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Cultura

Cinema America, Valerio Carocci a Radio Roma Capitale: non parteciperemo al bando, l’Amministrazione non ci insegua. Se Bergamo vuole la pace chieda scusa

Valerio Carocci è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale, nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa", per rispondere al vicesindaco Luca Bergamo, intervistato da "la Repubblica": "Se Bergamo vuole la pace deve chiedere scusa. Perchè dovremmo partecipare al bando? Noi avevamo detto che non avremmo partecipato, è inutile che ora l'Amministrazione ci insegue. Noi non parteciperemo al bando e chiediamo al sindaco e al vicesindaco di rispettare la nostra decisione. Bergamo si prenda le sue responsabilità Il Comune dovrà trovare un altro soggetto per piazza San Cosimato".

"Stiamo studiando con gli avvocati – ha aggiunto Carocci – se in questa vicenda ci sono i presupposti di una distorsione dei principi di correttezza e trasparenza. Noi non partecipiamo al bando anche nel rispetto degli altri operatori interessati a partecipare".

Per quanto riguarda i luoghi alternativi indicati dal Cinema America, Carocci ha aggiunto: "Non abbiamo ancora ricevuto risposte dai Municipi di Tor Sapienza e Monte Ciocci. Bergamo si attivi per farci avere risposte dai presidenti dei Municipi".

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Politica

Roma, crisi giunte M5S: cade anche il III. Capoccioni via

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia) – Finisce tra schiamazzi e frecciatine, dopo un consiglio di otto ore, l'avventura pentastellata nel III municipio, quello di Montesacro. Si è conclusa, com'era prevedibile, 13 a 12 la votazione della mozione di sfiducia della presidente 5s Roberta Capoccioni che da tempo – col passaggio di tre consiglieri al Gruppo Misto e una a Fratelli d'Italia – aveva perso la maggioranza. Anche se "la maggioranza non l'ho persa, non l'ho mai avuta" , ha ammesso la minisindaca, che nel suo intervento nel primo pomeriggio, ben prima della votazione, ha riepilogato i suoi risultati.

"Potrei stare qui ore a raccontare tutto quel che abbiamo fatto" , ha detto Capoccioni, fogli alla mano, tra chi la applaudiva e chi le urlava "Vai a casa!". Poi ha ringraziato assessori, segreterie e uffici. Come se già conoscesse l'esito. Ma non senza prima togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Questa sfiducia non è per il territorio. È un atto politico – ha aggiunto, rivolgendosi all'opposizione – siete qui per fare campagna elettorale contro Roberta Lombardi", ora candidata alla presidente della Regione, di cui era stata assistente e che ora, per sua ammissione, continua a sentire abitualmente.

In una sala gremita di cittadini, comitati di quartiere, attivisti, presidenti e politici di ogni partito arrivati da tutta Roma, la votazione è arrivata solo alle 21.15, dopo che tutti i consiglieri, maggioranza e minoranza, hanno fatto il loro intervento di 15 minuti, più i tre previsti per la dichiarazione di voto. E soprattutto dopo che dai vertici 5s – del Comune ma non solo – ci si è spesi per impedire in tutti i modi che dopo l'VIII municipio, caduto a marzo 2017 con le dimissioni di Paolo Pace, fosse la volta del III, a dieci giorni dalle elezioni. Come la funzionaria dell'Agenzia delle Dogane e in lista per la Camera, Claudia Giacchetti, che martedì ha contattato e (in alcuni casi) incontrato molti dei 13 dell'opposizione cercando di convincerli a non presentarsi, ieri, alla seduta nell'aula di Montesacro.

Ai consiglieri dissidenti passati al Gruppo Misto e a Fdi Giacchetti avrebbe addirittura proposto una carica altrove, oltre alla testa di due mini- assessori 5s. Perdere il parlamentino, per lei che nel III municipio ha il suo collegio, "è un grande danno" , avrebbe detto. In termini di voti, chiaramente.

