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Cronaca

Microchip per i gatti, Cristofaro: notevole passo in avanti, ma opportuno riflettere su alcuni aspetti dell’art.5

Angela Cristofaro, portavoce per la tutela animali del Comitato Animalista e Ambientalista Roma, è stata intervistata a Radio Roma Capitale da Enzo Ferreri. Si è parlato delle novità del nuovo regolamento sugli animali che prevede, per esempio, l'obbligo di microchip anche per i gatti:"Il regolamento cambia notevolmente perchè diventa obbligo di legge microchippare i gatti di proprietà. Necessario anche iscriverli all'anagrafe. C'è un punto sull'articolo 5 del nuovo regolamento sul quale abbiamo però delle perplessità: laddove si dice dei gatti cosiddetti "lasciati liberi". Si crea un contrasto con gli obbighi di custodia di proprietà. Secondo noi è fondamentale e importante il discorso del microchip e anche quello di creare una vera e propria asl felina, ma vorremmo che venisse eliminata la parte in cui si dice "qualora vengano lasciati liberi". Chi controllorebbe la presenza del microchip dei gatti di proprietà qualora fossero liberi sul territorio? Sicuramente il regolamento, in generale, presenta un notevole passo in avanti. Il regolamento dovrà avere l'ultima approvazione nel Consiglio comunale, dopo un lunghissimo iter. In questi giorni abbiamo letto delle proposte di modifiche. Dovrebbe entrare in vigore una volta approvato dal Consiglio Comunale e dovrebbe portare ad un miglioramento di quello regolamentato nel 2005. Ci sono sicuramente degli aspetti previsti dal nuovo regolamento che porterebbero ad un miglioramento. Si pone anche un limite all'accumulo compulsivo di animali dentro casa. Prevedere una norma in questo senso e la costituzione di un gruppo di intervento che coordini tutte le istituzioni competenti è un passo avanti. Si dovranno definire bene le competenze, ma già il fatto di prevederlo è un passo avanti. Al momento ci sono stati casi che si sono portati avanti per anni perchè spesso c'è un problema delle competenze. Altro caso da esaminare è quello legato agli animali che vivevano in edifici sgomberati. Ci sono quindi varie criticità da superare. Nello stesso articolo 5 si prevede che le operazioni di sgombero sia nel caso di accumulatori sia negli insediamenti abusivi debba essere precedentemente coordinata con gli Uffici preposti. Un punto su cui, invece, secondo noi bisogna porre attenzione è quello che riguarda l'eutanasia degli animali".