Categorie
Cronaca

Giornata Mondiale del Diabete al San Paolo

Non tutti sanno che anche i bambini possono avere il diabete, eppure l’incidenza di questa malattia in età pediatrica cresce, a livello mondiale, del 4% ogni anno. E’ il motivo per cui, in occasione della Giornata mondiale del diabete, l’unità operativa di diabetologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù propone una giornata d’informazione e sensibilizzazione. Domani, 14 novembre, dalle ore 10.00 alle 12.00, presso il Day hospital di diabetologia e presso le sale d’attesa della sede di San Paolo dell’ospedale (viale San Paolo 15 – Roma), quattro “clown dottori” dell’associazione “T’immagini” aiuteranno medici e infermieri a spiegare, ai piccoli pazienti e alle loro famiglie in attesa delle visite ordinarie, che cosa è il diabete mellito di tipo 1. Attraverso giochi, storie, filastrocche e materiale informativo si potrà conoscere meglio questa patologia: i sintomi, le modalità di cura come l’autocontrollo della glicemia e la somministrazione di insulina, l’importanza di adottare un corretto stile di vita e una sana alimentazione, indipendentemente dall’eventuale predisposizione al diabete. E' fondamentale essere consapevoli che un bambino cui sia stato diagnosticato il diabete, una volta adottata la giusta terapia, ha la possibilità di condurre la stessa vita e fare le stesse cose di tutti i suoi coetanei. In Italia sono circa 20 mila le persone nella fascia di età 0-18 anni che soffrono di diabete (per la maggior parte proprio di diabete mellito di tipo 1). I dati epidemiologici di tutti i Paesi del mondo, inoltre, raccontano che l’incremento annuale della malattia in età pediatrica di quasi il 4% è più importante nella fascia di età dei più piccoli. In questi ultimi anni sono in rapida crescita anche i casi di diabete mellito di tipo 2, di solito riscontrato in età adulta, diagnosticato invece già in età puberale. L’anticipo è legato all’aumento dell’obesità, che consegue ad abitudini alimentari scorrette e alla sedentarietà. «La Giornata Mondiale del Diabete ­- spiega la dottoressa Patrizia Patera, diabetologa dell’unità operativa di diabetologia del Bambino Gesù – è un’occasione importante per accendere un faro su questa patologia soprattutto per il diabete in età pediatrica perché, pur essendo la più frequente malattia endocrina dell’infanzia, pochi sanno che anche i bambini possono soffrirne». La mancanza di “cultura diabetologica” porta molto spesso a un ritardo nella diagnosi della malattia e a un numero elevato di chetoacidosi, la forma più grave e spesso drammatica di esordio del diabete di tipo 1. Non di rado, inoltre, conclude Patera: «Genera anche tutte quelle resistenze nel contesto sociale, dalla scuola alle attività sportive, che possono rendere molto difficile la vita di un bambino con diabete e della sua famiglia».

Categorie
Politica

I fondi per la riqualificazione dei comuni del Lazio interessati dall’abusivismo

Sono quasi sei milioni di euro, per l'esattezza 5.896.556,37, i fondi che una delibera della Giunta regionale del Lazio ha previsto di utilizzare per finanziare la riqualificazione urbanistico ambientale e il risanamento igienico sanitario dei comuni della regione (Roma esclusa) interessati dall’abusivismo. La cifra è contenuta in un bando oggetto dello schema di delibera n. 228 del 19 ottobre scorso esaminato dalla sesta commissione consiliare presieduta da Enrico Panunzi. La commissione, competente in materia urbanistica, ha espresso parere favorevole a maggioranza. A illustrare il provvedimento, che torna in Giunta per l'approvazione definitiva, è stato l'assessore alle Politiche del territorio, Michele Civita. "Era un bando che fa riferimento alla legge 6 del 2007 e che era stato interrotto per mancanza di fondi”, ha detto Civita. Ora i finanziamenti sono stati rimessi in Bilancio e, in tempi che dipendono da termini di conclusione del bando, saranno resi disponibili ai comuni che risulteranno assegnatari. Nel dettaglio la delibera, nella versione presentata alla Pisana, distribuisce le somme in due annualità. La prima è questa del 2017, con 2.115.871,68 euro. Poi c'è quella del 2018, con 3.780.684,69. Si tratta di finanziamenti in conto capitale per progettazione e realizzazione di interventi di urbanizzazione primaria (fogne, depuratori, rete idrica, reti elettrica e gas) e di risanamento e riqualificazione di beni paesaggistici compromessi degradati.

