«Davanti alla Commissione straordinaria Diritti Umani del Senato, l’assessore al Sociale del Campidoglio, Laura Baldassarre, avrebbe sostenuto che il Campidoglio non è in grado di gestire l’emergenza abitativa per responsabilità della Regione. Questo non è vero. I primi 40 mln che la Regione Lazio ha reso disponibili per l’emergenza abitativa nella Capitale ci sono e attendono, ormai dall’estate scorsa, la firma di Roma sotto lo schema di convenzione dove si ribadiva come dovessero essere utilizzati: un iter obbligatorio per evitare che i fondi fossero impiegati per altro, visto che trattasi di fondi ex Gescal destinati esclusivamente al reperimento di corpi abitativi, ovvero alloggi. La Regione Lazio, infatti, sulla questione ha competenze proprio di natura infrastrutturale. Inoltre, è falso che l’atto regionale decida sull’utilizzo degli alloggi reperiti: occupanti o non occupanti poco importa. L’atto regionale riporta le esigenze amministrative scritte da diverse giunte capitoline, comprese quelle della fase dei commissariamenti. La Regione Lazio, quindi, ha rispettato quanto indicato dallo stesso Campidoglio e, su questa base, ha esercitato il proprio dovere di pianificazione e finanziamento. Sino ad oggi, nessun atto amministrativo da parte del Comune di Roma ha indicato il da farsi in relazione all’utilizzo di fondi ex Gescal destinati, si ribadisce, alle infrastrutture per fronteggiare l’emergenza abitativa. Quando il Campidoglio compirà atti amministrativi in merito, sarò cura della Regione offrire la collaborazione dovuta». Lo ha dichiarato in una nota l’assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.
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Emergenza abitativa: scontro Refrigeri-Baldassarre