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Cronaca

Dati sul Lazio, Andrea Borghesi: abuso di strumenti quali tirocini e contratti precari

Andrea Borghesi, Segretario Nazionale della Nidil Cgil, è stato ospite negli studi di Radio Roma Capitale. Intervistato da Jacopo Nassi si è descritto il sindacato: "Nidil nasce per rappresentare le nuove identità di lavoro cioè tutti i lavoratori che fanno parte del precariato quindi lavoratori di collaborazione, con partita Iva e chi è in cerca di lavoro.
Si fa fatica a rappresentare il lavoratore classico, la categoria che rappresentiamo è sempre più in crescita".

Per quanto riguarda la nostra città, Borghesi ha detto: "Su Roma ci sono 1 milione e 800mila occupati. Roma è influenzata dal lavoro pubblico che è un'occupazione che di solito è a tempo indeterminato. 
Dopo il 2008 c'è stato un recupero, ma il dato è drammatico. Dal 2008 al 2017 si reistra 1 miliardo di lavoro in meno. La stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro a Roma e nel Lazio sono a tempo determinato". 

Si è parlato anche della vertenza ANPAL: "ANPAL Servizi è una società che dà servizi ai lavoratori e disoccupati. Vertenza da molti anni. 684 lavoratori precari di ANPAL quasi da dieci anni. La notizia di ieri è che il Ministero sta aprendo 400 posizioni a tempo indeterminato e stiamo cercando di far rientrare i lavori precari in questa lista. Accanto a questo c'è tutta la questione dei navigator. Questi ultimi sono assunti con contratto di collaborazione, sono circa 3mila e sono stati tutti o quasi contrattualizzati e lavoreranno nel Centro per l'impiego. La funzione che dovranno svolgere non è chiarissima: dovrebbero lavorare in back office. C'è qualche chiarezza da fare su questa figura".

Sulla legge regionale sui riders, Borghesi ha detto: "E' una situazione assai precaria. Sono lavoratori che lavorano per strada che lavorano per compagnie a consegna. Hanno una tutela previdenziale molto scarsa. Si registrano molti incidenti sul lavoro per questa categoria.
Il Ministro Di Maio ha parlato di una legge sui rider, ma siamo ancora in attesa. Ci sono iniziative regionali come la legge regionale del Lazio che sono un percorso utile ma potrebbero non essere efficaci perchè serve una legge nazionale". 

Sui "neet", il segretario ha detto: "A Roma abbiamo una percentuale di lavoratori disoccupati fra i 15 e i 24 anni di 36,6%, tre punti più alto di quello nazionale. Ben 125mila persone che nè lavorano, nè studiano, nè fanno formazione. Le occasioni di lavoro sono spesso o precarie o temporanee. Il tirocinio è un percorso formativo, viene abusato. Se si utilizzano male gli strumenti perdono la loro funzione. La buona funzione che potrebbe avere l'alternanza scuola lavoro viene resa nulla. C'è un problema anche di impresa. L'imprenditore non dovrebbe fare profitto sulle spalle delle persone. Non è quindi solo un problema di leggi. Noi lavoriamo per dare una dignità ai precari e per dare la possibilità di avere un'offerta più forte. Molti lavoratori precari dovrebbero avere delle condizioni di lavoro migliore.  
C'è un dato molto triste: il 30% delle persone inattive nel Lazio pensano di non trovarlo. Quelli che ci mettono a trovarlo, ci mettono così tanto a cercarlo che si crea la situazione dei cosiddetti "bamboccioni". La stragrande maggioranza delle persone vorrebbero avere un reddito dignitoso. C'è un problema molto grande di ritorno di donne al lavoro dopo la maternità. Il Paese ha dei difetti strutturali. Sicuramente le leggi sono importanti, alcune favoriscono il tempo indeterminato con degli incentivi e alcune leggi che sono state fatte hanno peggiorato la situazione. Il problema non è il sistema di incentivazione, ma si devono fare delle norme per evitare l'abuso di contratti precari".