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Roma, le monetine di Fontana di Trevi restano alla Caritas: proroga last minute del Campidoglio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Laura Larcan) Le monetine della Fontana di Trevi restano alla Caritas, almeno fino al 31 dicembre 2018. Poi, i giochi si riapriranno. Rivoluzione a metà, dunque, per le monetine della Fontana di Nicola Salvi. Lo "strappo" con la Caritas è rimandato. Dal primo aprile sarebbe dovuto scattare il nuovo regolamento capitolino di "raccolta e impiego" del tesoretto della vasca della Dolce Vita, previsto dalla memoria di giunta firmata a ottobre scorso dal vicesindaco Luca Bergamo e dall'assessore alla Comunita' solidale Laura Baldassarre, togliendo all'organismo della Cei, dopo anni di storico accordo, gli spicci lanciati dai turisti nel monumento icona di Roma e d'Italia. Ma il Campidoglio sceglie una soluzione "ponte" last minute. Si prende tempo, insomma. L'accordo con la Caritas scade sabato, ma arriva in extremis la proroga per tutto il 2018. (l'ipotizzata scelta più diplomatica) per evitare rotture drastiche tra il Campidoglio e la sindaca Virginia Raggi con la Caritas. E dal primo aprile? Resta in auge il sistema previsto dalla memoria di giunta li' dove viene indicata la costituzione di un gruppo di lavoro/ commissione, che fara' sempre riferimento all'assessorato della Baldassarre, e chesi impegnera' a studiare nei prossimi mesi le possibili soluzioni per assegnare il tesoretto (circa 1 milione di euro l'anno) della Fontana di Trevi.

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Atac, Ferrovie conferma interesse per bus e metro di Roma: “Servizio dovrebbe andare a gara”

(Fonte: www.romatoday.it)

"E' una domanda che mi viene fatta costantemente da un anno e mezzo e do sempre la stessa risposta, che riconfermo: il servizio di Roma ci interessa". Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato risponde così a chi gli chiede se la società resti interessata a rilevare la municipalizzata dei trasporti romana Atac, ora che la soluzione del Concordato fallimentare proposto sembra incontrare ostacoli rilevanti. 
"E' un servizio della Capitale, uno dei più importanti del Paese, 4 milioni di clienti – spiega Mazzoncini – quindi sarebbe assurdo che il gruppo Fs non se ne interessi. Riteniamo che nella situazione attuale dovrebbe essere fatta una gara". Certo, qualunque scenario futuro al momento è appeso al concordato preventivo depositato presso il Tribunale. I giudici hanno espresso più di un dubbio invitando l'azienda a operare una serie di modifiche entro il 30 maggio, data dell'udienza. "Vediamo ora cosa succede all'interno del concordato, ovviamente auguro ad Atac e a Paolo Simioni (ad Atac, ndr) che è una persona che conosco e stimo e che sta cercando di fare del suo meglio tutta la fortuna possibile – prosegue l'ad e dg Fs Renato Mazzoncini – ma immagino che all'interno del suo piano di concordato lui non possa che traguardare l'ipotesi di gara". Quindi, "qualora il servizio di Roma o Atac andasse in gara noi siamo sicuramente disponibili per il Comune di Roma, per dare una mano con la nostra capacità", garantisce Mazzoncini. Alla domanda su cosa voterebbe al referendum sulla privatizzazione di Atac Mazzoncini risponde ironico: "Sono residente bresciano e a Brescia non c'è nessun referendum".

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Roma, ventisei buche in cento metri la strada dove si procede a zigzag

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Lorenzo D'Albergo) – Roma, città di buche. Di voragini e asfalto pronto a sgretolarsi al primo gocciolare. Così, nel navigatore degli automobilisti capitolini, si è installata in piena autonomia una mappa speciale: ogni quartiere ha le sue insidie, ciascuna strada i suoi pericoli. Con casi da Guinness dei primati. Come a San Giovanni, dove in via Amiterno in poco più di 100 metri, al volante o in sella a uno scooter, si incrociano 26 tra buche e depressioni.