Accese, ieri pomeriggio, le reazioni dei cittadini, alcuni dei quali sono stati allontanati dai vigili urbani, mentre fin da inizio seduta (13.30) è stato infuocato il botta e risposta dei consiglieri: col capogruppo Roberto Monaldi sempre in pole position, pronto sempre a prendere parola durante gli interventi dell'opposizione. " Questo consiglio è nato come un aborto – ha detto il 5s Mario Novelli, che mesi fa aveva abbandonato la poltrona di presidente d'aula – ma Roberta Capoccioni esce da quest'esperienza senza ombre e senza macchia". Esce, ma in fondo nemmeno troppo.

"Sarò la delegata per questo territorio" , ha detto infatti la minisindaca, a questo punto ex. " Me l'ha proposto direttamente Virginia Raggi, con cui mi sono sentita oggi (ieri, ndr)". Ma "a me", nonostante la sfiducia, " non cambierà niente: sono forte di quel che ho fatto, dal bilancio alle iniziative. E tanto ancora ho da fare " . Come delegata, praticamente fin da subito: " Giusto i tempi burocratici legati alla nomina " , ha concluso Capoccioni, che nei suoi tre minuti di dichiarazione di voto ha ricordato a tutti, partiti e cittadini, che tanto "il Movimento 5 Stelle resta".

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Cronaca

Eur, donna aggredita da un uomo dopo aver parcheggiato

Una donna è stata aggredita da un uomo con in mano un cacciavite di 20cm. L'episodio è avvenuto martedì pomeriggio in via Valentino Mazzola. L'aggressore, che aveva il viso nascosto da occhiali da sole, scalda collo sulla bocca e un cappuccio della giacca in testa, ha aperto lo sportello dell'autovettura della donna con lo scopo d'intimidirla. Le urla della donna, però, hanno attirato l'attenzione di alcuni militari della Polizia del Reparto Volanti. Quest'ultimi hanno inseguito l'uomo e lo hanno fermato. L'aggressore, un 51enne romano con numerosi precedenti, è finito in manette con l'accusa di tentata rapina aggravata.  

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Cronaca

Roma, stipendi gonfiati: 4 carabinieri sotto accusa

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Francesco Salvatore) – Sono accusati di essersi gonfiati gli stipendi arrivandosi ad intascare la cifra monstre di 490mila euro. Non parliamo di criminali scafati ma di quattro carabinieri in forze, tra il 2012 e il 2014, al comando Brigata granatieri di Sardegna. I militari sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Roma Giulia Proto, su richiesta del pubblico ministero Saverio Francesco Musolino, per una sfilza di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa informatica passando per il falso e la ricettazione. Stando alle accuse il Capitano Guglielmo Romano, capo del servizio amministrativo e della gestione finanziaria, e i tre marescialli Stefano Cappella, aiuto cassiere, Fabio Di Cosimo, contabile degli assegni, e Paolo Buccheri, militare in servizio, si sarebbero messi d’accordo per aumentarsi gli stipendi a colpi di decine di migliaia di euro alla volta. I fatti risalgono al periodo fra l’agosto 2012 e il giugno 2014, mese in cui il raggiro è venuto alla luce e sono cominciati gli accertamenti.

A disporli è stata prima la procura militare. Poi il fascicolo è passato sulla scrivania del pm Laura Condemi che, dopo gli approfondimenti del nucleo di polizia tributaria della finanza, lo scorso anno ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e quattro. Secondo gli inquirenti il meccanismo era possibile proprio in virtù del ruolo che ricoprivano alcuni militari all’interno dell’ufficio, ovvero gestire le finanze del comando, in particolare le retribuzioni. Per far passare tutto sotto traccia i quattro intervenivano sia all’interno della procedura informatica di assegnazione degli stipendi, sia nei documenti cartacei. In sostanza venivano alterati, sui server, gli importi da attribuire ai destinatari dello stipendio. Ogni singolo mese, per tredici mesi nell’arco di due anni, i militari si sarebbero modificati da sé le cifre da destinarsi. Talvolta a colpi anche di 25mila euro alla volta. Importi che sarebbero stati regolarmente erogati sui loro conti correnti e poi incassati. Chi più e chi meno – Buccheri fino al marzo 2013 – avrebbero commesso un abuso in piena regola spartendosi soldi non dovuti, in barba alla stessa Arma.

