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Biglietteria della Roma di via Appia chiusa

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— RadioRomaCapitale (@RRCapitale) 22 marzo 2017

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Cultura

L’almanacco romano: 22 marzo 1921, nasceva Nino Manfredi

22 marzo 1921 nasceva NINO MANFREDI: Artisti come lui hanno dato lustro al cinema italiano, e non solo, nobilitando il genere della "commedia", di cui è stato uno dei principali interpreti con Sordi, Gassman e Tognazzi. Nato a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, e morto a Roma nel giugno 2004, Saturnino Manfredi, in arte Nino, rimase sempre legato alle sue origini ciociare, recitando spesso in dialetto a teatro e sul grande schermo. La sua versatilità recitativa, altrettanto abile nei tempi comici e in quelli drammatici, si forgiò nella lunga gavetta a teatro, sua prima passione, dove alternò la rivista ai drammi shakespeariani, recitando per grandi registi Giorgio Strehler ed Eduardo De Filippo

Apprezzato in TV dopo "Canzonissima", il battesimo con il cinema avvenne dapprima come doppiatore e poi come attore, diventando un protagonista della commedia all'italiana a partire dal film L'audace colpo dei soliti ignoti (1959) di Nanny Loy. Seguirono interpretazioni magistrali in "L'impiegato", "Made in italy", "Nell'anno del Signore".

Memorabili le performance drammatiche in Per grazia ricevuta, che gli valse come regista un "Premio per la migliore opera prima" al Festival di Cannes del 1971, "Pane e cioccolata", "In nome del Papa Re" e "Café Express", che lo portarono a vincere 9 David di Donatello e 5 Nastri d'Argento. Commovente la sua straordinaria interpretazione di Geppetto nella serie televisiva "Le avventure di Pinocchio" (1972) di Luigi Comencini.

Autore di popolari canzoni, alcune entrate nel repertorio classico romano, lasciò un'ultima toccante testimonianza nella pellicola spagnola "La fine di un mistero", prima di spegnersi il 4 giugno del 2004, lo stesso giorno della dipartita di due illustri colleghi: Alberto Sordi e Massimo Troisi.

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Cronaca

Rieti, violenta una connazionale in casa: arrestato richiedente asilo

(Fonte: Il Quotidiano del Lazio)

Personale della Squadra Volante dell'U.P.G. e S.P. e della Squadra Mobile, ha arrestato il cittadino nigeriano W.O., del 1997, richiedente asilo, resosi responsabile di violenza sessuale e lesioni personali aggravate in danno di una connazionale. Nel pomeriggio di sabato 18 marzo, infatti, le pattuglie della squadra Volante dell'U.P.G. e S.P. della Questura di Rieti sono intervenute in un appartamento del centro cittadino, dove i vicini avevano udito delle forti grida di donna provenienti da una abitazione occupata da cittadini nigeriani richiedenti asilo.

Il pronto intervento degli Agenti della Polizia di Stato, intervenuti tempestivamente sul posto ha consentito di calmare immediatamente gli animi esagitati degli stranieri, impedendo ulteriori conseguenze nella violenta lite. Gli Agenti della Squadra Volante con la pronta collaborazione degli investigatori della Squadra Mobile reatina, intervenuti anch'essi nell'immediatezza del fatto, hanno infatti accertato che, poco prima, il 20enne cittadino nigeriano W.O., approfittando della presenza nell'appartamento di una connazionale, venuta a Rieti per trovare il proprio fratello, aveva commesso violenza sessuale nei confronti della stessa, strappandogli di dosso tutti i vestiti e palpeggiandola nelle parti intime. Solo il pronto intervento dei coinquilini, anch'essi di nazionalità nigeriana e richiedenti asilo, ha impedito che l'uomo potesse approfittare totalmente della giovane donna che, nella circostanza, era stata anche picchiata e sbattuta contro un mobile dell'appartamento.

