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Cronaca

Roma, venerdì trasporto pubblico a rischio per lo sciopero

(Fonte: www.repubblica.it)

Venerdì 10 novembre trasporto pubblico a rischio per gli scioperi di 24 ore indetti dai sindacati Usb, Orsa Tpl, Faisa Cisal e Faisa Confail. L'agitazione interesserà bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Il servizio sarà comunque assicurato durante le due fasce di garanzia: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Sempre venerdì, con le stesse modalità, sciopero di 24 ore, indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Usb e Faisa Cisal, anche per i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl.

A rischio anche la raccolta dei rifiuti. Ama ha fatto sapere di aver "attivato le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili: pronto intervento a ciclo continuo; raccolta pile, farmaci e siringhe abbandonate; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme, ecc. Interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto settore funerario. Anche in questo caso, predisposti i servizi minimi essenziali".
 

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VIDEO – Oasi urbana del Tevere

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Politica

Scuola, Teresa Maria Zotta (M5S) a Radio Roma Capitale

La consigliera del M5S Teresa Maria Zotta, presidente della Commissione Scuola in Campidoglio e delegata alla Scuola per la Città Metropolitana, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa".

In merito alla situazione degli edifici scolastici, la consigliera Zotta ha dichiarato: "I nostri edifici scolastici hanno bisogno di manutenzione, di controlli periodici e sistematici, di essere messi in sicurezza e di rispondere a tutte le normative emanate nel tempo. La Città Metropolitana ha approvato un bilancio nel quale abbiamo potuto stanziare 15 milioni di euro per interventi di manutenzione da effettuare entro dicembre a fronte di una stima di circa 500 milioni di euro per mettere in sicurezza tutti gli edifici di sua competenza".

Per quanto riguarda le occupazioni nelle scuole romane, la consigliera ha dichiarato: "Il mese di novembre è il mese dell'occupazione, è una consuetudine. I ragazzi rivendicano giustamente i loro diritti, ma all'indomani dell'occupazione dobbiamo fare i conti con degli scempi. Ho già avviato un tavolo di incontri con gli studenti. La sindaca Raggi e il vicesindaco della Città Metropolitana Fucci hanno incontrati i ragazzi che occupavano. Ieri sono stata ad un'assemblea al Socrate e sono in contatto con i dirigenti scolastici".

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Cronaca

Velletri, blitz in carcere: banda di romeni con coltelli e punteruoli pronti alla rivolta

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Chiara Rai) – Nella loro cella avevano un telefono cellulare, coltelli e punteruoli “fatti in casa”. Grazie a un blitz degli agenti di Polizia Penitenziaria è stato sgominata sul nascere una banda di detenuti romeni. Secondo la Polizia, questo gruppo di stranieri aveva intenzione di prendere la “gestione” di quell'ala del carcere. Si tratta del nuovo padiglione "D" e i romeni si trovavano in una cella da quattro persone.

Gli agenti hanno stroncato sul nascere questa attività: “Da settimane il gruppo dei detenuti stranieri – spiegano i sindacalisti dell’Ugl Polizia Penitenziaria Carmine Olanda e Ciro Borrelli – era tenuto sotto controllo, i loro atteggiamenti di presunzione e il loro modo di rapportarsi hanno fatto scattare l’operazione di Polizia. In primo luogo, infatti è stata fatta una intensa perquisizione nella loro cella che ha portato al ritrovamento di un telefonino completo di scheda, batteria e caricabatteria rudimentale. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti anche alcuni oggetti del tipo coltelli e punteruoli costruiti in modo artigianale”.

Nella cella c’erano anche numerosi pacchetti di sigarette che, secondo gli agenti, fanno pensare ad un gesto di ricompensa nei confronti del gruppo dei detenuti stranieri in cambio delle telefonate. Rimangono in corso ulteriori accertamenti su quanto accaduto.

Torna dunque ad affacciarsi il problema della carenza di personale rispetto al sovraffollamento delle carceri: “Il Carcere di Velletri – concludono – oramai è diventato oggetto di cronaca quotidiana. Dalle osservazioni effettuate al gruppo dei detenuti stranieri si presume avevano creato una vera e propria banda finalizzata a delinquere e a tenere sotto controllo la sezione dove erano ristretti. Nonostante la grave carenza di personale, la Polizia Penitenziaria di Velletri dimostra sempre di essere all’altezza di prevenire e sgominare nel nascere le organizzazioni di bande come in questo caso finalizzate a delinquere”.

