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Camorra e ‘ndrangheta per spartirsi il traffico di cocaina della Capitale, 19 arresti

(Fonte: www.romatoday.it)

Camorra e Ndrangheta a Roma. Risveglio con il rumore degli elicotteri dei carabinieri per gli abitanti San Basilio e del litorale romano. Dalle prime luci dell'alba, nelle province di Roma Napoli, duecento carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio dei colleghi di Napoli, di elicotteri e di unità cinofile dell’Arma, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con la quale si dispone la custodia cautelare per 19 persone (16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). 

Camorra e Ndrangheta a Roma 

Per gli arrestati, tra i quali c’è anche una donna e alcuni soggetti di origine albanese, le accuse rivolte sono, a diverso titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, aggravata dall’uso delle armi, spaccio di droga e a due di essi viene contestato il reato di lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose. 

Due distinte organizzazioni criminali 

L’indagine, dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, ha consentito di documentare l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, entrambe armate e dedite al narcotraffico, in stretta sinergia tra loro, di cui una di tipo mafioso, a connotazione camorristica, capeggiata dai fratelli Salvatore Genny Esposito e l’altra con a capo Vincenzo Polito, che  si avvaleva della collaborazione di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, le famiglie Filippone Gallico, presenti nella Capitale.

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Roma: ubriaco e contromano, militare uccide autista

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Michela Allegri, Rosalba Emiliozzi e Marco De Risi) – Ubriaco, imbocca contromano il Grande Raccordo Anulare, si schianta contro un'auto e uccide il conducente. Alla guida di una Ford C-Max impazzita, un carabiniere in servizio al Comando generale, A. F., 59 anni. È stato sottoposto a diversi interventi chirurgici e ora si trova in ospedale in stato d'arresto. L'accusa è omicidio stradale aggravato. La vittima è un trentacinquenne di origine pugliese, che risiedeva da tempo a Roma: Giuseppe Petraroli, originario di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi. Viaggiava a bordo di una Ford Fiesta, l'impatto con l'auto contromano è stato violentissimo ed è morto durante i tentativi di soccorso. L'Arma esprime cordoglio ai familiari della vittima e vicinanza alla famiglia del militare, ricoverato in gravi condizioni. I provvedimenti disciplinari a carico dell'indagato dipenderanno dall'evoluzione del procedimento penale.

LO SCONTRO
I fatti risalgono all'una, nella notte tra lunedì e martedì. Lo scontro è avvenuto lungo la corsia interna, tra le uscite Nomentano e Sant'Alessandro. A indagare sul caso è la pm Barbara Zuin. Dopo l'impatto, la Fiesta si è ribaltata più volte: il trentacinquenne era ancora in vita quando è stato soccorso, ma è morto poco dopo essere stato estratto dalle lamiere dell'auto. Il carabiniere, residente a Roma, è rimasto gravemente ferito. È stato portato dall'ambulanza all'ospedale Sant'Andrea. Sottoposto ad alcoltest, è risultato positivo, guidava in stato di ebbrezza ed è stato arrestato in flagranza di reato. Il tasso alcolemico rilevato dai medici era 2,15: elevatissimo, considerando che il limite consentito è 0,5. Ora, il militare è ricoverato in coma farmacologico ed è piantonato in ospedale.

Nel frattempo, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. La Stradale ha effettuato i primi rilievi: gli accertamenti hanno stabilito che si tratterebbe di uno schianto avvenuto contromano con il conducente della monovolume che guidava sotto l'effetto dell'alcol e che ha urtato la Fiesta lungo la corsia di sorpasso.

GLI ACCERTAMENTI
L'intera corsia è stata chiusa fino alle 4,30 per consentire le operazioni di soccorso e gli accertamenti delle forze dell'ordine. Le due auto sono state trovate a una distanza di circa 50 metri l'una dell'altra. Si sono rigirate e ribaltate più volte lungo l'asfalto. Per ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente sarà necessario attendere l'informativa finale della polizia giudiziaria. La Polizia Stradale di Settebagni, fin da subito, ha ipotizzato che una delle due auto avesse imboccato la carreggiata contromano. Con indagini più approfondite, a distanza di qualche ora, gli inquirenti hanno stabilito che a guidare in senso opposto a quello di marcia fosse stato il cinquantanovenne. Un errore forse provocato da una manovra azzardata e dall'ubriachezza. Il sospetto è che il carabiniere abbia iniziato a viaggiare nella carreggiata interna del Gra contromano all'altezza dello svincolo della Centrale del Latte. Altri accertamenti sono in corso per ricostruire con maggiore chiarezza ogni aspetto del grave incidente.