Categorie
Cronaca

Giornalista aggredito a Ostia, indagine sui complici di Spada

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Maria Elena Vincenzi) – Nell'attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo, previsto per stamattina, gli inquirenti lavorano all’identificazione del complice di Roberto Spada. Probabilmente, come suggerito anche dal giornalista Daniele Piervincenzi e dal cameraman Edoardo Anselmi, uno dei fedelissimi dell’arrestato. La procura ha chiesto la convalida per lesioni e violenza privata con l’aggravante delle modalità mafiose e l’emissione di misura cautelare in carcere. Intanto il complice, o i complici, potrebbero finire indagati.

Gli investigatori dovranno anche capire se a picchiare i due reporter siano stati solo loro due, come sembra dai filmati, o se, nel parapiglia successivo alla testata di Spada al cronista, si sia unito anche qualche altro soggetto: stando alla denuncia i presenti erano circa dieci.

Il procuratore aggiunto Michele Prestipino e i sostituti Ilaria Calò e Giovanni Musarò hanno chiesto la convalida nella convinzione che l’aggressione si sia sviluppata in un contesto mafioso. Per questo nel decreto di fermo hanno ricostruito vari episodi che, dal 2007 ad oggi, dimostrano che Ostia è terra di mafia. Che qui, in pieno X Municipio, è in corso “da anni ormai, un continuo riposizionamento delle zone di influenza come si evince dalla serie di attentati e atti intimidatori che hanno interessato il litorale”. A tale proposito va segnalato che Nuova Ostia, dove Roberto Spada ha la sua palestra — peraltro, stando a quanto dice il capogruppo di Fdi-An alla Camera Fabio Rampelli, di proprietà del Comune «ma Raggi non l’ha ancora requisita», e Paolo Ferrara (5S) smentisce che sia del Campidoglio — è ormai territorio dominato dal clan che porta il suo nome.

La ricostruzione dei pm, ripercorre dieci anni e va dall’incendio al ristorante dello stabilimento Med a quelli, il più recente a settembre, della Palestra Pianeta Fitness. Nel mezzo ci sono roghi, intimidazioni, gambizzazioni e persino il duplice omicidio di Giovanni Galleoni, alias “Baficchio”, e di Francesco Antonini. A sostegno di questo e del ruolo di Roberto all’interno del clan, i magistrati riportano anche varie dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Alcuni abbastanza recenti, come quello di Tamara Ianni che, a maggio del 2016, raccontava: «Massimo Massimiliano, detto “Lelli”, si occupa dei “recuperi” delle estorsioni e dello spaccio di droga. È un “cane”, ovvero subordinato agli Spada. Di volta in volta si mette a disposizione dei diversi appartenenti della famiglia Spada che glielo chiedono. In particolare, gli possono dare ordini: Silvano Spada; Roberto Spada grande, fratello di “Romolo”; Enrico Spada, detto “Maciste”; Ottavio Spada Grande; Ottavio Spada detto “Toro”; e Enrico Spada detto “Pelè”. Quelli che danno ordini a Lelli sono quelli più forti, quelli più importanti della famiglia, quelli che danno ordini a tutti».

Così anche un altro pentito, Michael Cardoni che, dopo aver chiarito che “Roberto Spada è uno che comanda in seno alla famiglia, lui si occupa del traffico di stupefacenti”, si lascia andare ad alcune riflessioni. “Gli Spada — dice a verbale nel maggio 2016 — dopo aver ucciso Galleoni e Antonini, hanno rotto tutti gli equilibri, di fatto arrogandosi a un livello criminale superiore al proprio, paritetico a quello delle persone uccise …Il punto di forza degli Spada consiste proprio nel fatto che sono in tanti”. Ora la parola spetta al gip.

