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Parlamento, accordo M5s-Centrodestra: Fico eletto presidente della Camera, al Senato c’è Casellati

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Andrea Gualtieri) – ROMA – È il giorno decisivo per la presidenza delle Camere. E alla fine si è concretizzata l'intesa tra Movimento 5 Stelle e centrodestra: a Montecitorio è stato eletto Roberto Fico, a Palazzo Madama – dove le operazioni sono state meno spedite – è arrivata pochi minuti dopo la proclamazione della berlusconiana Maria Elisabetta Alberti Casellati. Le votazioni sono ripartite alle 10 e 30 ma i deputati di Forza Italia non hanno partecipato alla prima 'chiama' della quarta votazione di Montecitorio: una mossa tattica in attesa di verificare la tenuta dell'accordo al Senato. Alla seconda 'chiama', invece, si sono presentati e hanno votato Fico. E nel momento in cui è stato raggiunto il quorum (fissato nella maggioranza dei presenti) è scattato un applauso.

"Sono assolutamente felice, emozionato e orgoglioso che le Camere comincino a votare e della compattezza del centrodestra", ha dichiarato Matteo Salvini mentre lo scrutinio non era ancora concluso: se tutti saranno ligi alle direttive, dalla somma dei voti di 5s  e centrodestra dovrebbero confluire sull'esponente grillino 492 voti. A Palazzo Madama, invece, la base di voti dell'accordo è composta dai 135 di centrodestra e 112 dei grillini.

L'intesa decisiva è arrivata dopo un vertice mattutino del centrodestra che ribalta gli scenari costruiti nella notte. Tramontata nel giro di poche ore la candidatura cinquestelle di Riccardo Fraccaro a Montecitorio. Il suo nome era stato annunciato attorno alla mezzanotte dai capigruppo in pectore Giulia Grillo e Danilo Toninelli. Da Palazzo Grazioli, però è arriva la frenata: Berlusconi, Salvini e Meloni hanno garantito la presidenza della Camera al Movimento ma il nome preselto non è quello di Fraccaro. E Luigi Di Maio, all'assemblea dei gruppi parlamentari, ha annunciato Roberto Fico. "E' un sogno meraviglioso, poi manca il tassello del governo", ha detto il leader dell'ala ortodossa 5s commosso dopo un lungo abbraccio con il candidato premier davanti ai parlamentari del Movimento.

Di Maio all'assemblea dei 5S: "Votiamo Fico alla Camera e Casellati al Senato"

In mattinata, Riccardo Fraccaro, Alessandro Di BattistaAlfonso BonafedeStefano Buffagni si erano incontrati con Di Maio e Beppe Grillo all'Hotel Forum prima di spostarsi in Parlamento. "Sono molto ottimista, a breve vedrete cosa succederà", aveva dichiarato il capo politico pentastellato.

Le convulse ore serali e notturne avevano portato anche ad un altro – ennesimo – colpo di scena nel centrodestra: il passo indietro della forzista Anna Maria Bernini, indicata per il Senato dalla Lega in oltraggio al candidato Paolo Romani scelto da Silvio Berlusconi. Stamattina si è ripartiti alle 9 quindi con un vertice dai toni della resa dei conti. Sul tavolo proprio il nodo di Palazzo Madama. Il lavoro diplomatico ha promosso l'ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati, berlusconiana, ex sottosegretaria alla Salute e già componente del Csm. Una novità che alla fine ha incontrato il via libera di tutti, anche quello del M5S. Sarà la prima donna presidente di Palazzo Madama.

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All'incontro di Palazzo Grazioli era presente tutto lo stato maggiore di Forza Italia (solo Paolo Romani e Renato Brunetta sono usciti attorno alle 10 annunciando di non essere autorizzati a parlare). Giorgia Meloni era accompagnata da Ignazio La Russa. Le intese raggiunte con i grillini, provano ad assicurare dal centrodestra, "non sono prodromiche alla formazione del governo". Il capogruppo M5s al Senato Danilo Toninelli, però, in sala stampa si dice ottimista: "È stato fatto il primo passo, dopodiché possiamo iniziare a trattare la questione governo e io sono convinto che possa andare bene pure questa partita. I cittadini possono però stare tranquilli: è finito il tempo dei caminetti".

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Il Pd, intanto, è rimasto a osservare: la riunione dei gruppi convocata per decidere come votare per la presidenza delle Camere alla terza votazione, è stata rinviata alle 9.30 ed è durata pochi minuti. Il reggente Maurizio Martinaha proposto ai parlamentari di votare al terzo scrutinio due candidati di bandiera dem per le presidente di Camera a Senato. Saranno rispettivamente Roberto Giachetti Valeria Fedeli. "Il dato di fatto è questo: il centrodestra e i Cinquestelle hanno regolato i conti e hanno scaricato queste scelte sulle istituzioni, la legislatura parte male", ha commentato Martina.