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Politica

Tavolo per Roma, Gentiloni: “Metodo giusto, bisogna superare le polemiche”

(Fonte: www.repubblica.it)

"Il metodo promosso dal ministero dello Sviluppo quello giusto, occorre superare le polemiche e insistere". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni parlando del rilancio di Roma ad un incontro con gli imprenditori del centro storico parlando del Tavolo per Roma che nei giorni scorsi era stato terreno di polemica tra il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda e la sindaca Virginia Raggi. "È un metodo che rivendico – ha aggiunto Gentiloni – e dobbiamo insistere senza farci distrarre da polemiche e atteggiamenti di rifiuto".

Una "legge di sistema su Roma Capitale" è auspicabile, ma non deve puntare a un "commissariamento" dell'amministrazione capitolina, ha poi aggiunto Gentiloni. Rispondendo alla sollecitazione di uno degli interlocutori che aveva chiesto una legge su Roma Capitale, Gentiloni ha risposto: "Può essere utile una sistematizzazione normativa, ma oggi non posso prendere un impegno perché si vota fra 10 giorni. Sarà qualcosa da fare nella prossima legislatura. Una sistematizzazione mi sembra realistica – ha aggiunto – ma va fatta di intesa con l'amministrazione: un commissariamento sarebbe un errore oltre che una utopia".

Alla fine della scorsa settimana, dopo la chiusura con un nulla di fatto e i primi veleni, il battibecco tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro dello Sviluppo economco Carlo Calenda sul Tavolo per Roma era ripreso su Twitter. "È bastato chiedere contezza del miliardo annunciato e mai stanziato dal Mise per scoprire che quello di Carlo Calenda è soltanto un bluff pre-elettorale", aveva scritto la prima cittadina.

Immediata la replica del ministro: "Virginia a proposito di concretezza: 1) rispondi nel merito dei punti sollevati 2) prenditi qualcuno nello staff che conosca l'aritmetica. Ti giuro che è utile per gestire la capitale d'Italia. Ad maiora". In un precedente tweet, Calenda aveva scritto: "Era doveroso provarci per Roma. Dopodiché due notizie positive oggi. Alcoa e non dover più avere a che fare con un'amministrazione comunale di dilettanti allo sbaraglio".

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Cronaca

Questore Marino, pronto piano di sicurezza per sabato prossimo

In un briefing tenuto questa mattina dal Questore di Roma Guido Marino, sono stati avviati gli approfondimenti per il piano di sicurezza per il prossimo 24 febbraio in cui la capitale sarà chiamata ancora una volta a dimostrare la propria capacità di ospitare iniziative di libera espressione del pensiero. Tutte le iniziative concentrate nel pomeriggio di sabato consentiranno di limitare disagi tra le 14 e le 16, orario in cui si stima l’arrivo dei cortei nelle rispettive piazze. Tra le iniziative in calendario un corteo organizzato da ANPI e dal Comitato “MAI  PIU’ FASCISMO”, “contro razzismo, xenofobia ed i rigurgiti di fascismo in Italia ed in Europa”. Si svolgerà dalle 13.00 alle 17.00 e, all’iniziativa, è prevista la partecipazione di 20.000 persone che da piazza della Repubblica giungeranno fino a piazza del Popolo. Altro corteo è stato invece promosso dal sindacato S.I. COBAS, “allo scopo di chiedere l’abolizione del Job’s Act”; avrà luogo dalle 14.00 alle 19.00 e parteciperanno 4500 persone con partenza da piazza Esquilino ed arrivo a piazza Madonna di Loreto. In programma anche una manifestazione statica, promossa da esponenti  del “MOVIMENTO NO VAX”  contro l’obbligatorietà vaccinale,  avrà luogo in piazza di Porta San Giovanni dalle 14.00 alle 18.00 ed è prevista la partecipazione di 10.000 persone. Per ultimo, una iniziativa annunciata al CIE di Ponte Galeria e promossa da “Gruppi Antagonisti” contro la normativa vigente in materia di immigrazione. Il piano scatterà dalle prime ore del mattino con controlli rigorosi ai caselli autostradali e sulle vie consolari interessate. Duplice l’obiettivo: garantire un elevato standard di prevenzione antiterrorismo ed evitare che gruppi di facinorosi possano infiltrare i cortei con conseguenze negative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra le indicazioni contenute nell’ordinanza di servizio del Questore, il divieto di partecipare agli eventi con oggetti contundenti di ogni tipo, aste rigide di bandiere, vestiario utile al travisamento ed ogni altro strumento potenzialmente utilizzabile per occultare la propria identità. Vietati anche caschi, elmetti o cappelli rigidi. Tutti i servizi previlegiano, la fase di prevenzione, secondo  un modello organizzativo consolidato e adottato anche per le circa 1800 manifestazioni del 2017, la fase di prevenzione; mirano però anche a preservare, senza tolleranza, la sicurezza pubblica, ponendo le forze dell’ordine in condizione di garantire in caso di illegalità, la punizione dei responsabili. In tal senso la Polizia di Stato romana, ha concluso nelle ultime ore le indagini per la manifestazione estemporanea presso l’ambasciata turca; sono stati infatti identificati e denunciati dalla digos all’Autorità Giudiziaria  21 dei responsabili di un tentativo di danneggiamento e invasione della sede diplomatica di via Palestro.