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Cronaca

Roma, umiliazioni e bastonate alla moglie per 20 anni: arrestato

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Bastonate e umiliazioni alla moglie per venti anni: arrestato. Ha avuto fine, con l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Torpignattara, lo stato di schiavitù e le sevizie nei confronti di una 73enne, da parte del marito anche lui di 73 anni. L'uomo, con problemi gravi di alcol, da anni ingiuriava la donna e l'aggrediva con calci e pugni, soprattutto quando lei si rifiutava di avere rapporti sessuali con lui.

La vittima ha raccontato agli agenti, diretti da Giuseppe Amoruso, intervenuti a seguito delle segnalazioni dei vicini richiamati dalle urla e dai pianti dell'anziana donna, di una condizione che si protraeva ormai da circa venti anni. Il racconto della donna ha permesso di ricostruire un passato fatto di continue violenze fisiche e psicologiche: più volte presa a bastonate – anche in strada – per futili motivi o lasciata fuori casa sotto la pioggia. Eclatante l'ultimo episodio subito dalla 73enne quando, a seguito dell'ennesima aggressione da parte del marito, che l'aveva scaraventata con forza a terra procurandole la frattura del femore, l'ha lasciata così dolorante e sofferente senza richiedere i soccorsi. L'aguzzino, per nutrire la donna, immobilizzata sul divano, le lanciava qualche pezzo di pane. Al termine delle indagini da parte degli agenti, la Procura di Roma, ha emesso un'ordinanza di cautelare in carcere ed è stato portato a Regina Coeli.

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Politica

Al via i seminari sul tema della contraffazione per gli agenti di Polizia Locale 

Si apre oggi, presso il Comando Generale della Polizia Locale di Roma Capitale, il ciclo di seminari formativi sui temi di legalità e anti-contraffazione rivolti a nuclei specifici di agenti e tenuti da personale di INDICAM, Istituto che riunisce 130 grandi aziende. Uno step operativo che fa seguito alla recente sigla del protocollo d’intesa fra Roma Capitale e INDICAM, finalizzato al raggiungimento di obiettivi di legalità del mercato, difesa dell’eccellenza qualitativa e contrasto al racket del falso. Dalla concorrenza sleale alla proprietà industriale e intellettuale, fino alla lotta all’evasione fiscale e alle attività criminali che gestiscono la contraffazione, le lezioni verteranno sugli aspetti fondamentali della normativa di settore, con un particolare accento sul know how per la valutazione dei prodotti di qualità e l’identificazione delle imitazioni. Momenti formativi che contemplano anche un continuo interscambio di informazioni sul monitoraggio e l’analisi delle dinamiche di pirateria e contraffazione, che sottraggono ogni anno allo Stato italiano 7 miliardi di euro e 110.000 posti di lavoro. «Si passa alla fase concreta prevista dal Protocollo anti-contraffazione – spiega Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale – che si traduce in una preziosa sinergia fra istituzione, aziende e caschi bianchi. Oltre all’aspetto prettamente formativo sui temi specifici della lotta alla contraffazione, questi seminari costituiscono un importante momento di confronto tra azioni già intraprese sul territorio dai nostri agenti, che condurrà all’elaborazione di possibili nuove strategie operative. Combattere la contraffazione, l’abusivismo commerciale e ogni forma di illegalità, è per questa Amministrazione un imperativo categorico. I circa 200.000 controlli sul commercio in area pubblica effettuati nel 2017 dalla Polizia Locale, hanno portato al sequestro di più di un milione di articoli di dubbia provenienza, non a norma o immessi sul mercato dall’industria del falso. Tolleranza zero nei confronti di ogni forma di abusivismo e illegalità, e massima tutela del lavoro onesto, del tessuto economico sano e del decoro che la nostra città merita». «Per INDICAM poter supportare al meglio l’azione delle forze dell’ordine è una priorità – afferma Claudio Bergonzi, Segretario Generale di INDICAM – e ciò è per le imprese un impegno preciso e concreto. La firma del protocollo con l’assessore Meloni è stato il primo passo: ora celebriamo l’inizio di una fase di continuo contatto e aggiornamento che forniremo alla Polizia di Roma Capitale e che permetterà, ne siamo certi, di contribuire allo sforzo del Corpo che ha già portato a risultati molto brillanti e apprezzati da chi, come le nostre industrie, fa della lotta alla contraffazione una priorità. I prodotti falsi arrecano danni a tutto il sistema, sia produttivo che sociale, dal momento che per ogni pezzo falso immesso in circolazione, aumenta la precarietà dell’occupazione, del futuro del lavoro e della sicurezza stessa dei cittadini». «L’attività di formazione, momento fondamentale di tale Protocollo, viene oggi avviata con un ciclo di lezioni ove il personale della Polizia Locale apprenderà le nozioni di base per accertare se un capo di abbigliamento è stato contraffatto o meno – spiega il Comandante Generale Diego Porta – Cambia la strategia della Polizia Locale: dal contrasto del singolo venditore che espone la merce per strada, che comunque verrà mantenuta con le risorse umane disponibili, alla guerra contro le grandi centrali della contraffazione dei brand più famosi».

