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Cronaca

Roma, “Colpa dei buttafuori”. Ma il questore chiude la discoteca del delitto all’Eur

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Cristina Palazzo e Giuseppe Scarpa) – Il San Salvador resterà chiuso per 90 giorni: lo ha deciso il questore di Roma, Guido Marino. Non è stata sufficiente la volontà del titolare Giancarlo Liberati di continuare a lavorare. Anche se ieri era sicuro: "Domani (oggi per chi legge, nda) c'è la serata karaoke, non possiamo fermarci. La clientela ce l'ha chiesto. Mi si stringe il cuore ma il locale non c'entra".

Invece la musica, in via dell'Oceano Atlantico 271 all'Eur resterà spenta per un po'. Lì dove due giorni fa è morto Giuseppe Galvagno, agonizzante nel parcheggio del locale, nonostante i tentativi della compagna Barbara, infermiera, di rianimarlo. A pestarlo – per la ricostruzione degli investigatori – sono stati cinque buttafuori, F.B., E.D., D. F., M.M. e R.S., che lo hanno massacrato all'esterno della discoteca. Ma dal locale, dal quale è stato cacciato per una lite con un altro avventore il 50enne sarebbe uscito già con un labbro spaccato. Fatale un calcio in faccia quando Galvagno era crollato a terra per i colpi subiti; a sferrarlo, come racconta un testimone e cliente del locale sarebbe stato F.B.: "Sembrava un calcio di rigore", ha riferito.

La procura ha chiesto la convalida del fermo per omicidio volontario per i cinque. "Non li conoscevamo tutti – precisa Liberati – , non sono dipendenti del locale ma di una società esterna. Se cambierà il rapporto? Aspettiamo la legge, faremo quel che dice. Lo staff non ha visto nulla. Ciò che so l'ho detto ai carabinieri".
Saranno quelli del nucleo investigativo del comando provinciale e il pm Eleonora Fini a ricostruire quella notte. Difficile, invece, sapere cosa accadrà al locale viste le recensioni negative di chi sperava in una chiusura spontanea. "Non posso saperlo. Ma so che chi ci sta insultando su Facebook non è nostro cliente. Aspettiamo la legge, posso solo dire d'essere molto dispiaciuto per Giuseppe e la sua famiglia. L'ho visto al locale 3-4 volte ma non era cliente fisso ".

Che non era assiduo frequentatore lo conferma Patrizia Di Vincenz, amica di una vita che in questi giorni sta ospitando la sua famiglia: "Un fratello, eravamo amici sin da quando faceva il barman a Milano. Era speciale, mi aiutava con la mia associazione di volontariato".
Lei sabato non era lì ma Barbara le ha raccontato qualcosa. "Ha urtato una donna per sbaglio e, da uomo del sud, magari avrà esagerato nelle scuse. Non ci credo che fosse lì per disturbare le donne, come detto dal titolare".

Tante le domande che Patrizia si pone: "La donna era con un buttafuori? Sono stati sottoposti al tossicologico? Come spiegare altrimenti l'incazzarsi fino a uccidere ". Effettuata ieri la Tac, per oggi è stata fissata l'autopsia e si attende il rilascio della salma per il funerale a Catania: "Siamo disperati, parleremo con l'avvocato. A lui l'incarico di tutelare l'immagine di Giuseppe, da tutti".

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Cronaca

Acquazzoni e città in tilt ma oggi Acea decide sul razionamento idrico a Roma

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Valentina Lupia) – Sabato dalle 23 traffico in tilt su lungotevere, a viale Trastevere, scalo San Lorenzo, all'Eur e a Ponte Milvio. Allagate via Cristoforo Colombo, San Paolo, Tre Fontane, San Giovanni e alcune zone di Roma Est, dove alcuni sottopassi sono stati chiusi. A via Mendoza (Mostacciano) è caduto un albero e la strada è rimasta chiusa. Disagi anche nel resto della regione: a Velletri una quercia di 25 metri si è accasciata sulla parete di un palazzo, sul litorale sono stati cancellati vari traghetti per le isole.

