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Politica

Municipio II, siglata intesa per “Iulia Run”

Una scuola aperta al territorio che promuove lo sport, la socializzazione e l’inclusione. Con questo obiettivo la Presidente del Municipio Francesca del Bello e l’Assessore alle politiche educative Emanuele Gisci hanno siglato il protocollo di Intesa per la realizzazione della IULIA RUN. La manifestazione podistica che si terrà in occasione del Natale di Roma è erede della “Corsa di Giulio” ideata e organizzata nelle scorse edizioni dal Liceo Giulio Cesare. «Un evento che già negli anni ha rivestito una grande importanza per il nostro territorio e che oggi – ha spiegato Del Bello – può contare sulla partnership di altri soggetti che lo renderanno un vero e proprio appuntamento cittadino aperto agli studenti, agli sportivi e agli appassionati». L’intesa è stata, infatti, siglata dal Liceo Classico Statale Giulio Cesare, dalla LUISS Società Sportiva Dilettantistica, dal Municipio II Roma Capitale e dall’Associazione ex Alunni Liceo Giulio Cesare. Un percorso di 7.5 km e due tipi di corse: una competitiva e l’altra dilettantistica che avranno come punto di partenza la sede della Business School della LUISS in via Nomentana e come approdo il Liceo Giulio Cesare. «Una manifestazione con una forte rilevanza educativa e sociale che parte dal protagonismo della scuola – ha sottolineato Gisci –  ricordando che il Protocollo prevede anche l’organizzazione di una settimana di alternanza scuola – lavoro che coinvolgerà gli alunni del liceo con l’ausilio degli studenti dell’Università».

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Cronaca

Incidente di via Cristoforo Colombo, convalidato l’arresto per l’imputato

In riferimento ai recenti fatti accaduti il giorno 8 Marzo ultimo scorso in via Cristoforo Colombo, dove un automobilista si è reso responsabile dei reati di investimento ed omissione di soccorso in occasione di un controllo di Polizia Stradale, il Comando Generale intende precisare che l'arresto dell'imputato, in sede di processo con rito direttissimo svoltosi il giorno 9 Marzo u.s., è stato convalidato dall'Autorità Giudiziaria.
Quindi qualsiasi notizia di non convalida dell'arresto, come riferito dai suddetti articoli, non corrisponde alla realtà

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Politica

Paolo Ferrara su Cristina Grancio: “Un fantasma in cerca di protagonismo”

Dure le parole del capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Campidoglio Paolo Ferrara nei confronti della consigliera Cristina Grancio. Quest'ultima oggi ha fornito un parere negativo sul piano di sviluppo di piazza dei Navigatori. Ecco le parole del capogruppo pentastellato: «Il M5S ha delle regole e chi rispetta le regole é del Movimento 5 Stelle. Cristina Grancio non ha mai dato nessun contributo: cambi poltrona, si sposti in una di quelle delle opposizioni in modo da liberarci da una macchia nera che deturpa la bellezza del nostro gruppo». Sulla Grancio, che era stata già criticata in passato per la posizione assunta nei confronti del progetto del nuovo stadio della As Roma, ha inoltre aggiunto: «Assenteista in Aula e in commissione, spesso aggressiva, è tutto meno quello che dovrebbe rappresentare un consigliere del M5S. Roma ha bisogno di competenze, di impegno, di amici, di rispetto e solidarietà e lei non rappresenta nulla di questo. Un fantasma in cerca di protagonismo che si accompagna a persone che non c'entrano nulla con il nostro progetto, una persona che non contribuisce al nostro programma di cambiamento e dunque non vuole il bene della città».

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Cronaca

Colle Oppio, in manette presunto pusher

Nell’ambito delle quotidiane attività di controllo del territorio, gli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana della Polizia Locale di Roma Capitale hanno tratto in arresto K. I., pregiudicato di 20 anni senza fissa dimora di nazionalità malese, responsabile di spaccio di sostanza stupefacente. E’ quanto accaduto ieri nel tardo pomeriggio in via del Monte Oppio. Il giovane è stato notato dalla pattuglia mentre cedeva una bustina trasparente dal contenuto sospetto ad altro soggetto. Immediatamente fermato, l’uomo che aveva provveduto a cedere la bustina è stato invitato a consegnare la sostanza in suo possesso, che in principio aveva tentato di occultare nella bocca. Lo stesso ottemperava alla richiesta degli agenti e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso della somma di denaro provento dello spaccio. L’altro soggetto, datosi alla fuga alla vista degli agenti, lasciava cadere a terra la bustina contenente la sostanza che, all’esito di analisi di laboratorio , risultava essere marjiuana. L’uomo è stato tratto in arresto e una volta identificato sono emersi numerosi precedenti specifici per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti . L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto dell’uomo e disposto l’obbligo di firma.

