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Cronaca

Termini, due giovani arrestati dai Carabinieri

Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un 20enne e un 21enne, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, sospettati di aver scippato due passanti in via Turati e in via Giolitti.

Il primo episodio sarebbe avvenuto intorno alle 4,50 in via Turati, dove il 20enne avrebbe avvicinato alle spalle un 59enne italiano e, dopo averlo scaraventato a terra e colpito con calci e pugni, gli avrebbe portato via lo smartphone e del denaro contante che aveva al seguito. I Carabinieri sono giunti immediatamente sul posto ed hanno bloccato e arrestato il presunto autore dello scippo.

Pochi minuti dopo, i Carabinieri di un'altra pattuglia del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Giovanni Giolitti dove un uomo di 21 anni avrebbe avvicinato una 40enne italiana che stava facendo una telefonata e dopo una piccola spallata le avrebbe sfilato il telefono dalle mani dandosi alla fuga. I militari hanno raggiunto il 21enne e lo hanno arrestato poco dopo, recuperando il telefono. 

Entrambi gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti, in attesa del rito direttissimo.

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Politica

Raggi sul progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”

"L’articolo 27 della nostra Costituzione prevede la funzione rieducativa della pena. Da oggi sedici detenuti del carcere di Rebibbia, insieme al Servizio Giardini di Roma Capitale, puliranno aree verdi e parchi della nostra città. Questa mattina è partito da Colle Oppio il progetto “Lavori di pubblica utilità e recupero del patrimonio ambientale”.
Crediamo che l’inserimento lavorativo dei detenuti attraverso progetti di pubblica utilità svolga un ruolo importante per la loro rieducazione e reintegrazione sociale, contribuendo così a dare speranza per la costruzione di una nuova vita fuori dal carcere.  Verrà rilasciato loro un attestato che certificherà il percorso di formazione e potrà servire anche successivamente per il loro reintegro nel mondo lavorativo. È un progetto a cui teniamo tanto: ci abbiamo lavorato con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il Tribunale di Sorveglianza di Roma, la Direzione dell'Istituto di Rebibbia Nuovo Complesso e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale Gabriella Stramaccioni. 
Ringrazio gli assessori che si sono occupati di portare avanti quest’importante iniziativa Daniele Frongia Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma, Laura Baldassarre, Pinuccia Montanari e Luca Bergamo. Un ringraziamento speciale va alla Mensa Giovanni Paolo II Centro Caritas per aver messo a disposizione dei detenuti i propri locali per la fruizione dei bagni.
Una comunità solidale si costruisce con il contributo di tutti, nessuno escluso". Così quanto dichiarato dalla Sindaca di Roma sul suo profilo Facebook. 

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Cronaca

Rimborso debito bancario, la precisazione di Atac

Con riferimento alle informazioni diffuse circa la menzione nel decreto del Tribunale di Roma a rimborsi del debito bancario, a fronte di non corrette notizie di stampa, si precisa che gli stessi sono avvenuti nei mesi anteriori alla presentazione del ricorso, tramite meccanismi di rimborso automatico previsti in contratti stipulati negli anni precedenti e, da ultimo, nel contratto di estensione sottoscritto a maggio 2017, anteriormente all’ingresso dell’attuale Consiglio di Amministrazione.
Non si è trattato quindi di rimborso disposto il giorno prima del concordato.

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Cronaca

Terrorismo, è allerta per le feste di Pasqua e Pasquetta: “green zone” dal Vaticano al Colosseo

(Fonte: www.romatoday.it)

