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Moni Ovadia: Roma avrebbe bisogno di quattro sindaci per mantenere il suo splendore unico al mondo

Moni Ovadia, attore e scrittore, è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Jacopo Nassi ha chiesto un parere sulla situazione di Roma e su come i romani potrebbero reagire di fronte al degrado:"Io vorrei fare una premessa. Roma non è governabile da un solo Sindaco e la situazione rifiuti rientra in questo discorso. La capitale è complessa e bisognerebbe dividere la città in quattro zone governate da quattro persone diverse. La città ha bisogno di un Governo degno di questo nome. Il degrado di Roma risale a tanti anni fa. Non è colpa della Raggi e anzi, questa critica mi sembra strumentale e ingiusta. Mi ferisce vedere una città così unica, di una bellezza infinita sia così ridotta. La luce su Roma non la si trova da nessuna altra parte. Bisogna capire quanto può fare la politica e quanto possono fare gli apparati, capire se quest'ultimi rispondono alle sollecitazioni politiche. Sappiamo che gli italiani scambiano privilegi per diritti. Tutti i fenomeni vengono lanciati sui media nel momento emergenziale. Bisogna fare una riflessione. Questo problema dei rifiuti è stato condiviso anche da altre città italiane come Napoli. La spazzatura colpisce tutti i cittadini e bisogna iniziare con una raccolta differenziata fatta in maniera massiccia. Questa potrebbe essere la prima soluzione. Non mi piace prendere di mira il singolo politico. Quello che è stato detto alla Raggi ha toccato picchi di volgarità. Mi stupisce che non ci sia un contatto pubblico permamente. La situazoone di Roma dipende anche dal Governo. Bisognerebbe prendere in carico l'estrema conflittualità della città". 

Sull'atteggiamento dei cittadini e sulla mancanza di senso civico, Moni Ovadia ha detto: "In Italia la coscienza del bene pubblico è particolarmente poco diffusa. Noi dobbiamo essere i primi ad avere una coscienza. Il nostro paese è benedetto da una grande bellezza e dobbiamo preservarlo. Io la cartaccia, se non ho un cassonetto, me la tengo in tasca. La formazione di una coscienza civica e del concetto di bene comune deve essere un procedimento lungo. La televisione dovrebbe fare una martellante campagna di rispetto del bene comune. Quello dell'abbandono dei rifiuti e dello sporcare è un grande difetto nazionale. Bisognerebbe fare degli investimenti e martellare anche nelle scuole sull'importanza dell'educazione civile". 

L'autore ha parlato anche delle zone periferiche della capitale: "Le periferie devono essere un luogo da mostrare, non un posto dove scaricare tutte le porcherie sociali"

Il maestro Moni Ovadia ha concluso con una riflessione: "Roma è una città che appartiene al mondo per l'immenso valore culturale e i cittadini che la abitano o chi è di passaggio deve capire che hanno un impegno nei confronti dell'umanità. Dare a Roma splendore è camminare verso la pace. La pace planetaria passa soprattutto attraverso il rispetto della bellezza. Dobbiamo rilanciare la bellezza del bene comune".