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Cronaca

Roma, vendeva carne e cocaina: arrestato macellaio

(Fonte: www.repubblica.it)

Carne e cocaina; questo vendeva il titolare di una macelleria arrestato dalla Polizia di Stato nella zona di Val Melaina. Gli investigatori del commissariato Romanina, diretto da Laura Petroni, nell'ambito dei servizi di polizia giudiziaria dedicati al contrasto alla spaccio, erano venuti a conoscenza della doppia veste di L.C. , 49enne romano, macellaio e pusher. Dopo i primi accertamenti, i poliziotti hanno "fatto visita" alla macelleria; l'uomo, per alleggerire la sua posizione, ha consegnato lui stesso pochi grammi di cocaina che teneva in un cassetto posto sotto il bancone della carne, ma gli investigatori, non convinti, hanno comunque perquisito l'intera macelleria: in un magazzino, tra i motori delle celle frigo, hanno trovato piu' di 100 grammi di cocaina, suddivisa in 426 dosi. Sequestrati anche 3.200 euro che il macellaio teneva fuori dalla cassa. E' stata perquisita anche l'abitazione del pusher ed in bagno sono stati  trovati anche 50 grammi di hashish. L'uomo e' agli arresti domiciliari

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Cronaca

Procura di Roma apre fascicolo sullo scandalo “Datagate”: «Possibili violazioni della privacy di utenti italiani»

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

La Procura di Roma apre un fascicolo, al momento senza indagati o ipotesi di reato, sull'esposto presentato dal Codacons in relazione allo scandalo «Datagate» e il possibile coinvolgimento degli utenti italiani che hanno profili su Facebook. L'indagine è affidata al procuratore aggiunto, Angelo Antonio Raganelli, che ha la delega sui reati informatici e relativi alla privacy. Nell'esposto del Codacons si chiede alla magistratura di verificare possibili fattispecie previste dall'Art. 167 del Codice della Privacy (Trattamento illecito di dati) e dall'art. 169 (Misure di sicurezza).

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Cronaca

In fuga con il suv rubato al concessionario: fermato dopo inseguimento a Roma est

(Fonte: www.romatoday.it)

(di Mauro Cifelli) – Una volante davanti ed uno di dietro a sbarrargli la strada. Così è finita la fuga di un 40enne romano a bordo di un suv rubato da oltre 60mila euro. E' accaduto nella periferia est della Capitale. Ad essere intercettato tramite segnale satellitare un Mercedes GLE usato come test drive, risultato rubato assieme ad un'altra vettura identica in un autosalone della via Salaria. 

Suv rubato a Colle Monfortani

La caccia al suv rubato ha cominciato a prendere corpo intorno alle 21:00 di mercoledì, quando il segnale Gps del Mercedes rubato qualche giorno prima al concessionario ha allertato la sala operativa delle forze dell'ordine, indicandolo in sosta in via Afragola, zona Colle Monfortani, fra Colle Prenestino Ponte di Nona. Allertate dalla Centrale Operativa della Questura di Roma sulle sue tracce si sono messe gli agenti delle volanti in servizio di controllo del territorio. 

In fuga sulla via Polense 

Agganciato il segnale Gps, il Mercedes GLE è stato intercettato dagli agenti di polizia sulla via Polense, in direzione fuori Roma. Nonostante il segnale di stop l'autista del suv ha però dato il via ad un pericoloso inseguimento, terminato quando una seconda Volante della caserma di via Guido Reni è riuscita con una manovra repentina a sbarrargli la strada, prima che potesse arrivare al vicino casello autostradale di Villa Adriana di Tivoli. Bloccato in una morsa dalla seconda auto della polizia che lo seguiva, il fuggitivo non ha potuto far altro che fermarsi.

Rubati due test drive 

Accompagnato negli uffici del commissariato Casilino Nuovo, il fuggitivo è stato identificato in un 40enne romano, già conosciuto alle forze dell'ordine, e poi denunciato per ricettazione. Il suv è stato riconsegnato all'autoconcessionario. Stessa sorte per la seconda Mercedes GLE rubata, ritrovata a Pomezia dalle forze dell'ordine. Svolti accertamenti le due vetture, una bianca ed una nera, sono risultate essere due suv utilizzati dall'autosalone per fare i test drive agli acquirenti interessati all'acquisto. 

