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Zotta (M5S): ” Amministrazione Comunale e Scuola insieme per combattere il cyberbullismo”

Oggi pomeriggio è intervenuta ai nostri microfoni la Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Scuola in Campidoglio, Maria Teresa Zotta, per parlare del tema del cyberbullismo. 
La Consigliera ha parlato così di questo fenomeno:«Purtroppo è un problema di cui ancora si continua a parlare. Sia l'amministrazione che la scuola devono quindi necessariamente mettere in atto tutte le iniziative utili a correggere tali comportamenti. Abbiamo approvato ieri in Assemblea Capitolina alcune linee d'indirizzo che tendono a creare in tutti i Municipi uno sportello di ascolto utile laddove si verifichi un caso di sospetto bullismo con il fine di indirizzare il soggetto (la vittima o artefice) verso un supporto. Gli sportelli d'ascolto non hanno una funzione terapeutica, ma saranno gestiti comunque da esperti del settore. Roma Capitale ha già firmato un Protocollo con l'Ordine degli Psicologi. Occorre far uscire le vittime dall'isolamento perchè spesso questi gesti vengono compiuti in situazioni poco riconoscibili e spesso manca il dialogo. So bene quello che può essere il dramma di un ragazzo essendo stata insegnante e avendo visto, purtroppo, morire i miei alunni vittime di bullismo. Esiste una legge nazionale (la n.71 del 2017) contro il cyberbullismo che si rivolge alle scuole, voluta da una senatrice ex insegnante. Le scuole, con questa legge, hanno ricevuto precise indicazioni su quello che devono fare. Le attività sono principalmente tese a contrastare i comportamenti da bulli. Oltre alla scuola anche l'amministrazione deve fare la sua parte. Il fenomeno va affrontato insieme.
Come amministrazione comunale avevamo già organizzato insieme all'Assessorato un Convegno al quale avevano partecipato insegnanti, Polizia Postale, Carabinieri, Dipartimento della Gioventù, il Garante dell'infanzia e adolescenza e i ragazzi del gruppo "Bulli Stop" che lavorano per sensibilizzare alla presa di coscienza. Anche quest'ultimi verranno coinvolti, mi auguro, nel progetto. Questo centro è composto da  ragazzi che sono stati vittime di bullismo e possono dare esempi di come vivere l'adolescenza in modo diverso. Il bullismo spesso deriva da gesti violenti visti in famiglia, quest'ultima a volte involontariamente diventa artefice di certi comportamenti».