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Sport

Roma: poker al Pescara e allungo sul Napoli, all’Adriatico finisce 1-4

La Roma chiude con una vittoria la 33^ giornata di Serie A, battendo nel monday match il Pescara per 1-4. I giallorossi grazie alle reti di Strootman, Nainggolan e la doppietta di Salah allungano a più quattro sul Napoli e si riportano a meno 8 dalla Juventus.

Partita divertente sin dai primi minuti allo stadio Adriatico, occasioni da una parte e dall’altra, con una Roma, però, sicuramente più pericolosa dei padroni di casa. Dopo diverse occasioni, il parziale cambia solo nel finale di tempo con un uno-due micidiale dei giallorossi che infilano due reti in meno di 90 secondi. Minuto 44’: lancio in profondità di Manolas che pesca tra le linee El Shaarawy, tocco in mezzo per Strootman che, a porta vuota, non può sbagliare. Neanche il tempo di festeggiare la prima rete che arriva il raddoppio. Sgroppata di Salah sulla destra che prova a servire Dzeko in mezzo, pallone lungo che il bosniaco controlla e appoggia a  Nainggolan che la gira in porta con il sinistro. La Roma, dopo l’intervallo, rientra con lo stesso mordente degli ultimi minuti del primo tempo e trova al 48’ lo 0-3. Filtrante di Nainggolan per El Shaarawy che dalla corsia sinistra mette in mezzo per Salah, l’egiziano controlla e dal limite piazza il pallone all’angolino trovando un gran gol. Al 60’ la squadra di Spalletti serve il poker: corner per il  Pescara, Salah recupera palla e parte velocissimo in contropiede, uno due con El Shaarawy e il numero 11, a tu per tu con Fiorillo, deve solo buttarla dentro realizzando il 13° centro in campionato. Nel finale il Pescara prova d’orgoglio a centrare almeno la rete della bandiera che arriva all’ 83’ con Benali che sfrutta benissimo il cross di Memushaj e con una zampata vincente batte Szczesny. Al triplice fischio è 1-4 per la squadra di Spalletti che torna alla vittoria dopo il pari interno contro l’Atalanta. Per i padroni di casa, invece, con questa sconfitta arriva l’aritmetica retrocessione in serie B.

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Bovo, Coda (79’ Fornasier), Biraghi; Coulibaly (67’ Verre), Muntari (46’ Bruno), Memushaj; Benali, Bahebeck, Caprari. A disposizione: Bizzarri, Aldegani, Crescenzi, Milicevic, Kastanos, Mitrita, Cerri, Brugman, Muric. Allenatore: Zdenek Zeman.

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson (80’ Jesus); Paredes (82’ Perotti), Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko (71’ Grenier). A disposizione: Lobont, Alisson, Peres, Mario Rui, Vermaelen, De Rossi, Gerson. Allenatore: Luciano Spalletti.

 

ARBITRO: Irrati di Pistoia.

RETI: 44’ Strootman (R), 45' Nainggolan (R), 48’ Salah (R), 60’ Salah (R), 83’ Benali (P).

AMMONITI: 37’ Biraghi (P), 40’ Muntari (P).

ESPUL

 

Marco Spartà

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Cultura

L’almanacco romano: 26 aprile 1976, Pino Pelosi è condannato a nove anni e sette mesi di reclusione

26 aprile 1976 Pino Pelosi, l'assassino di Pasolini, è condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione a nove anni e sette mesi di reclusione per omicidio volontario in concorso con ignoti. 

Pelosi Ha vissuto nel quartiere di Setteville di Guidonia, vicino al confine di Roma, dove era conosciuto come Pelosino per via dell'aspetto imberbe.  

Ha frequentato la scuola fino alla 2ª media, ed era noto -all'epoca del processo per l'omicidio di Pasolini- alla polizia come un ragazzo di vita, cioè dedito a espedienti, piccoli furti e prostituzione maschile.

Al processo che si concluse il 26 aprile 1976, il pubblico ministero Giuseppe Santarsiero chiese una condanna a 10 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. La corte decise di condannare Pelosi a 9 anni, 7 mesi e 10 giorni, e a 30.000 lire di multa per atti osceni, furto aggravato e «omicidio volontario in concorso con ignoti».