La più grande — 11 centimetri di profondità per una larghezza che supera abbondantemente il metro — si trova a pochi passi dall’incrocio con via Veio. Le ruote delle vetture di passaggio, tra gli improperi dei conducenti distratti, affondano nel cemento ormai ridotto a una collezione di grossi ciottoli. Il colpo si fa sentire, gli ammortizzatori vengono messi a durissima prova. I più attenti, invece, ricorrono alla cara vecchia tattica del dribbling in velocità: si stringono sulla sinistra, sfiorando le strisce blu e le macchine posteggiate in strada, e tirano dritto fino al semaforo che li divide da via Magnagrecia. I più sventurati, invece, tirano dritto. Si lasciano alle spalle le 26 voragini per spuntare in via Faleria. Qui la conformazione del manto stradale è a gobba di dromedario. Il centro della carreggiata spicca rispetto ai lati consumati dal passaggio degli autobus. Già, perché i torpedoni non lasciano scampo all’asfalto.

Il loro andirivieni lo ha piegato irrimediabilmente. Le buche, poi, sono il naturale corredo. Da queste parti, lo dice il barista e lo conferma la titolare della tintoria, non si vedono operai da un bel pezzo. «Almeno da tre anni — fa ricorso alla sua prodigiosa memoria la signora Annalisa Venturi, 83enne che del quartiere conosce ogni metro quadrato dal 1972 — due abbondanti a voler essere generosi». Se potesse, anche il cerchione appoggiato malinconicamente contro il bordo del marciapiede annuirebbe. Chissà chi lo ha perso, chissà quale cratere sia il responsabile del suo smarrimento.

Nel dubbio, bisogna affidarsi alle parole della sindaca Virginia Raggi. Il Campidoglio a trazione grillina è alle prese con il “piano Marshall” dei rattoppi, con il progetto #Stradenuove e con un’assessora ai Lavori Pubblici, l’ex attivista pentastellata Margherita Gatta, invisa a buona parte dei consiglieri 5S. La prima cittadina, almeno per ora, tira dritta: «Quando i lavori di rifacimento delle strade sono fatti male, dopo poco tempo si creano le buche perché l’asfalto si deteriora velocemente. E, se sono fatti male, i lavori vanno rifatti dalle aziende che non hanno rispettato il contratto».

Il proposito dell’inquilina di palazzo Senatorio si è realizzato in via della Maglianella, quadrante Sud di Roma. Ma anche in via Amiterno c’è chi attende di sapere a chi girare con esattezza gli accidenti. Perché va bene mettere all’indice il Comune, il Simu (acronimo dietro cui in realtà si cela il dipartimento Lavori pubblici) o i municipi. Ma alla 26esima buca evitata — o centrata in pieno — vien proprio voglia di sapere con chi prendersela.

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Roma, evade dai domiciliari ma il braccialetto elettronico lo tradisce. Fermato dalla polizia, aggredisce gli agenti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

È evaso dai domiciliari e, sorpreso dagli agenti sul pianerottolo di casa, li ha aggrediti. Un romano di 41 anni, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, è stato arrestato per evasione, detenzione ai fini di spaccio, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Scattato l'allarme di allontanamento del braccialetto elettronico, gli agenti del reparto volanti, si sono recati a casa dell'uomo e lo hanno intercettato proprio mentre cercava di rientrare nell'appartamento
senza farsi vedere. Bloccato sul pianerottolo di casa, ha cercato di sottrarsi al fermo e ha aggredito i poliziotti.

Anche all'interno dell'auto di servizio e negli uffici di polizia, il 41enne ha iniziato a dare in escandescenze danneggiando prima gli interni del veicolo e poi aggredendo gli agenti. Durante una perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati alcuni pezzetti di hashish, un taglierino ancora sporco della stessa sostanza e alcune banconote di piccolo taglio.