Terrorismo, è allerta per le feste di Pasqua e Pasquetta: scatta la "green zone"
L'attacco di Trèbes in Francia ha riportato la paura in tutta Europa, specie in vista delle feste pasquali alle porte. Nella Capitale, rientrata del tutto o quasi l'allerta scattata intorno al nome di Atef Mathlouthi, 41enne tunisino accusato da una lettera anonima di voler compiere un attentato nel centro di Roma, resta l'attenzione già applicata in passato per i grandi eventi, specie a ridosso di episodi di terrorismo come quello che ha colpito i vicini francesi.  
Oggi si terrà il vertice del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Basilone. Mentre si è svolta in mattinata la riunione operativa in Questura. Dalle 19 di giovedì 29 marzo e fino alle 24 di lunedì 2 aprile, scatterà la "green zone" che includerà tutta l’area del centro storico, Colosseo e Vaticano: non saranno ammesse manifestazioni, sarà vietato il trasporto di armi o esplosivi, così come non sarà ammessa la circolazione di mezzi pesanti. Tre gli appuntamenti da attenzionare: giovedì 29 marzo alle 9.30, quando papa Francesco presiederà in Basilica Vaticana la messa del Crisma. E ancora nel pomeriggio sarà nel carcere di Regina Coeli per la lavanda dei piedi. Poi sarà la volta della Via Crucis di venerdì sera al Colosseo, sempre con il pontefice presente, e la messa di domenica a San Pietro. Ma non solo. Nel mirino delle forze dell'ordine anche le processioni che si terranno in diversi quartieri di Roma, i luoghi di culto, i centro commerciali e le zone con particolare movida notturna. Il Questore ha inoltre riunito tutti i dirigenti affinché organizzino briefing con il personale dipendente impiegato nei servizi di vigilanza e ordine pubblico, al fine di garantire la massima attenzione. La Digos ha aperto un focus informativo dedicato, in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e i servizi di sicurezza. Nella giornata di ieri, a peggiorare il clima già di allerta, l'allarme bomba alla Rinascente diramato da una telefonata anonima. E l'immediata evacuazione sia della sede di piazza Fiume che in quella di via del Tritone. Attivate le procedure di emergenza sul posto sono interventi gli artificieri della polizia di Stato. Terminati gli accertamenti l'allerta è rientrata poco dopo le 16. Le verifiche hanno infatti dato esito negativo.

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Cultura

È morto Fabrizio Frizzi, addio all’eterno ragazzo della tv italiana

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Silvia Fumarola) – Fabrizio Frizzi è morto nella notte all'ospedale Sant'Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale. A dare l'annuncio una nota firmata dalla moglie Carlotta, dal fratello Fabio e dai familiari: "Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato". "Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano": così la Rai commenta la notizia.

Ha combattuto fino all’ultimo come un leone. Perché Fabrizio Frizzi, l’aria da ragazzo beneducato, gentile con tutti, mai sopra le righe, quando era il momento di tirare fuori il carattere lo tirava fuori. E la battaglia contro la malattia, la battaglia per la vita, era troppo importante: per la figlia Stella (“una missione per cui vivere”) e la moglie Carlotta. Invece se n’è andato a 60 anni. Li aveva compiuti il 5 febbraio e anche in quell’occasione aveva sottolineato che la lotta contro il male non era finita.

Quel  malore che lo aveva colpito  a ottobre negli studi del quiz "L’eredità" era suonato come un campanello d’allarme: il ricovero, una serie di esami, le terapie, poi il ritorno su Rai1, al timone di nuovo dell’Eredità. "Sto combattendo, non è ancora finita. Ogni tanto, com'è normale, qualche momento di sconforto può esserci”, spiegava “ma l'affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita è meravigliosa".

L’amico Carlo Conti al suo fianco (“Fabrizio è il mio fratellone”), tutto il pubblico a tifare per lui, il conduttore che ha fatto la gavetta vera, dalla tv dei ragazzi ai successi del sabato sera, ha sempre scelto l’understatement. Il ragazzo che dopo le nozze con Rita Dalla Chiesa ha sposato Carlotta Mantovan  ed è diventato papà di Stella («Con lei sono tornato bambino» raccontava “con i bambini vedi il mondo in un altro modo”), fuggiva i flash dei fotografi.