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Cronaca

Monteverde, carabiniere spara e colpisce due donne in motorino

Sparatoria finita male in via Ozanam, a Monteverde. Una pattuglia dei Carabinieri, nel corso di un'operazione di polizia giudiziaria, ha cercato di bloccare un'auto che, oltre a non fermarsi allo stop, ha tentato d'investire un agente. A quel punto, quest'ultimo, con l'intento di fermare il conducente della macchina ha reagito sparando con la pistola. I colpi, tuttavia, non hanno raggiunto l'automobile in fuga ma due donne che transitavano sulla strada in motorino. Madre e figlia sono rimaste ferite e di conseguenza sono state trasportate all'Ospedale  San Camillo.

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Politica

Angelo Diario ai microfoni di RRC: “Tante differenze introdotte nel nuovo regolamento sugli impianti sportivi per massimizzare la qualità”

Angelo Diario, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle e Presidente della Commissione Sport e Personale è intervenuto questa sera ai microfoni di Radio Roma Capitale. Sull'approvazione del nuovo regolamento comunale sugli impianti sportivi ha evidenziato queste novità: «Tante le differenze introdotte. Prima di tutto c'è un riferimento esplicito alla carta di qualità dei servizi degli sportivi che si sostanzierà in standard minimi da rispettare in tutti gli impianti sportivi comunali. Secondo, abbiamo introdotto una diversa programmazione delle gestioni dal punto di vista economico e finanziario e tenendo conto dell'apllicazione obbligatoria delle tariffe. Lo scopo è quello di cercare di massimizzare la qualità dei servizi e delle strutture. Infine vogliamo introdurre una durata delle concessioni commisurata al ciclo di vita degli impianti. L'obiettivo è quindi quello di evitare di prolungare all'infinito le concessioni. Una novità assoluta introdotta in tutta Italia è l'obbligatorierà di essere  dei soggetti riconosciuti dal Coni. Potranno partecipare alle gare di affidamento degli impianti solo le associazioni che, nel loro statuto, contengono la finalità di svolgere attività sportive». In merito allo stadio Flaminio e il degrado che sta attraversando: «Il Flaminio è uno dei 12 impianti sportivi che abbiamo classificato come impianti di tipo "A" con un equilibrio economico non solo basato sulla tariffazione. Fino a ieri era considerato come viene considerata qualsiasi pista di pattinaggio, ma non è così perchè il Flaminio ha costi diversi e va programmata una differnte tipo di attività. Non è un campo da 100 euro l'ora ma fino a ieri era considerato così, come un campo di calcio qualsiasi. Sono in corso degli studi con la Sapienza per l'analisi strutturale e per gli investimenti da fare. Una soluzione non arriverà in pochi mesi, ma stiamo valutando di  ricominciare ad utilizzare lo stadio e aprire almeno parzialmente determinate aree. C'è l'idea di effettuare l'installazione di un piccolo skatepark, rimovibile in maniera rapida, per cominciare a combattere l'abbandono che c'è nello stadio. L'obiettivo è di renderlo un'area vissuta e non più abbandonata, poi proseguiremo con altri interventi che dureranno almeno un paio di anni. Anche l'anno scorso abbiamo fatto il punto della situazione e approvato vari progetti. Ora, con il nuovo regolamento, inizieremo a lavorare seriamente, c'è un dialogo continuo con il CONI che ha attenzione come noi alla struttura. Sono in contatto anche con il Ministero dell'Economia che si occupa di gestione del patrimonio e anche loro sono interessati a dare il loro contributo. Stiamo mettendo in bilanco 60-70 mila euro per la bonifica alla q

