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Sport

La corsa di Roma per la Pace

Roma corre sulla via della pace. Domenica erano in migliaia i runners che si sono dati appuntamento in via della Conciliazione per la prima edizione della Rome Half Marathon Via Pacis conclusa con il saluto di Papa Francesco a tutti i partecipanti durante l'Angelus in Piazza San Pietro. E' stata una mattinata di festa che ha fatto correre tante persone di tutte le età, intere famiglie, che oltre alla mezza maratona hanno animato la 5km non competitiva con la Sindaca di Roma Virgina Raggi a dare il via alla manifestazione. Un percorso unico al mondo che in 21 chilometri e 97 metri ha attraversato alcuni degli angoli più spettacolari della Capitale compresi luoghi simbolo della fede come San Pietro, la Sinagoga, la Moschea, la Chiesa Valdese e la Chiesa Ortodossa. E proprio a testimoniare il principale intento della corsa, i rappresentanti delle comunità religiose (foto Staccioli) hanno letto insieme un messaggio di pace prima dello start ufficiale: Mons. Melchor Sanchez, Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica, Salah Ramadan, imam della Grande Moschea, il Reverendo Guglielmo Doryu Cappelli, la Reverenda Annamaria Gyoetsu Epifania dell'Unione Buddhista Italiana e i rappresentanti dell'Unione induisti, Svamini Shuddhananda Ghiri, Svami Nitya Priyananda Ghiri e Lilamaya Ghiri. L'evento è stato promosso da Roma Capitale e dal Pontificio Consiglio della Cultura, Dicastero della Santa Sede, in collaborazione con la FIDAL e il Patrocinio del CONI e del CIP. Al via dellla 5km anche il presidente FIDAL Alfio Giomi, insieme al Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini e all'Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia. Al via anche il bronzo mondiale della 20km di marcia Antonella Palmisano che al fianco del cinquantista Marco De Luca si è cimentata in una brillante prova nel segno del tacco-punta. In gara anche le due ex stelle dell'As Roma Damiano Tommasi e Simone Perrotta. Ad aggiudicarsi la mezza maratona (1611 gli arrivati) sono stati due azzurri: Eyob Faniel (1h03:26) e Sara Brogiato (1h15:37).

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Politica

Chikungunya, Pinuccia Montanari a Radio Roma Capitale: forse già a luglio primi casi sospetti, semmai i ritardi sono di altri. Caccia, la Regione la sospenda. Raccolta differenziata, dove abbiamo applicato il nostro modello +35%

Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità ambientale del Comune di Roma, è intervenuta questa mattina su Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa". In merito al virus della chikungunya, l'assessora ha dichiarato: "Abbiamo soltanto evidenziato che a Roma ci sono stati solo 7 casi e ad Anzio e nel Lazio 57. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma tutti si concentrano su Roma, attribuendo a noi responsabilità che non ci sono. Abbiamo fatto mille interventi da aprile. Utilizzare un problema di salute pubblica per fare polemica non ci sembra decoroso".

Pinuccia Montanari ha aggiunto: "Non c'è stato nessun ritardo, la nostra attività di prevenzione e di controllo è stata efficace. Forse già a luglio ci sono stati i primi casi sospetti, ma non sono stati segnalati e quindi i ritardi sarebbero di altri. La nostra dirigente sta valutando. Oggi ci sarà una riunione tecnica in Regione"

Per quanto riguarda la caccia, l'assessora ha spiegato: "Abbiamo scritto una nota alla Regione in cui abbiamo chiesto di interrompere la caccia a causa della siccità".

L'assessora ha concluso sulla raccolta differenziata: "Dove abbiamo cominciato ad applicare il nostro modello abbiamo avuto un +35%. Stiamo facendo un lavoro di progettazione, il dato su cui misurarci è il 75% nel 2021".

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Politica

Fabio Fucci (M5S) a Radio Roma Capitale: “Non mi candido alle regionarie del Movimento 5 Stelle”

"Non mi candido alle regionarie del Movimento 5 Stelle. Sono lusingato che si sia fatto il mio nome, ma in base alla regola dei due mandati, essendo io al secondo, non posso candidarmi per una carica elettiva. Auspico che l'esperienza acquisita dagli eletti in questi anni non vada dispersa". Lo ha dichiarato Fabio Fucci, sindaco di Pomezia e vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa".
 