Più precisamente Moro scrisse: «Ritiene il collegio che dagli atti emerga in modo imponente la prova che quella notte all'Idroscalo il Pelosi non era solo».Il giovane omicida era reo confesso, ma per omicidio colposo.

(* immagine di tonynetone)

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Cronaca

Roma, rissa a colpi di bottiglia a San Lorenzo: arrestati 3 spacciatori

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo hanno arrestato tre persone per una violenta rissa a colpi di cocci di bottiglia, scoppiata, ieri sera, in largo Talamo. In manette sono finiti un 23enne e un 32enne del Senegal e un 37enne nigeriano, arrestati con l’accusa di rissa aggravata.

Dopo un’animata lite verbale, probabilmente per motivi legati al traffico di stupefacenti – tutti e tre hanno infatti precedenti per spaccio nel quartiere –  gli animi si sono surriscaldati e i facinorosi hanno iniziato a colpirsi violentemente con calci e pugni. La rissa è degenerata ulteriormente quando sono spuntati i cocci di bottiglia e l’intervento dei Carabinieri ha evitato conseguenze ben più gravi. Gli arrestati sono stati medicati, per le ferite da taglio riportate, presso l’ospedale “San Giovanni – Addolorata”, dove il 32enne è stato ricoverato e piantonato dai Carabinieri. Appena dimessi, gli altri due sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo.

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Sport

La Lazio travolge 6-2 il Palermo e si riprende il quarto posto

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

La Lazio travolge il Palermo nella 33^ giornata di Serie A per 6-2 allo stadio Olimpico. I biancocelesti scatenati si portano sul 5-0 dopo soli 26 minuti, poi Rispoli realizza una doppietta nei primi minuti della ripresa, ma non basta per la rimonta. Nel finale arriva il definitivo 6-2 di Crecco alla prima rete in Serie A. Con questa vittoria la Lazio scavalca nuovamente l’Atalanta in classifica e si riporta al quarto posto.

I padroni di casa non perdono tempo e dopo soli 7 minuti sbloccano il punteggio, grazie ad un calcio piazzato: corner dalla destra battuto da Biglia, svetta al centro De Vrij che allunga per Immobile, incornata da pochissimi metri del centravanti biancoceleste che batte Posavec e cambia il parziale. La squadra di Inzaghi è in palla e, dopo neanche 120 secondi, raddoppia: lancio lungo di Lulic per Milinkovic-Savic, il serbo controlla e crossa basso verso il centro dove arriva a rimorchio Immobile che, col piattone, fulmina nuovamente l’estremo difensore dei siciliani. Mazzata incredibile per gli ospiti che dopo soli 9 minuti si ritrovano sotto di due reti allo stadio Olimpico. Le Aquile biancocelesti, nonostante il doppio vantaggio, cercano di chiudere definitivamente i conti già nella prima frazione e Parolo sfiora il tris al 20’. Grande azione di Felipe Anderson sulla corsia destra, palla filtrante per Parolo che prova il diagonale, batte Posavec, ma sulla linea salva Sunjic. Passano solo 2 minuti e Keita trova il gol del KO: uno-due fulminante tra Keita e De Vrij al limite, con il senegalese che controlla, e in mezzo a due avversari riesce a piazzare il pallone all’angolino con il destro. Il Palermo sembra non essere sceso in campo e al 22’ Milinkovic serve Keita, Morganella al momento del tiro lo stende e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dagli undici metri va lo stesso Keita che calcia forte, Posavec intercetta il pallone, ma non riesce a respingere. Il Palermo sbanda del tutto e la squadra di Inzaghi non si ferma. Minuto 26’: grande scatto di Biglia che pesca Immobile al limite, tacco dell’attaccante napoletano che serve Keita, il senegalese sfonda in area e insacca il pallone con un tocco morbido che supera il portiere rosanero in uscita. Lazio scatenata e Palermo non pervenuto, con il parziale già sul 5-0 dopo soli 26 minuti. I biancocelesti, con la vittoria praticamente in tasca, allentano i ritmi e smorzano l’intensità della gara, gestendo il pallone e cercando soprattutto di non concedere occasioni al Palermo, ormai rassegnato. Al duplice fischio si rientra negli spogliatoi sul parziale di 5-0 con un dominio assoluto dei padroni di casa.