Il rispetto per il pubblico, il garbo ("Sono della scuola che se entri in casa d'altri lo devi fare in punta di piedi"), lo hanno contraddistinto fin dal debutto. Dalla tv dei ragazzi – l'esordio con Il barattolo nel 1980, poi Tandem e Pane e marmellata – a Scommettiamo che a Europa Europa, al preserale Luna park alla maratona benefica Telethon, fino a Miss Italia (che ha condotto per quindici anni) e I soliti ignoti, senza dimenticare le fiction di successo e l'esperienza all'Arena di Verona nella Vedova Allegra con Cecilia Gasdia e Luca Canonici, guest star Andrea Bocelli. Per non parlare di quando si era messo in gioco come concorrente di Tale e quale showconvinto da Conti, conquistando il pubblico dei più giovani e i social. Trasformazioni incredibili, da Piero Pelù, leader dei Litfiba, più vero dell'originale, a Enrico Ruggeri a Sordi e Cutugno.

Corrado come modello, con la consacrazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009 è stata pubblicata la storia I Bassotti e gli insoliti ignoti, dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti – Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, ovvero Frizzi versione topoliniana. Doppiatore dei film d'animazione Toy Story e di Cars, esperienza che ha amato "perché mi ha avvicinato ai bambini".

Quando l'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'ha nominato commendatore, nel 2015, non si è fatto pubblicità. "Non l'ho detto a nessuno perché sono una persona schiva e non sento il bisogno di dare visibilità a queste cose. Conoscevo Napolitano perché sotto la sua presidenza ho condotto nove volte la cerimonia ufficiale per l'inizio dell'anno scolastico. Fuori dal protocollo istituzionale è sempre stato cordiale e affettuoso, ma sia chiaro, proprio non mi aspettavo d'essere nominato commendatore". 

Anche nei mesi della battaglia contro la malattia, si era messo a disposizione: «Le priorità, dopo la paura e il ricovero, sono la famiglia e la salute. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca".

In prima fila se si tratta di solidarietà, ha condotto per anni La partita del cuore. Raccontò pubblicamente di aver donato il midollo, invitando gli italiani a seguire il suo esempio: "All'epoca il mio midollo risultò compatibile con quello di una bimba le cui condizioni erano preoccupanti. Ricordo di essere uscito dall'ospedale e di aver subito condotto la Partita del cuore di quell'anno. Sei anni dopo, la più bella sorpresa della mia vita. Ero ancora al timone della Partita del cuore, stava finendo la diretta e già scorrevano i titoli di coda, quando una ragazzina mi corse incontro per abbracciarmi.

Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo e che era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina".

Ha ragione Carlo Conti, Fabrizio Frizzi è il fratello che milioni di italiani avrebbero desiderato di avere.

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Cronaca

Anffas, Convegno in Campidoglio per festeggiare i 60 anni di attività

Anffas Ostia il 28 marzo, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni di Anffas, ha organizzato il convegno ‘60 Anni di Anffas, dalla Rupe Tarpea ai diritti delle Persone con disabilità intellettiva a Roma’. All’evento, che si terrà nella sala della piccola Protomoteca del Campidoglio, interverranno la sindaca di Roma Capitale, On. Virginia Raggi, il disability manager On. Andrea Venuto, l’Assessora alla Persona On. Laura Baldassarre, i vertici della Asl Roma 3, del Municipio X e i referenti di Anffas Onlus Nazionale e del Siulp. Il programma prevede alle 11 un dibattito pubblico sui temi dell’autorappresentanza e autodeterminazione delle persone con disabilità. A seguire la presentazione di un progetto sperimentale in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e l’importante premio assegnato da Farmindustria ad Anffas Ostia quale miglior associazione non profit d’Italia per l’assistenza domiciliare. «Abbiamo scelto questo nome per il convegno e la giornata – spiega il direttore generale di Anffas Ostia, Stefano Galloni – perché negare i diritti universali dell’autorappresentanza equivale a tradire la fede pubblica». 