LA VITTIMA
Giuseppe Petraroli, appassionato di calcio, viaggi e palestra, lavorava alla Decathlon. Sotto choc i parenti che, ieri, appresa la notizia, sono partiti dal Salento per raggiungere la Capitale. Strazio all'obitorio, dove il corpo è ancora a disposizione della magistratura che ha disposto l'autopsia.

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Asili nido, la Giunta capitolina approva la delibera

La Giunta capitolina ha approvato la delibera sulla rete dei servizi educativi comunali. Il provvedimento conferma gli orientamenti previsti dalla DGC n. 49 del 30/03/2017 prevedendo diverse novità. Una di queste è la possibilità per i nuclei familiari in cui sia presente un genitore con disabilità, la facoltà di presentare istanza prioritariamente per un nido convenzionato, che risulti più idoneo alle esigenze dello stesso nucleo familiare.

Inoltre, la delibera fissa a partire dall’anno educativo 2019/2020 al 15 febbraio di ogni anno la data di pubblicazione, per 30 giorni, del bando cittadino d’iscrizione ai nidi capitolini, in modo da rendere stabile la data di pubblicazione del bando, anticipando ulteriormente i tempi e permettendo alle famiglie un ampio margine di programmazione. 

Viene anche stabilito che le domande fuori termine potranno, in ogni caso, essere accolte dalle Strutture Territoriali e saranno oggetto di una graduatoria a parte, elaborata secondo i criteri fissati per le domande pervenute nei termini.

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Via di Vannina, nove mesi dopo tornano i blindati: cento migranti sgomberati

(Fonte: www.romatoday.it)
(di Ginevra Nozzoli)Sgombero questa mattina in via Vannina, in un ex capannone industriale al civico 76. Gli agenti della Polizia di Stato, sul posto con mezzi blindati e unità cinofile, hanno allontanato un centinaio di occupanti, quasi tutti trasferiti all'ufficio immigrazione della Questura in via Patini per l'identificazione. 
Sono uomini e donne, per lo più originari del Niger e del Gambia, in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno temporaneo. Molti hanno fatto ricorso, in primo grado o in appello, a seguito al no della commissione che ha esaminato le loro richieste, come spiegano a RomaToday i membri di Alterego, associazione che si occupa della tutela legale dei migranti. E che presente sul posto denuncia: "E' una vergogna non c'era nemmeno un assistente della sala operativa sociale – commenta Federica Borlizzi – nonostante il Comune sia stato informato con anticipo dello sgombero di oggi". Almeno per ora dunque, non ci sono alternative alloggiative sul piatto per gli sgomberati, molti giovani tra i 20 e i 30 anni. "Li hanno divisi in due gruppi, chi con i documenti, chi senza documenti, e li hanno portati per l'ennesima volta in Questura". 
Un déjà vu, quello di oggi in via di Vannina, una parallela sterrata della Tiburtina, compresa tra Tor Cervara e il Grande raccordo anulare. Lo stesso stabile, di proprietà privata, era stato sgomberato lo scorso giugno, insieme a quello a fianco, al civico 74, subito dotato di vigilanza privata per scongiurare ulteriori occupazioni. L'operazione di nove mesi fu oggetto di aspre critiche da parte delle associazioni umanitarie, accorse per dare una mano agli allora cinquecento immigrati rimasti per strada. Si parlò, tramite le testimonianze dei diretti interessati, di intervento violento da parte degli agenti, che stando ai racconti utilizzarono idranti e manganelli per allontanare le famiglie dai locali. 
 