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Politica

Regionali, Nicola Zingaretti a Radio Roma Capitale

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alle elezioni regionali del 4 marzo, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa". Il Governatore del Lazio ha dichiarato: "Nella sanità regionale non si assumeva più nessuno per colpa del disavanzo sanitario. In questo biennio invece si assumeranno 3500 persone. Ora possiamo affrontare anche il problema delle liste d'attesa. Altri grandi risultati sono il crollo dei parti cesarei e l'aumento delle cure salvavita. In questi cinque anni non abbiamo chiuso nessun ospedale, anzi ne abbiamo riacquistati 16, risparmiando 35 milioni di euro l'anno".

Per quanto riguarda la rigenerazione urbana, Zingaretti ha affermato: "Non è vero che le demolizioni dei villini storici sono figli della legge sulla rigenerazione urbana, che è invece lo strumento per cancellare gli obbrobri fatti in tanti anni e soprattutto per avviare una stagione di consolidamento e adeguamento sismico. Dobbiamo aprire una stagione di rigenerazione dei nostri centri storici ed urbani".

In merito all'inquinamento, il presidente della Regione ha spiegato: "Noi siamo stati la Regione che di più è intervenuta con provvedimenti draconiani su questo tema. Pochi minuti fa abbiamo sottoscritto il nuovo contratto quinquennale con Trenitalia, è il più grande investimento per la cura del ferro nella nostra Regione. Ad oggi abbiamo l'83% dei treni dei pendolari nuovi".

"Non bastano nè programmi nè idee – ha aggiunto Zingaretti in vista del voto del 4 marzo – ma servono valori, credibilità e una coalizione che renda il programma realizzabile. Vogliamo mettere in campo servizi pubblici che favoriscano l'inclusione della cittadinanza. Oltre al risanamento vogliamo soddisfare i diritti".

Zingaretti ha inoltre dichiarato: "La Regione Lazio sarà alla manifestazione di sabato dell'ANPI, non dobbiamo lasciare la bandiera dell'antifascismo a forme minoritarie o violente. Non esiste un fascismo "light". La manifestazione sarà una grande festa per la democrazia".

 