Categorie
Cronaca

Roma, autista Atac pestato da tre ragazzi

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Ha invitato tre ragazzi, che stavano infastidendo un passeggero, a smetterla e a tranquillizzarsi ma è stato aggredito dal gruppetto che gli ha rotto il naso. È accaduto a Roma intorno alle tre di questa notte e la vittima è un autista dell'Atac che si è recato in ospedale per farsi medicare: la prognosi è di 30 giorni.

Sul caso stanno ora indagando i carabinieri della stazione Appia. In base a una prima ricostruzione, l'autista, al lavoro sulla linea 451, che collega Cinecittà a Ponte di Nona, è intervenuto perché si era accorto che i tre stavano dando fastidio a un altro passeggero a bordo. Per tutta risposta i tre lo hanno aggredito a pugni e poi sono scappati. Ora i militari stanno cercando di risalire al terzetto.

Categorie
Cronaca

Ostia, Roberto Spada fermato dopo l’aggressione al reporter di Nemo

(Fonte: www.repubblica.it)

OSTIA – Roberto Spada è stato fermato dopo l'aggressione alla troupe di Nemo. La Procura ha emesso un decreto di fermo con l'accusa di violenza privata aggravata dal metodo mafioso, come previsto dall'articolo 7 della legge 203 del 1991.

Secondo i pm, il video in cui Roberto Spada colpisce il giornalista Piervincenzie il suo operatore della trasmissione 'Nemo – Nessuno Escluso' mostra chiaramente alcune modalità tipiche del controllo del territorio e dell'intimidazione, tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso. Contestata a Spada anche l'aggravante per futili motivi. Spada è stato portato via dai carabinieri della compagnia investigativa di Ostia.

Dai balconi dei palazzi che affacciano sulla strada un paio di persone hanno urlato "vergognatevi" in direzione degli stessi giornalisti. Più tardi è previsto il trasferimento al carcere di Regina Coeli.

Il fermo di Roberto Spada è la dimostrazione che in Italia non esistono zone franche", è stato il commento del ministro dell'Interno Marco Minniti, che ringrazia la Procura della Repubblica di Roma e l'Arma dei carabinieri.

• ALLA RICERCA DEL COMPLICE
Intanto è in corso di identificazione un complice di Roberto Spada, secondo chi indaga anche lui coinvolto nell'aggressione ai due giornalisti della Rai. La persona che cercano i carabinieri guardava le spalle al fermato prima e durante il pestaggio.

Secondo quanto accertato da chi indaga, al momento dell' aggressione era presente in strada una decina di persone. Nessuna di questa è intervenuta, anzi alcuni hanno imprecato contro i giornalisti della Rai. Domani i pm Giovanni Musarò ed Ilaria Calò, titolari degli accertamenti chiederanno la convalida del fermo al gip. L'interrogatorio di garanzia potrebbe tenersi a partire da sabato prossimo.  

• IL PERCHÉ DEL FERMO
L'aggravante del metodo mafioso, che ha fatto scattare il fermo, deriva dal contesto nel quale l'aggressione è avvenuta e, soprattutto, dalla platealità con la quale, secondo chi indaga, Spada ha voluto dare una prova di forza sul 'suo' territorio, davanti ai testimoni del quartiere. Non a caso, nonostante Spada avesse portato il giornalista nella palestra, l'aggressione è avvenuta dopo, quando sono tornati in strada. E i testimoni che hanno assistito alla scena non solo non hanno prestato soccorso ai due giornalisti, ma hanno inveito contro di loro urlando: "Andate via, qui non ci dovevate venire!".

· TUTTA LA POLITICA UNITA CONTRO SPADA
Di segnale positivo immediato parla il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "È stato commesso un reato davanti a una telecamera che ha sconvolto un po' tutti ed è positivo che si sia dato un segnale immediato. Come ha detto il ministro Minniti – ha aggiunto – ciò è importante anche per ribadire che non esistono zone franche in questo Paese né tanto meno in un territorio bello e martoriato come Ostia".

"Lo Stato c'è, siamo d'accordo con quel che ha detto il ministro Minniti", ha dichiarato il segretario del Pd, Matteo Renzi, e Stefano Esposito, senatore del Partito democratico, si è espresso con toni duri: "Arrestato #spada dopo l'aggressione di ieri al giornalista rai di #nemo ora mi auguro resti in galera #lostatoèpiufortedellamafia", ha scritto su Twitter.