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Politica

Roma, al Parlamento spunta il murales del bacio tra Salvini e Di Maio

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Nel centro di Roma, in via del Collegio Capranica a due passi da Montecitorio, è spuntato un murales che ritrae la scena di un bacio tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Nel giorno in cui si apre la XVIII legislatura, con le votazioni dei presidenti di Camera e Senato e i partiti alla ricerca di un accordo, i due leader compaiono sui muri della città raffigurati l'uno di fronte all'altro, con i rispettivi loghi di partito stampati sulle giacche e un cuore rosso sullo sfondo. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

Poco distante è comparso anche un altro murales che raffigura Giorgia Meloni con in braccio un bimbo africano. Da ieri sera è scattato il piano sicurezza per l'insediamento delle Camere con controlli accurati e una "green zone" nel centro di Roma dove non sono consentire manifestazioni.

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Cronaca

Campidoglio, prosegue la lotta all’abusivismo commerciale

Proseguono a ritmo serrato le attività di contrasto all’abusivismo commerciale portate avanti dalla Polizia Locale in linea con gli obiettivi indicati dall’Amministrazione capitolina.
Durante lo scorso mese di febbraio, sono stati effettuati 19.325 controlli sul commercio in area pubblica, che hanno portato a un totale di 890 sequestri amministrativi, 88 sequestri penali e 376 sanzioni comminate a venditori abusivi e possessori di merce contraffatta.
Diverse le tipologie di beni di consumo sequestrati, per un totale di 50.000 pezzi fra merce contraffatta, non a norma o venduta abusivamente.
Le requisizioni più consistenti hanno riguardato due settori: quello della moda, per un totale di 15.507 capi d’abbigliamento sequestrati, e quello dell’elettronica, per un totale di 9.206 pezzi.
Quanto al comparto alimentare, sono stati confiscati 586 kg di prodotti agroalimentari e 274 litri di bevande.
«Continuiamo a lottare contro l’abusivismo, avvalendoci anche del lavoro quotidiano portato avanti dagli agenti della Polizia Locale. Quella dei controlli sul commercio in area pubblica è un’attività della massima importanza, condotta in nome della legalità e del decoro cittadino. Non solo: lo facciamo a tutale della salute dei consumatori, messa a repentaglio da merci di dubbia origine, spesso tossiche o pericolose», dichiara Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

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Cronaca

Atac, il concordato “non è idoneo”: l’altolà del Tribunale

(Fonte: www.romatoday.it)
Atac, il concordato "non è idoneo": l'altolà del Tribunale
Il 30 maggio è fissata l'udienza nelle aule del Tribunale civile. Ma intanto il primo giudizio espresso dai magistrati che hanno esaminato il documento non è dei migliori. Il concordato preventivo redatto da Atac e depositato presso il tribunale fallimentare per salvare l'azienda dal debito monstre e risollevare il trasporto pubblico, è "inidoneo". E' tutto scritto in ventidue pagine di decreto, i cui stralci sono riportati in un articolo del Corriere della Sera a firma di Ilaria Sacchettoni. 
Una parziale bocciatura, seppur informale. Un altolà che dà tempo due mesi alla partecipata del trasporto pubblico per integrare la documentazione. Diversi i punti contestati: la mancata contemplazione dell'ipotesi di un insuccesso della procedura, l'offerta chilometrica da incrementare senza però specificare con quali risorse, il nuovo modello di manutenzione citato nel piano dove però, obiettano i magistrati, "non è in alcun modo esplicitato quale e in che cosa dovrebbe consistere". Le contestazioni toccano anche la digilitazzazione aziendale, quella che secondo Atac dovrebbe assicurare maggiori ricavi dalla vendita dei biglietti.  Per i giudici "questi interventi appaiono del tutto indeterminati", riporta il Corriere, e "solo abbozzati nei contorni". Ma soprattutto, "non appare ragionevole ritenere che la semplificazione dell’acquisto dei biglietti comporti di per sé un aumento delle vendite". 
Tutto sul concordato preventivo Atac
Tra i punti toccati anche la razionalizzazione dei costi, che "non individua, con specificità, in cosa consistano gli interventi in programma così da valutare, con un percorso logico, la loro effettiva realizzabilità e la concreta incidenza positiva nella riduzione dei costi". 
Ed è bufera dalle opposizioni con polemiche trasversali da destra a sinistra. Il gruppo dei dem chiede immediatamente audizione in commissione mobilità all'assessore Meleo e all'ad Paolo Simioni. "Siamo seriamente preoccupati dei rilievi evidenziati dai giudici. Ora si apre una fase densa di incognite per il servizio di Tpl e che mette a serio rischio le sorti dell'azienda e il futuro occupazionale di migliaia di lavoratori" dichiarano i consigliere in una nota. Ricordando la loro ferma opposizione fin da subito all'ipotesi concordato. 
Sulla stessa linea Fratelli d'Italia. "La strada del concordato rappresentava un salto nel buio sia per l'azienda che per i dipendenti, ma il sindaco di Roma ha preferito fare orecchie da mercante e ha tirato dritto. La situazione è preoccupante" dichiarano i consiglieri Fabrizio Ghera e Andrea De Priamo. Commenta anche Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma. "Purtroppo, per il concordato preventivo di Atac i rischi più volte da noi evidenziati in aula Giulio Cesare sembrano materializzarsi come in un incubo. Oggi pomeriggio alla riunione dei presidenti dei gruppi chiederemo un consiglio comunale straordinario e urgente su Atac".

