Il giornalista dell'agenzia DIRE è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale per parlare del bilancio Ama: "Le ultime notizie è che non ci sono aggiornamenti positivi rispetto a qualche giorno fa. Le novità che sono emerse dagli ultimi giorni, a partire da lunedì, è che Roma Capitale ha formalizzato la scelta di chiudere in negativo il bilancio di Ama perchè i 18 milioni di debiti verso il Campidoglio per opere cimeteriali non sono, secondo Roma Capitale, dei debiti. L'Ama e l'Assessore Montanari sono consapevoli di un parere in cui i maggiori costi venivano regolarizzati e da qui però nasce il conflitto che è esploso nelle ultime ore quando è arrivata ad Ama una comunicazione da parte di Giampaoletti. AMA deve cambiare il proprio progetto di bilancio varato lo scorso 28 marzo. Roma Capitale provvederebbe ad accantonare i fondi solo che AMA non ha minimamente intenzione di raccogliere il parere del Campidoglio, forte di un parere terzo di un professore di Roma Tre, e quindi ritiene che non ci siano quelle pezze di appoggio in grado di sostenere la posizione di Roma Capitale. Il collegio sindacale di Ama all'inizio della scorsa settimana ha emesso una nota nella quale ritirava il parere positivo e indicando ad AMA alcune posizioni positive da compiere. AMA ritiene che le uniche novità che sono intervenute è che il socio Roma Capitale abbia disertato il bilancio. Diserzione da parte del socio nell'Assemblea e il socio si rifiuta ed ha ribadito il rifiuto nell'incontro con i sindacati con una lettera di patronage che contribuerebbe alla continuità finanziaria. Il consiglio di amministrazione si riunirà per toccare il proprio bilancio. Bisogna vedere se il Presidente e Amministratore Delegato Ama S.p.A. Lorenzo Bagnacani accoglierà la richiesta di Roma Capitale o se vorrà andare avanti. Ci potrebbe essere una revoca degli amministratori, una revoca non indolore. Sullo sciopero tutto si deciderà lunedì. Il problema è che finchè il braccio di ferro non si risolve, quella delibera non è in grado di poter marciare. Se il Campidoglio non adeguerà gli importi, verrebbero a mancare i fondi. Il Campidoglio ha intenzione di diminuire l'importo del contratto di servizio. Le premesse non sono così favorevoli. I sindacati si incontreranno lunedì con il Campidoglio e decideranno se fare uno sciopero, mettendo in ginocchio la città. Tutto dipende dalle garanzie".
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Situazione Ama, Tribuzi: le premesse non sono delle migliori