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Cultura

I Trattati di Roma negli scatti di Carlo Riccardi

La mostra fotografica I Trattati di Roma del 1957 con gli scatti fotografici di Carlo Riccardi – Archivio Riccardi si terrà a Roma in occasione dell’evento “Buon Compleanno Europa” iniziativa promossa ed organizzata dal Centro per la Promozione del Libro, con il sostegno della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia sarà ambientata nelle sale di Palazzo Ferrajoli in piazza Colonna, da martedì 21 a sabato 25 marzo 2017, in occasione del 60° anniversario dei trattati di Roma, che vedranno nella Capitale la presenza delle 27 delegazioni con Capi di  Stato e di Governo. Le immagini di Carlo Riccardi documentano la giornata del 25 marzo 1957 quando, in Campidoglio, vennero siglati i Trattati di Roma, considerati come l'atto di nascita della grande famiglia europea. Nelle foto si rivive l’atmosfera di energia ed entusiasmo per un giorno storico per l’Italia e tutti i Paesi promotori. Riccardi documenta le varie situazioni, dall’arrivo delle delegazioni in Campidoglio in una Roma piovosa fino alla firma dei Trattati. Nei primi piani dei padri fondatori  traspare l’emozione di vedere la realizzazione di un sogno chiamato Europa. Carlo Riccardi (1926) Fotografo ed Artista, ha raccolto in un grande archivio 70 anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. E’ il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò Negli anni Cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per molti giornali. Ha documentato sei elezioni papali. Ha pubblicato diversi libri fotografici, tra i quali: Sophia Loren – Se mi dice bene (Armando, 2014) in omaggio agli 80 anni della grande attrice. De Sica, I tanti Pasolini e Vita da Strega, mostra fotografica che racconta gli anni d'oro del Premio Strega. L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è composto da oltre un milione di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi 70 anni di Storia italiana. La mostra, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado per l’Archivio Riccardi, in collaborazione con Istituto Quinta Dimensione e Agenzia Documentazione Fotografica AGR ed Il Centro per la Promozione del Libro con il sostegno della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.

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Politica

Calabrese (M5S): “Sullo Stadio della Roma maggioranza compatta”

Pietro Calabrese, consigliere comunale della maggioranza M5S, si è espresso in Aula Giulio Cesare anche sul consiglio straordinario di giovedì prossimo che riguarda lo Stadio della Roma. "C'è un nuovo assessore che ha la competenza diretta sullo Stadio della Roma. C'è un lavoro della maggioranza che va avanti da mesi". Ma c'è una maggioranza compatta sull'argomento Stadio della Roma? "Noi abbiamo un metodo. Questa forza politica vuole garantire alla cittadinanza dei risultati concreti. I partiti hanno spesso ltigato e non garantito la risoluzione dei problemi. Anche all'interno del M5S ci possono essere delle visioni diverse, ma si discute, si vota e poi si arriva in aula compatti, per garantire al cittadino il risultato. Poi sarà il cittadino a giudicare il risultato".

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Politica

No sindaca, no interrogazione in aula

Sindaca Raggi in vacanza? Salta in Aula Giulio Cesare la discussione sulla stabilità politica della Giunta Capitolina alla luce di recenti fatti giudiziari riportati dalla stampa. "Rinvio necessario perché non si può affrontare la situazione senza la presenza della sindaca. Il presidente De Vito ha riconosciuto la fondatezza della richiesta. Ci ritroveremo quando la sindaca sarà tornata dalla pausa che si è presa". Questo il commento del consigliere di SI-SEL Stefano Fassina, mentre Pietro Calabrese del M5S ha affermato: "Questa vacanza immagino sia stata prenotata per tempo, mentre il consiglio è stato convocato in maniera straordinaria nell'ultima capogruppo. Nessuno sta negando all'aula di avere le giuste risposte. Non capisco queste polemiche, anche perché altri sindaci sono in vacanza in questo momento e nessuno gli dice niente. Siamo un po' stanchi di questo gossip. Sappiamo che la sindaca Raggi è al centro delle attenzioni per tanti motivi. Noi siamo stati votati per risolvere i problemi del territorio e non credo che nessun cittadino voglia contestare se la sindaca si prenda qualche giorno di pausa dopo un lavoro continuativo di nove mesi. Scontriamoci su altri temi".