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Politica

Campidoglio, inchiesta nomine: udienza Raggi davanti al Gup il 9 gennaio

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Giovanna Vitale) – Quel che temeva il M5S – Virginia Raggi a processo in piena campagna elettorale per le politiche – sta per avverarsi. L'incubo peggiore, per Luigi Di Maio e compagni: propugnarsi paladini dell'onestà e del cambiamento proprio mentre la sindaca-simbolo del Movimento è alla sbarra per falso, come un'impresentabile qualsiasi. Immagine che rischia di compromettere la cavalcata verso Palazzo Chigi, già azzoppata dalla sconfitta in Sicilia.

Ma il calendario giudiziario, al contrario dell'etica pret-a-porter dei grillini, non può essere stiracchiato a seconda delle convenienze politiche. E perciò, con l'udienza preliminare che il 9 gennaio dovrà decidere se accogliere la richiesta della Procura, Raggi rischia di salire sul banco degli imputati tra fine febbraio e inizio marzo. Grosso modo alla vigilia del voto, se – come sembra – le Camere verranno sciolte subito dopo le feste di Natale.

Di certo c'è che il 9 gennaio, in tribunale, la sindaca incontrerà per la prima volta dopo l'arresto il suo ex braccio destro Raffaele Marra, accusato nello stesso procedimento per abuso d'ufficio e già a giudizio per corruzione insieme al costruttore Sergio Scarpellini per una tangente da oltre 360mila euro. Secondo il Pm Dall'Olio, l'inquilina del Campidoglio avrebbe mentito alla responsabile Anticorruzione del Comune, che si apprestava a rispondere ai rilievi mossi dall'Anac  in relazione alla promozione di Renato Marra al vertice del Dipartimento Turismo. Uno scatto di carriera e di stipendio che per l'authority prima e gli inquirenti poi sarebbe stata decisa dal fratello Raffaele, allora capo del Personale capitolino. In violazione del regolamento che vieta ai dirigenti di partecipare alle nomine dei parenti.

Nelle controdeduzioni Raggi aveva rivendicato la sua "autonoma ed esclusiva responsabilità di nomina, in base ai criteri di merito, professionalità ed esperienza acquisita". E aveva specificato: "Sono a conoscenza del rapporto di parentela tra il dottor Raffaele Marra e il dottor Renato Marra, sin dal giorno del mio insediamento quale sindaca di Roma Capitale. Posso però affermare che il ruolo del direttore del Personale Raffaele Marra è stato di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali. Il dottor Marra si è limitato a compiti di mero carattere compilativi".

Tutte bugie, secondo la procura. Non solo perché la procedura di interpello avviata per assegnare la guida del Turismo era stata bandita proprio mentre la sindaca si trovava in missione in Polonia, ma perché  decine di chat rinvenute sul telefonino di Marra raccontavano il contrario. Raggi avrebbe perciò  mentito – è la tesi dell'accusa Raggi – per dimostrare la propria indipendenza rispetto al suo fedelissimo: "il sindaco ombra", lo chiamavano non a caso in Campidoglio.

Un'insidia non da poco anche per la candidata grillina alla Regione Lazio Roberta Lombardi, che proprio sull'indagine per falsa testimonianza a carico di Zingaretti ha cominciato a impostare la sua campagna elettorale. Che oltretutto pone il M5S di fronte a un nuovo bivio: dopo aver cambiato il proprio codice etico – che inizialmente prevedeva la sospensione degli indagati (vedi Pizzarotti) – alzando l'asticella delle espulsioni prima al rinvio a giudizio e poi  alla sentenza di primo grado, cosa succederà se Raggi dovesse essere condannata? Dovrà dimettersi, come ha già chiesto qualcuno, o il regolamento subirà un'altra modifica ad personam? Il rischio che salti tutto, compresa l'amministrazione romana, è molto alto.

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VIDEO – Via Tupini (Eur)

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VIDEO – Diretta Facebook di martedì 7 novembre

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VIDEO – Ponte pedonale tra Via Montagnana e Via Bianchi

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Roma, urina dentro la metro tra i passeggeri: la “bravata” finisce sui social

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Marco Pasqua) – Sabato notte, comitiva di ragazzi under 20, destinazione discoteca. Il gruppo di cinque è sulla Metro B, sono le 23 circa: i giovani provengono tutti da Ostia e si apprestano a trascorrere il sabato notte in un noto locale di Testaccio.

I ragazzi sono su di giri, alcuni sembrano anche essere brilli prima ancora dell'inizio della loro serata. A un certo punto uno di loro decide di urinare nel vagone, sfidando anche le telecamere di vigilanza: poco importa, inoltre, che a pochi metri di distanza ci siano dei passeggeri seduti ai loro posti. Gli amici lo incoraggiano, alcuni prendono il cellulare e iniziano a riprendere la scena: il ragazzo, senza provare alcuna vergogna, fa pipì contro il portellone.

