Categorie
Cultura

L’almanacco romano: 26 aprile 1976, Pino Pelosi è condannato a nove anni e sette mesi di reclusione

26 aprile 1976 Pino Pelosi, l'assassino di Pasolini, è condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione a nove anni e sette mesi di reclusione per omicidio volontario in concorso con ignoti. 

Pelosi Ha vissuto nel quartiere di Setteville di Guidonia, vicino al confine di Roma, dove era conosciuto come Pelosino per via dell'aspetto imberbe.  

Ha frequentato la scuola fino alla 2ª media, ed era noto -all'epoca del processo per l'omicidio di Pasolini- alla polizia come un ragazzo di vita, cioè dedito a espedienti, piccoli furti e prostituzione maschile.

Al processo che si concluse il 26 aprile 1976, il pubblico ministero Giuseppe Santarsiero chiese una condanna a 10 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. La corte decise di condannare Pelosi a 9 anni, 7 mesi e 10 giorni, e a 30.000 lire di multa per atti osceni, furto aggravato e «omicidio volontario in concorso con ignoti».

Più precisamente Moro scrisse: «Ritiene il collegio che dagli atti emerga in modo imponente la prova che quella notte all'Idroscalo il Pelosi non era solo».Il giovane omicida era reo confesso, ma per omicidio colposo.

(* immagine di tonynetone)