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Cronaca

Vaccini, bambino rimandato a casa ad Acilia: “Documenti irregolari”. Genitori dai carabinieri: “Presentata autocertificazione”

(Fonte: www.repubblica.it)

Ci sarebbero state delle irregolarità nella documentazione sui vaccini e così un bambino non è stato fatto entrare a scuola. È accaduto ad Acilia in una scuola dell'infanzia lo scorso 15 settembre, ma i genitori del piccolo hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Secondo quanto dichiarato dalla coppia, arrivati in classe il primo giorno di scuola la maestra ha comunicato al padre che non poteva ammettere il bimbo in aula per "irregolarità nella documentazione sui vaccini" e che la decisione era stata presa il giorno precedente in una riunione scolastica.

"Inspiegabile – spiega il padre – perché abbiamo provveduto a inviare alla scuola via Pec entro i termini previsti la dichiarazione sostitutiva richiesta dal Decreto legge sui vaccini. Abbiamo quindi provato a chiedere spiegazioni alla scuola andando di persona anche nell'altro plesso, dove però non c'era nè il dirigente scolastico nè il sostituto. Siamo riusciti a parlare solo con degli insegnanti che ribadivano che nostro figlio non poteva entrare in classe perché la certificazione presentata non era in regola, dicendo che la scuola poteva accettare solo bambini vaccinati e nostro figlio non lo era. Dopo aver chiamato il 112 che ci ha suggerito di rivolgerci a un commissariato di zona, siamo andati dai carabinieri a sporgere denuncia. Abbiamo inviato la documentazione entro i termini di legge via Pec eppure nessuno ci ha contattato per comunicarci che il bambino non poteva essere ammesso, abbiamo dovuto scoprirlo quella stessa mattina. Inoltre ad oggi non siamo stati ancora contattati".

I genitori hanno inoltre scritto al sindaco di Roma Virginia Raggi per chiederle di intervenire sul  caso.

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Cronaca

Roma, travolge pedone sulla Flaminia e fugge, l’uomo è grave: caccia al pirata

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Un anziano è stato travolto a Roma da un'auto che si è data alla fuga. È accaduto stamattina pochi minuti prima delle 8 su via Flaminia, all'altezza del civico 662, nel quadrante Nord della Capitale. L'uomo è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Sul posto la polizia locale che ha avviato indagini per risalire al conducente del veicolo.

Dai primi accertamenti sembra che l'auto abbia travolto il pedone mentre superava un autobus e abbia poi proseguito la marcia. Potrebbe trattarsi di un veicolo a noleggio. Dalle testimonianze raccolte finora sembra che a bordo ci fossero due persone. E poco prima si è verificato un altro investimento in Largo Luigi Daga, in zona Bravetta. Ad essere travolta una donna che è stata portata in ospedale in codice rosso. Sul posto per i rilievi la polizia locale.

Un uomo di 77 anni è stato ricoverato in codice rosso al policlinico Gemelli dopo essere stato investito in via Flaminia, a Roma, da una Bmw, il cui conducente è fuggito a piedi senza prestare soccorso. L'incidente è avvenuto questa mattina intorno alle 8 all'altezza del civico 662. I vigili del XV gruppo Cassia, a quanto si apprende, sono alla ricerca dell'automobilista, che era alla guida di un'auto noleggiata, abbandonata sul posto subito dopo l'incidente. Sono in corso accertamenti sulla dinamica del sinistro.

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Cronaca

Roma, Chikungunya: esperti Ue “alto rischio epidemia, ecco le precauzioni”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Cristina Palazzo) – Sono 47 i casi accertati di Chikungunya nel Lazio. Di questi uno in provincia di Latina, 6 di Roma e 40 sono residenti o hanno soggiornato ad Anzio. Ma il rischio che aumentino i contagi "è elevato". A dirlo sono gli esperti del centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc): "Il fatto che il primo contagio potrebbe essere avvenuto a metà luglio o prima, che i casi sono riportati in due aree separate e che diversi asintomatici sono sotto indagine suggerisce che la trasmissione locale è molto efficace". Tanto da allertare gli stati membri dell'Ue a segnalare alle autorità sanitarie italiane, i casi accertati tra quanti "hanno viaggiato in Italia nelle due settimane precedenti ai primi sintomi". Una trasmissione autoctona, ossia originaria del luogo, resa favorevole dal clima: come precisa l'Ecdc, la seconda nel nostro Paese dal 2007, dopo l'epidemia che interessò l'Emilia Romagna.