Gli altri passeggeri sembrano far finta di nulla e, comunque, nessuno di loro decide di intervenire. Gli amici urlano ("daje, daje", gli dicono) e sghignazzano, pochi secondi e le "riprese" amatoriali possono chiudersi: la scena finisce, come avviene sempre più spesso in queste bravate teen, su Instagram, per raccogliere like e consensi virtuali.

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Ostia, ballottaggio Di Pillo (5S)-Picca (FdI). Ma trionfa astensionismo: alle urne solo uno su tre

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia) – Come da pronostico della vigilia ci sarà un ballottaggio tra Giluliana di Pillo, candidata del Movimento 5 Stelle, e Monica Picca di Fratelli d'Italia per la presidenza del Municipio X di Roma, quello di Ostia. Quando lo scrutinio del primo turno raggiunge 182 delle 183 sezioni, l'esponente grillina si attesta al 30,33%, mentre Picca insegue con poco più di tre punti percentuali di distacco, aggirandosi attorno al 26,68%. Ma pesa l'astensionismo, che ha tenuto lontani dalle urne due elettori su tre.

Fuori dai giochi il Pd che, con Roberto Giachetti che già nella notte ammette: "Ostia per noi è una missione impossibile". Alla fine il candidato dem Athos De Luca ottiene il terzo posto sul litorale col 13,62% ma trema a lungo per la forte ascesa il consenso di Casapound. Il movimento di estrema destra, che alle scorse comunali non è andato oltre l'1,85%, raggiunge il 7,65% e il suo candidato Luca Marsella supera addirittura il 9%. L'ex vice parroco Franco De Donno conquista un ottimo piazzamento (8,57%) seguito dall'"autonomo" Andrea Bozzi (5,53%), entrambi leader di due forze molto radicate sul territorio.

La pentastellata Giuliana Di Pillo ha 55 anni, insegnante di sostegno, ex consigliera municipale all'opposizione già durante l'amministrazione dell'ex minisindaco dem Andrea Tassone, arrestato per Mafia Capitale e condannato a cinque anni. Poi anche delegata al litorale della sindaca Virginia Raggi. Monica Picca, di Fratelli d'Italia, 46 anni, professoressa di lettere al liceo. Uno scontro in rosa, dunque

· L'ASTENSIONISMO
Urne disertate a Ostia al primo turno delle elezioni del minisindaco del  Municipio sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2015. L'affluenza finale è del 36,15%, ben 20 punti percentuali in meno del primo turno delle comunali del 2016 quando la partecipazione era stata del 56,11%.  Hanno votato 67.125 persone su 185.661 aventi diritto, a fronte di 231 mila residenti nel territorio: in pratica quasi 2 elettori su tre sono rimasti a casa. Dai primi dati che arrivano dalle 183 sezioni nei comitati elettorali dei 9 sfidanti, la partecipazione sarebbe stata più alta sul lungomare, con punte di affluenza superiori al 40% mentre nell'entroterra ci sarebbero delle sezioni attorno al 30%.

Numerosissimi, dunque, gli astenuti, proprio come ci si aspettava. Situazione resa ancora più pesante a causa del maltempo che ha colpito il litorale e le zone limitrofe nel primo pomeriggio di domenica. I cittadini sono andati al voto in un municipio allagato dal nubifragio del primo pomeriggio, che in alcuni casi ha reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco, anche in qualche seggio, allagato o rimasto al buio, come a via delle Sirene, a via Visconti e corso Duca di Genova dove si è votato con le candele

Alle 19 avevano votato in 53.233, circa il 28,67% degli aventi diritto. Alle 12 erano in 20.223, cioè il 10,89%. Alle scorse amministrative del 5 giugno 2016 l'affluenza alle 19 era stata del 39,34%.

"L'astensionismo ormai credo sia fisiologico. Nonostante il municipio venga da un lungo commissariamento c'è molta aspettativa ma anche molto disincanto da parte arte di molte persone che votano forse alle politiche e alle comunali. Nonostante tutto siamo fiduciosi". Commenta il consigliere di Fdi, Andrea De Priamo, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi elettorali nel municipio di Ostia.

In mattinata avevano tutti votato nei rispettivi seggi – eccetto Athos De Luca, che non vota qui, ma che si è comunque recato nel seggio di Lido di Ostia –  i nove candidati alla presidenza del X municipio, commissariato dal 2015 in seguito al suo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Sono poi 372 gli aspiranti consiglieri e ben 16 le liste in corsa per sedere nel palazzo dell'ex governatorato.