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Cultura

L’almanacco romano: 29 aprile 1955, Gronchi viene eletto presidente della Repubblica Italiana

29 aprile 1955: Gronchi viene eletto presidente della Repubblica Italiana.

Fu il primo Capo di Stato italiano a visitare l'America meridionale e il primo Presidente a visitare Istanbul.

Il 23 giugno 1959 un buffo incidente occorse al presidente nell'ex-palco reale del Teatro dell'Opera di Roma: a causa della disattenzione di un collaboratore che non gli aveva avvicinato la sedia, Gronchi cadde a terra mentre stava accingendosi a sedere al fianco dell'allora presidente francese Charles de Gaulle, che era in visita ufficiale in Italia. Il fatto, taciuto dai principali organi di informazione, fu rappresentato in televisione da una scenetta comica recitata da Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi all'interno del programma Un due tre, il quale fu poi cancellato in seguito a tale evento.

Il 3 aprile 1961, in occasione del viaggio del presidente della Repubblica in Sudamerica, fu emesso un francobollo che fu subito ritirato e sostituito, a causa di un errore nella riproduzione dei confini geografici del Perù. Tale francobollo, ben presto denominato "Gronchi rosa", raggiunse subito quotazioni speculative e suscitò un immediato interesse per la filatelia in Italia. Attualmente, la sua quotazione è nell'ordine di circa mille euro per il francobollo nuovo con la gomma integra e di circa cinquecento euro per i francobolli senza gomma che provengono dalle affrancature delle buste intercettate e ricoperte con un nuovo francobollo di colore grigio. Quei pochissimi valori che invece sono sfuggiti al ritiro (e sono quindi regolarmente timbrati) raggiungono quotazioni ragguardevoli che possono arrivare anche a trentamila euro. 

Il "Gronchi rosa" è stato anche oggetto di numerose falsificazioni.

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Cultura

L’almanacco romano: 28 aprile 1937, inaugurati gli studi di Cinecittà

28 aprile 1937 Inaugurati gli studi di Cinecittà. Da strumento di propaganda e di "distrazione di massa" nato negli anni bui del regime, Cinecittà diventa in poco tempo la grande fabbrica di sogni made in Italy, capace di tenere testa ai mitici studios hollywoodiani. Oggi, oltre ad essere la più grande città del cinema in Europa, è la memoria storica di quasi ottant'anni di settima arte.

Dall'inizio degli anni Trenta, il regime fascista intuisce le potenzialità del cinema come strumento di propaganda e adotta una serie di provvedimenti, che hanno l'effetto da un lato di scoraggiare le importazioni di film stranieri, dall'altro di alimentare una produzione locale. Il prodotto finale di questa strategia è la cosiddetta Legge Alfieri del 1939, che istituisce l'Ente Nazionale Industrie Cinematografiche (ENIC).

Nel frattempo, la fine dei vecchi studi Cines nel 1935, distrutti da un incendio, crea le condizioni per la costruzione di un nuovo e più vasto complesso, rispondente alle ambizioni "imperiali" dell'Italia mussoliniana. La zona in questione viene individuata in un terreno di 500mila metri quadrati, lungo la via Tuscolana, a 9 chilometri dal centro di Roma. Del progetto vengono incaricati l'architetto Gino Peressutti e l'ingegnere Carlo Roncoroni.

Partiti a gennaio del 1936, i lavori vengono ultimati in appena 15 mesi. Il 28 aprile del 1937 è il giorno dell'inaugurazione e a presiederla è Benito Mussolini. Il complesso che si trova davanti è qualcosa di completamente inedito in Europa e potrebbe fare invidia agli Americani: 73 edifici , 40mila mq di strade e piazze, tre piscine per le riprese sott'acqua, 35mila mq di giardini, 900 dipendenti fissi.

Una vera "città del cinema", di nome e di fatto, dove trovano spazio l'Istituto Luce  e il Centro Sperimentale di Cinematografia  Prima pellicola ad uscire dai nuovi studios è Scipione l'Africano (1937) di Carmine Gallone. La censura fascista non consente grande libertà di generi, per cui prevale in questa prima fase un cinema d'evasione, fatto di sentimenti passionali e di uomini forti e risoluti come Amedeo Nazzari e Massimo Girotti.