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Centro Italia, consegnate 2946 Sae

Ad oggi il numero delle soluzioni abitative d'emergenza, consegnate nei comuni colpiti dal terremoto del 2016, sale a 2946. Il numero è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile che ha anche aggiunto che altre 491 casette sono sul punto di essere consegnate. L'ultima fase dell'opera di urbanizzazione è quindi in fase di completamento. Quando anche queste Sae verranno consegnate si arriverà al 94% del quantitativo totale ordinato. La situazione attuale è quella di 1300 casette consegnate alla regione Marche, 755 nel Lazio, 692 in Umbria e altre 199 in Abruzzo. In totale le Sae che sono state richieste per 50 comuni delle quattro Regioni sono 3845.  

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Roma, a un mese della neve il cortile della scuola resta chiuso: genitori protestano

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

In passato il problema aveva riguardo le volpi che, andandosene allegramente a spasso per il giardino, avevano costretto decine di bambini a restare in classe durante la ricreazione. Ora, invece, a lasciare interdetta la grande area esterna dell'Istituto compresivo Parco degli Acquedotti (via Lemonia) sono gli alberi pericolanti. A più di un mese dalla nevicata del 26 febbraio che ha indebolito migliaia di piante (compresi gli alberi nei cortili e nelle aree verdi delle scuole) nessuno – accusano decine di genitori – tra VII Municipio e Comune ha «provveduto a compiere le verifiche escludendo possibili crolli». Le famiglie sono in allarme, i piccoli da giorni, anche nelle ultime mattinate di sole con il rialzo delle temperature, sono rimasti in classe. «Mesi fa – accusa il padre di uno di loro – rimasero in aula fino alle 16.30 a causa delle scorribande delle volpi ora, invece, a causa delle conseguenze della neve, dovranno nuovamente rimanere reclusi, quindi senza neanche l'ora d'aria, e ciò per l'evidenziato problema della mancata verifica della stabilità dei pini del parco, che quindi non solo decorsi 20 giorni dalla nevicata non sono stati monitorati e potati, ma che gli stessi rimarranno in tale condizione sine die».

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Furto e danni in una sede Pd Roma

(Fonte: www.ansa.it)

Ignoti stanotte sono entrati in una sede del Pd di Roma, zona Laurentino, dove hanno rubato un televisore e provocato dei danni alla struttura. A renderlo noto il segretario del circolo in questione, quello del municipio IX in via Ignazio Silone, Alessandro Garrisi che spiega: "Stiamo scaricando le immagini delle telecamere che hanno immortalato i ladri, per darle alla polizia. Sembra siano entrati solo per il furto e dalle immagini che abbiamo visto sembrano anche un po' maldestri perché uno di loro è inciampato nei fili prima di portare via il televisore. Per entrare nella sede hanno sfondato un muro del circolo dal locale adiacente". L'allarme è scattato intorno all'1.30 quando sono stati sentiti rumori sospetti. Sul posto la polizia. "Solidarietà e vicinanza ai militanti democratici. E' un vergognoso atto di intimidazione politica e vandalismo che vorrebbe fermare l'azione politica del Pd nella nostra città e nel IX municipio", così il gruppo del Pd capitolino.
 

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Incidente stradale a Monteverde, grave il centauro

Grave incidente stradale questa mattina a Roma. In zona Monteverde e, più precisamente, in via Silvestri, è avvenuto uno scontro fra un'autovettura Mercedes e uno scooter Piaggio. Ad avere la peggio è stato il centauro che è stato trasportato in codice rosso all'ospedale San Camillo. L'uomo è al momento in gravi condizioni mentre l'automobilista non ha riportato ferite. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale per effettuare i rilievi e per capire la dinamica dell'incidente. Notevoli i disagi che si sono registrati alla viabilità. 