Anche Casapound ha commentato subito il fermo: "Le forze dell'ordine e la magistratura si occupano degli atti criminosi, non la politica. Quello di Roberto Spada è stato un atto criminale e quindi come tale va perseguito", ha detto il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano.

Daniele Piervincenzi non si sente sollevato dal fermo: "Non provo nessuna gioia, nessuna soddisfazione. Solo un uomo arrestato. Anzi c'è un filo di ipocrisia perché in piazza Gasparri a Ostia si spaccano i nasi tutti i giorni", ha dichiarato nel corso della trasmissione 'La vita in diretta', su Rai1.

Categorie
Cronaca

Roma, sms pubblicitari per vendere droga: scacco al clan, 18 arresti

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

La pubblicità è l'anima dello spaccio. È in corso, dalle prime luci dell’alba, un’operazione antidroga dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati per dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 persone, appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico, radicata a Roma, con base operativa e logistica in località Borghesiana, un territorio “cuscinetto” tra le storiche borgate di Tor Bella Monaca e Tor Vergata, autonomamente gestita da due fratelli di origine partenopea.

L’organizzazione strutturale, fortemente gerarchizzata, prevedeva l’impiego di pusher, articolati in turni di servizio e giovani vedette. Il ricavato dell’attività di spaccio veniva poi consegnato quotidianamente ai due promotori che, in caso di rendicontazione errata, infliggevano vere e proprie punizioni corporali. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno accertato che con telefoni dedicati , i pusher inviavano ai vari clienti messaggi pubblicitari firmati “gli amici di Finocchio”, aggiornandoli sulla diponibilità di stupefacente, cocaina, o su offerte per nuovi prodotti.

Lo smercio era organizzato in modo tale da risultare “itinerante”, e quindi maggiormente imprevedibile, con il fine di rendere più complessi i controlli delle Forze dell’Ordine. L’organizzazione prevedeva anche l’assistenza legale dei propri sodali in caso di arresto durante l’attività di spaccio e consentiva loro guadagni consistenti, direttamente proporzionali al ruolo rivestivo in seno all’organizzazione.

Categorie
Cronaca

VIDEO – Due arresti e 32 kg di cocaina sequestrati a Ponte di Nona

ROMA. LA POLIZIA DI STATO SCOVA UN DEPOSITO DI STUPEFACENTI A PONTE DI NONA. ARRESTATI DUE CITTADINI ALBANESI  E SEQUESTRATI TRENTADUE CHILOGRAMMI DI COCAINA,  SESSANTAMILA EURO ED UNA PISTOLA .

Un’ operazione degli agenti della Squadra Mobile di Roma, condotta nel tardo pomeriggio di martedì 7 novembre nella zona di Ponte di Nona, ha portato all’arresto di due cittadini albanesi,  M.A. e V. A. rispettivamente di cinquanta e trentasei anni, sorpresi nell’atto di “spostare” una  partita di droga di circa 32 kg lordi cocaina nascosta all’interno di un box auto.

Gli agenti della sezione “criminalità straniera” della Squadra Mobile monitoravano da tempo il garage utilizzato dai due albanesi come deposito per la droga. Gli investigatori, infatti, avevano notato uno strano ed inusuale “andirivieni” di macchine e persone nei pressi di quel garage situato all’interno di un seminterrato di un complesso condominiale.

All’insaputa dei due trafficanti, che pensavano di poter agire indisturbati, gli operatori, appostati nelle vicinanze, hanno monitorato l’incontro dei due uomini fino a quando non è scattato il blitz.

I due malviventi, che nel frattempo erano intenti a spostare i “pani” di cocaina dal garage ad una delle loro autovetture, non hanno avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stesse succedendo quando si sono ritrovanti di fronte gli agenti che li hanno immediatamente bloccati prima che potessero tentare un qualsiasi tipo di reazione o darsi alla fuga.