Con un'acquazzone Roma si è allagata, ma la stagione delle piogge è praticamente alle porte. Il 28 agosto, in Commissione Ambiente in Campidoglio, si è discusso della manutenzione di caditoie, pozzetti e rete fognaria, "interventi importanti di cui si terrà certamente conto nel prossimo bilancio e che saranno individuati in base alle esigenze di ogni territorio", aveva scritto sui social il capogruppo M5S in Comune, Paolo Ferrara.

Operazione che però deve andare di pari passo con quella della pulizia delle strade, che secondo i municipi deve essere più costante e precisa. "L'ultimo piano foglie comunicatoci risale a novembre 2016 – spiega Fabiano Rosario, assessore all'Ambiente del II parlamentino – non è stato rispettato nell'esecuzione degli interventi, né mai terminato". "Tranne nel X municipio, dove si procederà con fondi straordinari, nel resto della città queste operazioni non dovrebbero partire prima del 2018", aggiungono le consigliere comunali dem Valeria Baglio e Ilaria Piccolo. Da ieri intanto è partito il nuovo ciclo di pulizie sulle grandi arterie della città, con divieti di sosta temporanea per gli automobilisti. Diserbo, lavaggio e sanificazione per via Laurentina, viadotto della Magliana e via delle Tre Fontane (fino al 7 settembre), via Aurelia (dal 10 al 15), via Appia (17-22), via Ardeatina (19-23) e via Ostiense (25-29).

Capitolo siccità: oggi Acea deciderà se, dopo le ultime piogge, sarà davvero necessario avviare l'annunciato piano di riduzione della pressione nelle ore notturne in 90 zone della città. Il piano potrebbe slittare e, nel caso la perturbazione di giovedì si verificasse con un altro consistente temporale, essere del tutto evitato. Ieri infine alcuni palazzi di via San Liberio, non lontano da San Pietro, sono rimasti senz'acqua per un danno accidentale che ha provocato la rottura di una condotta idrica, con conseguente fuoriuscita di acqua in strada fin dal mattino.

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Cronaca

Roma, blitz ai Fori: smantellato presidio di 57 migranti dopo gli sgomberi di via Curtatone

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Controlli da parte delle forze dell'ordine nei giardini nei pressi dei Fori Imperiali, in centro, dove da circa una settimana, in seguito allo sgombero di via Curtatone, sono accampati decine di migranti. Questa mattina 57 persone sono state controllate da una task force composta da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, da Polizia Roma Capitale, della sala operativa sociale del comune e dall'Ama.

Ai migranti in presidio sono state contestate le violazioni previste dalla normativa di settore, mentre il gazebo e lo striscione, entrambi non autorizzati, sono stati sequestrati. Il presidio, inizialmente autorizzato dalla Questura, era poi divenuto abusivo, «alimentato – spiegano dalla Questura – dalla presenza di persone estranee allo sgombero di via Curtatone». Tra queste famiglie sgomberate, 27 persone hanno aderito alla proposta del servizio sociale del Comune, accentando le soluzioni proposte. «Durante le operazioni – sottolinea la Questura – è partita una sorta di chiamata a raccolta da parte dei movimenti per l'abitare. La situazione è pertanto seguita sul piano dell'ordine pubblico».

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Cronaca

Roma, schianto sulla Colombo: Ferrari contro Micra

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Schianto nella serata di venerdì su via Cristoforo Colombo a Roma. Una Ferrari, per cause ancora da chiarire, si è scontrata con una Micra all'incrocio con via Vedana, la traversa prima di via Laurentina venendo dal centro. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani. 

Secondo una prima ricostruzione, la Ferrari mentre procedeva sulla Colombo si è scontrata con la Micra che stava attraversando la strada venendo da via Vedana in direzione via Oropa. Il conducente della Micra, che è finita contro un albero, è stato trasportato in ospedale.
(Foto Gabrielli/Ag.Toiati)

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Roma, la pioggia non cancella la siccità. Acea valuterà l’attuazione del piano d’emergenza

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Anna Dichiarante) – La pioggia si è fatta vedere sulla Capitale. Abbastanza forte da causare disagi, ma troppo breve per mettere fine a uno straordinario periodo di siccità. La rete idrica resta una sorvegliata speciale e, all'inizio della prossima settimana, Acea valuterà se sia necessario o no avviare l'annunciato piano di riduzione della pressione nelle ore notturne in 90 zone della città. Per scongiurare del tutto il rischio di rubinetti a secco, infatti, servirebbero piogge più consistenti. Ma, soprattutto, servirebbe che, oltre alla Capitale, fossero bagnati dagli acquazzoni anche il lago di Bracciano e i monti da cui originano gli acquedotti che riforniscono Roma. In ogni caso, l'abbassamento delle temperature sarà utile a far diminuire i consumi di acqua da parte dei cittadini.