Il Palermo sembra entrare in campo con un altro spirito e dopo soli 45 secondi trova il 5-1 anche con un po’ di fortuna. Azione insistita di Jajalo che prova ad allargare, deviazione di due giocatori della Lazio che trasforma il passaggio in un assist perfetto per Rispoli che, a tu per tu con Strakosha, non sbaglia. La Lazio, già con la testa al derby, perde la concentrazione e al 51’ subisce un’altra rete: retropassaggio molto lento di Hoedt verso Strakosha, il portiere cerca di rinviare, ma Rispoli è sulla traiettoria e devia il pallone in rete, trovando la doppietta e rendendo meno amaro il passivo. La squadra di Inzaghi, dopo lo svarione iniziale, si riorganizza per non evitare una clamorosa rimonta dei siciliani. Al 63’ torna a rendersi pericolosa la Lazio con Milinkovic-Savic che prova a piazzare una punizione dai 25 metri, Posavec si distende e respinge il pallone. Al 72’ ancora Keita sfiora il poker personale, con una sgroppata per vie centrali conclusa con un diagonale velenoso dal limite che sfiora il palo ed esce a lato. Nell’ultimo quarto d’ora la partita non offre grandi spunti con la Lazio in completa gestione del gioco. Nel primo dei due minuti di recupero, però, la Lazio infila anche il 6-2 con Luca Crecco: cross di Lulic in mezzo, svetta Wallace, respinge Posavec, ma il pallone arriva sui piedi di Crecco che in scivolata insacca la sfera. Al triplice fischio festeggiano i biancocelesti che ritrovano il quarto posto in classifica sorpassando l’Atalanta, uscita vittoriosa dall’anticipo contro il Bologna.

*Foto di Claudio Pasquazi

Marco Spartà

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Cultura

L’Estate Romana fa 40

Estate Romana 2017, quarantesima edizione. Dopo l'approvazione delle nuove linee guida, il bando per il 2017 e per il triennio 2017-2019 è online, nelle pagine del Dipartimento Cultura del sito di Roma Capitale. Gli obiettivi, spiega una nota del Campidoglio, sono: "diffusione della cultura e partecipazione dei cittadini per accrescere il senso civico e il legame con la città, attraverso un'offerta diversificata; ma soprattutto far sentire tutti al centro di una grande festa". Le proposte devono arrivare entro il 16 maggio 2017. Il programma estivo andrà dal 30 giugno al 30 settembre. Criteri fondamentali del nuovo bando: "offerta culturale pluriennale stabile", "diffusione sull'intero territorio cittadino (almeno due eventi per ogni Municipio)", "inclusione e partecipazione di fasce sempre più ampie di pubblico", "diversificazione di generi e di modalità di fruizione". Le proposte, dunque, potranno essere di durata triennale o annuale per il solo 2017. L'idea è "stimolare la capacità progettuale durante un arco temporale di media durata, per produrre impatti significativi sul benessere e la crescita socio-culturale dei cittadini, favorendo lo sviluppo delle attività nel corso del tempo".
I contributi previsti: massimo 1 milione di euro per ciascuna annualità dei progetti triennali, massimo 500mila euro per i progetti limitati all'estate 2017. Il bando è rivolto ad associazioni, fondazioni, cooperative, imprese o soggetti che vorranno organizzarsi in forma riunita, in grado di operare nei settori coinvolti: spettacolo, cinema e in generale arte e cultura.

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Cronaca

Roma, La banda dei latino americani che deruba i turisti negli alberghi

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Operava negli alberghi del centro di Roma una gang latino americana, sgominata dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Trevi, che rubava borse e oggetti di valore agli ospiti degli alberghi. Il modus operandi era sempre lo stesso: la “spalla” distraeva la vittima designata mentre il “capo”, con estrema destrezza, rubava la borsa. Le indagini sono partite dalla denuncia di una turista a cui, nel mese di febbraio, era stata rubata la borsa, mentre sostava nella hall di un albergo del centro.