Il periodo d'oro per Cinecittà arriva negli anni Cinquanta con il filone peplum (termine che nell'antica Grecia indicava la tipica tunica femminile), ossia dei "film storici in costume" , che trovano qui la location ideale: da Quo vadis? a Ben Hur, passando per Gli ultimi giorni di Pompei. Negli stessi anni escono i primi capolavori firmati da Visconti, De Sica e Fellini, destinati a fare scuola nei decenni a venire.

(* immagine di Juanita Laguna)

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Politica

Bergamo: “No a tornelli o cancelli a Fontana di Trevi o piazza Pantheon”

(Fonte: RomaIt)

"Si riaccende oggi il dibattito su come contenere la presenza di turisti per evitare danni al patrimonio culturale. Un dibattito che prende subito il sapore della polemica con l'inevitabile sequela di banalità. Viceversa l'argomento eè importante e merita un confronto serio". Così su Facebook il vicesindaco di Roma e assessore alla Crescita culturale, Luca Bergamo. "La pressione che affligge le nostre città è il prodotto di scelte concrete che sono state fatte per promuovere il turismo mordi e fuggi attorno al patrimonio culturale di maggior notorietà.

Un tipo di turismo che genera parecchio PIL, ma distribuisce poca ricchezza, e che ha pesanti effetti collaterali sulla vivibilità dei luoghi. Oggi – aggiunge – quando diventa impossibile negare che i centri storici delle città d'arte sono soffocati dai turisti, gli stessi alfieri di quelle scelte miopi si fanno promotori di misure per contenere il tipo di turismo che hanno incentivato e che continuano ad incentivare.

Così, senza farsi troppe domande, avanzano proposte: contatori, cancelli, tornelli… Non mi pare siano però sfiorati dal dubbio che forse il problema richieda soluzioni meno estemporanee e improvvisata. Magari servono politiche per incoraggiare un turismo sostenibile, fatto di persone che ritornano più volte perché hanno fatto una bella esperienza e non una maratona, più lento, un turismo che invece di concentrarsi in pochi luoghi si distribuisce grazie alle tante meraviglie che punteggiano il territorio delle nostre città e campagne?".

E ancora: "La soluzione non sta nei tornelli – scrive Bergamo – sta in una diversa impostazione delle politiche culturali e turistiche. I tornelli, i cancelli sono una cosa impensabile in luoghi dell'aggregazione e sono impraticabili – provate solo a immaginare l'effetto nelle vie circostanti di tornelli messi a Fontana di Trevi o piazza del Pantheon.

Di fronte all'emergenza aumenteremo la vigilanza, metteremo multe più salate, faremo più sensibilizzazione, ma il prevedibile aumento di turisti in arrivo dall'oriente ci chiama ad una nuova visione del turismo, radicata in una diversa visione del patrimonio culturale e della sua integrazione nella vita civile". Poi, l'affondo contro il Mibact: "In tutto ciò che fa il ministeroSuggerisce di mettere tornelli (o cose simili) ma, ci dice, 'spetta ai Comuni decidere'. In parallelo – scrive ancora il vicesindaco – decide però del destino di interi pezzi di città con scelte unilaterali, come nel caso dell'istituzione del parco archeologico del Colosseo e dei Fori, che risponde agli stessi criteri che generano il turismo mordi e fuggi che assale i monumenti di pregio.

Il ricorso presentato da Roma Capitale al Tar sta stimolando un confronto serio e non partigiano. Su posizioni simili a quelle illustrate da Virginia Raggi venerdì scorso, in questi giorni si sono espressi esponenti di diverse aree politiche (Montevecchi, Fassina, Giro, Tocci per citarne alcuni), studiosi e intellettuali rigorosi, organizzazioni diverse come Italia Nostra e il Codacons e oggi anche la Uil che annuncia di aver anch'essa presentato un ricorso al Tar.

Questo è già un successo, finalmente si parla sul serio, nel merito". Secondo Bergamo "servono riforme profonde e coraggiose, capaci di liberare l'immenso potenziale sociale ed economico che genera il patrimonio culturale se non separato dalla vita civile e culturale della città. Riforme necessarie per consentire a Roma di mettere la sua unicità al servizio dello sviluppo del Paese. Noi ci siamo. Presentando il ricorso e ripetendo la proposta di creare una collaborazione tra istituzioni sul governo del patrimonio in tutta la città, lo dimostriamo. Speriamo che anche a via del Collegio Romano sia contagiato dalla voglia di confrontarsi".