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Cronaca

Esquilino, maxi controllo da parte dei Carabinieri

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante hanno dato il via ad una massiccia operazione di controllo del territorio scattata, non solo nella zona di piazza Vittorio Emanuele II, in questi giorni al centro delle cronache nazionali, ma in tutto il rione Esquilino. A conclusione delle attività, a cui hanno preso parte anche i Carabinieri del N.A.S. di Roma e della Compagnia di Intervento Operativo dell’8° Reggimento “Lazio”, il bilancio riporta 9 persone arrestate – tutte risultate senza fissa dimora e con precedenti –  e una decima denunciata a piede libero. A finire in manette sono stati 4 pusher – due cittadini nigeriani e due cittadini del Gambia di età compresa tra i 19 e i 24 anni – sorpresi tra via Cappellini, via Cialdini e piazza Vittorio Emanuele II in possesso di decine di dosi di marijuana e denaro ritenuto provento della loro illecita attività. Durante il controllo di un cittadino egiziano di 24 anni è emerso che a suo carico era stata emessa un’ordinanza di aggravamento della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è scaturito per aver violato più volte il divieto di dimora nel Comune di Roma cui era sottoposto dallo scorso mese di gennaio. Per lo stesso identico motivo è stato arrestato anche un connazionale di 27 anni. Altri 2 cittadini egiziani di 18 e 27 anni, controllati in piazza Vittorio, sono risultati gravati da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Roma per reati inerenti gli stupefacenti. Devono scontare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione. Sempre nel corso di un controllo nei pressi di piazza Vittorio,  un cittadino marocchino di 39 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, è stato arrestato perché i Carabinieri hanno scoperto che su di lui pendeva un ordine di carcerazione, dovendo espiare una pena di 1 anno di reclusione sempre per reati inerenti gli stupefacenti. In via Giolitti, un cittadino nigeriano di 35 anni è stato denunciato a piede libero dopo essere stato sorpreso dai Carabinieri in possesso di una carta di credito risultata smarrita dal legittimo proprietario. Parallelamente alle attività di controllo di persone e mezzi, i Carabinieri del N.A.S. hanno ispezionato alcuni “esercizi di vicinato”: uno di questi, ubicato in via Giolitti,  per carenze igienico sanitarie e per la mancata rintracciabilità dei prodotti alimentari posti in vendita, i militari hanno contravvenzionato il proprietario elevando sanzioni per un importo complessivo di 3.500 Euro.

