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Italia Nostra: Stadio sì, ma non a Tor di Valle

Italia Nostra e Feder Supporter contro lo Stadio a Tor di Valle. In una conferenza stampa tenuta nella sede romana di Italia Nostra, sono state spiegate le ragioni per cui, secondo l’associazione per la tutela del patrimonio e l’associazione che tutela i tifosi, dovrebbe essere ritirata la delibera di pubblica utilità da parte della giunta Raggi. «Siamo convinti che, usando le parole dell’assessore Berdini, questa operazione sia uno scempio urbanistico che non si vedeva da oltre cinquanta anni: un milione di metri cubi in deroga al piano regolatore».

Così il vice presidente della sezione romana di Italia Nostra Oreste Rutigliano, che ha poi proseguito: «Noi amiamo il calcio e vorremmo due stadi: quello della Roma e quello della Lazio. Il piano regolatore approvato nel 2008 prevede da dieci e quindici località dove si possono costruire stadi in piena regolarità. Siamo stupefatti che Marino, che si considerava una persona corretta, abbia accettato di dare la pubblica utilità a questa operazione e ancora più stupefatti che la nuova giunta, che era arrivata per cambiare Roma, invece di annullare immediatamente la pubblica utilità per questa operazione speculativa, stia ancora traccheggiando senza farci capire cosa voglia fare a meno di non dimostrare di essere come tutte le altre che l’hanno preceduta. Noi faremo ogni passo possibile: da quelli politici a quelli giudiziari».

Secondo l’avvocato Massimo Rossetti di Feder Supporter il progetto di Tor di Valle non è un nuovo stadio moderno, ma speculazione e non solo. «La superficie utile lorda di questo progetto, si chiama così tecnicamente, rappresenta solo il 12% in cui è ricompreso questo famoso business park che è poi tutto il complesso a scopi commerciali. Sulla proprietà poi non ci sono dubbi. Lo stadio è impropriamente detto "della Roma". In realtà sarà di proprietà di una società costituita in Italia, ma controllata al 100% da una società sita nel Delaware, noto paradiso fiscale, per cui i soci non sono conosciuti». Infine il Comitato “Salviamo Tor di Valle dal Cemento” ha presentato in Regione una richiesta di dichiarazione di decadenza della Conferenza dei Servizi, circa il progetto riguardante lo Stadio della Roma in località Tor di Valle.