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Cronaca

Roma, rubata la statua della Madonna a Forte Bravetta: l’ombra delle messe nere

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Alessia Marani)Sos da Forte Bravetta. Rubata nella notte tra domenica e lunedì la statuetta della Madonna riposta nella teca all’interno del “Parco dei martiri”. Rotto il vetro della teca, via la statuetta. Il sospetto è che dietro al furto si possano nascondere messe nere e adepti del maligno. «Tutt’intorno sono stati trovati dei pezzetti di carta bruciati, come se si trattasse di un qualche rito propiziatorio o maleficio», dice Giovanni Picone, consigliere FdI del XII Municipio. Che, più nel concreto, lancia l’allarme: «Quel parco, nonostante sia una importante risorsa e un polmone verde per il territorio – afferma – è abbandonato a se stesso. Soprattutto, la notte il cancello rimane aperto e anche nella recinzione sono stati aperti dei varchi». Solo una settimana fa, in via dell'Arco di San Calisto, era stata sfregiata con la vernice la figura affrescata della Madonna col bambino. 
Il parco del Forte venne inaugurato nel 2009 dall’allora sindaco Gianni Alemanno. Si tratta di un’area verde estesa per dieci ettari tra l’Aurelia e la Portuense, negli anni di guerra fu luogo di esecuzione delle sentenze di morte emesse dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato. E durante l’occupazione tedesca, fra il ‘43 e il ‘44, vi vennero fucilati 77 partigiani.Liana Gigliozzi abita proprio di fronte al parco e suo padre fu una delle vittime delle Fosse Ardeatine. «Motivo in più per cui le condizioni di questa grande distesa verde mi sono a cuore», racconta. La vista è desolante: erba alta mai tagliata, i cestini della spazzatura stracolmi, alberi e rami da potare. A terra anche i segni di focolari probabilmente accesi nella notte da qualche senzatetto per riscaldarsi. «La serratura della cancellata di ingresso è stata manomessa – spiega Liana – nessuno più da anni viene a chiuderla e dopo il calare del sole passeggiare nel parco diventa pericoloso. Abbiamo paura che ci si accampino balordi e sbandati. L’ex casa del guardiano è stata vandalizzata e non capiamo perché gli edifici delle ex carceri non siano recuperati e trasformati in luoghi a servizio pubblico o a museo della memoria. Ogni tanto vengono politici a mettere corone di fiori davanti alla lapide commemorativa, ma tutto intorno è sommerso dall’incuria». Fino a due mesi fa al Forte giravano anche dei film. «Abbiamo chiesto che i soldi incassati dal Comune per la concessione delle riprese fossero utilizzati per la manutenzione dell’area, ma niente», conclude Picone.

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Cronaca

Incidente su via Anagnina, morto un 81enne

Incidente stradale mortale su via Anagnina. Il sinistro è avvenuto oggi pomeriggio, nel tratto di strada che va verso via Seminara. Un uomo, di 81 anni, è stato investito da un'autovettura, una Lancia Y, condotta da una donna di 67 anni. L'uomo, in seguito all'impatto, è stato balzato via per diversi metri. Numerose e troppo gravi le ferite riportate, tali da causare il decesso dell'uomo. Nonostante il soccorso effettuato dalla donna e dai medici del Policlinico di Tor Vergata, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La Polizia Locale si è recata sul posto per ricostruire la dinamica dell'incidente.

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Cronaca

Trasporti, dalla C fino a Prati alla rinascita della D: i romani vogliono le metro

(Fonte: www.romatoday.it)

