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Cultura

Al Parioli “La vedova allegra”

Il Teatro Parioli da martedi 16 a domenica 21 gennaio,propone un grande classico del genere “La vedova allegra”, con la Compagnia Italiana di Operette, libretto di Victor Léon e Leo Stein,regia Flavio Trevisan,direttore musicale Maurizio Bogliolo,con Emanuela Digregorio, Victor Carlo Vitale, Claudio Pinto Kovacevic, Irene Geninatti Chiolero, Massimiliano Costantino, Vincenzo Tremante, Giulia Mattarucco, Riccardo Ciabò, Nicola Vivaldi, Mattia Rosellini. Balletto: Martina Alessandro, Silvia Di Pierro, Martina Lazzari, Giada Lucarini, Idiana Perrotta, Raffaella Siani. La Vedova Allegra, celebre operetta musicata in maniera magistrale da F. Lehar, è ambientata a Parigi, presso l'Ambasciata del Pontevedro e ha per protagonista Hanna Glavary, vedova del ricco banchiere di corte. L'ambasciatore pontevedrino, il Barone Zeta, riceve l'ordine di combinare un matrimonio tra Hanna e un compatriota per far si che la dote della ricca vedova resti nelle casse dello Stato. Il Barone Zeta, coadiuvato da Njegus segretario un po' pasticcione, tenta di risolvere la situazione, innescando però una serie di equivoci comici trascinanti che condurranno nonostante tutto ad un lieto fine.La Vedova Allegra, celebre operetta musicata in maniera magistrale da F. Lehar, è ambientata a Parigi, presso l'Ambasciata del Pontevedro e ha per protagonista Hanna Glavary, vedova del ricco banchiere di corte. L'ambasciatore pontevedrino, il Barone Zeta, riceve l'ordine di combinare un matrimonio tra Hanna e un compatriota per far si che la dote della ricca vedova resti nelle casse dello Stato. Il Barone Zeta, coadiuvato da Njegus segretario un po' pasticcione, tenta di risolvere la situazione, innescando però una serie di equivoci comici trascinanti che condurranno nonostante tutto ad un lieto fine.

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Cronaca

Garau (CoAs Medici): “Pronto Soccorso nel Lazio sovraffollati”

«La riforma del Servizio Sanitario Nazionale del 1988 ha fissato numerose "regole" e presupposti ancora immodificati sotto molti aspetti; però negli ultimi 15 anni sono intervenute numerose norme di legge a cambiare molti aspetti lavorativi per la nostra professione. Soprattutto sono aumentati i "doveri" ma, di contro, sono stati ridotti i medici dipendenti da 132mila a 122mila (in progressiva ulteriore contrazione) attraverso il blocco del turn-over. Sono inoltre stati bloccati, sterilizzati e ridotti i Fondi da cui deriva una parte importante della retribuzione dei medici della dipendenza, è nettamente aumentato il volume di lavoro del singolo medico, sono aumentate le responsabilità, le difficoltà oggettive nel lavoro e il numero di utenti che si rivolgono all'ospedalità ed in particolare ai Pronto Soccorso, vista la crescente disaffezione nei Medici di Medicina generale». Questo è quanto ha affermato Alessandro Garau, segretario del sindacato CoAS Medici Dirigenti in merito al sovraffollamento dei pronto soccorso nel Lazio. «Sicuramente i problemi della Sanità pubblica – ha continuato Garau – andranno aumentando se si spostano le risorse dal pubblico al privato, con la giustificazione del risparmio. Sappiamo bene che tutti i Sistemi Sanitari a prevalenza "privata", dopo un iniziale risparmio, vengono a costare al contribuente molto più di un sistema pubblico. Da anni assistiamo impotenti ed inascoltati a questi cambiamenti significativi, senza poter interferire con le decisioni politiche assunte con diverse motivazioni, solitamente poi smentite negli effetti pratici dai fatti».