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Cronaca

Coppia di coniugi in manette: avevano rubato un’auto a febbraio

I Carabinieri della Stazione di Roma Divino Amore, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma – Ufficio G.I.P., hanno arrestato una coppia di coniugi, lei di 32 anni e lui di 38, con precedenti, entrambi domiciliati presso l’ex fiera di Roma, responsabili della commissione di un furto su autovettura presso il parcheggio sotterraneo di un grande magazzino, di Fonte Laurentina. Il furto è stato commesso lo scorso 14 febbraio, quando la coppia, a bordo della propria autovettura, dopo essersi avvicinati al veicolo in uso ad un cliente dell’esercizio, utilizzando una torcia, ha infranto il finestrino anteriore impossessandosi di alcuni effetti personali che si trovavano sul sedile anteriore, per un valore complessivo di circa 360 euro. Fondamentali, per lo sviluppo dell’attività d’indagine, sono stati i filmati del sistema di videosorveglianza che hanno permesso ai Carabinieri di individuare l’autovettura in uso ai ladri e di identificarli a seguito di numerosi servizi di osservazione e pedinamento. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad accertare le loro eventuali responsabilità in ordine alla commissione di altre decine di furti dello stesso genere commessi nella stessa area. Gli arrestati sono stati condotti rispettivamente nei carceri di Rebibbia e Regina Coeli.

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Politica

Regione Lazio, al via “Restart centro Italia”

A partire dal prossimo 10 maggio le imprese che intendono investire nelle zone dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2016-2017, potranno richiedere incentivi messi a disposizione con un bando dal Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) per i territori colpiti con la misura Restart centro-Italia. In arrivo per le aree laziali 6 milioni e 720.000 euro. Le risorse, previste dalla Legge 181 del 1989, hanno come obiettivo quello di favorire il rafforzamento del sistema industriale nel territorio dei Comuni vittime del terremoto delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. L’avviso pubblico, contenuto in una Circolare del Mise del 12 marzo 2018, è stato pubblicato sul sito del Ministero e di Invitalia ed è già consultabile; le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a Invitalia, a partire dalle ore 12 del 10 maggio prossimo e fino alle ore 12 del 9 luglio successivo. La quota riservata al territorio laziale è di 6.720.000 euro e gli incentivi sono rivolti a imprese costituite in società di capitali (comprese le società cooperative e le società consortili), gli investimenti dovranno prevedere spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro fino a un massimo di 10 milioni. Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile tra contributo a fondo perduto in conto impianti, contributo a fondo perduto alla spesa e finanziamento agevolato. Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che prevedano: la realizzazione di investimenti produttivi e/o per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione; un incremento o la salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Per quanto riguarda il territorio del Lazio, va sottolineato che la Regione ha voluto, all’interno dei criteri di valutazione specifici che ogni Regione può stabilire per la parte che la riguarda, l’inserimento come premialità di assunzioni provenienti da un bacino occupazionale di riferimento costituito da disoccupati, soggetti in cerca di occupazione o percettori di mobilità ordinaria o in deroga o di altri ammortizzatori sociali residenti nell’area dei 15 Comuni del cratere sismico reatino oppure residenti nel territorio della Regione Lazio, o iscritti in uno dei Centri per l’Impiego del Lazio, che siano stati licenziati da unità produttive site nell’area dei 15 Comuni del cratere. L’accesso alle agevolazioni prevede la determinazione di una graduatoria di ammissione redatta sulla base del criterio dell’incremento occupazionale; in caso di parità di punteggio è data priorità alla domanda che prevede il minor importo di agevolazioni richieste. In caso di parità di agevolazioni richieste e di incremento occupazionale, varrà l’ordine cronologico di presentazione delle domande. “Questo bando costituisce una grande opportunità per il rilancio delle aree della nostra Regione colpite dal sisma – ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Noi dal canto nostro abbiamo voluto inserire dei criteri preferenziali per le imprese che assumeranno disoccupati o lavoratori in difficoltà provenienti dalle aree del Cratere Sismico”. La Regione Lazio inoltre sta riattivando, per illustrare in tutto il territorio interessato il bando del Ministero, il camper informativo itinerante che già è stato utilizzato con successo l’anno scorso per il lancio del bando regionale destinato alle microimprese e Pmi dei Comuni colpiti dal terremoto. Per maggiori informazioni info@invitalia.it e http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/interventi-settoriali-ambientali-e-in-aree-di-crisi/centro-italia-area-del-sisma.

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Cronaca

Topi d’appartamento fermati dalla Polizia

"Dobbiamo controllare il contatore dell'energia elettrica", questa era la scusa adottata da una coppia di romani per entrare e rubare in un appartamento. Il fatto è avvenuto ieri sera, presso un'abitazione in via Giovanni da Procida, intorno alle 19:30. I due presunti ladri, una ragazza di 24 anni ed un ragazzo di 28, entrambi romani, si erano finti elettricisti interessati a controllare il contatore dell'energia per entrare dentro l'appartamento. Il proprietario di casa, insospettito dopo aver visto la coppia rovistare nei cassetti della sua camera da letto, è riuscito a fermarli e contattare gli agenti della Polizia di Stato. Quest'ultimi, giunti sul posto, hanno arrestato i due ragazzi con l'accusa di rapina in concorso. 

