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Palestre scolastiche, a Roma società sportive in rivolta: “Assegnazioni a rischio”

(Fonte: www.repubblica.it)

(di Anna Dichiarante) – A settembre i cittadini che usufruiscono dei servizi dei centri sportivi municipali potrebbero avere una brutta sorpresa: le attività rischiano di non riprendere, a causa della scadenza delle concessioni degli spazi in cui le stesse si svolgono. Un problema che potrebbe verificarsi in molti Municipi della Capitale. I nuovi bandi per l’affidamento delle palestre utilizzate dalle associazioni sportive avrebbero dovuto essere emanati entro il 30 aprile, ma al momento solo in pochi casi sono stati pubblicati. E ciascun Municipio procede secondo criteri suoi, mancando un indirizzo unico a livello comunale. A sollevare la questione è il Coordinamento delle società sportive che oggi, alle 12.30, ha convocato una conferenza sotto la sede dell’assessorato allo Sport di Roma Capitale. «Il rischio — sostiene il Coordinamento — non è solo che bambini e anziani siano costretti a rivolgersi in alternativa a centri privati e più costosi, ma pure che si profili un danno erariale per l’amministrazione. Perché il Comune perderebbe i canoni pagati dalle società, in base a una tariffa oraria, per l’uso degli spazi».

Dagli anni Settanta il Comune gestisce il servizio dei centri sportivi municipali in regime di sussidiarietà, affidando alle associazioni le palestre e le strutture delle scuole elementari e medie, in orario extrascolastico. Per procedere a questi affidamenti di durata triennale, il Consiglio comunale approvò nel 2003 una delibera, tuttora in vigore, che individua criteri, procedure e quote associative. Secondo vari dirigenti municipali, però, questo regolamento sarebbe in contrasto con alcune norme del nuovo Codice degli Appalti. Così, in attesa dell’approvazione di un testo aggiornato da parte della giunta capitolina, l’anno scorso è stata accordata una proroga fino al 30 giugno 2017. Ma del nuovo regolamento ancora non c’è traccia. «La giunta — accusa il Coordinamento — si è contraddistinta per inerzia. I dirigenti municipali si stanno muovendo a macchia di leopardo, con criteri improvvisati che non tengono conto dell’esperienza e del radicamento delle realtà sportive ».

A suscitare la protesta, in particolare, è il criterio della rotazione nell’affidamento delle strutture che, secondo i soci, lederebbe il diritto degli utenti alla continuità didattica. Visto il ritardo nell’emanazione degli avvisi di affidamento, si teme poi che il servizio non parta all’inizio del prossimo anno scolastico. Per questo, il Coordinamento chiede all’Assemblea capitolina di approvare una proroga annuale degli affidamenti, in attesa dell’approvazione del nuovo regolamento e di un indirizzo politico unitario. Queste ragioni, del resto, sono condivise in parte anche dal presidente della Commissione Sport del Comune, Angelo Diario, che oggi parteciperà all’incontro con i soci. In una lettera inviata ai Municipi, Diario spiega come tra regolamento e Codice degli Appalti non ci sia un’incompatibilità «tale da impedire l’avvio della procedura per l’affidamento», salva la necessità di reinterpretare alcuni criteri di assegnazione.

(* immagine di Dave Lanovaz)