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Cronaca

Cinghiali, Vito Perrone (Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia) a Radio Roma Capitale 93fm: “sorpresi dalla proposta della sterilizzazione farmacologica”

Vito Perrone, consigliere dell'Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia, intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa", ha dichiarato: "L'emergenza esiste da tempo per i cinghiali, così come per altri animali che stanno vivendo un periodo di esplosione demografica. Alcune politiche ambientali mirate a favorire la riproduzione di alcune specie ne hanno favorite anche altre. Inoltre il cambio climatico favorisce maggiori gravidanze e in alcuni casi c'è una maggiore disponibilità di alimenti in zone dove c'è cibo tra i rifiuti".

"Tutti gli animali che non sono riferibili ad un proprietario – ha aggiunto Perrone – sono di competenza del sindaco del territorio in cui si trovano gli animali. Forse la questione non è stata ben attenzionata dall'amministrazione. Come consiglio dell'Ordine durante la campagna elettorale avevamo dato la disponibilità  a tutti i candidati a collaborare per le problematiche legate agli animali".

Il consigliere dell'Ordine dei Medici Veterinari di Roma e Provincia ha inoltre affermato: "Come Ordine siamo sorpresi dalla proposta della sterilizzazione farmacologica. Ma si può fare, in altri Paesi si fa".

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Cultura

L’almanacco romano: 21 marzo 1956, Anna Magnani è la prima attrice italiana a ricevere l’Oscar

21 marzo 1956 ANNA MAGNANI è la prima attrice italiana a ricevere l'Oscar: Il dramma di una moglie devota che dopo la morte del suo amato scopre di essere stata a lungo tradita e schernita dalla gente. È la protagonista del film La rosa tatuata che proiettò Anna Magnani tra i grandi di Hollywood.

Per il pubblico americano, nel primo decennio postbellico, il cinema italiano ebbe un volto e un nome precisi: Vittorio De Sica. L'attore e regista ciociaro aveva guadagnato la prestigiosa ribalta degli Academy Awards, primo italiano a farlo, con due insuperabili capolavori come "Sciuscià" (1946) e "Ladri di biciclette" (1948), che gli meritarono in seguito il riconoscimento di padre del neorealismo cinematografico.  In quegli stessi anni, sul palcoscenico italiano nasceva una nuova stella che per la sua verve tipicamente romanesca, era ormai nota più con il soprannome di Nannarella che con il suo vero nome. Dopo gli esordi a teatro e con ruoli secondari sullo schermo, nel 1941 la Magnani ottenne i primi consensi grazie allo stesso De Sica, che la scelse come coprotagonista in Teresa Venerdì.

Il successo internazionale arrivò quattro anni dopo con la straordinaria interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini , Roma città aperta, per il quale ottenne il Nastro d'argento come "miglior attrice non protagonista". Il ruolo principale in Bellissima (1951), del grande Luchino Visconti, le spalancò definitivamente le porte di Hollywood.

A pensare per primo a lei fu lo sceneggiatore Tennessee Williams, popolarissimo negli USA per il dramma teatrale Un tram chiamato desiderio, portato sullo schermo da Elia Kazan. Williams buttò giù la sceneggiatura di un film dal titolo "La rosa tatuata", pensando alla star romana nel ruolo della protagonista. D'accordo con il regista Daniel Mann le proposero la parte e quest'ultima accettò, pur tra mille tentennamenti legati agli affetti familiari e al suo attaccamento alla quotidianità di Roma.

Uscita nel 1955, la pellicola conquistò la platea statunitense e fece incetta di nomination (otto in tutto) all'edizione degli Oscar dell'anno seguente, portando a casa tre statuette: "miglior fotografia", "miglior sceneggiatura" e "miglior attrice protagonista". Un riconoscimento quest'ultimo che consacrò la Magnani tra i grandi del cinema di allora, vincendo la concorrenza di vere e proprie eroine nazionali, del calibro di Susan Hayward e Katharine Hepburn.