Intanto, proseguono il monitoraggio della rete e la riparazione delle perdite da parte di Acea per ridurre la dispersione. L'azienda che gestisce il servizio idrico ribadisce che un'allerta per l'acqua esiste, ma che la situazione è sotto costante controllo. E che i serbatoi sono ancora pieni e possono garantire riserve per circa un giorno e mezzo. Ad agosto, poi, i consumi sono diminuiti con la partenza per le vacanze di molti romani e con la chiusura delle attività. Ragione per cui, dal 12 agosto, sono state sospese le captazioni da Bracciano, anche se, nel caso la siccità continuasse, i prelievi potrebbero riprendere fino a 400 litri al secondo di media.

E venerdì i sindaci e i presidenti del Parco e del Consorzio del lago hanno presentato un'istanza alla Procura di Civitavecchia per chiedere il sequestrodell'impianto di captazione gestito da Acea Ato2, sostenendo che l'impianto non sia dotato né di dispositivi automatici di blocco delle captazioni al raggiungimento dei limiti né di sistemi di misurazione della quantità di acqua captata. Da piazzale Ostiense, però, fanno sapere che tutte le misurazioni sono certificate e trasmesse quotidianamente alle autorità competenti, tra cui la Regione Lazio e i magistrati che indagano sui prelievi dal lago.

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Cultura

Pasolini torna a casa

Pier Paolo Pasolini torna a casa sua a Casarsa della Delizia. Da un ambiente all’altro di Casa Colussi la sua presenza si materializza con l’esposizione delle storiche fotografie di Carlo Riccardi, per iniziativa dello scrittore Roberto Ippolito. Alle 18.00 di sabato 9 settembre 2017 viene inaugurata la mostra “I tanti Pasolini” a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, realizzata dall’Archivio Riccardi. Intervengono, con Ippolito, il critico letterario Filippo La Porta, il presidente del Centro studi Pier Paolo Pasolini, Piero Colussi e il direttore Angela Felice. Casa Colussi, dove ha sede il Centro studi, è la dimora della famiglia materna del poeta in provincia di Pordenone ed è stata l’abitazione di Pasolini durante il periodo friulano della formazione giovanile, dal 1943 al 1949. Ecco perché allestire qui la mostra ha un significato molto particolare, come spiega Angela Felice: «Si tratta di un vero e proprio rientro a casa del poeta, nel luogo d’origine da dove tutto è partito. In chiusura del film “Edipo Re”, uscito esattamente cinquanta anni fa, il 7 settembre 1967, è lui ad affermare che tutto finisce dove tutto comincia». In una delle cinquanta immagini visibili fino a domenica 12 novembre (apertura dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00, il sabato 15.00-19.00 e la domenica 10.00-12.00 e 15.00-19.00, Via Guido Alberto Pasolini 4, Casarsa), Pasolini appare proprio con la madre Susanna Colussi, a cui era legatissimo, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, nella serata finale del Premio Strega 1964.

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Cronaca

Islam, la preghiera in Largo Preneste: “Dal Colosseo messaggio di pace era più efficace”

(Fonte: RomaToday)

(di G.N.) – Una distesa di tappeti ha invaso questa mattina il cuore di Largo Preneste. All'alba la voce del muezzin è risuonata dal megafono richiamando i fedeli alla preghiera – un centinaio – tra gli striscioni in lingua araba appesi sul perimetro dell'area verde. E' il 1 settembre, e la comunità islamica festeggia l'Id al-adha con un rituale dedicato al sacrificio di Abramo. 