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Cronaca

Termini, serrati controlli da parte dei Carabinieri

Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’intensa attività mirata al contrasto di ogni tipo di reato e di degrado nell’area della stazione Termini e vie limitrofe. Le operazioni che sono state sviluppate in modo capillare, favorendo interventi d’iniziativa e controlli, hanno portato all’arresto di 10 persone, al sequestro di decine di dosi di droga, all’identificazione di oltre 100 persone e ad accertamenti su circa 70 veicoli. I Carabinieri del Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un 68enne algerino e un 21enne romeno, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, sorpresi a rubare due grosse valige da un bus- navetta fermo in via Giovanni Giolitti. I bagagli, di proprietà di due turiste, una 23enne spagnola e una 56enne russa che erano a bordo del bus in partenza per l’aeroporto di Fiumicino, contenevano documenti ed effetti personali, oltre che attrezzatura elettronica e denaro contante. I militari hanno bloccato i malviventi e hanno recuperato i bagagli che sono stati riconsegnati alle turiste, in tempo per poter ripartire. Gli stessi Carabinieri hanno arrestato un 25enne romeno, senza occupazione e con precedenti, che li ha aggrediti, spintonandoli e minacciandoli, dopo essere stato sorpreso a rubare in un negozio del Forum Termini, forzando le placche antitaccheggio a diversi capi di abbigliamento del valore di oltre 1.000 euro. In manette anche altri due ladri, un 28enne algerino e una 27enne tunisina, senza fissa dimora, “pizzicati” a rubare in una profumeria dello stesso Forum. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno arrestato un 20enne egiziano, senza fissa dimora, che spacciava droga ai passanti nei “Giardini Einaudi” di via di Villa Peretti. Nelle sue tasche sono state rinvenute dosi di hashish e denaro contante. Con la stessa accusa, i Carabinieri della Stazione Roma via Vittorio Veneto hanno arrestato un pusher, all’inizio di via Cavour, trovato in possesso di dosi di marijuana che stava cedendo ad un ragazzo. Infine, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, in via Giovanni Giolitti, hanno notato tre persone, due cittadini egiziani e uno del Gambia, colpirsi violentemente con calci, pugni e a colpi di “cintura”. Intervenuti immediatamente, i militari li hanno divisi e bloccato. I tre, che si sono scontrati per futili motivi, sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito – uno ha riportato la frattura nasale con 20 giorni di prognosi e altri due traumi al volto e agli zigomi con 4 giorni di prognosi-; sono poi stati portati in caserma e arrestati per rissa.