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Roma, «Via dei Cerchi pedonale»: l’ultima proposta del Campidoglio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Al vaglio dell'amministrazione capitolina l'ipotesi della pedonalizzazione di via dei Cerchi, con una corsia preferenziale destinata al solo transito del trasporto pubblico e l'avanzamento e rivisitazione degli accessi ztl limitrofi alla via che costeggia il Circo Massimo. Il progetto, illustrato stamattina dall'ingegner Fabrizio Benvenuti di Roma Servizi per la mobilità, nell'ambito della commissione capitolina Mobilità, risale al 2005 ed «è stato oggi rispolverato e richiederà sicuramente un aggiornamento», ha spiegato Benvenuti. Tuttavia sono due le ipotesi a cui lavorerà nei prossimi mesi Roma Servizi per la Mobilità: una prima prevede una chiusura parziale di via dei Cerchi, che rimarrebbe aperta al traffico veicolare soltanto nell'ultimo tratto all'altezza dell'intersezione con via di San Teodoro e via dell'Ara Massima di Ercole, per consentire lo spostamento ai mezzi privati verso via della Greca e di conseguenza verso le altre arterie limitrofe. La seconda ipotesi, più radicale, prevede la chiusura totale di via dei Cerchi fino all'altezza della Bocca della Verità, con uno spostamento del traffico veicolare principalmente sulle arterie che costeggiano il Tevere. «Il progetto» in entrambe le soluzioni «prevede la rivisitazione del varco Ztl, il restringimento della corsia per dare più spazio ai pedoni di via Petroselli», ha sottolineato Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità. Inoltre è già «progettata la realizzazione di una pista ciclabile su via dei Cerchi – ha spiegato Benvenuti – , poiché il progetto inizialmente nasce dall'idea di unire le due aree archeologiche del Palatino e del Circo Massimo. L'idea iniziale era infatti quella della pedonalizzazione completa di via dei Cerchi con una corsia, a doppio senso, riservata al trasporto pubblico». Tre sono i nodi centrali del progetto «un nuovo uso di via dei Cerchi – ha proseguito Benvenuti – la riorganizzazione del traffico a via di Porta Capena e la riqualificazione di piazza Bocca della Verità». Nell'ambito della riqualificazione di quest'ultima, l'idea è quella di vietare il parcheggio delle auto nell'area di sosta che oggi è nel mezzo del passaggio tra il dipartimento capitolino al commercio e via Petroselli, nei pressi di Bocca della verità. L'area «dovrebbe essere destinata a un punto di raccolta pedonale, magari con panchine» secondo le consigliere M5s, Alisia Mariani e Alessandra Agnello, la quale ha aggiunto anche che «bisogna comunque intervenire soprattutto sulla sosta selvaggia. Vengono parcheggiate le macchine in divieto di sosta e si creano ingorghi perché gli autobus non riescono a circolare. Qualche volta ci sono manifestazioni e viene chiusa via dei Cerchi, è una meraviglia questa parte storica quando è pedonale. C'è il borghetto che è un presepe ma oggi invaso dalle macchine. Di turisti ce ne sono tantissimi. La chiusura pedonale completa di via dei Cerchi, che va fatta se vogliamo fare una scelta coraggiosa, rende vivibile questi piccoli borghi preziosissimi». Secondo la consigliera dem, Ilaria Piccolo, «tutti vorremmo una città da vivere a piedi, ma un conto sono i turisti e un conto sono coloro che ci vivono. Non è realistico credere che non entrino più le auto in centro, spostare il varco Ztl significa solo spostare la doppia fila centro metri più avanti. Questo lo si può fare quando avremo gli strumenti, come 500 autobus in più, e le condizioni idonee affinché i cittadini, che non sono turisti, lascino a casa il mezzo privato». D'altro avviso il presidente M5s della commissione, per cui «è corretto cominciare a pensare in prospettiva – ha spiegato Stefàno – Dobbiamo lavorare per eliminare le automobili dal centro storico».