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Cronaca

Il caos affrancazioni travolge Roma: chiesti milioni di euro di risarcimento a chi ha venduto

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Ylenia Sina) “Oltre 5 milioni di euro suddivisi in circa 40 famiglie. La media è di 125 mila euro a testa”. Paolo Visintin ha tra le mani un elenco con tutti i nominativi dei componenti del comitato che si è costituito il 1 marzo scorso. Prende il nome dalla sentenza della Cassazione che ha cambiato per sempre le loro vite: comitato 'Venditori 18135'. Il 22 febbraio scorso Romatoday ha raccontato la sua storia e da allora “sono stato letteralmente investito da una valanga di mail e telefonate”. Visintin è stato condannato a risarcire l'acquirente della sua vecchia abitazione con quasi 300 mila euro. E come lui decine di famiglie negli ultimi mesi del 2017 si sono viste recapitare a casa lettere firmate da avvocati con richieste simili. Ad accomunarli il fatto di aver rivenduto a prezzi di libero mercato appartamenti realizzati ed acquistati in regime di edilizia agevolata. Le compravendite sono avvenute davanti a notai. Gli uffici preposti del Comune hanno dato il proprio via libera. “Chi di noi voleva vendere è stato indirizzato al libero mercato. Ora in questo comitato siamo 40 ma siamo sicuri che il numero crescerà presto”.
I 5 milioni di euro su 40 abitazioni rappresentano solo una piccola fetta di un settore edilizio che nella sola capitale, questa la stima, conta circa 200 mila abitazioni. Un numero parziale ma indicativo per delineare il fenomeno complessivo. Tor Pagnotta, Spinaceto, Osteria del Curato, Romanina, Casal de' Pazzi, Muratella, Casal Monastero, Laurentino, Lunghezza, Portuense, Grottaperfetta, solo per citarne alcuni. Stiamo parlando di oltre un centinaio di quartieri di periferia cresciuti a ridosso del Grande raccordo anulare negli ultimi quarant'anni, realizzati su terreni pubblici, con agevolazioni per i costruttori, destinati ai “ceti meno abbienti”. I cosiddetti piani di zona, termine ormai famoso a Roma per una serie di inchieste per truffa sui prezzi di affitto e di vendita che hanno riguardato alcuni, si stima decine, di questi quartieri. 
Il via libera del Comune
Queste case realizzate con agevolazioni pubbliche proprio per essere destinate ai ceti meno abbienti hanno rappresentato per anni una significativa iniezione nel mercato immobiliare romano. Vendute e rivendute. Il dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica era del parere favorevole. Il limite per la “liberalizzazione del prezzo massimo di cessione” era fissato in cinque anni. In una lettera indirizzata al Consiglio notarile di Roma, datata 4 marzo 2013, si legge: “Le convenzioni stipulate da Roma Capitale […] non introducono divieti convenzionali di inalienabilità delle singole unità abitative”. Per “snellire” l'attività amministrativa, “tenuto conto che si è consolidata la prassi per la quale ogni compravendita debba essere preceduta dal nulla osta di questo ufficio, sebbene non dovuto”, il dipartimento invitava a divulgare il contenuto della lettera.
Parla l'avvocato: "Anche i venditori dovrebbero poter affrancare"
Caos dopo la sentenza
Nel settembre del 2015 una sentenza della Cassazione afferma che l'interpretazione della legge applicata per anni per la vendita era errata: il prezzo di queste abitazioni doveva restare calmierato anche nelle seconde e successive compravendite. Il valore di migliaia di case di proprietà crolla di colpo e in poche settimane è il caos. Romatoday lo ha raccontato nel gennaio del 2016: rogiti congelati, compravendite bloccate. I secondi e terzi acquirenti che avevano acquistato queste abitazioni a prezzi di mercato si ritrovano con case che valgono meno della metà. Scoppiano proteste. A qualcuno saltano le trattative, qualcun altro ci rimette migliaia di euro. Con la lentezza che spesso accompagna gli iter burocratici, il Campidoglio apre una finestra per tamponare questa situazione: l'affrancazione. Siccome le case sono state costruite su terreni comunali, tecnicamente 'in diritto di superficie', versando una quota all'amministrazione capitolina si libera l'immobile dal vincolo del prezzo calmierato. 