La metro C fino a Prati con un'innovativa metodologia di scavo. Il prolungamento della stessa linea verde fino alla Farnesina. La rinascita della linea D. E poi la predisposizione della stazione Venezia come nodo di scambio C/D. Lo sblocco del prolungamento della linea B tra Rebibbia e Casal Monastero. E la trasformazione della Roma-Lido in metro E. Trionfano senza alcun dubbio le nuove metropolitane nella sezione delle proposte dei cittadini del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, formalmente chiuso il 28 febbraio scorso. Oggi la commissione capitolina Mobilità ha iniziato l'analisi del Pums partendo dai cosiddetti punti fissi, ovvero quelle proposte dall'amministrazione (per lo più nuove linee tranviarie come quella su via Cavour, quella su viale Palmiro Togliatti e il tram della Musica oltre ad alcune ciclabili). La chiusura della fase partecipativa, però, così come annunciato oggi dal neo presidente dell'agenzia Roma servizi per la Mobilità, Stefano Brinchi, impone all'amministrazione, a stretto giro, proprio l'analisi delle idee arrivate dai cittadini. 
La proposta più votata (842 voti) si chiama Metrovia e si basa sulla trasformazione delle ferrovie urbane attualmente esistenti (ma di proprietà regionale) in vere e proprie metropolitane di superficie per un totale di 6 linee (più le tre esistenti) e l'aggiunta di 31 nuove fermate. La linea C in questo progetto a basso impatto è prevista fino a piazza Venezia. Se si esclude il secondo gradino del podio, su cui sale un progetto di ciclabilità, subito dopo Metrovia si piazza il prolungamento della linea C fino a Prati, con una nuova metodologia di scavo, proposto dal comitato MetroXRoma (472 voti).
Il metodo MetroXRoma, attraverso l'utilizzo di pozzi di stazione circolari di diametro ridotto e gallerie a canna larga, rende possibile, e più agevolmente, la costruzione delle stazioni nell'Ansa Barocca riducendo drasticamente i cedimenti e l'impatto dei cantieri. Tre le stazioni previste, sulla falsariga del progetto ufficiale: Venezia, costituita da un pozzo unico in Piazza Venezia; Navona, costituita da due pozzi a Piazza San Pantaleo e Piazza Sant'Andrea della Valle; San Pietro, costituita da due pozzi in Piazza Pia e Piazza Paoli. 
Per poi proseguire verso Ottaviano. E ancora: sempre del comitato MetroXRoma sono le successive proposte. Al quarto posto si piazza la trasformazione della Roma-Lido in metropolitana (407) voti, al quinto la realizzazione del prolungamento della linea A fino a Torrevecchia (354), come da Prg e nonostante il progetto della funivia voluto dall'amministrazione Raggi sulla stessa tratta. Al sesto posto ecco la costruzione del prolungamento della linea B1 verso Bufalotta (anche in questo caso contraddicendo le ipotesi dell'amministrazione di procedere con un peopole mover) con tre nuove fermate di metropolitana pesante. 
All'ottavo posto ecco la rinascita della linea D nella sua tratta prioritaria Fermi-Salario. Ed a seguire ancora altri progetti come la predisposizione della fermata Venezia della linea C come nodo di scambio con la metro D, il prolungaemtno della linea C almeno fino a Farnesina (con due proposte gemelle) e la Metrotramvia Saxa Rubra-Laurentina proposta dal comitato "Salviamo la linea C".
Ci sono poi le altre idee, che non comprendono gli interventi su ferro. Come detto, al secondo posto in assoluto con 542 voti, c'è la realizzazione di una rete ciclabile su strada all'interno dell'area metropolitana, chiamata Biciplan, con una griglia minima di corsie ciclabili su strada indispensabile ad assicurare l'efficienza della bicicletta come mezzo di trasporto in città. 
C'è poi la pista ciclabile Fiera-Mare dalla Colombo ad Ostia e interventi più mirati come la ricucitura ciclabile tra la pista di Monte Ciocci a quella di via Andrea Doria a Prati. E poi ecco la "Città delle biciclette" proposta dall'associazione Salvaciclisti Roma che prevede la realizzazione di una grande velo stazione, mediante recupero e nuove destinazione d'uso dell'edificio ex deposito Atac di piazza Ragusa, con la parallela costruzione di un Hub di interscambio polifunzionale per la rete di mobilità ciclabile, officine e ostello per turisti su due ruote. 
Infine spiccano altre proposte, alcune molto innovative, altre di facilissima risoluzione: c'è ad esempio la realizzazione della cabinovia Monte Mario (223 voti) che prevede un nuovo impianto a fune con andamento "triangolare" che possa collegare Piazzale Clodio – Belsito – Ponte della Musica dando uno sfogo al quartiere Balduina e prevedendo un collegamento diretto con l'importante capolinea Bus di Piazzale Clodio che diventerà il futuro capolinea della Metro C. Infine ecco l'unificazione del nome del nodo di scambio alla Piramide. 
Oggi esistono quattro stazioni diverse con quattro nomi differenti: Ostiense per le FL, Piramide per la Metro B, Porta San Paolo per la Roma Lido e Partigiani per gli Autobus. Ma si tratta praticamente dello stesso nodo di scambio. Un vero rompicapo per i turisti, ma anche per i romani. 
 