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Politica

Saltato il consiglio straordinario in Regione

Prima un rinvio dalle 10 alle 12, poi alle 14, infine, alle 14.10 il consiglio straordinario con argomento il rientro dal deficit sanitario della Regione Lazio, ieri pomeriggio è stato aperto e poi rinviato ai primi di maggio. «Peccato perché la sanità è un argomento fondamentale e il presidente Zingaretti afferma che i conti sono a posto e siamo in prossimità di uscire dal piano di rientro. A noi questi conti non tornano, per cui volevamo affrontare subito questio argomento. Vorremmo capire quali sono i tempi reali. Spostarla di ora in ora e poi di giorni rappresenta una mancanza di rispetto per il mondo sanitario». Questo il commento del consigliere regionale Fabio De Lillo (Cuori Italiani).

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Cronaca

Sfiorata la tragedia a Velletri, un uomo è rimasto folgorato. E’ grave

(Fonte:Il Quotidiano del Lazio)

Sfiorata la tragedia a Velletri, in via dei Cinque Archi, un uomo di nazionalità indiana è rimasto folgorato mentre potava un albero su una piattaforma metallica. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco per liberare il corpo dell’uomo che è rimasto privo di sensi. Il giardiniere è stato trasportato in eliambulanza in un ospedale di Roma in gravi condizioni. L'operaio 42enne, è arrivato al nosocomio in codice rosso, al S. Eugenio di Roma, e la prognosi è riservata.

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Politica

OK al rendiconto di gestione 2016 di Roma Capitale

Approvato dall’Assemblea Capitolina il rendiconto di gestione 2016 di Roma Capitale, dopo il parere favorevole dell’Oref e a ratifica della delibera di Giunta del 31 marzo scorso. Il documento, afferma l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo: «Restituisce la fotografia di un ente stabile, che governa i suoi conti ed è in grado di fronteggiare anche le eventuali criticità e conferma l’impegno nel ripristinare legalità, trasparenza e certezze nella gestione finanziaria». Il consuntivo si chiude con un risultato d'amministrazione pari a 4 miliardi, 604 milioni e 713mila euro, con un saldo disponibile di -726 milioni di euro, al di sopra del massimo consentito dalla legge che è di -773 milioni di euro. «Questa cifra – afferma ancora Mazzillo – rappresenta il residuo disavanzo dell'accertamento straordinario ereditato dalla passata gestione, a fronte del quale il Comune dovrà impegnare 28,4 milioni annui fino al 2045. Si tratta di una performance migliore rispetto a quanto si poteva sperare, un margine che consentirà di destinare maggiori risorse sugli equilibri di bilancio in sede di assestamento».

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Cultura

L’almanacco romano: 27 aprile 1937, muore a Roma Antonio Gramsci

27 aprile 1937.

Muore a Roma, nella clinica Quisisana ai Parioli, ANTONIO GRAMSCI, tra il fondatori del PCI, intellettuale tra i massimi esponenti del pensiero marxista. Condannato per le sue idee dal regime fascista, passò molti anni in carcere con la motivazione: "bisogna impedire a questa mente di agire".       

A Torino Gramsci entra in contatto con il movimento socialista e si iscrive al Partito Socialista. Nel 1919, Gramsci fonda L’Ordine Nuovo, che dissente col Partito Socialista e con l’Avanti! riguardo ai consigli di fabbrica che stanno occupando le industrie un po’ in tutta Italia. A Livorno nel 1921, Gramsci e’ tra i fondatori del Partito Comunista Italiano. Nel 1924 viene eletto deputato e segretario generale del Partito Comunista. Nel 1926, a causa delle leggi eccezionali contro gli oppositori, Gramsci e’ arrestato dai fascisti e condannato a vent’anni di carcere. Nel 1929, inizia a scrivere i Quaderni dal carcere, che diverranno ben 33.  Nel 1937, Gramsci viene liberato, a causa delle sue gravi condizioni di salute: muore poco dopo di emorragia cerebrale.