Gli agenti hanno cominciato a monitorare le denunce dei turisti avvenute con le medesime modalità, accertando che, in tutti i casi, i furti erano stati compiuti da due o più persone di origine latino americana. I poliziotti hanno quindi controllato le immagini dei sistemi di videosorveglianza  degli alberghi in cui si erano verificati i furti. Numerosi sono stati gli episodi immortalati in cui si vede la banda in azione, con i complici che distraggono le vittime ed un uomo, sempre lo stesso, che mette a segno il colpo.   

Analizzando i filmati, i poliziotti hanno identificato i componenti della banda, tutti noti alle forze dell’ordine. Il capo C.R.R. un cittadino di origine messicana, di 46 anni, era già stato arrestato dalla polizia per un furto ai danni di turisti, in un albergo del centro, nel settembre scorso,  insieme a due complici,  di origini peruviane. In quell’occasione C.R.R. aveva dato delle false generalità, dichiarando di essere un cittadino argentino, e  un indirizzo di residenza falso. Nel proseguo delle indagini, i poliziotti hanno individuato l’ abitazione  del messicano, e durante la perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato numerosi oggetti rubati, tra cui zaini, borse, telefoni cellulari, orologi e altri oggetti di valore.

Gli agenti hanno anche sequestrato occhiali e capi di abbigliamento indossati durante i furti ripresi dalle telecamere. Nell’appartamento, è stato fermato B.B.C.F, un peruviano di 56anni, che per sfuggire ai poliziotti, si era nascosto nel bagno. L’uomo  è stato arrestato perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano. Fermata anche una donna di origini peruviane, che è stata denunciata dalla polizia per ricettazione. Per C.R.R., al termine degli accertamenti, sono scattate le manette per furto.

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Politica

Regione Lazio: seduta straordinaria per la Sanità

Il presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori ha convocato per mercoledì 26 aprile ore 11 una seduta straordinaria del Consiglio regionale (seduta n. 75) avente all'ordine del giorno l'argomento "Rientro deficit sanitario della Regione Lazio". Giovanni Bissoni, sub commissario per la sanità della Regione Lazio nominato dal governo, ha infatti firmato la lettera di dimissioni. Era l'uomo che aveva affiancato la giunta Zingaretti nel piano di risanamento dei conti che già da luglio potrebbe imboccare la strada dell'uscito dal commissariamento. Sono dimissioni che possono essere definite sorprendenti, considerato che Bissoni (ex assessore alla Sanità in Emilia-Romagna per il Pd), avrebbe potuto attendere la fine naturale del suo mandato. Silvia Blasi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, ha affermato: «Approfitteremo del prossimo consiglio straordinario, dedicato proprio al presunto risanamento dei conti sanitari, per chiedere a Zingaretti i motivi di questa scelta e quali saranno gli scenari futuri».

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Politica

Giunta Raggi fa ricorso al Tar contro decreto su Colosseo

(Fonte: RomaIt)

Tutta la Giunta ha deciso oggi che Roma Capitale farà ricorso al Tribunale amministrativo contro il decreto sul Parco archeologico che non ci convince, a partire dal ruolo tra Roma Capitale e Governo: sembra che il Governo voglia gestire in totale autonomia senza concertazione con il Comune il patrimonio culturale dell’amministrazione stessa. E’ una situazione inaccettabile, per questo motivo siamo stati costretti a presentare ricorso“. Lo ha annunciato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in una conferenza in Campidoglio, facendo riferimento al decreto di riorganizzazione della Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’Area archeologica centrale di Roma che prevede, tra l’altro, la realizzazione del Parco archeologico del Colosseo.

Per Raggi “è inaccettabile che i ricavi della bigliettazione di Colosseo e Fori, che portano 40 milioni nelle casse del nuovo ente ministeriale, prima andavano per l’80% alla Soprintendenza speciale e oggi invece sono tutti del Parco e solo il 30% torna al Comune, a cui resta molto poco. Io non posso accettare scelte calate dall’alto sulla città prese senza consultazione, eppure avevamo parlato con il ministro Franceschini più volte”.