Nel 2007 nei paesi non tropicali ci sono stati solo altri 3 focolai, l'ultimo in Francia poche settimane fa. Oltre questi negli ultimi anni sono stati registrati dei casi di Chikungunya in Italia: nello specifico il Ministero della Salute in una circolare di luglio 2016, parlava di 19 nel 2015 e 17 nel 2016 ma tutti "importati". Nessun caso autoctono, almeno fino ai primi contagi rilevati ad Anzio nei giorni scorsi.

"C'è un aumento della temperatura che è sotto gli occhi di tutti – spiega il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – una tropicalizzazione del clima, e questo comporta che le zanzare hanno un ciclo di vita molto più lungo e si riproducano di più". Ma bisogna intervenire tempestivamente: "Il problema è la disinfestazione e noi, come ministero della Salute abbiamo invitato gli enti locali a effettuare la disinfestazione dalle zanzare. Bisogna disinfestare con forza e con convinzione ma anche con tempestività. Quest'ultima, laddove si manifesta il primo caso di contagio, fa la differenza ".

Lo stesso appello è stato lanciato dalla Regione Lazio ai comuni dove sono stati registrati i contagi, affinché si intervenga per bonificare le zone a rischio. Anche a Latina dove, nella giornata di ieri, la Asl ha comunicato attraverso il sito online di aver registrato "4 casi, 2 certi e 2 probabili di chikungunya. Solo uno di questi è riferibile ad un paziente di Latina. Il secondo riguarda un malato trasferito da Anzio al Santa Maria Goretti di Latina". La Asl ha poi comunicato che "si sta provvedendo a informare tutti i sindaci per predisporre gli interventi di disinfestazione qualora vengano accertati casi per competenza". Nel capoluogo di provincia già ieri è stata avviata la disinfestazione straordinaria "larvicida e adulticida" che sarà effettuata nell'arco di cinque giorni.

Nessuna indicazione per le donazioni di sangue che, invece, sono ancora bloccate ad Anzio e all'Asl Roma 2. Uno stop che riguarda 1,2 milioni di romani, oltre a quanti hanno soggiornato nei 28 giorni precedenti nelle zone colpite dal provvedimento. Per garantire l'approvvigionamento di sangue nel Lazio ed evitare quella che il Centro nazionale sangue definisce una "maxi-emergenza", sono state avviate diverse raccolte straordinarie nelle regioni italiane. Anche dagli uffici della Pisana, coinvolgendo le sedi Asl non colpite dal provvedimento. La Croce Rossa, invece, ha messo a disposizione il numero 06.5510 per i romani che vogliono informazioni. Nel frattempo sono utili accorgimenti per limitare il contagio: braccia e gambe coperte; usare repellenti e zanzariere ed eliminare residui d'acqua, soprattutto dove ci sono cespugli.

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Cronaca

Roma, allerta meteo per il weekend: temporali e raffiche di vento

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

Il maltempo tornerà a colpire il Lazio nel fine settimana. La Protezione Civile regionale ha emesso un'allerta meteo di codice arancione su Roma, Viterbo e Rieti. Codice giallo invece nel resto della Regione. L'avviso di criticità durerà per 24-36 ore, a partire dalle prime ore della mattinatam di sabato 16 settembre.

Sono infatti previste precipitazioni, rovesci e temporali: fenomeni che saranno accompagnati anche da forti raffiche di vento. Particolare attenzione sarà rivolta ai bacini costieri Nord, Medio Tevere, Appennino di Rieti, Roma e Aniene. La classificazione arancione, terza su una scala di quattro, non esclude la possibilità di frane, smottamenti e fenomeni di instabilità. Probabili effetti anche sotto il profilo idraulico: possibile innalzamento dei livelli dei fiumi, con particolare riferimento alle aste secondarie, allagamenti di seminterrati e locali al pianterreno in coincidenza di zone di deflusso delle acque meteoriche, allagamenti di sottopassaggi ed infrastrutture situate in zone di compluvio delle acque, con conseguenti disagi alla viabilità.

La protezione civile raccomanda quindi ai sindaci di adottare tutte le misure preventive necessarie. Attivo anche il numero verde della Sala Operativa 803555.