(* immagine di flickrenric)

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Cronaca

Attentato incendiario al Comune di Pomezia Fucci: “Non ci facciamo intimidire, città ha voltato pagina”

(Fonte: www.omniroma.it)

Attentato incendiario, nella tarda serata di ieri a danno degli uffici comunali di Pomezia. Qualcuno, alle 23.30 circa, da una finestra dei locali di via Domenico Guerrazzi, ha lanciato all’interno del liquido infiammabile innescando il rogo che si è propagato nel locale ma rimanendovi circoscritto. L’intervento dei vigili del fuoco è servito a mettere in sicurezza il comune mentre i carabinieri della stazione di Pomezia hanno dato il via alle indagini che spazino a 360 gradi, dall’atto vandalico a quello intimidatorio.

“Un grave attentato intimidatorio – ha commentato il Sindaco Fabio Fucci – L’ennesimo tentativo di impedire all’Amministrazione di lavorare nel segno della trasparenza e della legalità che caratterizzano da sempre la nostra azione politico-amministrativa. Non ci faremo intimidire. La nostra Città ha voltato pagina 4 anni fa e i risultati si vedono: il modello Pomezia funziona ed è sempre più un esempio per la nostra Regione e per il Paese intero. Forse a qualcuno tutto questo proprio non piace”.

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Sport

Michigan Wolverines in campo

Iniziata, con il primo allenamento all'Acqua Acetosa, la fase sportiva della visita a Roma dei Michigan Wolverines, una delle squadre universitarie di football americano più importanti degli Stati Uniti. Domani seguirà ancora un practice aperto al pubblico, poi sabato alle 14 allo Stadio dei Marmi lo scrimmage (partita di allenamento attacco contro difesa) che chiuderà la settimana nella Capitale. Intanto ieri i Wolverines hanno visitato San Pietro e assistito all'uidenza di Papa Francesco. Il capo allenatore Jim Harbaugh ha potuto incontrare il Pontefice insieme alla moglie e gli ha regalato un casco realizzato con il nome Francesco. Un momento emozionante per la coppia, che domenica resterà a Roma per il battesimo del figlio più piccolo Jhon Paul e la prima comunione della figlia Addie.

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Politica

M5s: Municipi approvano all’unanimità regolamento pittori

(Fonte: RomaIt)

"Nel corso dell'ultima seduta congiunta tra commissione Cultura e commissione Commercio, assieme ai Municipi e ai commissari, abbiamo definito nel dettaglio i contenuti della delibera contenente il 'Regolamento per lo svolgimento delle attività di pittore, ritrattista, caricaturista e di altre attività nel campo delle arti figurative su area pubblica nel territorio di Roma Capitale', che sarà oggetto di votazione da parte dell'Assemblea Capitolina nelle prossime settimane".

Così la presidente della commissione Cultura, Politiche giovanili e Lavoro di Roma Capitale, Eleonora Guadagno (M5S). "Il regolamento, protocollato nella prima decade di gennaio e reso disponibile al commissario ad acta che ne ha deciso l'adozione, rappresenta il frutto di un percorso di condivisione e partecipazione con tutti i soggetti interessati e, diversamente da altre fonti regolamentari proposte da altre forze politiche, ha ottenuto l'approvazione unanime da parte dei Municipi romani.

Roma Capitale – spiega – disporrà di un unico regolamento per tutti i Municipi, i quali potranno godere di totale autonomia nell'individuazione delle posizioni ritenute più strategiche. Si assisterà, in questo modo, a un vero e proprio rilancio delle aree più degradate, attraverso la riqualificazione delle stesse e la repressione di qualunque forma di commercio abusivo. Inoltre, la selezione degli artisti secondo criteri tecnici di qualità e competenza consentirà un innalzamento dell'offerta e un'adeguata opera di prevenzione finalizzata a scongiurare truffe e raggiri nei confronti di cittadini e turisti".

Per Guadagno, infine, "il nuovo iter di selezione prevederà l'espletamento di una prova pratica volta a garantire l'assegnazione delle postazioni solamente a chi dimostrerà di possedere le doti artistiche necessarie per l'espletamento delle attività in oggetto. In tal modo, l'intero territorio potrà beneficiare di un'offerta artistica qualitativamente superiore rispetto a quella attualmente deregolamentata".