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Cronaca

Pm Roma chiede archiviazione per Zanon

(Fonte: www.ansa.it)

La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sul giudice costituzionale Nicolò Zanon accusato di peculato d'uso in relazione all'utilizzo dell'auto blu. La decisione dei pm è legata anche all'approvazione, il 21 marzo scorso, di un regolamento della Consulta,che ha valenza di normazione primaria, che definisce "personale ed esclusivo" l'utilizzo dell'auto per i giudici della Corte Costituzionale. La richiesta di archiviazione è stata inviata al gip per la decisione.

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Cronaca

Roma, nuovo sfregio al monumento di Aldo Moro in via Fani: sulla lapide la scritta BR

 

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Di nuovo sfregiato il monumento ad Aldo Moro in via Fani a Roma. Le iniziali B.R., Brigate Rosse, sono state scritte con della vernice rossa sul monumento. È stata una pattuglia della stazione dei carabinieri di Monte Mario a scoprire la scritta, mentre pattugliava la zona. Probabilmente è stata fatta con una bomboletta spray. Un mese fa la base di cemento della lapide commemorativa di Aldo Moro e la sua scorta era già stata sfregiata con una svastica disegnata a spray e la scritta «A morte le guardie». La settimana scorsa è stato ricordato il sequestro di Moro e l'uccisione degli uomini della scorta a 40 anni dai fatti di via Fani. Sul fatto indagano i carabinieri.

IL PRECEDENTE: «A morte le guardie» e svastiche: imbrattata targa in memoria di Moro
LEGGI ANCHE: Caso Balzerani: «La vittima è un mestiere», la procura apre un fascicolo

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Cronaca

Pamela: ok consiglio Roma per strada

(Fonte: www.ansa.it)

L'Aula Giulio Cesare ha approvato all'unanimità una mozione che prevede l'intitolazione a Pamela Mastropietro una via o una piazza nel VII municipio di Roma, dove la ragazza viveva. Lo annuncia il consigliere Francesco Figliomeni (FdI) primo firmatario della mozione insieme a Giorgia Meloni. "Il 13 aprile alle 19 si terrà una fiaccolata nel VII municipio, da casa di Pamela a piazza Re di Roma. Noi parteciperemo e abbiamo invitato la sindaca e tutte le forze politiche a farlo", continua Figliomeni.
 

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Sport

Maratona di Roma, prossima la pubblicazione del bando

È di prossima pubblicazione in Gazzetta Europea il bando della Maratona di Roma volto a rendere sempre più bello l'evento sportivo promosso da Roma Capitale. Nell’obiettivo di valorizzare un importante appuntamento della Città, aumentando il coinvolgimento dei cittadini, anche con iniziative ad esso precedenti, e di incrementare il numero dei partecipanti alla gara, si è ritenuto opportuno ricorrere ad un avviso pubblico per individuare l'organizzatore delle prossime edizioni attraverso un meccanismo competitivo.
In tale prospettiva, la sindaca Virginia Raggi ha deciso di tornare a riunire il Comitato Promotore della Maratona di Roma istituito nel 1994 insieme alla Federazione Italiana Atletica Leggera (FIDAL), al fine di dare gli indirizzi per le future edizioni dal 2019 in poi. L’avviso pubblico, redatto in collaborazione con la FIDAL, tende a garantire un innalzamento degli standard della manifestazione così da renderla al passo con le principali maratone internazionali nel mondo. Non dimenticando il lavoro svolto in questi anni dagli attuali organizzatori, l’obiettivo è quello di far crescere progressivamente la Maratona nel tempo e consolidare ulteriormente l’immagine di Roma come centro dei grandi eventi sportivi internazionali.