All’interno del box sono stati rinvenuti ben ventisette pani di cocaina per un peso complessivo di trentadue chilogrammi tutti sigillati con il cellophane per garantirne l’impermeabilità . Gli agenti hanno poi perquisito le macchine utilizzate dagli arrestati parcheggiate di fronte al box e pronte per essere caricate di droga da spostare in un luogo ritenuto più sicuro. Proprio dentro una di queste vetture hanno scovato un vano occulto ricavato all’interno del cruscotto ed apribile solo attraverso un meccanismo appositamente costruito. All’interno del vano erano nascosti circa ventimila euro in contanti divisi in mazzette.

Dopo aver controllato tutto il garage e le altre autovetture utilizzate dai due albanesi, tutte di grossa cilindrata, gli agenti della Squadra Mobile hanno perquisito le loro abitazioni ove hanno rinvenuto e sequestrato altro denaro, circa  quarantamila euro in contanti diviso in mazzette, nonché una pistola di piccolo calibro, quindi facilmente occultabile, carica e perfettamente funzionante, risultata rubata a Roma due anni fa.

Terminate le perquisizioni  M.A. e V. A. sono stati portati in Questura e successivamente associati presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione della Autorità Giudiziaria.

L’ingente quantitativo sequestrato avrebbe fruttato diversi milioni di euro una volta rivenduto sul mercato locale . Si tratta, infatti, di uno dei più importanti sequestri di cocaina eseguiti a Roma negli ultimi tempi che lascia intendere il coinvolgimento di un’organizzazione criminale, sulla quale sono in corso approfondimenti investigativi .

 

Roma, 10 novembre 2017 .

Comunicato scaricabile dal sito: http://questure.poliziadistato.it/Roma
e dalla pagina Facebook della Questura di Roma (clicca qui)

Categorie
Cronaca

Giornalista aggredito da Roberto Spada, “Picchiato a freddo per delle domande ma si scusi con Ostia”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Giuseppe Scarpa) – In ospedale dove si trova dopo l'intervento per la ricostruzione del setto nasale, Daniele Piervincenzi cerca di mettere a fuoco l'aggressione shock di cui è rimasto vittima con l'operatore Sergio Anselmi ad opera di Roberto Spada. "Mi ha colpito mentre stavo facendo delle domande, all'improvviso. Fino a qualche secondo prima aveva anche abbozzato un sorriso. Poi è partito centrandomi al naso, fa molto male ma siamo in piedi".

Il giornalista era andato a Ostia per documentare il successo di CasaPound al primo turno e l'appoggio esibito del clan Spada alla corsa di Luca Marsella a presidente, con un controllo capillare dei seggi. Roberto Spada, fratello di Carmine, condannato a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso, si trova all'ingresso della palestra gestita dalla sua compagna. E pur infastidito parla davanti a microfono e telecamere. Poi, all'improvviso, carica il collo e scarica una testata centrando al volto il giornalista. Quando la troupe indietreggia, l'operatore, prima di essere colpito a sua volta riesce a documentare l'inseguimento di Roberto Spada sulla strada, e i colpi di manganello inferti ai filmaker. "Intontito dalla botta al naso non ho neppure capito da dove abbia tirato fuori il manganello, forse lo aveva sotto alla giacca, gli ho detto che ce ne stavamo andando ma si è scagliato contro di me e contro l'operatore una seconda volta".

Finito suo malgrado sotto ai riflettori, Piervincenzi spiega: "Sono stato picchiato solo per avere fatto delle domande, non sono entrato nella palestra e sono rimasto sulla soglia". Intorno a lui un coro bipartisan di solidarietà e la presa di distanza dal gesto di Spada anche di CasaPound.

"Se Roberto Spada chiede perdono, io sono pronto a perdonarlo, però forse dovrebbe chiedere perdono alla città di Ostia – ha poi detto Piervincenzi a "La vita in diretta" – I clan presenti a Ostia hanno rovinato il tessuto sociale di una città bellissima che viene da da due anni di commissariamento".