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Politica

Febbre Chikungunya, donazioni di sangue sospese a Roma

(Fonte: www.ilmessaggero.it)

(di Fabio Rossi) – Stop alle donazioni di sangue per 1,2 milioni di romani, quarantena di 28 giorni per i gli altri donatori della Capitale e per chiunque sia stato dopo il 25 agosto, anche per poche ore nella Città eterna e ad Anzio, il centro del litorale in cui è stato localizzato il maggiore focolaio di Chikungunya. Il contagio, veicolato dalle zanzare tigre, porta le prime conseguenze su larga scala, mentre la sindaca Virginia Raggi ordina la disinfestazione a partire dai quartieri dove sono stati segnalati i primi casi. La malattia virale si è manifestata soprattutto nella cittadina sul litorale a sud di Roma. Ma anche nella Capitale i casi salgono di numero. Con forti dolori articolari, febbre alta e in un secondo tempo pustole, il contagio non è mortale, ma può diventare pericoloso in soggetti deboli, come bambini o anziani.

LO STOP
Il divieto assoluto per le donazioni, annunciato ieri sera dal Centro nazionale sangue dell'Istituto superiore di Sanità, riguarda tutti i residenti sul territorio della Asl Roma 2, che copre i quadranti sud ed est della metropoli. Visto che non esiste un test che permetta di riconoscerla nel sangue, è infatti rischioso far donare persone che potrebbero essere infettate. «Quando ci sono dei focolai abbastanza maturi come quello di Anzio, è possibile che ci siano diffusioni in altre zone», spiega Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Iss.
Per Roma, a causa del blocco parziale delle donazioni, si prevede una carenza di 200-250 sacche di sangue nei prossimi giorni, una quantità paragonabile ad una maxi-emergenza, che saranno fornite dalle altre regioni secondo le indicazioni e i criteri stabiliti dal Piano strategico nazionale per le maxi-emergenze. Il documento, approvato lo scorso, anno prevede che ogni regione abbia una scorta di sangue dedicata, da utilizzare in caso di eventi come terremoti o incidenti con molti feriti.

LA DIFFUSIONE
Sono saliti a 17, intanto, i casi accertati dal Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive (Seresmi), di cui a Roma 6. Di questi 17, fa sapere la Regione Lazio, «dieci casi sono residenti o riportano un soggiorno nel Comune di Anzio, e sette casi non risultano aver viaggiato in Italia o all'estero nei 15 giorni precedenti l'esordio dei sintomi». La Regione, insieme all'Asl Roma 2, aveva più volte sollecitato un intervento del Campidoglio, atteso da alcuni giorni, per dar il via alle disinfestazioni dalla zanzara tigre.

L'ORDINANZA
Ieri pomeriggio Virginia Raggi ha firmato l'ordinanza che avvia le disinfestazioni «non solo su suolo pubblico ma anche su quello privato», anche sulle zanzare adulte, oltre a quelle già avviate sulle larve. Le operazioni, cosi come indicato nell'ordinanza, dureranno «fino a comunicazione del termine dell'emergenza da parte delle autorità sanitarie preposte», fanno sapere dal colle capitolino. I primi interventi sono già partiti, cominciando dalle segnalazioni arrivate dalle Asl, per poi estendersi alle zone limitrofe e ai principali quartieri del quadrante meridionale. Nel quadrante meridionale, invece, si parte dalle zone in cui sono avvenuti i contagi, per poi estendersi nei dintorni.
Da San Giovanni, quindi, si passerà all'Appio per poi verificare la necessità di eventuali interventi al Tuscolano o all'Esquilino. Ancora più a sud si parte da Grotta Perfetta, per puoi muoversi verso Eur, Ardeatino ed eventualmente anche sulla direttrice della Laurentina. Lo stesso dicasi per l'area di Tor Marancia. L'eccezione sarà però Torrevecchia (periferia nor-ovest), da dove è arrivata una delle segnalazioni di contagio.

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Cronaca

Roma, cronache di quotidiana violenza, belga aggredita sotto al Campidoglio

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Rory Cappelli) – È tornata in Belgio la 23enne che nella notte tra martedì e mercoledì avrebbe subito un tentativo di stupro: è stata soccorsa sulla scalinata che porta alla basilica di Santa Maria in Aracoeli dagli agenti di Roma Capitale intorno alle 4 del mattino, mentre, stando al suo racconto, stava per subire una violenza sessuale da parte di un ragazzo conosciuto quella stessa sera in un pub.