A chi le chiedeva se avesse informato il ministro Dario Franceschini, insieme al quale ha inaugurato una mostra poco fa, la sindaca ha risposto: “Il ministro lo apprenderà quanto prima. La nostra idea è che le istituzioni debbano collaborare, oggi abbiamo inaugurato insieme una mostra e questo è il modo che secondo noi va portato avanti – ha sottolineato Raggi – Vorremmo una collaborazione inter pares, ma se dall’altra parte si trova una porta chiusa è difficile instaurare un dialogo”.

Incredibile: Virginia Raggi impugna al Tar la scelta di dare al Colosseo vera autonomia e direttore scelto con selezione internazionale!“. Lo scrive su twitter il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in merito alla decisione del Comune di Roma di fare ricorso contro il decreto che istituisce il Parco archeologico del Colosseo.

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Cultura

L’almanacco romano: 24 aprile 1962, muore a Roma Romolo Balzani

24 aprile 1962 Muore a Roma ROMOLO BALZANI che nelle sue canzoni ha incarnato la romanità negli aspetti più genuini. Fu artista estremamente poliedrico: attore, arrangiatore, cantante, ebbe un grandissimo successo tra i contemporanei. 
Riempì nei quarant'anni di carriera i teatri della capitale e quelli di tutta Italia. 

Celeberrime furono le collaborazioni con i maggiori artisti romani quali Aldo Fabrizi autore di vari testi delle sue canzoni, tra cui la celebre Notte napoletana e Ettore Petrolini che era solito concludere i suoi spettacoli cantando la splendida L'eco der core. 

Balzani vinse numerose edizioni del Festival della Canzone Romana di San Giovanni e la sua fama crebbe sino ad ottenere contratti discografici internazionali con la Brunswick (la casa discografica di Bing Crosby), con la Parlophon di Berlino, la Fonit, laExcelsius, la Odeon, La voce del padrone. Tra le sue canzoni più celebri: Barcarolo Romano e la citata L'eco der Core, continuano a conquistare l'ascoltatore anche nelle interpretazioni di Gigi Proietti, Claudio Villa, Sergio Centi, Alvaro Amici e Gabriella Ferri.

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Cultura

L’alamanacco romano: 22 aprile 2006, muore a Roma l’attrice Alida Valli

22 aprile 2006 muore a ROMA l'attrice Alida VALLI

La sua versatilità la impone anche in ruoli drammatici quale quello di Luisa in Piccolo mondo antico di Mario Soldati (1941) che al Festival di Venezia le vale un premio speciale concesso dal conte Giuseppe Volpi di Misurata come miglior attrice italiana dell'anno.

Nel 1951 torna finalmente in Italia e pochi anni dopo fornisce una delle sue migliori interpretazioni nel capolavoro di Luchino Visconti, Senso (1954). Nello stesso anno il suo nome viene associato al cosiddetto caso Montesi in quanto fidanzata di Piero Piccioni, il principale indiziato dell'epoca, poi pienamente scagionato come anche Maurizio d'Assia, figlio di Mafalda di Savoia (questo scandalo ispirò a Federico Fellini un episodio de La dolce vita). Decide così di allontanarsi dalle scene per tornare davanti alla macchina da presa solo nel 1957 diretta da Michelangelo Antonioni nel film Il grido.

La sua fama si consolida sotto la direzione di registi quali Gillo Pontecorvo (La grande strada azzurra del 1957), Franco Brusati (Il disordine del 1962), Pier Paolo Pasolini (Edipo re del 1967). Viene richiesta anche da registi stranieri molti dei quali francesi.

Con Giuseppe Bertolucci nel 1977 partecipa al primo film interpretato da Roberto Benigni, Berlinguer ti voglio bene; Dario Argento le affida due ruoli inquietanti in Suspiria (1977) ed in Inferno (1980). Sempre nel 1980 è protagonista nello sceneggiato televisivo L'eredità della priora di Anton Giulio Majano.

Trascorre gli ultimi anni di vita in condizioni di indigenza, al punto che le viene concesso il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli. Dopo la morte viene tumulata nel cimitero del Verano a Roma.

(* immagine di Insomnia Cured Here)