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Velletri: favoreggiamento alla prostituzione, in manette madre e figlio

I Carabinieri della Compagnia di Velletri (RM)  unitamente a personale della Compagnia Carabinieri di San Marco Argentato (CS) hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare personale e reale del Gip del Tribunale di Velletri per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione che ha portato all’arresto di un uomo ed una donna (madre e figlio) residenti a Mongrassano, un piccolo centro del cosentino. L’operazione è il frutto di un’articolata attività d’indagine svolta dai Carabinieri della Stazione di Ariccia, tra il novembre 2017 ed in gennaio 2018 coordinata dalla Procura di Velletri, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, i quali in concorso tra loro, hanno indotto alla prostituzione, una donna 28/enne, residente nell’area dei Castelli Romani. Nel corso dell’attività è stato accertato che l’uomo, di 47 anni, già gravato da precedenti penali, pubblicando un inserto on line con l’intento di instaurare nuove amicizie, adescava la giovane e spacciandosi come un facoltoso imprenditore, riusciva facilmente ad intraprendere un platonico rapporto sentimentale. In breve tempo, l’uomo faceva credere alla ragazza, di essere addirittura intenzionato a prenderla in sposa, prospettandole però, la necessità del meretricio quale fonte di guadagno per il finanziamento del matrimonio.
La vittima è stata costretta, anche con minacce, a riversare tutti gli introiti dell’attività di prostituzione e quantificati in ben 40 mila euro, in favore dell’uomo con ricariche su una carta prepagata intestata ad una anziana, risultata successivamente madre dello stesso, la quale consapevole del raggiro, era riuscita anche lei a convincere la giovane che la sua attività non era da considerarsi un tradimento poiché esercitata per una giusta causa.
Proprio per tali motivi, il Gip del Tribunale di Velletri, ha altresì disposto il sequestro per equivalente dei beni fino al raggiungimento della somma carpita illecitamente. I due soggetti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati tratti in arresto. L’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Cosenza mentre per l’anziana madre è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

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Politica

Giunta Raggi, lascia anche l’assessore Meloni: “Torno al Nord, non posso più trascurare la mia azienda”

(Fonte: www.repubblica.it)

La data ancora non c'è ma ormai è certo: Adriano Meloni, assessore al commercio del Campidoglio, si dimette dal suo incarico. È l'ennesimo componente della giunta Raggi ad abbandonare il Comune. Le dimissioni arrivano dopo una crisi profonda tra l'assessore e il gruppo 5 Stelle (specie il consigliere Andrea Coia, presidente della commissione commercio, che Meloni apostrofò "Coidicine" per la sua presunta vicinanza ai Tredicine, potente famiglia di bancarellai) che ne criticava l'operato. In un'intervista all'agenzia Dire, Meloni conferma l'addio e smorza però le polemiche: "I presunti screzi tra me e il consigliere Coia non c'entrano niente. Avevo deciso di allontanarmi dalla giunta già a luglio scorso, ho un'azienda da portare avanti e due anni di lontananza dal mio lavoro sono tanti. Mi piace occuparmi di Roma, che è la mia città, ma non posso più trascurare la mia azienda né la mia famiglia, che vive a Milano". Ieri sera il faccia a faccia con la sindaca che chiude l'esperienza di Meloni in Campidoglio. "Con la Raggi abbiamo deciso insieme di programmare questa uscita nel modo migliore per la città e per i romani. Ho dato alla sindaca il tempo per organizzarsi in modo molto tranquillo, non sono il nuovo Minenna. Non sto sbattendo la porta. Il rapporto con la sindaca non si è mai incrinato, forse anche grazie al mio approccio apolitico". E a dimostrazione di un clima positivo, Meloni continuerà a collaborare con la giunta 5 Stelle: "Siccome non mi interessano i soldi, ma voglio continuare a occuparmi di turismo, start up e moda, al momento l'idea è quella di una nomina a delegato della sindaca al turismo. Ma stiamo ancora ragionando. Vedremo quale sarà la formula migliore".