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Cronaca

Studente Usa morto nel Tevere, rinviato a giudizio clochard per omicidio preterintenzionale

(Fonte: www.repubblica.it)

Rinvio a giudizio per Massimo Galioto, il punkabbestia accusato dalla Procura di Roma di omicidio preterintenzionale per aver determinato la morte di Beau Solomon, lo studente universitario statunitense di 19 anni caduto nel Tevere il 30 giugno del 2016 e ritrovato senza vita due giorni dopo. Lo ha deciso il gup Anna Maria Gavoni che ha accolto le richieste del pm Francesco Marinaro fissando l'inizio del processo all'8 maggio prossimo davanti alla terza corte d'assise. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, Solomon fu condotto da due stranieri sulla banchina di Ponte Garibaldi, dove c'era un ritrovo di clochard, perche' era alla ricerca del suo portafogli. Improvvisamente scoppio' una lite perche' il giovane americano accuso' i senza tetto del furto. Galioto avrebbe reagito dandogli una spinta e Solomon, che era ubriaco, perse l'equilibrio e scivolo' nel fiume, finendo per morire annegato. Un video immortalo' la scena della spinta e della caduta in acqua.

"La famiglia di Beau  parte sua, l'avvocato di parte civile Giuseppe Zanalda – ha fiducia nella giustizia affinche' sia individuato il responsabile. A noi interessa accertare la verita', abbiamo letto gli atti e siamo convinti che l'imputazione sia fondata. Non c'erano elementi per non disporre il rinvio a giudizio. Galioto forse non voleva uccidere il ragazzo, ma, dopo la lite, lo ha spinto. La morte probabilmente non era voluta ma non ha fatto nulla per salvare quel ragazzo".

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Cronaca

Ostia, continuano i controlli antidroga dei Carabinieri

Continua l’attività antidroga dei Carabinieri del Gruppo di Ostia con la predisposizione di molteplici servizi di controllo anche sull’entroterra. Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Acilia, supportati da personale dei reparti mobili e specializzati dell’Arma, hanno arrestato un 40enne romano, incensurato, con l’accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’arresto è frutto di mirati servizi di appostamento e osservazione attuati dai Carabinieri ai quali non era sfuggito uno strano andirivieni di giovani in un palazzo. I militari hanno proceduto alla perquisizione dell’appartamento dell’uomo, rinvenendo circa un chilo e mezzo di hashish, suddiviso in 15 “panetti”, nonché denaro contante, provento dell’attività illecita. L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di “Regina Coeli”, ed ulteriori 13 soggetti sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma quali assuntori di sostanze stupefacenti. Nel corso della medesima giornata, i numerosi controlli effettuati, hanno consentito di  identificate e arrestare un italiano 45enne, senza fissa dimora, nei cui confronti era stato emesso, dal Tribunale di Civitavecchia, un ordine di carcerazione per violazione degli obblighi di assistenza familiare.

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Parioli, tenta di incassare assegno di 143mila euro, arrestato presunto truffatore

Sperava di festeggiare il suo compleanno con un “corposo” regalo e così, munito di documenti falsi, ha tentato di incassare un assegno del valore di 143.700 euro presso un ufficio postale ai Parioli. A far saltare il suo piano ci hanno pensato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli che lo hanno arrestato poco prima che riuscisse ad intascare illecitamente l’ingente somma di denaro. In manette, con le accuse di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona, possesso di documenti di identificazione falsi e falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità, è finito un 46enne della provincia di Frosinone, senza occupazione e con precedenti. Sabato mattina, l’uomo si è presentato all’ufficio postale di via Yser, dove ha  presentato l’assegno e un documento d’identità al fine di incassarne l’importo. I dipendenti dell’ufficio, immediatamente insospettiti dall’atteggiamento nervoso e frenetico dell’uomo, hanno contattato il 112 e richiesto l’intervento dei Carabinieri. Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri hanno fermato il 46enne e hanno approfondito gli accertamenti sul suo conto e sui titoli presentati. Il documento è risultato palesemente contraffatto. I Carabinieri hanno anche scoperto che l’arrestato aveva già aperto un conto corrente sempre con il documento d’identità falso, dove aveva intenzione di depositare illegalmente il denaro che stava già valutando come investirlo. Dopo aver identificato il “truffatore”, i militari sono risaliti al vero titolare dell’assegno, un 56enne della provincia di Firenze, che da tempo attendeva quel denaro, quale risarcimento assicurativo di un gravissimo incidente che lo aveva visto coinvolto qualche anno fa. A tal proposito, i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli si stanno adoperando per farglielo recapitare al più presto. Ieri mattina, l’arresto è stato convalidato e in attesa del processo l’uomo è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione in caserma.