Dopo l'aggressione, Piervincenzi si è recato al pronto soccorso del Sant'Eugenio e giudicato guaribile in trenta giorni. Anche per questo, con tutta probabilità, Roberto Spada dovrebbe cavarsela con una indagine per lesioni. Il fascicolo è stato aperto dalla procura di Roma che procede proprio per lesioni in attesa di ricevere gli atti dai carabinieri e il referto medico oltre che la denuncia del giornalista e dell'operatore. Appreso della presunta giustificazione di Spada che su Facebook aveva parlato del proprio figlio spaventato, Piervincenzi ribatte: "Io non ho spaventato nesssuno, sono io quello spaventato ma per fortuna vado avanti". Cugino di Armando Spada, il titolare del lido di Ostia che sequestrò minacciandola la collega di Repubblica Federica Angeli, è lo stesso che sempre su Facebook reagì contro la cronista arrivando a minacciare anche i figli. Considerato l'erede del fratello Carmine, ha pubblicamente sostenuto Casa-Pound con il cui leader, Luca Marsella, ha fatto anche una foto pubblicata sui social.

Categorie
Cultura

Roma, gemelline siamesi separate: intervento eccezionale al Bambino Gesù

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Intervento eccezionale all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: sono state separate due gemelle siamesi di 17 mesi algerine unite per l'addome e il torace. Le bimbe sono state separate lo scorso 7 ottobre e stanno bene. L'intervento ha richiesto 10 ore di camera operatoria e alternanza di 5 équipe per un totale di 40 persone. È il secondo caso nella storia dell'Ospedale. Il primo oltre 30 anni fa. Si tratta di uno dei pochissimi casi di separazione di siamesi effettuati in Italia. 

L'intervento di separazione su Rayenne e Djihene, provenienti dall'Algeria, è durato 10 ore ed è stato eseguito da un team multidisciplinare di circa 40 persone guidato da Alessandro Inserra, direttore del Dipartimento Chirurgico. Per preparare l'intervento sono stati realizzati modelli e stampe 3D delle gemelle. Una speciale procedura ha consentito di dimezzare la durata dell'operazione (in media di 18-20 ore) riducendo il tempo di esposizione delle bambine all'anestesia. Nella storia dell'Ospedale è il secondo caso di separazione di gemelli siamesi. L'unico altro intervento di questo tipo risale all'inizio degli anni 80, più di 30 anni fa, e fu eseguito su due gemellini maschi. Anche in quel caso si trattava di siamesi toraco-onfalopaghi (con torace e addome uniti).

«Ringraziamo di cuore Papa Francesco per la grande opportunità che ci ha dato per le nostre bambine». Lo hanno detto i genitori delle gemelline siamesi algerine separate dai medici dell'ospedale pediatrico.

Categorie
Cronaca

Roma, incidenti, voragini e Metro B a singhiozzo: la mattinata difficile della capitale

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Traffico bloccato su alcune delle principali strade della città, metro B che viaggia a "singhiozzo" e poi ancora voragini in Centro, buche e incidenti. In particolare, secondo quanto si legge sul Luceverde Roma, si registra traffico sul Gra con code in carreggiata interna tra Diramazione Roma Nord e Tiburtina. A Tor Sapienza è stato chiuso l'intero tratto di Via Sansoni per il fango e i detriti portati dagli allagamenti dei giorni scorsi. Disagi anche in Via dei Due Ponti per incidente altezza Via Vallinfreda, in Via Collatina per incidente rallentamenti in direzione centro altezza Via dell'Acqua Vergine; in Via Appia Pignatelli per incidente rallentamenti in uscita da Roma all'altezza di Via Erode Attico; in Via Trionfale per incidente rallentamenti in entrambe le direzioni altezza Via del Quarticciolo; in Via Ottavio Gasparri rallentamenti per incidente.

Disagi in via Tor dè Schiavi nei pressi del civico 406 per un veicolo in fiamme intorno alle nove con rallentamenti altezza di Via Prenestina. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma capitale del V gruppo Prenestino e i vigili del fuoco.  Disagi anche sulla Pontina dove un veicolo in panne ha mandato in tilt il traffico verso il centro di Roma. 

Problemi al traffico anche in via Emilia nei pressi del civico 20. La strada è stata chiusa e poi riaperta tra Via Liguria e Via Ludovisi per un intervento dei Vigili del Fuoco per una voragine sulla sede stradale. Sul posto pompieri e polizia locale.

Dulcis in fundo, viaggia a rilento la metro B a causa di un numero insufficiente di vetture.