(Fonte: Corriere della Sera, di Fabrizio Paladini) – I romani? Indolenti, menefreghisti, smargiassi, sfrontati. Abituati ad avere tutto per diritto ma poco propensi a dare. Non parliamo poi del «fare»: pigri, lavativi, amanti della pennichella, assenteisti. Bene, il rosario dei luoghi comuni con cui ci dipingono o ci dipingiamo potrebbe continuare ma viene smentito da alcuni indizi che ci fanno apparire quasi cittadini di un mondo civile spesso evocato: Parigi, Berlino, Amsterdam.
Primo indizio: i cittadini di Prati-Delle Vittorie hanno deciso di comprare di tasca propria gli alberi in sostituzione dei tanti che si sono schiantati al suolo e di contribuire così, concretamente, al decoro del proprio quartiere già iniziato con la pulitura di alcuni giardini pubblici.
Secondo indizio: i cittadini del Secondo Municipio hanno deciso di rimboccarsi le maniche e lavorare alla sistemazione delle scuole malandate: serrande sfasciate, vetri rotti, gabinetti allagati, pareti da riverniciare. Piccoli interventi per rendere a settembre le aule dei nostri figli più vivibili.
Terzo indizio: il cortile del liceo scientifico Augusto Righi di via Boncompagni aprirà, da oggi al 9 settembre, le sue porte per 50 sere di cineforum al prezzo politico di 5 euro.
Questi indizi costituiscono la prova che anche noi, almeno molti di noi, amiamo la nostra città e vogliamo vederla pulita, efficiente, sicura, viva. Forse il Campidoglio dovrebbe prendere esempio da queste piccole grandi azioni e fare la sua parte. Roma non fa la stupida, stasera.