Dopo il niet della Questura alla richiesta di utilizzo dello spiazzo al Colosseo sotto l'arco di Costantino, l'associazione organizzatrice è stata costretta a ripiegare sulla prima periferia, il Prenestino. Un pulpito decisamente meno incisivo per lanciare il messaggio di solidarietà alle vittime dell'attacco a Barcellona e ribadire che i musulmani per primi condannano il terrorismo. Perché è questo che Bachcu Dhuumcatu, dell'omonima associazione bengalese, avrebbe voluto gridare dai microfoni: "Era nostra precisa intenzione parlare di pace".  

Il divieto da via di San Vitale è arrivato a ridosso della manifestazione, il 29 agosto scorso, "per ragioni di sicurezza e ordine pubblico""Con tutto il rispetto, noi non abbiamo chiesto il Colosseo ma uno slargo a 70 metri di distanza come previsto dalla legge – ha commentato a RomaToday Bachcu Duumcathu, dell'omonima associazione bangladese –  da lì il nostro messaggio sarebbe stato certamente più forte"

La decisione delle forze dell'ordine è stato oggetto di un ricorso in Tribunale. "Visti i recenti accadimenti internazionali – si legge nel testo – non ultimi alcuni pronunciamenti di Papa Francesco, per l’occasione l’associazione ha pensato di legare l’evento religioso alla denuncia di crimini ed ingiustizia, come i recenti tragici fatti di Barcellona, e più in generale per sottolineare la distanza tra questo tipo di attentati e la Religione Islamica. 

L’Associazione Dhuumcatu organizza la celebrazione in piazza delle due feste annuali islamiche, a partire dai tragici fatti dell11 settembre 2001 (Torri Gemelle di New York) con il preciso intento di mostrare pubblicamente in cosa consiste la pratica del culto islamico.  Si precisa in oltre che tali pubbliche manifestazioni si sono sempre svolte in accordo con la questura di Roma. Nella sola Piazza Vittorio Emanuele II abbiamo svolto ben 33 manifestazioni, sempre pacifiche, che non hanno creato alcun tipo di problema". E già al Colosseo, a ottobre 2016, si erano svolte preghiere di protesta contro la chiusura di alcuni centri di cultura islamica trasformati in moschee abusive.

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Cronaca

Roma, Sos alberi caduti nel II Municipio. “Messa in sicurezza o scuole chiuse”

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Laura Mari) – Senza potatura non suonerà nessuna campanella. L'aut aut è del II Municipio che, dopo ripetuti solleciti al Campidoglio, ha deciso di lanciare l'ultimatum alla sindaca 5Stelle Virginia Raggi e all'assessora all'Ambiente, Pinuccia Montanari. A costringere il parlamentino del Salario-Parioli-San Lorenzo ad alzare la voce è stata l'ultima caduta di un albero, mercoledì mattina, davanti al liceo scientifico Righi di via Campania. Un incidente che, se si fosse verificato durante l'anno scolastico, avrebbe potuto provocare feriti tra gli studenti e i docenti dell'istituto.

"La manutenzione, la potatura e la messa in sicurezza delle alberature sono di competenza del Comune, eppure nonostante i ripetuti solleciti non c'è stato finora nessun intervento da parte del Servizio giardini e dei tecnici capitolini", attacca Rosario Fabiano, assessore all'Ambiente del II Municipio. Negli ultimi mesi il territorio amministrato dalla minisindaca del Pd, Francesca Del Bello, è stato l'epicentro di una strage del verde caratterizzata dalla caduta di alberi come se fossero pezzi del gioco Domino. Il 12 luglio, ad esempio, un pino si è abbattuto nel giardino della scuola elementare Villa Chigi. Il giorno seguente il Municipio ha inviato una lettera all'assessora Montanari chiedendo un immediato monitoraggio delle piante ad alto fusto presenti in quella struttura, ma la richiesta è rimasta inascoltata.

"La salute e l'incolumità di studenti e professori è a rischio. Per questo motivo abbiamo informato la sindaca Raggi che se il Campidoglio non metterà al più presto in sicurezza gli alberi pericolanti del quartiere e delle scuole, gli istituti materni e elementari non avranno il nulla osta per aprire e iniziare l'anno scolastico ", annuncia l'assessore Fabiano.