Ricorso ai venditori
Intanto però un altro fronte si stava aprendo per i venditori. La Sentenza della Cassazione ha, di fatto, invalidato una parte di migliaia di compravendite, quella relativa al prezzo. Sul fronte giudiziario scatta una vera e propria battaglia che sta iniziando ora a far sentire i propri effetti. Nella cassetta delle lettere dei proprietari di queste abitazioni compaiono proposte di supporti legali e finanziari per intraprendere azioni legali. Tra gli ultimi mesi del 2017 e i primi del 2018, anni dopo la compravendita, in quelle dei venditori arrivano le richieste di risarcimento da avvocati nominati dagli acquirenti.
La storia di Lucia 
A Lucia, nome di fantasia, la lettera arriva nell'ottobre del 2017. “Ero all'oscuro di tutto, mi sono sentita morire” racconta. “Mi veniva richiesta la differenza tra il prezzo a cui avevo acquistato nel lontano 1998, c'erano ancora le lire, e quello della successiva vendita avvenuta nel 2013. La cifra richiesta ammontava a circa 230 mila euro”. Quando nel 2000 Lucia andò ad abitare nella sua casa a Fonte Laurentina, quartiere subito fuori l'anello del Grande raccordo anulare, a ridosso della Laurentina, il suo palazzo era uno dei primi realizzati. “Era disperso nel nulla. Non c'erano nemmeno i lampioni per le strade, figuriamoci i negozi e i servizi. Addirittura avevamo problemi con le pecore e i cani pastore”. Nel 2013 è tutto diverso, anche se il quartiere continua ad essere molto lontano dall'ufficio del centro dove Lucia lavora. Dopo una tragedia familiare ed una difficile malattia decide di vendere e di avvicinarsi al posto di lavoro. “Ho chiesto chiarimenti al Comune e mi ha dato il via libera”. La compravendita avviene davanti a un notaio. “Alla fine siamo arrivati a mediazione: 80 mila euro. È stato un incubo, sembrava potessero chiedermi qualsiasi cifra. Perché non hanno accettato il prezzo dell'affrancazione? Me ne sarei fatta carico ma la proposta è stata respinta”.
La storia di Veronica
Una storia simile, nelle sue inevitabili peculiarità, è stata vissuta da molte altre persone con cui Romatoday ha potuto parlare. Veronica (sempre nome di fantasia) ha acquistato “per 250 milioni di lire nel 1996. Dopo 11 anni, nel 2007, io e mio marito decidiamo di vendere. Ci siamo affidati ad un'agenzia. Il Comune ha dato il suo via libera. La compravendita è stata seguita da un notaio”. Prezzo di vendita: 345 mila euro. La differenza è di 220 mila euro. “La lettera con la richiesta arriva il 10 marzo del 2017. L’inizio delle nostre notti in bianco. Non abbiamo tutti quei soldi perché dalla vendita abbiamo comprato un’altra casa. Mio marito è impiegato e abbiamo due figli”. Si tenta la strada della mediazione. “Ci siamo sentiti completamente indifesi. Alla fine ci siamo accordati per 60 mila euro”. 
La storia Anna
Con il nulla osta del Comune tra le mani Anna ribadisce: “Abbiamo seguito le indicazioni di notai e agenzie immobiliari”. A lei hanno chiesto oltre 350 mila euro. La casa acquistata nel lontano 1997 dal padre, che lei ha in parte ereditato insieme alla madre ottantenne, si trova a Talenti. È un attico di 130 metri quadrati, con 100 metri quadrati di terrazzo e il garage privato. Era costato 350 milioni di lire. “Attorno non c’era niente. Nemmeno il panettiere. Non come oggi”. L’appartamento è stato rivenduto nel maggio del 2015 a circa 500 mila euro. “Si era già iniziato a parlare di affrancazione ma non del vincolo del prezzo. Ci siamo rivolti ad un’agenzia e ad un notaio. Era tutto scritto nell’atto di vendita. Ora ci chiedono oltre 358 mila euro più danni quando gli attuali proprietari possono decidere di affrancare subito dopo. Con 20-30 mila euro la loro casa potrà essere rivenduta a prezzi di libero mercato”. 
Nasce il comitato
Tre voci del comitato 'Venditori 18135' che sulla carta conta 18 nominativi ma che ha già attirato l'attenzione di molte più persone. “Vogliamo tutelare i diritti dei venditori e rivendicare che queste compravendite sono avvenute in totale buona fede” spiega Visintin che del comitato è diventato il presidente. “Questa è una licenza legalizzata alla speculazione. Ora siamo una quarantina di persone. Ma sono sicuro che è solo l’inizio”.