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Cronaca

Montelibretti, fermato dopo aver tentato di rubare un’autovettura

Nell’ambito di predisposti servizi di contrasto ai reati predatori, i Carabinieri della  Stazione di Montelibretti, unitamente a militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Poggio Mirteto (RI), hanno arrestato un 18enne di Fara Sabina (RI), già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentata rapina impropria. Il malvivente è entrato in azione al capolinea Cotral in località Prato dell’Olmo di Montelibretti: dopo aver infranto il vetro anteriore destro di un’utilitaria parcheggiata in strada, il 18enne è stato sorpreso dal proprietario che stava tornando a prenderla. A quel punto il giovane ladro, vistosi scoperto, ha spintonato violentemente l’uomo minacciandolo di morte, riuscendo a scappare lungo le vie limitrofe. I Carabinieri, immediatamente allertati tramite “112”, dopo alcuni minuti di ricerche, hanno individuato e bloccato il malvivente poco lontano dal luogo del reato. Il ragazzo è stato portato nella sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Cronaca

Ritrovato a Trieste il 90enne scomparso dalla Capitale

Un anziano di 90 anni, che si era allontanato la scorsa settimana da Roma, è stato ritrovato la sera di venerdì scorso presso la stazione Centrale di Trieste. Ad intercattere il signore, che vagava da solo e al freddo, sono stati gli agenti della Polfer che erano in servizio alla stazione. Dopo aver rifocillato e tranquillizzato il signore, i militari hanno avvisato la figlia dell'anziano che, il giorno dopo, è arrivata da Roma in macchina per riabbracciare il genitore. Il 90 enne, secondo i controlli effettuati, si era già allontanato da casa, per poi esser stato rintracciato anche quella volta, nel 2014. 

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Regione Lazio, pubblicato online studio sulle infiltrazioni criminali nell’economia