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Cultura

2018: il cibo italiano nel mondo

L’anno nazionale del cibo italiano nel mondo si apre con i tesori nascosti dei piccoli comuni che saranno i protagonisti dell’appuntamento organizzato da Coldiretti e Fondazione Symbola giovedì 11 gennaio a Roma, al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi, in via XXIV Maggio 43. Alle ore 9,30 si inaugura la prima rassegna dei prodotti tipici dei comuni con meno di 5mila abitanti che raccontano la storia di un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione locale ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti del Belpaese. Una iniziativa per far conoscere le specialità territoriali conservate da generazioni negli angoli piu’ remoti del Paese con l’esclusivo studio su “Piccoli comuni e tipicita’” con la mappa, i numeri e le dimensioni di una ricchezza straordinaria del Made in Italy. Una risorsa del Paese custodita fuori dai tradizionali circuiti turistici che potrà ora essere finalmente tutelata e promossa grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni. All’incontro intervengono tra gli altri Antonio De Caro presidente Anci (associazione nazionale comuni italiani), Ermete Realacci presidente fondazione Symbola, Fiorello Primi presidente Borghi più belli, Giampiero Sammuri presidente Federparchi e Roberto Moncalvo presidente Coldiretti.

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Cultura

Il Teatro Costanzi apre il sipario giovedì 11

Giovedì 11 gennaio, alle ore 20.30, il sipario del Teatro Costanzi si alza sul primo concerto del 2018, nuovo appuntamento nel cartellone sinfonico della stagione. La serata prevede l’esecuzione della Sinfonia n.6 di Anton Bruckner con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Dennis Russell Davies. Il Maestro, nato a Toledo (Ohio), vanta un’importante carriera negli Stati Uniti e in Europa, sia come pianista che come direttore, e sale per la prima volta sul podio della Fondazione capitolina. Al debutto al Costanzi anche l’altra ospite del concerto, la pianista Maki Namekawa. I due artisti, che formano una coppia anche nella vita, dal 2005 si esibiscono in duo pianistico in tutto il mondo. Nel dicembre scorso, allo spazio Roulette di New York, hanno realizzato un concerto interamente dedicato a Philip Glass, cui sono legati da grande amicizia e delle cui musiche sono considerati interpreti di riferimento. In particolare la Namekawa è stata la prima ad aver inciso, nel 2014, i Piano Etudes del compositore americano, un impegnativo ciclo che ha eseguito in prima mondiale al Perth Festival 2013, alla presenza di Glass stesso, e che ha poi portato in tournée negli anni seguenti. Al Teatro dell’Opera di Roma eseguiranno il Tirol Concerto, uno degli otto che compongono The Concerto Project di Philip Glass. La serata è introdotta dal filosofo e musicologo Stefano Catucci e da un brano di Zoltán Kodály eseguito dal Coro Femminile del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal maestro Roberto Gabbiani.

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Cronaca

Altissimi: “Crisi rifiuti a Roma creata ad hoc”

Mentre si susseguono sui social le foto di una Roma decadente invasa dai sacchetti di plastica e le istituzioni riempiono i giornali con accuse reciproche sulla responsabilità di questa nuova crisi, suona come una provocazione l’intervento di Fabio Altissimi, l’amministratore dell’impianto Tbm alle porte di Aprilia (che dista poco più di 40 km dalla Capitale) che sostiene come l’emergenza romana non esista o meglio sembri creata ad hoc. «Non è una provocazione, è una verità basata sui fatti – commenta Altissimi – perché Roma, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, produce circa 4mila tonnellate di rifiuto indifferenziato al giorno: mille di queste vengono trattate negli impianti Colari, 500 in via Salaria e 500 a Rocca Cencia. All’appello manca quindi il trattamento di circa duemila tonnellate di rifiuti al giorno. Rida Ambiente, che si trova nella regione e quindi potrebbe ricevere rifiuti senza particolari autorizzazioni, insieme al Tmb di Saf a Frosinone, potrebbero sopperire per 800 tonnellate a questa emergenza. Eppure noi siamo stati autorizzati a riceverne solo 80 di tonnellate al costo di 131 euro a tonnellata. Come mai si sceglie di mandare i rifiuti a Reggio Emilia oppure in Abruzzo? Anche qui bisogna stare attenti alle quantità interessate. Prendiamo ad esempio l’accordo con Reggio Emilia: si parla di circa dieci camion al giorno, ossia 250 tonnellate. Ma non erano quasi duemila quelle in eccesso da smaltire? In realtà – secondo Altissimi – per smaltire il rifiuto in eccesso si vorrebbero riportare in auge i tritovagliatori, immensi trita rifiuti che strizzano e sminuzzano l’indifferenziato, senza trattarlo, diminuendo il suo volume. Macchinari dalla tecnologia antiquata, che già in passato sono costati al Lazio una sanzione da parte dell’Unione europea che, invece, richiede che i rifiuti vengano trattati e che in discarica finiscano solo gli scarti in alcun modo lavorabili o avviabili al recupero energetico. Nella realtà a essere stato spinto al massimo, nel quasi silenzio generale, è stato il tritovagliatore mobile di Rocca Cencia di proprietà di Ama, ora spostato a Ostia. E questo rappresenta nient’altro che un precedente. Se questo impianto pubblico (che a me pare essere utilizzato come una prova dalla Regione Lazio che autorizza) supererà indenne eventuali controlli, ecco che Porcarelli avrebbe tutto l’interesse a far ripartire il proprio tritovagliatore, questo fisso e non mobile, che si trova all’interno degli impianti di Rocca Cencia e che gli è stato dato in affitto dal gruppo Cerroni. Un macchinario che quando venne messo in funzione costò ai cittadini 175 euro per tonnellata ricevuta, un prezzo concordato con una trattativa privata e senza nessun tipo di evidenza pubblica. Un macchinario che utilizza una tecnologia antiquata e che non tratta il rifiuto come le normative europee e nazionali richiedono invece da anni».