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Ladispoli, omicidio Vannini: il pm chiede 21 anni per Ciontoli e 14 per i familiari

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Condannare a 21 anni di carcere Antonio Ciontoli e a 14 la moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina e Federico. Sono le richieste del pm al processo per la morte di Marco Vannini, deceduto il 18 maggio del 2015, a Ladispoli, dopo un colpo sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata del giovane. Il processo, davanti alla prima Corte d'Assise di Roma, vede sul banco degli imputati l'intera famiglia Ciontoli accusata dalla pm Alessandra D'Amore, titolare delle indagini, di aver ritardato i soccorsi al giovane nel tentativo di coprire quanto accaduto per timore delle conseguenze. Per loro l'accusa è di omicidio volontario in concorso. Nel processo è imputata anche  la fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, per la quale l'accusa chiede due anni di carcere (con sospensione della pena) per omissione di soccorso.
 

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Carabinieri fermano quattro ragazzi under 21

I Carabinieri della Stazione Roma piazza Farnese hanno arrestato 3 ragazzi e una ragazza di età compresa tra i 19 e i 21 anni, tutti studenti romani, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I giovani si trovavano nei pressi di ponte Sisto e il loro confabulare con altri coetanei che andavano e venivano dalle rispettive comitive, ha insospettito i Carabinieri che hanno deciso di controllarli. Grazie alla perquisizione scattata sul posto, i militari hanno rinvenuto nelle loro tasche decine di dosi di marijuana che li hanno spinti ad approfondire le verifiche nelle rispettive abitazioni. Nella camera da letto del 20enne del gruppo, incensurato, i Carabinieri hanno scoperto  quasi 2 Kg di marijuana, bilancini di precisione e circa 500 euro in contanti. Altro rinvenimento importante è stato fatto nella casa dell’unico giovane con precedenti, il 19enne, che nascondeva sotto il materasso della sua camera da letto altri 1.500 euro in contanti e una serie di appunti contabili comprovanti l’attività di spaccio. Nei guai è finito anche uno dei loro “clienti”, un ragazzo romano di 17 anni, che è stato trovato in possesso di 70 gr. di marijuana appena acquistata dal gruppo di pusher millenials e denunciato a piede libero. I ragazzi arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

 

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Roma, San Camillo, Antonietta Gargiulo lascia l’ospedale

(Fonte: www.repubblica.it)

Antonietta Gargiulo è stata dimessa dal San Camillo. Questa mattina i medici hanno ritenuto che non avesse più bisogno di cure dell'ospedale romano. La 39enne è stata ferita a colpi di pistola il 28 febbraio dal marito Luigi Capasso a Cisterna di Latina. L'uomo ha ucciso le due figlie prima di suicidarsi. Le sue condizioni cliniche, fa sapere il nosocomio, sono buone.
 

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Roma, donna spinta sotto la metro: l’indagato ritenuto «incapace di intendere e volere»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)
Incapace di intendere e volere. E' questo l'esito della perizia disposta dal gip Vilma Passamonti e illustrata oggi dal professor Stefano Ferracuti nel corso dell'incidente probatorio a carico di Igor Trotta, l'uomo di 47 anni che, lo scorso 26 gennaio spinse una donna di origini peruviane sotto i vagoni della metro alla stazione Eur-Fermi. Trotta difeso dall'avvocato Maurizio Scuderi, verrà ora trasferito presso una residenza assistita (Rems) per l'esecuzione delle misure di sicurezza e per essere seguito dagli specialisti. Lo scorso 26 gennaio intorno alle 13, la donna che da più di vent'anni vive a Roma e lavora come colf e collaboratrice domestica, stava aspettando il treno alla stazione Eur-Fermi quando Trotta d'improvviso la spinse giù. Questione di pochi istanti, la donna fu estratta viva dai vigili del fuoco, intervenuti con due squadre e un carro sollevamenti, e fu trasportata d'urgenza all'ospedale San Camillo (dove tutt'ora è ricoverata). Per l'incidente, che le ha provocato diversi traumi e fratture, i medici le hanno dovuto amputare la mano sinistra.
 

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Studentessa di 14 anni scomparsa

Non si hanno notizie, da ieri, di una ragazzina di 14 anni. La studentessa di una scuola secondaria di I grado è scomparsa ieri mattina, prima dell'inizio delle lezioni. I genitori, preoccupati, si sono recati al commissariato di polizia Colombo per denunciarne la scomparsa. Sono in corso le indagini e, al momento, non si esclude la pista dell'allontanamento volontario.