Lunedi 19 febbraio è stato pubblicato su http://www.regione.lazio.it/rl_osservatorio_legalita_sicurezza/ lo studio “Le in­ltrazioni della Criminalità organizzata nell’Economia del Lazio” realizzato in collaborazione a Crime&tech, spin-off del centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica di Milano. L’analisi mostra un panorama dell’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale vasto e articolato. L’infiltrazione è intensa nel Lazio, e particolarmente concentrata nella provincia e nella città di Roma. La Capitale di sicuro attrae gli investimenti delle mafie tradizionali e di organizzazioni criminali autoctone. Camorra, ‘Ndrangheta, Cosa Nostra gruppi locali. Nel Lazio vengono confiscate più aziende (5,1 ogni 10.000 registrate) rispetto alla media nazionale (2,4 ogni 10.000).  L’infiltrazione si concentra nelle province di Roma e di Latina (e, in misura minore, di Frosinone). Ma in quali settori investono le organizzazioni criminali? Nell’economia della Capitale turismo, commercio e immobiliare giocano un ruolo di primo piano. E sono proprio questi gli ambiti in cui è più forte l’infiltrazione della criminalità organizzata. Bar e ristoranti, commercio all’ingrosso e al dettaglio, costruzioni e intermediazione immobiliare risultano infatti i settori più inquinati, che coprono circa tre quarti del totale delle aziende confiscate nel Lazio negli ultimi dieci anni. Le organizzazioni criminali non risparmiano però neanche trasporti, scommesse, stabilimenti balneari e, ovviamente, appalti pubblici. Ogni gruppo ha le sue “preferenze”. La Camorra si è specializzata nella ristorazione e nel commercio di prodotti alimentari, attività che svolge rispettivamente nelle zone centrali della Capitale e nel basso Lazio. La ‘Ndrangheta diversifica di più: costruzioni, immobiliare, ortofrutticolo, florovivaismo. E i suoi investimenti sono più diffusi sul territorio: Roma Centro, ma anche nelle aree periferiche nei comuni a Sud della Capitale, nel basso Lazio. I gruppi locali hanno infine il ventaglio di investimenti più vasto, toccando di fatto tutti i settori soprattutto nelle aree territoriali in cui sono presenti. Le fonti utilizzate per lo studio realizzato sono stati  i dati dell’ ANBSC, della Dia, delle inchieste giudiziarie e del registro delle imprese. Nella ricerca è riportata inoltre una cartina del Lazio con l’indice di presenza mafiosa nei comuni e i grafici che riportano la geolocalizzazione delle aziende confiscate per settore e per organizzazione criminale. «La mafia si combatte con l’impegno delle forze di polizia e della magistratura ma anche con la realizzazione di un sistema di alleanze tra Istituzioni e Forze Sociali che possa scardinare meccanismi di inquinamento della nostra economia” Ha affermato Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio che continua “La legalità garantisce  la libertà degli operatori economici, il regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, la trasparenza del mercato, la sana concorrenza. Di questo sono consapevoli la stragrande maggioranza degli imprenditori nel Lazio che attraverso le loro associazioni di rappresentanza hanno condiviso con noi  in questi anni le robuste politiche di sostegno all’impresa, all’artigianato e al piccolo commercio messe in campo dalla Regione Lazio, misure  che hanno rappresentato un argine all'inquinamento mafioso della nostra economia». 

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Politica

Regione Lazio, approvate linee guida per i percorsi di buona alternanza scuola lavoro

La Giunta Regionale ha approvato oggi su proposta del vicepresidente con delega alla Scuola, Massimiliano Smeriglio, le linee guida per i percorsi di buona alternanza scuola lavoro. L’iter che ha portato all’approvazione delle linee guida è iniziato ad aprile 2017 con la somministrazione di questionari compilati da circa 2.000 tra studenti e docenti ed è proseguito nel mese di maggio 2017 con un’iniziativa cui hanno partecipato più di 80 scuole da tutto il Lazio. Le linee guida prevedono strumenti per lo sviluppo di esperienze di alternanza qualitativamente elevate: individuano le buone pratiche già in essere;  valorizzano il protagonismo degli studenti nell’individuazione dei percorsi; incardinano l’esperienza di alternanza su progetti formativi co-progettati tra istituzione scolastica ed ente ospitante; prevedono un albo regionale degli enti ospitanti ed una carta regionale dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e, infine, istituiscono un tavolo di monitoraggio dei percorsi che si realizzano nel Lazio. «Un atto che dimostra l’attenzione di questa Giunta rispetto a un tema fondamentale che interessa migliaia di studenti nel Lazio, frutto di un percorso partecipato, tramite la costante interlocuzione con tutte le soggettività coinvolte. Per questo siamo contenti di essere giunti, oggi, all’approvazione di un testo che permetterà di garantire dei percorsi di alternanza che rappresentino delle esperienze realmente formative per gli studenti e delle opportunità di crescita per il nostro territorio. Inoltre abbiamo deciso di destinare 500 mila euro anche all’inclusione effettiva degli studenti diversamente abili nei percorsi di alternanza, ai corsi di formazione destinati ai docenti per la progettazione delle attività e alla promozione di buone pratiche» dichiara Smeriglio.