Avvertita al telefono della sua nomination, Nannarella, anti-diva per eccellenza, pensò subito a uno scherzo e non vi diede alcun peso, rinunciando a partecipare alla grande "notte di Los Angeles". Quando un giornalista americano, alle cinque di mattina, le annunciò al telefono di essere entrata nella storia come prima attrice italiana a ricevere l'Oscar, non credette alle sue orecchie. Prese coscienza che era tutto vero solo quando Marisa Pavan, coprotagonista nel film, le portò la statuetta che aveva ritirato al posto suo.

 

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Politica

Raggi: “Fuori città per consiglio dei medici, no a sciacallaggi”

(Fonte: RomaIt)

Sarò fuori città per qualche giorno di riposo in compagnia della mia famiglia. Ho dato ascolto alle parole dei medici che mi avevano prescritto di staccare un po' dopo sette mesi di lavoro senza pausa. Non credevo che si potesse arrivare a tanto ma ho visto che sono già uscite delle foto rubate che ritraggono me e mio figlio in viaggio. Sono utilizzate da qualcuno strumentalmente per fare polemica. Ma questa non è politica. È sciacallaggio. Politica significa occuparsi di temi che interessano tutti, non della vita di una persona e della sua famiglia.

Oggi la nostra amministrazione ha inaugurato una nuova linea bus periferica mentre prosegue l’operazione #StradeNuove contro le buche, tanto per fare due esempi di cose concrete che interessano la vita dei cittadini. Il vicesindaco Luca Bergamo e tutta la Giunta sono a lavoro con la determinazione di sempre”. Lo scrive su Facebook la sindaca.

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Cultura

L’almanacco romano: 20 marzo 1979, morte di Mino Pecorelli

20 marzo 1979 Il direttore del settimanale “OP”, MINO PECORELLI viene ucciso al centro di Roma in un attentato.

La sera del 20 marzo 1979 Mino Pecorelli fu assassinato da un sicario che gli esplose quattro colpi di pistola in via Orazio a Roma, poco lontano dalla redazione del giornale. I proiettili, calibro 7,65, trovati nel suo corpo sono molto particolari, della marca Gevelot, assai rari sul mercato (anche su quello clandestino), ma dello stesso tipo di quelli che sarebbero poi stati trovati nell'arsenale della banda della Magliana, rinvenuto nei sotterranei del Ministero della Sanità. L'indagine aperta all'indomani del delitto seguì diverse direzioni, coinvolgendo nomi come Massimo Carminati (esponente dei Nuclei Armati Rivoluzionari e della banda della Magliana), Antonio Viezzer, Cristiano e Valerio Fioravanti.

Tutti vennero prosciolti il 15 novembre 1991;

Il 6 aprile 1993, il pentito Tommaso Buscetta, interrogato dai magistrati di Palermo, parlò per la prima volta dei rapporti tra politica e mafia e raccontò, tra le altre cose, di aver saputo dal boss Gaetano Badalamenti che l'omicidio Pecorelli sarebbe stato compiuto nell'interesse di Giulio Andreotti. La magistratura aprì un fascicolo sul caso. In questo faldone vennero aggiunti, man mano che le indagini proseguivano e per effetto delle deposizioni di alcuni pentiti della "banda della Magliana", il senatore Giulio Andreotti, l'allora pm Claudio Vitalone, Gaetano Badalamenti, Giuseppe Calò in qualità di mandanti, e inoltre Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati in qualità di esecutori materiali. Il 24 settembre 1999 fu emanata la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati "per non avere commesso il fatto". Il 17 novembre 2002, la corte d'assise d'appello di Perugia condannò Andreotti e Badalamenti a 24 anni di reclusione come mandanti dell'omicidio. La corte d'appello confermò invece l'assoluzione per i presunti esecutori materiali del delitto.[7]

Il 30 ottobre 2003 la Corte di Cassazione annullò senza rinvio la condanna inflitta in appello a Giulio Andreotti e a Badalamenti, affermandone definitivamente l'innocenza. Un altro processo a carico di Andreotti, pur dichiarando i fatti prescritti, stabilirà però che questi ebbe rapporti stabili e amichevoli con cosa nostra fino al 1980.