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Roma, turista Usa in fin di vita per un infarto al Colosseo: custode eroe lo salva con il defibrillatore

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Laura Larcan)Salvataggio eroico ieri al Colosseo per una tragedia appena sfiorata. Un turista di 50 anni, in visita con la moglie e le due figlie, si è accasciato a terra colto da un infarto ed è stato salvato da un addetto all'assistenza del monumento che ha saputo manovrare il defibrillatore. Sono stati momenti di grande tensione all'Anfiteatro Flavio, ieri, in una domenica pomeriggio assolata di intensi flussi turistici (anche per l'entrata in vigore dell'ora legale che amplia l'orario d'apertura del monumento). Il turista americano stava camminando lungo il primo piano del monumento quando si è sentito male all'improvviso. Tutto è successo poco dopo le 18:30. Un capogiro, il sudore freddo, l'uomo è crollato a terra svenuto. La moglie ha gridato, cercando di attirare l'attenzione del personale in servizio al primo livello del Colosseo: «Urlava disperata “è morto, è morto, aiutatemi”», raccontano dagli uffici del Parco archeologico del Colosseo. Pochi secondi per far scattare l'allarme interno tra i custodi e far intervenire il personale addestrato ad utilizzare uno dei quattro defibrillatori in dotazione al monumento per il primo soccorso. Sul posto c'era Giovanni Castaldo, 52 anni, da 5 in servizio al Colosseo come addetto all'accoglienza, assistenza e vigilanza del monumento: «Ero in ufficio quando mi hanno chiamato e sono subito corso al primo piano – racconta – lì ho trovato l'uomo svenuto a terra. La situazione era quella di una persona che non aveva più battito cardiaco e non respirava più. Ho provveduto a collegare il defibrillatore e a dare seguito alle manovre». Non è stata un'operazione semplice. «Al terzo tentativo dopo la defibrillazione, l'uomo ha dato finalmente segni di vita, e lì, devo ammettere, anche io ho ricominciato a respirare. Non sono un medico, conosco la manovra dopo tanto addestramento. In quel momento hanno contato l'impegno e la lucidità». Il tutto si è svolto in 7, 8 minuti. «L'uomo ha ripreso conoscenza, ha provato anche ad alzarsi, ma l'abbiamo tenuto steso in una posizione comoda. Gli ho tenuto la mano fino all'arrivo dell'ambulanza». Per Giovanni era la prima volta che usava i defibrillatori. La moglie e le figlie l'hanno ringraziato per tutto il tempo. «Gli operatori dell'ambulanza hanno detto che se non fossimo intervenuti subito con il defibrillatore, l'uomo non ce l'avrebbe fatta», commenta la direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo. «Il Colosseo è il primo sito archeologico in Italia a disporre della strumentazione di cardio-protezione». Cronache alla mano, era il 16 giugno del 2016, quando la Soprintendenza di Roma presentò i quattro apparecchi di defibrillatori salva-vita consegnati al Colosseo donati dalla Fondazione Giorgio Castelli Onlus. «Questo è il luogo più visitato di Roma – spiega la Russo – Si arriva fino a 30 mila persone al giorno nei periodi di alta stagione e può accadere di tutto. la sicurezza interna è molto importante».