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Politica

Figliomeni (FdI): “Colosseo vandalizzato”

«Tra i siti archeologici che guidano la top ten italiana del 2017, il Colosseo fa la parte del leone con più di 7 milioni di persone tra turisti e romani che si sono recati a visitarlo, con un notevole incremento di visitatori rispetto al 2016. Cifre riportate dal Mibact, che dimostrano l’unicità dei nostri monumenti, tanto che il Lazio grazie ai numeri di Roma che dopo il Colosseo presenta altri luoghi unici quali Castel Sant’Angelo e la Galleria d’Arte Moderna, si pone al primo posto tra le regioni italiane. Purtroppo a fronte di tanta bellezza di un luogo simbolo come il Colosseo corrisponde un grande degrado del sito circondato da ambulanti abusivi che fanno da padroni, cumuli di immondizia in ogni angolo esterno, senzatetto che dormono nei punti più appartati, finte guide turistiche che accalappiano ignari turisti, baby borseggiatrici rom alla carica dei visitatori nell’indifferenza più totale degli Amministratori cittadini. Che l’Anfiteatro Flavio, il monumento più importante dell’antica Roma, dopo essere giunto indenne ai nostri giorni, oggi sia oltraggiato dall’incuria dilagante e menefreghista di chi dovrebbe vigilare, lascia senza parole. Chiediamo all’Amministrazione pantastellata di prendere provvedimenti in sinergia con il Ministero dei Beni Culturali, per rendere il giusto splendore a questo luogo unico che tutto il mondo ci invidia». Lo ha dichiarato in una nota Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.

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Politica

Torna a riunirsi il Consiglio Comunale

Domani alle ore 14 torna a riunirsi il consiglio comunale in Aula Giulio Cesare. In programma due delibere a firma di consiglieri di maggioranza M5S e 8 mozioni, di cui due a firma di consiglieri dell'opposizione di centrodestra (una riguardante gli aumenti della Autostrada A24) e le altre di maggioranza. Giovedì 11, dalle ore 9, verranno affrontate le eventuali proposte residue, per poi passare alla situazione della Roma Multiservizi SpA e all'emergenza rifiuti nella Capitale.

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Politica

Il tavolo degli studenti di Roma e provincia

Si è riunito il tavolo di confronto con i rappresentanti degli studenti di Roma e provincia, convocato per oggi dalla Consigliera delegata Maria Teresa Zotta. «Si sta proseguendo un percorso collaborativo con gli studenti di Roma e provincia nel quale vogliamo condividere le difficoltà che riguardano l’edilizia scolastica legate alle risorse economiche che sono insufficienti per intervenire sui quasi 350 istituti scolastici di nostra competenza. Questo incontro – ha dichiarato la Delegata all’Edilizia Scolastica – che sarà replicato periodicamente vuole mettere sul tavolo problematiche ma anche soluzioni, individuando assieme anche le priorità. Concretamente abbiamo avviato con le risorse recuperate nel bilancio 2017/18, trentasei interventi sulle scuole per la manutenzione straordinaria, essenzialmente destinati alla messa a norma delle scuole (barriere architettoniche, antincendio e norme sanitarie) dove non si investiva da almeno 4 anni. Questa situazione – ha continuato la Zotta – ha creato l’accavallarsi di problematiche che oggi diventano sempre più urgenti, per la maggior parte riguardano infiltrazioni nei solai, tenuta strutturale e dispersione energetica. Dall’altro canto abbiamo messo al corrente gli studenti di quanto sia difficile per noi lavorare senza fondi. Per dare un quadro oggettivo e chiaro, La Città metropolitana di Roma restituisce allo Stato quasi il 70% delle proprie entrate togliendo la capacità di programmazione triennale degli investimenti. L’appello – ha concluso la Zotta – è quello che il Governo centrale restituisca dignità ad un Ente che deve dare risposte ai cittadini, diminuendo la portata dei tagli che nel 2017 ha sottratto alla Città metropolitana di Roma 270 milioni di euro che in due anni avrebbero risolto il problema delle scuole superiori di Roma e provincia».

