Categorie
Cronaca

Lavoratori Multiservizi, Monti: siamo nel pieno di una situazione burocratica caotica

Serenetta Monti, vicesegretario dell'USI Roma, è stata intervistata in diretta da Andrea Pranovi. A tal proposito Monti ha spiegato:"La situazione non è migliorata rispetto a quella raccontata un mese fa. Purtroppo il Comune procede con il suo progetto di gara a doppio oggetto nonostante i ricorsi al Tar della Multiservizi. A questa gara a doppio oggetto ha partecipato solo la Roma Multiservizi e il Comune di Roma ne ha disposto l'annullamento. Da gara a doppio oggetto adesso siamo passati all'ipotesi di spacchettamento e procedure negoziate. Siamo in una situazione caotica a livello burocratico che stanno pagando i lavoratori. In questa situazione stanno anche i lavoratori delle mense scolastiche. Il nostro diretto referente cioè l'Assessorato alle politiche sociali sta raccontando le cose come non sono. Va ricordato che questi sono soldi pubblici e quando un Assessore arriva a dire che hanno fatto la proroga come fosse una novità non va bene: si tratta di passaggi obbligatori. Arriveremo a settembre nel pieno corto circuito burocratico. Siamo arrivati a sentire anche una cifra per corsi di aggiornamento ma le lavoratrici ad oggi rischiano di restare per strada. Ogni società subbentrante potrà agire come vuole. Nessuno ha mai voluto inserire le clausole di salvaguardia. Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori. 
Sul tipo di mobilitazione fatta da USI, Monti ha detto: "Abbiamo sostenuto lo sciopero del 31 maggio e c'è stata anche una sorta di unione sindacale. I lavoratori che oggi hanno contratti di 3-4 ore al giorno e le restanti ore vengono fatte come sindacati forse non avranno più voglia di fare questi straordinari. I dipendenti non hanno mai avuto un adeguamento contrattuale. Per anni non si è vigilato sulla situazione interna di Multiservizi, non solo la Giunta Raggi. C'è un regime privatistico dentro questa società e il pubblico non ha mai vigilato. Stiamo sollecitando anche la Procura non solo su quello che capiterà ai lavoratori, ma alle conseguenze, in generale, sul servizio. Qualcuno dovrà pagare perchè al cittadino questi servizi sono venuti a costare di più. La legge Madia dava indicazioni sul percorso di stabilizzazioni dei lavoratori".