrivate dai cittadini. 
La proposta più votata (842 voti) si chiama Metrovia e si basa sulla trasformazione delle ferrovie urbane attualmente esistenti (ma di proprietà regionale) in vere e proprie metropolitane di superficie per un totale di 6 linee (più le tre esistenti) e l'aggiunta di 31 nuove fermate. La linea C in questo progetto a basso impatto è prevista fino a piazza Venezia. Se si esclude il secondo gradino del podio, su cui sale un progetto di ciclabilità, subito dopo Metrovia si piazza il prolungamento della linea C fino a Prati, con una nuova metodologia di scavo, proposto dal comitato MetroXRoma (472 voti).
Il metodo MetroXRoma, attraverso l'utilizzo di pozzi di stazione circolari di diametro ridotto e gallerie a canna larga, rende possibile, e più agevolmente, la costruzione delle stazioni nell'Ansa Barocca riducendo drasticamente i cedimenti e l'impatto dei cantieri. Tre le stazioni previste, sulla falsariga del progetto ufficiale: Venezia, costituita da un pozzo unico in Piazza Venezia; Navona, costituita da due pozzi a Piazza San Pantaleo e Piazza Sant'Andrea della Valle; San Pietro, costituita da due pozzi in Piazza Pia e Piazza Paoli. 
Per poi proseguire verso Ottaviano. E ancora: sempre del comitato MetroXRoma sono le successive proposte. Al quarto posto si piazza la trasformazione della Roma-Lido in metropolitana (407) voti, al quinto la realizzazione del prolungamento della linea A fino a Torrevecchia (354), come da Prg e nonostante il progetto della funivia voluto dall'amministrazione Raggi sulla stessa tratta. Al sesto posto ecco la costruzione del prolungamento della linea B1 verso Bufalotta (anche in questo caso contraddicendo le ipotesi dell'amministrazione di procedere con un peopole mover) con tre nuove fermate di metropolitana pesante. 
All'ottavo posto ecco la rinascita della linea D nella sua tratta prioritaria Fermi-Salario. Ed a seguire ancora altri progetti come la predisposizione della fermata Venezia della linea C come nodo di scambio con la metro D, il prolungaemtno della linea C almeno fino a Farnesina (con due proposte gemelle) e la Metrotramvia Saxa Rubra-Laurentina proposta dal comitato "Salviamo la linea C".
Ci sono poi le altre idee, che non comprendono gli interventi su ferro. Come detto, al secondo posto in assoluto con 542 voti, c'è la realizzazione di una rete ciclabile su strada all'interno dell'area metropolitana, chiamata Biciplan, con una griglia minima di corsie ciclabili su strada indispensabile ad assicurare l'efficienza della bicicletta come mezzo di trasporto in città. 
C'è poi la pista ciclabile Fiera-Mare dalla Colombo ad Ostia e interventi più mirati come la ricucitura ciclabile tra la pista di Monte Ciocci a quella di via Andrea Doria a Prati. E poi ecco la "Città delle biciclette" proposta dall'associazione Salvaciclisti Roma che prevede la realizzazione di una grande velo stazione, mediante recupero e nuove destinazione d'uso dell'edificio ex deposito Atac di piazza Ragusa, con la parallela costruzione di un Hub di interscambio polifunzionale per la rete di mobilità ciclabile, officine e ostello per turisti su due ruote. 
Infine spiccano altre proposte, alcune molto innovative, altre di facilissima risoluzione: c'è ad esempio la realizzazione della cabinovia Monte Mario (223 voti) che prevede un nuovo impianto a fune con andamento "triangolare" che possa collegare Piazzale Clodio – Belsito – Ponte della Musica dando uno sfogo al quartiere Balduina e prevedendo un collegamento diretto con l'importante capolinea Bus di Piazzale Clodio che diventerà il futuro capolinea della Metro C. Infine ecco l'unificazione del nome del nodo di scambio alla Piramide. 
Oggi esistono quattro stazioni diverse con quattro nomi differenti: Ostiense per le FL, Piramide per la Metro B, Porta San Paolo per la Roma Lido e Partigiani per gli Autobus. Ma si tratta praticamente dello stesso nodo di scambio. Un vero rompicapo per i turisti, ma anche per i romani. 
 

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Cronaca

L’allarme/Roma, caccia a un tunisino «C’è il rischio di attentati»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Allarme ieri sera a Roma dove è scattata la ricerca di un tunisino indicato come un possibile attentatore, un uomo che in Italia è stato già arrestato diverse volte per spaccio di droga. Un allarme che deve essere comunque verificato. Secondo quanto riporta Tgcom24 che mostra un dispaccio dei carabinieri con oggetto missiva anonima su una possibile minaccia terroristica contro l'Italia la rappresentanza italiana a Tunisi ha segnalato di aver ricevuto una missiva anonima che riguarda una intenzionalità terroristica di un cittadino tunisino. Ha 42 anni.

IL DISPACCIO
Tutti i comandi dei carabinieri della Capitale sono stati allertati ed è stata diffusa la foto segnaletica dell'uomo che aveva già avuto guai con la giustizia italiana. Una persona quindi già identificata dalle forze dell'ordine italiane, anche se a Roma secondo i militari non ci sono tracce passate dell'uomo. Secondo la nota dei carabinieri «l'uomo avrebbe manifestato l'intenzione di commettere una serie di attentati nel Centro di Roma, nella metropolitana, nei cafè, nei centro commerciali». Una situazione che ha spinto le forze dell'ordine a rafforzare le misure di sicurezza antiterrorismo.

LE TRACCE
La nota è stata inviata al nucleo radiomobile, investigativo, informativo e per conoscenza al reparto operativo. L'allerta terrorismo in Italia è sempre rimasta alta: siamo al livello 2. Sono state molte le minacce che la capitale ha ricevuto negli ultimi tempi attraverso foto diffuse sul web che ritraevano come obiettivi sensibili il Colosseo e latri luoghi frequentati ogni giorno da migliaia di turisti e romani. I grandi eventi vengono blindati, ogni manifestazione crea un'allerta che vede l'impiego di centinaia di uomini delle forze dell'ordine, comprese le forze speciali.