Il Senatore Carlo Giovanardi, intervistato da Jacopo Nassi, è intervenuto insieme a Paolo Lampariello dell'Associazione "Ripartiamo dall'Eur" per parlare del problema della prostituzione nel quartiere Eur. A tal proposito Giovanardi ha spiegato:"Eur come Centocelle e altri quartieri invasi, occupati da un fenomeno di prostituzione sempre più spacciato e arrogante. Avevo preso un impegno con il Comitato con le forze dell'Ordine in Prefettura, ma l'amaro risultato è che con la normativa vigente più di una multa non possono dare. Il decreto sicurezza dovrebbe introdurre come succede in tutti i paesi civili il fatto che la polizia possa fermare chi compie comportamenti eccessivi. Prima di pensare a riaprire le case chiuse, pensiamo a chiudere i bordelli a cielo aperto".
Paolo Lampariello ha affermato: "Situazione che è rimasta inviarata. Un minimo di calo negli ultimi periodi, ma problema che rimane sotto le nostro case. Comportamenti incivili delle prostitute sulle nostre strade. Troviamo rifiuti, escrementi umani sui marciapiedi, nei nostri parchi come al Laghetto dell'Eur o altre zone del Municipio. Il senatore sta facendo con noi una battaglia personale. Abbiamo mandato richieste a tutti i sindaci, siamo andati più volte in Questura per risolvere il problema. Siamo sempre alle solite".
Giovanardi ha affermato: "Esistono responsabilità di singoli parlamentari e partiti. Io ho sollevato il problema, ma da PD e M5S ho sentito solo ironia, come se fosse un problema secondario. Mi sono sentito dare del bigotto, mi sembrava invece un senso di civiltà. Parliamo di problemi anche sanitari oltre che civili. I cittadini devono mettere alle strette gli attuali governanti. In quale città sono tollerati questi comportamenti? Secondo voi a Parigi la Polizia tollera queste situazioni? La nazione che ha più prostitute è la Germania che ha le case chiuse che non ha per nulla toccato il mercato. L'aggravante nostra è che non ci sono strumenti per intervenire in maniera efficace".
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Giovanardi, prostituzione all’Eur: ‘Pensiamo a chiudere i bordelli a cielo aperto’