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Cronaca

Istituto Regina Elena, nuovo studio sui tumori squamosi testa-collo

Nel mondo quasi una persona su due con un tumore presenta la mutazione del gene che produce la proteina p53. In moltissimi casi queste mutazioni trasformano p53 da “angelo buono”, soppressore dei tumori, in una delle proteine più aggressive della trasformazione maligna: in queste condizioni p53 non solo non svolge più le funzioni originarie, ma acquisisce proprietà oncogeniche che favoriscono il tumore. Ricercatori dell’Istituto Regina Elena di Roma hanno individuato un importante meccanismo d'azione di p53 mutata nei tumori squamosi della testa-collo. I pazienti colpiti dalla neoplasia e con tale mutazione hanno in genere un decorso infausto, con una bassa risposta alla radio e chemioterapia e questo spiega l'urgenza di trovare strategie per bloccare l'azione di p53 mutata. I risultati dello studio condotto da Giovanni Blandino e Silvia Di Agostino del Laboratorio di Oncogenomica ed Epigenetica IRE e pubblicati su Theranostics dimostrano che, nei tumori testa-collo, p53 mutata è in grado di agire sull’attività di specifiche molecole di RNA con importanti funzioni regolatorie. Più precisamente, nella cellula tumorale una di queste molecole, il long ncMIR205HG indotto da p53 mutata, sequestra un piccolo micro-RNA, chiamato miR-590-3p. Questo soppressore tumorale una volta sequestrato non può più limitare la proliferazione incontrollata delle cellule maligne. Spezzare il legame tra i due RNA ripristina le normali funzioni di miR-590-3p e rallenta la proliferazione e la capacità migratoria delle cellule maligne. Il meccanismo d'azione di p53 mutata può quindi essere considerato un bersaglio per terapie molecolari di precisione nei tumori aggressivi della testa-collo. L’importante scoperta è stata possibile grazie al contributo del Ministero della Salute che ha sostenuto il progetto “Genomic instability (IN) in Head&Neck cancers: Role of Gain of Function activity (GOF) of p53 mutants” di cui Silvia Di Agostino è la responsabile scientifica, e dell’Associazione per la Ricerca sul Cancro (AIRC) che sostiene la ricerca sullo studio delle attività oncogeniche di p53 mutata. I tumori testa-collo rappresentano il 4% di tutte le neoplasie, ogni anno in Italia sono diagnosticati oltre 9.500 nuovi casi. Gli uomini sono i più colpiti dalla malattia e nella fascia d’età tra 50 e 69 anni è la quinta neoplasia più frequente (dati AIRTUM). Un recente lavoro dell’Istituto Regina Elena di Roma rivela che la proteina p53 mutata induce la crescita incontrollata di tumori squamosi della testa-collo stimolando l'aberrante attività di lunghi RNA. La proteina p53, anche detta “guardiano del genoma”, è uno dei più potenti soppressori tumorali che il corpo umano ha a disposizione. «Tuttavia le forme mutate della proteina si comportano in modo diverso – spiega Giovanni Blandino – con attività molteplici: inducono o reprimono in modo aberrante vie di segnalazione costituite da enzimi, complessi molecolari e modificano l'espressione di RNA con importanti funzioni regolatorie delle cellule. Il nostro gruppo studia le attività oncogeniche di p53 mutata nei tumori squamosi della testa-collo. Tali neoplasie sono molto aggressive e con una percentuale di mutazioni del gene di p53 che arriva al 70-80%». «Negli ultimi anni – continua Silvia Di Agostino – è stata definita la cosiddetta classe di RNA non codificanti in cui sono inclusi i long non-coding RNA (long ncRNA). Nel nostro lavoro abbiamo mostrato che la p53 mutata nei tumori testa-collo è in grado di agire su long ncMIR205HG, inducendolo a comportarsi come un RNA oncogenico. In che modo? Legandosi al piccolo micro-RNA, miR-590-3p, e impedendogli di fatto di svolgere il proprio compito che consiste nel limitare la proliferazione incontrollata delle cellule. Questo meccanismo porta alla crescita del tumore e alla formazione di metastasi. Gli esperimenti hanno dimostrato che se il legame tra long ncMIR205HG e miR-590-3p si spezza, si riesce a ripristinare l'attività di soppressore tumorale di miR-590-3p». «La ricerca – conclude Gennaro Ciliberto – nasce dalla spinta a studiare quali nuove aberranti attività svolge la proteina p53 mutata. In futuro questi risultati potrebbero essere informazioni preziose per sviluppare terapie mirate a disarmare questo importante bersaglio».

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Cronaca

Campidoglio, apertura straordinaria degli uffici anagrafici per rilascio tessere elettorali

In prossimità della giornata elettorale del 4 marzo 2018 per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica l'Amministrazione capitolina ha previsto aperture straordinarie degli Uffici per il rilascio delle tessere elettorali. Da lunedì 26 febbraio a giovedì 1 marzo gli uffici anagrafici di Roma Capitale saranno aperti dalle ore 8:30 alle ore 17:30, venerdì 2 marzo dalle ore 8.30 alle ore 18.00, sabato 3 marzo dalle ore 9:00 alle ore 18:00 e domenica 4 marzo dalle ore 7:00 alle ore 23:00. Le tessere elettorali possono essere richieste presso tutti i Municipi oppure presso il Servizio Elettorale Centrale di Via Petroselli 50, a prescindere dal domicilio, senza utilizzazione del servizio di prenotazione TuPassi e con rilascio immediato, dai cittadini che l’abbiano smarrita, esaurita, deteriorata o non ritirata. La tessera elettorale può essere consegnata ad un familiare convivente dell'intestatario, purché munito di delega scritta in carta semplice accompagnata dall'originale del documento del delegante. Per essere ammessi a votare, presso la sezione elettorale di appartenenza, è necessario esibire la tessera elettorale insieme a uno tra i seguenti documenti di riconoscimento:
a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione;
b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia;
d) possibilità di identificare gli elettori ai seggi mediante la ricevuta della richiesta di carta d'identità elettronica. Nel caso non si disponesse di nessuno di questi documenti di identità gli uffici dovranno fornire senza prenotazione e direttamente allo sportello la carta di identità cartacea. Ulteriori informazioni sul portale istituzionale di Roma Capitalehttp://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?contentId=INF74321