«La notizia dell’uscita dal commissariamento della sanità della Regione Lazio, che durava da 10 anni, è una di quelle che ti fa sentire orgogliosa di esser parte di una squadra che ha fatto del Buon Governo la sua missione e che ha trovato in Nicola Zingaretti la sua guida. Un traguardo che sembrava impossibile e che era l’obiettivo di questi 5 anni di governo, un impegno mantenuto nei confronti dei cittadini della Regione Lazio. Mettiamo la parola fine ad anni di sofferenze e sprechi, spesi sulla pelle dei malati, dei loro familiari, degli operatori della sanità. Ora potrà veramente iniziare una nuova storia della Regione Lazio e non solo nella Sanità», così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali. Questo invece il commento del deputato laziale del M5S Luca Frusone. «Prima che arrivi il “diluvio” delle elezioni, in vista del Natale il governo ha fatto un bel regalo a Nicola Zingaretti, con buona pace della tutela della salute dei cittadini laziali. Il Pd e il ministro Lorenzin hanno fatto un vero e proprio assist al loro candidato alle prossime regionali, decidendo l’uscita della Regione Lazio dal commissariamento in sanità. Una uscita che, però, ufficialmente avverrà solo a partire dal 31 dicembre 2018. Come minimo, sarebbe stato opportuno che a prendere la decisione fosse il governo che si insedierà dopo le elezioni ma, evidentemente, il timore di ritrovarsi tutti all’opposizione al prossimo giro li ha spinti ad agire in tutta fretta».
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Sanità Lazio, commenti divergenti sull’uscita dal commissariamento