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Cronaca

Sei arresti per spaccio ad Ostia

Proseguono i controlli dei carabinieri nel territorio di Nuova Ostia. Nelle ultime ore sono stati controllati oltre 74 veicoli, identificate 114 persone ed effettuate molteplici perquisizioni personali e domiciliari, verificando anche il rispetto delle prescrizioni imposte ai soggetti che beneficiano degli arresti domiciliari. I risultati non si sono fatti attendere, infatti ad Ostia sono stati arrestate 5 persone, tra cui una donna, per spaccio di sostanze stupefacenti. Nella ormai nota Piazza Gasparri erano in 4 ad occuparsi della cessione di sostanze stupefacenti. Avveniva tutto all’interno di una abitazione, sorvegliata da due persone che si occupavano di fare da “vedetta” nel caso di controlli improvvisi da parte delle Forze dell’ordine. Gli altri due, i veri e propri pusher, indisturbati,  preparavano e confezionavano lo stupefacente. L’altra notte, però, non hanno avuto scampo e sono scattate le manette per ognuno di loro. I carabinieri, dopo un prolungato ed accurato servizio di osservazione sono riusciti ad aggirare le vedette ed a sorprendere in flagranza di reato ognuno di loro, recuperando circa 15 grammi di cocaina, nonché materiale per taglio, peso e confezionamento dello stupefacente. Nella mattinata odierna, è stato arrestato anche un uomo di 26 anni, anche egli legato ai Clan di Piazza Gasparri, poiché nella propria abitazione, malgrado la presenza di 3 figli molto piccoli, deteneva ai fini di spaccio circa 800 grammi di sostanza stupefacente, tra hashish e marijuana. Nella circostanza, i Carabinieri hanno rinvenuto più di 30.000 euro in contanti, proventi del commercio dello stupefacente, 10.000 dei quali posti sottovuoto, per poter essere occultati anche all’interno di recipienti pieni d’acqua.

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Politica

Bando per la Befana a Piazza Navona è OK

Il Dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive ha risposto in data 20 dicembre 2017 al parere dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato sui criteri previsti dal bando per la Festa della Befana in Piazza Navona. Nello specifico, l’Amministrazione Capitolina ha fissato a 9 anni il termine di durata della concessione, sulla base della normativa di riferimento in materia, stabilita dall’Intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 5.7.2012. In riferimento a questa, la deliberazione di Assemblea Capitolina del 1° giugno 2017, n. 30 (Nuovo regolamento delle attività commerciali su aree pubbliche), prevede che la durata delle concessioni sia di 7 anni per i mercati turistici, e di 9 oppure 12 per i mercati ordinari. Essendo la Festa della Befana classificata come “fiera”, in virtù della sua peculiare connotazione storico-tradizionale e della rilevanza internazionale rivestita, tale manifestazione non può essere assimilata ai mercati specializzati destinati alla vendita esclusiva di particolari merceologie, tra cui anche i cosiddetti mercatini natalizi, per i quali vige una disciplina specifica e diversa. Si è dunque scelto di optare per la tempistica minima prevista per le concessioni, quella appunto di 9 anni, in luogo dei 12 altrimenti possibili. Sempre in riferimento all’Intesa, che al punto 2 prevede una valutazione massima dell’anzianità di esercizio dell’impresa nel limite massimo del 40%, si è deciso di dimezzarne il valore, riducendolo al 20%. È stato dunque introdotto un notevole correttivo, tenuto conto del fatto che l’anzianità di posteggio in fiera, per il quale l’operatore ha partecipato, è stata presa in considerazione solo in caso di parità di punteggio. L’Amministrazione Capitolina, infine, ha posto l’accento soprattutto sull’aspetto qualitativo della fiera, assegnando alla qualità dei prodotti un peso ben superiore al 50% del punteggio complessivo, e introducendo così uno strumento innovativo rispetto al passato e alla tipologia specifica delle fiere.