Julie (il nome è di fantasia, ndr) era arrivata il 10 settembre nella Capitale con due amiche. Martedì sera le tre giovani decidono di andare in una discoteca che si trova nei pressi di piazza Navona. Hanno trovato alloggio in un B&B dalle parti di Porta Maggiore e perciò attraversano via Cavour, passano da piazza Venezia, entrano in via del Plebiscito e poi decidono di fermarsi a bere qualcosa in un pub irlandese.

Lì dentro l’atmosfera è frizzante: c’è il karaoke e uno spazio in cui si balla. "Me le ricordo bene", racconta James, habitué del locale. "Una di loro era giapponese, o di origine giapponese, forse anche per questo le ricordo: ballavano e bevevano, ridevano e si divertivano". Julie è una ragazza minuta, bionda, porta gli occhiali, indossa un tubino nero e un paio di scarpe dorate. Entrano due giovani: anche loro bazzicano spesso il locale, "qui di notte è sempre pieno di ragazzi, e quelli a caccia di avventure non mancano mai", racconta ancora James.

Fanno amicizia, ballano, bevono ancora, Julie e uno di questi ragazzi si danno anche un bacio. L’amica giapponese intanto si è messa a parlare con un inglese, esce a fumare, esce anche l’altra amica e d’un tratto sono le tre e mezza, il pub sta per chiudere, e Julie si trova in strada con quel tipo appena conosciuto, un israeliano 26enne che lavora a Fiumicino per un’agenzia aerea. Lui la invita a fare una passeggiata, lei si domanda dove siano finiti gli altri, lui le spiega che li raggiungeranno.

Si avviano verso il Campidoglio, proprio lì dietro: camminano e lui la stringe a sé, cerca di baciarla ancora. Salgono la scalinata che porta alla basilica di Santa Maria in Aracoeli, proprio di fianco a quella che sale fino al Campidoglio. A metà lui cerca di baciarla ancora, lei gli dice di smettere, lui si slaccia la cintura, le spiega che lì è buio, che nessuno li vedrà. Lei gli dice ancora che no, non vuole e che se continua si metterà a urlare. Lui insiste. Julie grida, urla, si allontana. A quel punto la sentono delle persone che stanno passando proprio lì sotto e la sentono anche agli agenti di Roma Capitale di turno in piazza. Che salgono di corsa le scale.

Julie piange, ha talmente bevuto che non sta in piedi, mentre l’israeliano spiega che sta facendo tutto da sola, che era consenziente, che non capisce perché si sia messa a urlare. Che "lei ci stava". Il 26enne, alle fine, viene denunciato a piede libero per violenza sessuale. E il fascicolo sulla denuncia viene trasmesso in procura, al pool di pm coordinati dall’aggiunto Maria Monteleone che si occupa di reati sessuali.

Adesso in molti dicono che lei se l’è andata a cercare. Che magari non voleva ma ha fatto capire altro, oppure che lui ha frainteso: lei sembrava disponibile, non lo aveva forse baciato là, nel pub? "Non so come stiano le cose", racconta James. "So però che tantissimi maschi si lanciano in vere e proprie battute di caccia in giro per i locali della città, in cerca di un “divertimento” veloce e facile. Le ragazze che vengono a Roma, la Città Eterna, la città della Dolce Vita, è una specie di miraggio per chi vive nei Paesi del nord Europa o in America. Si vogliono divertire, e spesso bevono talmente tanto che alla fine non sono lucide: l’ho visto decine di volte. Non è molto difficile approfittare di una situazione del genere".

Certo è che gli stupri ai danni di straniere, quindi già in posizione di maggiore vulnerabilità perché non parlano la lingua e si muovono con difficoltà in un Paese che non è il loro, si stanno moltiplicando. E forse mercoledì mattina quelle urla hanno davvero evitato un’ennesima tragedia.

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Politica

Campidoglio per la sicurezza stradale con “Vision Zero”

In corso in Aula giulio Cesare la seduta straordinaria del consiglio comunale che affronta la sicurezza stradale, in attuazione del programma "Vision Zero" per la riduzione degli incidenti stradali e delle vittime della strada, tutelando la mobilità dolce e favorendo la mobilità sostenibile. Dopo due appelli andati a vuoto, finalmente al terzo si è raggiunto il numero legale dei consiglieri e sono iniziati i lavori, con gli interventi dell'assessore Linda Meleo, della sindaca Virginia Raggi e del presidente della FIA ed ex responsabile della Ferrari in formula 1 Jean Todt.