Una decisione che è stata presa con la minisindaca Del Bello dopo un'analisi dettagliata delle alberature a rischio. "Per abbattere pini, platani e arbusti malati o pericolanti servono, per ogni alberatura, almeno cinquemila euro. Il Municipio ha a disposizione ventimila euro di fondi straordinari – ricorda Fabiano – ma non possiamo comunque intervenire autonomamente perché la competenza è del Comune".

Se dunque l'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari non pianificherà misure straordinarie per la messa in sicurezza, in tempi rapidi, degli alberi del II Municipio, i bambini non torneranno sui banchi di scuola. Nel quartiere, ovviamente, c'è grande allarme. Anche perché negli ultimi mesi gli alberi caduti sono stati decine, da via Tiburtina a piazza Trento, e poi in via dello Scalo di San Lorenzo, in via Germania, a Corso Trieste e in viale Somalia. "Abitanti, pedoni, bambini e turisti sono a rischio – ribadisce Rino Fabiano – la salute e l'incolumità dei cittadini sono nelle mani di Virginia Raggi".

Ma la rivolta dei minisindaci contro il Comune per la scarsa manutenzione del verde coinvolge anche il I Municipio. Nelle scorse settimane la presidente Sabrina Alfonsi e l'assessora all'Ambiente Anna Vincenzoni avevano chiesto l'intervento del Servizio giardini dopo che un pino era caduto nel giardino di fronte alla basilica di Santa Maria in Cosmedin, dove è custodita la Bocca della Verità. Un'area frequentata ogni giorno da centinaia di turisti che, passando sotto a pini e alberi, rischiano di rimanere schiacciati da eventuali crolli. Una situazione di allarme che necessita di un urgente programma di potature e controlli da parte del Campidoglio.

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Cultura

A Palazzo degli Esami Imperdibile Marilyn

Con "Imperdibile Marilyn", sta per riaprire le porte quella che potrebbe essere idealmente la Casa di Marilyn nel cuore di Roma. Il successo di pubblico e critica che ha accompagnato i primi tre mesi di esposizione ha incoraggiato gli organizzatori ad una proroga, fino al 5 novembre. Palazzo degli Esami, la bellissima e grandiosa architettura degli anni ’20, capolavoro dell’Ingegnere Del Bufalo, è attualmente l’elegante dimora che custodisce la storia e gli oggetti appartenuti alla Monroe. Il grande palazzo bianco che da via Induno affaccia su viale e Trastevere, sorto negli stessi anni in cui è nata Norma Jane (1926) custodisce oltre 400 oggetti, tra cui il famosissimo abito bianco di W. Travilla di Quando la moglie è in vacanza. Imperdibile Marilyn, Una prima nazionale che gode del patrocinio del MIBACT e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma offre al pubblico della Città Eterna una Marilyn Monroe mai vista prima, una donna perfettamente emancipata e raccontata in ogni sfaccettatura. Occasione imperdibile di “entrare” nella vita e nel quotidiano di uno dei più grandi miti del mondo, di tutti i tempi. L’esposizione, molto apprezzata dal pubblico di qualsiasi età è stata curata dal Ceo di Da Vinci Grandi Eventi, Fabio Di Gioia; e dal collezionista tedesco Ted Stampfer è stata inaugurata dal Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Premio Vittorio De Sica, Giuliano Montaldo che ne ha sottolineato oltre al grande valore per la completezza degli oggetti originali anche la valenza didattica che descrive bene e ricorda il grande impulso degli anni d’oro del cinema di Hollywood, con la nascita del genere delle commedie, e parallelamente di un genere esclusivamente Italiano e molto apprezzato in America, il Neorealismo. La mostra, che raccoglie oltre 400 oggetti appartenuti alla star del cinema, è resa possibile grazie ai prestiti di diversi collezionisti internazionali da sempre intimamente stregati dalla figura dall’attrice. Un racconto veritiero che si basa su elementi tangibili della vita reale e che permette al visitatore di conoscere da vicino la storia della diva di Hollywood, più nota al mondo. Si scopre così la forza intima di una donna che ha saputo andare controcorrente; delicata e molto determinata allo stesso tempo.